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Circolo Miani » News Correnti » Page 97 Laminatoio a Caldo Noghere-Aquilinia. » Inviato da valmaura il 4 August, 2021 alle 4:17 pm “Una grossa opportunità di sviluppo per il territorio”: Romano, 5Stelle.
“Apprezzo le rassicurazioni fornite”: Tarlao, Meio Muia, Terzo Po(l)lo. E poi il marchettone del piccolo giornale:
“E proprio l’altro giorno il terzo polo del Patto civico per Muggia – composto da Meio Muja, Verdi, M5s, Sostenibilità equità solidarietà, Podemo e Comitato Noghere (falso!) – ha inoltre investito come propria candidata sindaco Roberta Tarlao: «Di base non condivido il modo di amministrare del centrosinistra, troppo legato a decisioni dall’alto (per questo in venti anni è stata due volte assessore con il centrosinistra: in Provincia per la Poropat ed in Comune con Nesladek). Per noi è centrale la partecipazione dei cittadini (pagare i diritti d'autore per scopiazzatura programma Lista civica Muggia, prego). Anche per questo diciamo no al laminatoio (dunque conferma di non conoscere e di non capire nulla delle problematiche tecniche e di impatto ambientale del nuovo impianto, ma già, dimenticavamo che a verbale in Comune aveva scritto di “apprezzare le rassicurazioni fornite” nella seduta del consiglio dedicata al laminatoio con relatore Zeno D'Agostino) ». Salvo colpi di scena, dunque, e limitandoci ai competitor politici più accreditati, a Muggia sarà corsa a tre: la campagna elettorale può davvero considerarsi avviata”.
Avete inteso bene? “Competitor più accreditati”, da chi?
Dal Gruppo Danieli e dalla Metinvest?
O da stampa e televisioni lautamente finanziati dalla pubblicità confindustriale?
Insomma tutti gli altri sono degli straccioni, plebaglia screditata.
E “a Muggia sarà corsa a tre”, che gli altri non contano, anzi non esistono proprio.
E questo sarebbe il giornalismo che si spaccia a Trieste!
E poi sarebbe tutto da ridere se non fosse da piangere a vedere la incapacità dei due consiglieri comunali, Tarlao e Romano, che “fanno le pulci” elettorali per la festa inaugurale di Aquario ed i 16.000 euro spesi dal Comune di Muggia, ma hanno taciuto completamente sul declassamento con incalcolabili danni per il patrimonio del Comune per centinaia e centinaia di migliaia di euro dei terreni delle Noghere, contemplati nella variante del Piano Regolatore svalutando la metà dell'area che dovrebbe essere occupata dalla nuova Acciaieria da commerciale e verde ad industriale, con una secca perdita di valore a metro quadro.
Ma forse perchè allora, 13 maggio, erano favorevoli al nuovo Laminatoio a Caldo e dunque nulla avevano da obbiettare sulla delibera giuntale che dava il via libera alla sottoscrizione di quel Protocollo che prevedeva appunto la variante.
Polidori ed i Tre Moschettieri.
Semplicemente nemmeno una parola su Laminatoio e dragaggi. Parte bene il centrodestra a Muggia.
Teodor Muggia. Fanno i conti senza l'oste. » Inviato da valmaura il 4 August, 2021 alle 4:14 pm Sul piccolo giornale lo spottone per gli “amici degli amici”. Ma è normale che il piccolo giornale segua gli interessi di Confindustria e circoscriva la politica ai soli tre soggetti che sono organici a questo sistema. In fin dei conti fino a giugno erano tutti tre concordi sul si al Laminatoio, e con particolare apprezzamento il duo Romano e Tarlao. A proposito saranno felici di constatare i superstiti elettori pentastellati che a Muggia si è superato l'ultimo limite: fare accordi ed anzi farsi guidare dai personaggi di spicco della politica spazzata via da Tangentopoli, alla faccia del Vaffa-Day fondante del Movimento.
