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Circolo Miani » News Correnti » Page 98 Ecco come il Porto spenderà i nostri 409 milioni in arrivo. » Inviato da valmaura il 31 July, 2021 alle 2:54 pm Muggia e Trieste (in rosso nella foto le tre zone dei dragaggi).
Bello è per i privati fare affari così, nevvero?
Ma prima va ricordato che tutte queste zone marine del Vallone di Muggia, dallo Scalo Legnami fino alla foce del Rio Ospo, interessate dagli ampi dragaggi, pagati da noi, hanno i fondali totalmente composti da metri di fanghi tossici stratificati (gli scarti di lavorazione delle industrie, dalla Ferriera alla ex Raffineria Aquila) con la presenza a Stramare di Noghere di resti romani (porto e ville patrizie) di straordinario valore archeologico. E fanno parte dei 1200 ettari di aree marine classificati come inquinati nel SIN e dal Ministero dell'Ambiente, quando ancora esisteva.
Ma leggiamo quanto pubblicato oggi.
“Gli altri 100 milioni sosterranno i costi della bonifica dell'area a caldo della Ferriera (30 milioni che i privati si vedranno restituire attraverso lo sconto sui canoni di concessione), dei dragaggi davanti alla Piattaforma logistica e della creazione della nuova stazione di Servola e dello svincolo autostradale. Hhla Plt Italy sta intanto progettando lo sviluppo del terminal di terra e i lotti del futuro Molo VIII.”
Che si aggiungono ai 42 milioni già stanziati (2015) ad Invitalia per i lavori di messa in sicurezza della linea di costa ante Ferriera, e di cui beneficeranno Arvedi ed il Gruppo Petrucco..
“L'elenco contiene ancora i 60 milioni per le «opere preparatorie all'insediamento di attività logistiche e industriali in zona Noghere, in vista dell'integrazione con il costruendo terminal portuale Noghere»: si tratta delle risorse con cui il Coselag acquisterà i terreni che sono oggetto dell'interesse della cordata Metinvest-Danieli e che la mano pubblica metterà a disposizione dei privati gratuitamente, sostenendo parte degli oneri necessari a infrastrutturare l'area e collegarla alla rete ferroviaria e stradale.”
Insomma il Comune di Muggia è come non esistesse, e danno per scontata la variante del Piano Regolatore comunale che genuflessamente metterà a disposizione i 480.000 metri quadri per l'annunciato Laminatoio a Caldo. Come entusiasticamente sostenuto da TUTTI, ripetiamo TUTTI i venti attuali consiglieri comunali (verbali seduta comune per l'audizione del Presidente del Porto Zeno D'Agostino).
“Poco distante arriveranno i 45 milioni destinati al «banchinamento parziale del terminal Noghere, comprensivo di dragaggio del canale di servizio e collegamento alla viabilità»: questo è il contributo che darà supporto all'investimento da oltre cento milioni con cui la società ungherese Adria Port realizzerà un nuovo terminal multipuropose all'ex Aquila.”
E poi c'è qualcuno che ancora si domanda a cosa serva votare compattamente la Lista civica Muggia alle prossime elezioni, e Trieste Verde alle comunali di Trieste!
La rumorosa Alder. Giusto per non farci mancare niente. » Inviato da valmaura il 30 July, 2021 alle 10:53 am In Riva Alvise Cadamosto, 6, esattamente al confine estremo del comune di Trieste verso Aquilinia, opera da anni un insediamento industriale del gruppo Alder. Da tempo i residenti di Montedoro di Aquilinia, a cavalcone tra i comuni di Muggia e Dolina sono in lotta contro il sordo rombo proveniente 24ore su 24 da questo stabilimento chimico particolarmente invasivo durante le ore notturne.
Domenica scorsa nel corso di una visita sul posto, accompagnati da alcuni residenti, abbiamo trovato piena conferma delle loro segnalazioni, inviate anche all'Arpa ma senza particolari risultati, oltre a respirare un nauseabondo odore simil zolfo-uova marce in uscita dallo stabilimento.
La situazione inoltre è peggiorata notevolmente dopo l'insensato abbattimento degli alberi sanissimi del boschetto che delimitava la via Flavia, facendo così scomparire un utilissimo barrieramento vegetale al rumore ed annullando l'effetto filtro che queste piante fornivano a polveri e gas.
Ma poi spulciando tra le carte abbiamo trovato due perle che ben descrivono la situazione.
Nella prima una relazione del titolare Luciani ad una riunione del Rotary Trieste Nord, come si conviene in certi abbienti ambienti, in cui si spara a zero contro la decisione dei governi di istituire a Trieste un Sito Inquinato di interesse Nazionale (SIN) da bonificare, in gran parte delle aree ex Ezit, insomma dalla Ferriera all'ex Raffineria Aquila. Oltre, cosa da ricordare bene: 1200 ettari di superficie marina, i fondali che dovrebbero essere oggetto dei famosi dragaggi.
