Il Circolo Miani viene fondato nell'agosto del 1981, e tra poco ricorrerà il venticinquennale di attività, da un gruppo di cittadini che vuole offrire a Trieste uno strumento per capire, discutere e confrontarsi sui principali temi che animano il dibattito sociale-culturale e politico dell'Italia di quegli anni. Per inserire Trieste in tempo reale all'interno dei grandi dibattiti che fermentano nel Paese al di fuori delle logiche dei partiti.

Per la città la nascita della nostra associazione, cioè di uno strumento al servizio dei cittadini che proponeva confronti aperti su temi finora considerati marginali e non meritevoli d'attenzione da parte della cultura con la "C" maiuscola, fu una specie di ventata innovativa che rivoluzionò lo stantio panorama locale dell'associazionismo fino ad allora legato alle figure di circoli culturali accademici, espressione anche nelle iniziative promosse, le classiche conferenze, di pura trasmissione di nozionismo da un lato e dall'altro da circoli strettamente di partito o peggio ancora di correnti e gruppi di potere dei partiti, che si limitavano a trasmettere la loro cultura ufficiale ad iscritti e simpatizzanti.

Per oltre vent'anni il Circolo ha portato a Trieste, a confrontarsi in dibattiti in cui ogni cittadino poteva liberamente intervenire, oltre cento tra i più autorevoli "testimoni" della società civile italiana: dai temi della lotta alla droga con Vincenzo Muccioli al Caso Tortora, con lo stesso Enzo protagonista di due affollati incontri in città, della lotta alla mafia, con Nando Dalla Chiesa, Pino Arlacchi, Davide Grassi, Leoluca Orlando, padre Ennio Pintacuda, Claudio Fava, Giancarlo Caselli, Pierluigi Vigna, tra gli altri, dalla lotta alla corruzione ed all'intreccio tra affari e politica, con i magistrati Antonio Di Pietro, Gherardo Colombo, Felice Casson e Corrado Stajano, Giuliano Spazzali, con il Caso Sofri, Giuliano Ferrara e lo stesso Adriano, sull'informazione con Lilli Gruber, Enrico Mentana, Enrico Deaglio, Gianfranco Funari, Sergio Turone, Oliviero Beha, Gianni Rocca, sulla satira, con Sergio Staino, Piero Chiambretti, Michele Serra, Fabio Fazio, sulla crisi della politica, con Leo Valiani, Fausto Bertinotti, Adelaide Aglietta , Gianluigi Melega, Luciano Lama, tra gli altri, e poi ancora Nicola Tranfaglia, Ferruccio Foelkel, Antonio Lubrano, Giuseppe Turani. Sempre protagonisti di incontri che hanno visto una partecipazione di pubblico rara per la nostra città.

Dal 2000 in poi, anche se già dal 1997 una parte non secondaria dell'attività dell'associazione era a ciò stata dedicata, il Circolo Miani si è impegnato, attraverso centinaia di assemblee e riunioni, per un recupero del nostro territorio, una rinascita delle periferie, una tutela della qualità della vita di chi vive e lavora nella nostra città: da qui le battaglie contro il degrado, umano, civile ed urbanistico di certe zone della città dove vivono migliaia di persone, contro l'inquinamento prodotto da stabilimenti quali la Ferriera, la Sertubi, l'inceneritore, l'Italcementi, il depuratore fognario cittadino.

Ma se dal 1988 al 1992 il Circolo Miani ha edito il più diffuso mensile cittadino, Nuova Società, anche per combattere la disinformazione dei principali organi di stampa scritta e televisiva locali, da quest'anno, per tutelare il diritto ad un'informazione degna di una comunità civile, il Circolo ha deciso di dare il via alla serie di trasmissioni televisive de "La Tua Trieste".