Che poi si accrediti la presenza del Comitato Noghere che è invece tra i fondatori della Lista civica Muggia, nata per scelta e votazione di centinaia di muggesani scesi in piazza su invito anche del Circolo Miani, tra i partecipanti della nuova Armata Brancaleone nata per riciclare i fantasmi partitocratici, fa parte di quel giocare sporco, tipico di questa politica che fino alla campagna informativa messa in atto per mesi, e alla straordinaria partecipazione di cittadini agli incontri pubblici, non si era resa conto della grave duplice emergenza della nuova Acciaieria e dei dragaggi.
E poi compatta sosteneva il Laminatoio a Caldo senza eccezione alcuna. E questi sarebbero gli “affidabili e competenti”: del piccolo giornale e degli interessi confindustriali che rappresenta, certamente si, dei cittadini di Muggia e Trieste sicuramente no.
Martedì si terrà la prima riunione degli oltre trenta candidati della Lista Civica Muggia che sceglieranno al loro interno i venti che la rappresenteranno formalmente alle elezioni e tra le opzioni presenti per la carica di Sindaco.
E poi quello che questa stampa e questa politica incompetente quanto arrogante non hanno capito, saranno i cittadini di Muggia e Trieste a scegliere con il voto, che in democrazia, quella vera, funziona così. Ma capiamo che per loro è come bestemmiare in Chiesa.
Lo ripetiamo: mai fare i conti senza l'oste.
Trieste uguale Muggia, come Muggia è uguale a Trieste, purtroppo. » Inviato da valmaura il 1 August, 2021 alle 3:14 pm Oggi sul piccolo giornale appare il ricordo:
“1 Agosto 1971. Notizie di 50 anni fa.
Sulla costiera muggesana, fra San Rocco e Punta Stilo, il Comune punta alla derequisizione della zona militare del Lazzaretto, per realizzarvi un grosso complesso turistico, ricco di verde, dove istituire anche un Casinò.”
Notizia che potrebbe andare integrata con la triste ed eterna storia dell'abbandono del grande ex bagno della Polizia di Stato.
Non per nulla tra i punti programmatici da portare a compimento della Lista civica Muggia, è stato inserito l'impegno del Comune a risolvere finalmente le due questioni e recuperare le aree alla fruizione pubblica (tutto ovviamente meno il Casinò di cui non si sente proprio il bisogno).
Insomma né più né meno il fallimento e l'inerzia delle precedenti amministrazioni comunali (vedi passerella pedonale-ciclabile sull'Ospo) di Muggia è identica nei non risultati a quelle che hanno guidato Trieste: trasferimenti mercati Ittico ed Ortofrutticolo, 20 anni ed ancora nulla; recupero Villa Haggiconsta, Villa Cosulich e Villa Stavropulos, idem come sopra, per arrivare ai più recenti casi (cinque e due anni) del ripristino del Tram di Opicina e della Piscina Terapeutica, costruita da poco.
In queste storie tutti i partiti, e le formazioni elettorali vecchie e relativamente nuove sono egualmente responsabili e la domanda da porsi ricorda un vecchio ma sempre attuale slogan che furoreggiò negli Usa dopo lo scandalo politico che costrinse alle dimissioni il Presidente Nixon, ovvero: “Comprereste un'auto usata da quest'uomo?”
Più o meno la domanda a cui dovranno rispondere a breve gli elettori di Muggia e Trieste.
Lista Civica Muggia/Comitato Noghere e Trieste Verde
Giù il cappello! Passa il Sindaco di Monfalcone. » Inviato da valmaura il 1 August, 2021 alle 3:12 pm Altro che i Polidori e Fedriga nostrani sponsor del Laminatoio a Caldo.
Utile ed istruttivo vedere come si deve comportare una amministrazione locale, Monfalcone, sui problemi della tutela della salute e dell'ambiente. Altro che Marzi and Company.