Spicca in questa relazione del Luciani, una affermazione che da sola ben ne ricostruisce lo spirito: “Avendo avuto la prima raffineria (Aquila) di petrolio in Italia, pur anche se inattiva da anni, e con TERRENI CHE NON FACEVANO e NON FANNO MALE A NESSUNO.” Insomma un praticello lindo e bucolico. Ma prosegue sempre il Luciani: “In sostanza il nostro terreno si presentava più pulito di quello che si sarebbe potuto analizzare in piazza Unità o in città vecchia, dove la presenza umana per millenni ha sicuramente lasciato maggiori tracce di inquinamento.”
Seconda perla, una decisione della Regione avversa alla Alder.
“BOCCIATO L’AMPLIAMENTO DELLO STABILIMENTO CHIMICO ALDER NEL PORTO DI TRIESTE.
Con delibera del 9 settembre 2011 la giunta regionale ha dato, al termine della procedura di V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale), parere negativo al progetto di ampliamento dello stabilimento chimico ALDER nel canale navigabile di Zaule nel porto di Trieste.
La Alder produce formaldeide che viene stoccata in sei depositi fuori terra (342 tonnellate di capacità), e svolge attività di deposito per altri prodotti chimici altamente infiammabili (metanolo, acetato di etile, aromatici) che vengono immagazzinati in 8 depositi fuori terra (9690 tonnellate di metanolo). I prodotti chimici vengono trasportati allo stabilimento sia via mare (la ALDER sorge sul canale navigabile di Zaule ed ha un proprio pontile attrezzato per l’attracco delle navi cisterna), che via terra (autocisterne). La ALDER è uno dei sette stabilimenti a rischio di incidente rilevante insediati nell’area portuale di Trieste”.
Chissà se le prossime amministrazioni di Muggia e Trieste faranno almeno finta di accorgersene e magari tutelare gli abitanti di una zona che sembra terra di nessuno.
Trieste Verde e Circolo Miani.
Muggia siamo alla follia pura. Intervengono gli psichiatri ed i comici. » Inviato da valmaura il 30 July, 2021 alle 10:51 am Ultima ora! Panico alla Nato: il Comitato Noghere sostiene la ricandidatura di Vladimir Putin.
Muggia siamo alla follia pura. Intervengono gli psichiatri ed i comici. Oramai la vicenda assume connotati da Circo Zavata ed è materia più da neurodeliri che di cronaca.
Sarebbe tutto da ridere se questi dissennati non mettessero a repentaglio, e non riallontanassero dalle urne i cittadini muggesani più schifati che mai da simili maldestre sceneggiate, il futuro della nostra comunità di fronte allo scellerato progetto fantasma della nuova mega Acciaieria a Noghere-Aquilinia, con annessa la rilevante emergenza dragaggi nel Vallone.
Ma a breve verrà fatta chiarezza e sarà rispettata la volontà ripetutamente espressa e votata dai Muggesani con la presentazione ufficiale della nuova Lista Civica Muggia a cura del Comitato Noghere e del Circolo Miani.
Nel frattempo pubblichiamo la precisazione inviata ad una stampa che così generosamente ospita chi ha tutto l'interesse a disorientare e confondere l'opinione pubblica cittadina e provinciale a tutto vantaggio del Gruppo Danieli e della Confindustria, dal fondatore del Comitato Noghere.
"Spiace vedere che la disperazione sia cattiva consigliera e che alcuni, che fino a giugno approvavano il progetto fantasma del Laminatoio a Caldo e sui dragaggi nel Vallone non hanno mai aperto bocca, e che avevano scarse possibilità di conservare il posto in consiglio comunale usino indebitamente il nome del Comitato Noghere che vede la stragrande maggioranza dei suoi componenti tra i candidati ed i sostenitori della Lista civica Muggia votata come scelta dalle centinaia di muggesani presenti nell'Assemblea del 27 giugno e nelle manifestazioni pubbliche successive. Ma si sa la paura è pessima consigliera e la nascente Lista civica che risponde solo alla volontà dei cittadini di Muggia è distinta e distante da questo innaturale assembramento di partiti e partitini sia da questa politica tutta che ha portato Muggia a fronteggiare questa emergenza di cui proprio non aveva bisogno".
Trieste. La città dei Mone. A cura di SuperCiuk. » Inviato da valmaura il 29 July, 2021 alle 3:26 pm “Mai visti tanti mone concentrai in così poco spazio come a Trieste”: Nereo Rocco.
Ed ancora era un ottimista, che a leggere certi commenti sui social si è combattuti tra l'accapponar di pelle ed un senso infinito di pena.