E qui le etichette partitiche, specialmente quando si tratta di governare il territorio e difendere gli interessi primari dei concittadini, ci entrano picca o nulla. E tanto meno il camaleontismo di taluni fino a ieri “pro” ed ora “anti”, domani chissà.
Leggetevi la notizia, riflettete e fate il confronto. E ricordate che il Sindaco di Monfalcone, andata a sentire personalmente strada per strada i residenti dei quartieri vicini alla Centrale, cosa mai fatta invece per Noghere, Aquilinia, Santa Barbara, si è opposta risolutamente alla farlocca “riconversione” proposta da A2A, e sostenuta dalla politica tutta, dal Carbone al Gas Metano, rilevando giustamente che eruttare tonnellate di metri cubi di Anidride Carbonica, Co2, non è “decarbonizzare” ma solo inquinare. Fischiano le orecchie a qualcuno di Muggia e Trieste, tutti innamorati della nuova Acciaieria che funziona a Gas Metano?
“Centrale a carbone di Monfalcone: ex direttore e A2A davanti al Gup il 24 novembre.
L’udienza preliminare per l’ipotesi di “disastro ambientale”. Il Comune ha deciso di costituirsi parte civile.
MONFALCONE Il procedimento penale in relazione alla centrale di Monfalcone ora approderà davanti al Gup. Il giudice Carlo Isidoro Colombo ha infatti fissato al 24 novembre l’udienza preliminare. Chiamati a rispondere sono l’ex direttore dell’impianto termoelettrico Roberto Scottoni, 47 anni, in ordine al reato di disatro ambientale (articolo 452 quater, comma 1 n. 2 e coma 2 del Codice penale), nonché la società A2A EnergieFuture Spa, quale persona giuridica, ai fini della responsabilità amministrativa (articolo 25 undecies, decreto legislativo 231/01). Parti offese sono Anna Maria Cisint che nel suo ruolo di sindaco rappresenta anche il Comune di Monfalcone, la Lepanto Yachting Service Srl, attraverso il proprio legale rappresentante, l’associazione Rosmann. E il Comune di Monfalcone ha deciso di costituirsi parte civile, attraverso il sindaco Cisint.
Sono molto tecniche e complesse le contestazioni formulate dalla Procura di Gorizia, attraverso il pm Valentina Bossi, prendendo in considerazione il periodo tra il 2015 e il 2020, relativo alle indagini eseguite, partite nel 2014. L’ipotesi di disastro ambientale si basa su articolati capi d’accusa. All’ingegner Scottoni, in qualità allora di responsabile della centrale, viene contestata la presunta responsabilità nell’aver causato una serie di «compromissioni» di tipo ambientale. A partire dai fondali marini nel tratto di mare antistante la banchina dell’impianto termoelettrico, determinando il deflusso nel canale Valentinis di «un’ingente quantità di polvere di carbone», proveniente sia dalle chiatte durante lo scarico della materia prima, sia dal parco di deposito «non adeguatamente coperto e contenuto», afferma la Procura. Il tutto finendo a mare, attraverso le precipitazioni piovose. Ciò, continua l’ipotesi di accusa, «nonostante le previsioni contenute nell’Autorizzazione integrata ambientale» (Aia). La Procura fa riferimento alla «compromissione di sedimenti marini» del tratto antistante la banchina di A2A presentando «un elevato contenuto di carbone».
Viene quindi trattato l’aspetto relativo alla «compromissione dell’aria derivante dalle emissioni prodotte dalla centrale». In questo caso la Procura evidenzia l’«incongruità» dei dati in ordine alle misurazioni eseguite dall’azienda. In pratica, i valori relativi ai campionamenti semestrali (ritenuti «superiori» ai parametri indicati nell’Aia), sarebbero stati difformi rispetto a quelli riportati nel registro di gestione Sme (Sistema di monitoraggio per le emissioni). La Procura parla di una discrepanza «sostanziale» tra quanto misurato in continuo attraverso lo Sme e quanto misurato manualmente (il periodo è indicato fino al 2018). E ancora, l’«alterazione dell’equilibrio dell’ecosistema» con impatto sui licheni. In alcune delle zone sottoposte alla verifica inquirente, sarebbero «risultati accumuli medi annuali di metalli pesanti e metalloidi», tra i quali, sostiene sempre la pubblica accusa, sono stati rilevati traccianti del carbone. Inoltre, i carotaggi eseguiti (fino all’autunno 2016) nel fondo marino antistante la centrale, avrebbero presentato «percentuali di fossile comprese tra il 50 e il 90%».
Dunque, una gestione documentale considerata «molto carente, con registri mai redatti in modo completo» e con «sostituzioni di dati». Da qui, la «complessiva inattendibilità delle rilevazioni dei fumi e del sistema di misura». Un confronto tra valori, per la Procura, «sbilanciati» e con «sistematica sottostima del sistema di monitoraggio». Si fa presente anche il «mancato rispetto delle prescrizioni Aia» per quanto riguarda le tecnologie adottate e le procedure di esercizio, in merito alle operazioni di carico del parco carbone. La Procura si sofferma sull’emissione degli ossidi di azoto (NOx) parlando di «concentrazioni superiori ai livelli previsti dall’applicazione delle Bat 2006 e 2017», pertanto «adottando solo in linea teorica le migliori tecniche disponibili» prescritte dall’Aia.—“
Lista civica Muggia/Comitato Noghere e Trieste Verde. Muggia e Trieste. La non politica anzi l'antipolitica. » Inviato da valmaura il 31 July, 2021 alle 2:56 pm E poi si domandano perchè sempre più persone non votino.
Oggi nella pagina di cronaca locale dedicata alla provincia del piccolissimo giornale c'è un pastone politico su Muggia che solo a leggerlo fa salire in gola un senso di nausea e di rigetto verso questa politica e la stampa che la ospita. Una carrellata che va dal Centrodestra al Centrosinistra passando per l'Armata Brancaleone di un cosiddetto Terzo Polo che è la summa perfetta di questo politica malata.
Francamente Muggia, ma anche Trieste, meritano di meglio.
O la politica serve a far vivere meglio le persone, o non è politica: è qualcosa d'altro e di molto meno presentabile.
A scorrere quell'insulso articolo, quella marea di sigle e siglette spesso monocellulari che non raccolgono i voti neppure dei parenti stretti, quei fantasmi dell'epoca di Tangentopoli o inesistenti sul territorio da venti anni: in questo si riassume la cronaca politica del piccolo giornale.
Dei problemi, delle emergenze che a Muggia come a Trieste affliggono i cittadini e della questione prima con cui Muggia e tutta la provincia dovrà fare i conti, nulla.
Sullo stravolgimento annunciato: per l'ambiente, la salute, la qualità della vita ed il danno economico che la nuova Acciaieria a Noghere-Aquilinia verrà a creare nulla, così come nulla sui rischi, per la balneazione, per la pesca e la miticoltura, connessi ai tre grandi dragaggi previsti nel Vallone di Muggia.
Strumentalizzano comitati che appartengono solo ed esclusivamente ai cittadini, come violano la privacy di oltre 120 di questi abusando dei loro numeri di telefono trasferendoli ed utilizzandoli senza preventivo consenso alcuno dei diretti interessati, e di questo si sta occupando la magistratura perchè di grave reato si tratta, e gli autori a breve ne saranno chiamati a risponderne.
Che brutto quadro d'insieme. Ma si tranquillizzino i cittadini di Muggia, a breve sarà presentata la Lista civica voluta e votata da centinaia di persone in piazza, e che libererà la comunità da una farsa politica che ha reso il nostro Comune un umile cameriere degli interessi e degli affari di confindustria e loro lacchè.
Nella foto: il Laminatoio gemello a San Giorgio di Nogaro
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