Quelli che ancora osano scrivere che la Ferriera è stata chiusa da chi voleva speculare sulle loro case, venute “dopo” a Servola, senza conoscere nulla della decisione di chiuderla presa autonomamente da Arvedi, che di affari se ne intende ed eccome, che dopo averne incassati un 160 di milioni per riceverla in regalo ora sceglie l'occasione d'oro, per lui si intende, di chiuderla beccandosene un altro centinaio.
Questi analfabeti di ritorno non sanno che “Silvula” esisteva già ai tempi della romana Tergeste, e ignorano i Promessi Sposi del Manzoni dove si narra che il “cugino di Renzo” assieme a tanti Lodigiani per fuggire alla peste se ne vennero proprio a continuare la loro attività di tessitori in quel di Servola, come testimoniano i nomi delle strade (via dei Soncini).
Oppure i tanti residenti beoti in zona che dopo essere venuti ad una manifestazione contro l'inquinamento che li uccideva come mosche, si lamentavano che “non era servito a niente” come se Lucchini e Mordashov non dormissero la notte per il terrore di aver visto Toio Fior in corteo, e poi correvano a votare il Dipiazza per tre volte, e con il 68% dei voti dopo la sparata “quel cancro lo chiudo in 100 giorni”. E che oggi giulivi come oche starnazzano che il problema non esiste più e dunque non li riguarda, salvo futura prognosi infausta da parte dell'oncologo.
Tra poco oseranno dire che anche ad Aquilinia, Noghere e Santa Barbara il futuro Laminatoio a Caldo è venuto “prima” e le case di questi speculatori immobiliari dopo: tanto con quella faccia a deretano e quei quattro neuroni che li rimangono possono dire qualunque cosa come nei Caroselli di una volta.
Poi ci sono i comunisti da osmiza che difendono il “lavoro”, qualunque cosa vogliano dire, contro i parassiti che pretendono, ma pensa un po', di salvaguardare la salute anche di chi lavora (84 lavoratori morti in Ferriera su 400 e passa dipendenti in dieci anni per tumori contratti in fabbrica: Conferenza Stampa del novembre 2013 della Procura su perizia dell'Azienda Sanitaria).
Ma su questo sindacati e sinistra non hanno mai speso parola.
Questi fancazzisti che negano persino che a San Dorligo da anni sono gasati dai miasmi della Siot e che si dichiarano pronti quanto entusiasti ad inalare l'Anidride Carbonica e l'Ossido di Zolfo che erutterà la nuova Acciaieria alla porte di casa.
E vuoi mettere gli “intellettuali”, quelli che se Gramsci, che non hanno mai letto, o Enrico Berlinguer fossero ancora in vita prenderebbero a calci nel culo senza esitazione alcuna, che parlano di tutto, scrivono su l'universo mondo, si premiano da soli ma su queste cose non hanno mai aperto bocca. Troppo popolare, magari volgare e poi stare tra la gente, sai gli afrori, le scomodità: ma quando mai!
Si, Nereo, eri stato anche troppo ottimista sulla percentuale dei Mone presenti a Trieste.
SuperCiuk (che di vino se ne intende).
Ferriera, proprio ieri …. » Inviato da valmaura il 29 July, 2021 alle 3:24 pm Proprio nell'articolo di ieri scrivevamo della pericolosità per la salute delle polveri che giacciono sul suolo della Ferriera, magari fossero solo imbrattanti.
Più e più volte abbiamo segnalato da mesi i dissennati metodi adottati per abbattere impianti ed edifici, e le foto da noi pubblicate descrivevano benissimo i rischi.
Non si contano le volte che Scoccimarro, assessore regionale per la difesa dell'ambiente (SignoreIddio!), ha dichiarato sempre e solo le patetiche frasi su “vigilanza, prescrizioni, Arpa” e frattaglie consimili.
Più che un “vigilante” sembra un becchino visto che arriva sempre a babbo morto.
Oggi ha “ricevuto dall'azienda rassicurazioni sull'installazione di telecamere per il controllo di fenomeni come quello di ieri, al fine di individuare i correttivi idonei”.
Che in sostanza significa che semplicemente i “fenomeni” continueranno a verificarsi ma loro li filmeranno per rivederseli con bibita e popcorn.
E non pago il necroforo regionale infierisce pure con un “sopralluogo effettuato questa mattina nell'ex sito siderurgico assieme alla dirigenza di Icop triestino”.
Se sono i Petrucco può stare sereno, quando vennero al Circolo Miani ed esponemmo la situazione di rischio fecero semplicemente spallucce sorridendo, sfogliando controvoglia le analisi del Ministero dell'Ambiente che mettemmo loro in mano.
In quanto alla ricerca dei “correttivi idonei” gliene indichiamo noi uno a gratis, efficace e risolutivo: fare una accurata pulizia di strade e piazzali aspirando i cumuli di polveri giacenti e fare finalmente uno straccio di manutenzione dei suoli. Non occorrono “telecamere” ma olio di gomito ed un minimo di responsabilità. Cose che qui latitano.
Amen.
Trieste Verde.
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