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Circolo Miani » News Correnti » Page 96 Maurizio Fogar al servizio di Muggia come candidato Sindaco. » Inviato da valmaura il 8 August, 2021 alle 1:25 pm Quello che non vi hanno detto.
Distinti e distanti da questa politica.
Maurizio Fogar al servizio di Muggia come candidato Sindaco.
Ebbene si, ho ritenuto anche dopo averne parlato con gli amici di Trieste Verde, di accogliere le numerose richieste arrivatemi da tanti cittadini di Muggia, e di accettare, conscio dell'importanza e della dignità che Muggia si merita, di mettermi a disposizione per la candidatura a Sindaco.
Per Trieste è stato individuato altro nome, tutt'altro che di ripiego e che esprime esemplarmente la storia, l'intelligenza e la coerenza del nostro impegno, come Circolo Miani, quarantennale in queste nostre terre, e che sarà presentato sabato prossimo in un incontro pubblico al Circolo (ore 11, in via Valmaura 77 a Trieste).
Ma sono due i fattori che mi hanno confermato in questa scelta: la grande ed entusiastica disponibilità di candidature (quasi 40 sulle 20 occorrenti), offerte dai Muggesani per la Lista civica Muggia, e la necessità di dare una risposta forte e chiara alle incredibili, al limite dell'arroganza, dichiarazioni rilasciate dal ministro leghista Giorgetti sul Laminatoio a Caldo “fiore all'occhiello di Trieste”: dovete scusarlo non conosce la geografia di questa nostra terra. Oltre alla sequela di fandonie, queste si dei veri e propri falsi documentabili, sullo scaricabarile in corso tra il PD locale ed esponenti di listerelle minori, che fino a ieri erano tutti entusiasti sostenitori della nuova Acciaieria.
Basta leggersi le poche righe dello sconsiderato Protocollo sottoscritto anche dall'amministrazione comunale di Muggia. E delle due l'una: o a distanza di mesi questi “competenti”che lo hanno firmato non lo hanno ancora letto e compreso, oppure forti della collaborazione di questa stampa che anche ieri ha omesso di pubblicarlo, mentono sapendo di mentire.
Ma c'è un'altra considerazione che vi prego di esaminare, oltre a quello che discuteremo martedì prossimo, 10 agosto, alle ore 17, nella prima presentazione-incontro in piazza della Repubblica a Muggia presso il Bar Sara.
Questa nostra provincia è stata per decenni la scelta finale, dopo che in tutte le altre città italiane li avevano cacciati, delle più sconsiderate scelte per il territorio: dalla Centrale a Carbone proposta proprio a Muggia, dai due impianti di Rigassificazione, uno a Zaule, fino a questa ultima del Laminatoio a Caldo ad Aquilinia-Noghere, oltre alle amabili presenze di Ferriera, Siot, ed altri stabilimenti fortemente inquinanti. Insomma Trieste, intesa come provincia, da sempre è stata considerata alla stregua di una “scovazera” dell'Adriatico ove collocare tutto quello che veniva rifiutato altrove. Ed il ragionamento non faceva una grinza: contavano sull'acquiescenza di una politica imbelle, sulla complicità di stampa e televisioni asservite, e sulla tradizionale rassegnazione-pigrizia dei triestini.
Ora questa campagna elettorale offre l'occasione ai cittadini di Muggia, perchè è su questa emergenza non voluta né cercata che si concentrerà il voto, di fermare questo sconsiderato progetto che, assieme alla questione dragaggi (tre nel Vallone) e che rischiano di mettere a repentaglio balneazione e lavoro per pesca e miticoltura, e che riguarda tutta la nostra provincia: Trieste e Dolina in primis.
Questa battaglia che avrà i cittadini di Muggia in prima linea, si vince o si perde in e per tutta la provincia ed è per questo che Trieste Verde ha scelto di cambiare il proprio logo adottando quello scelto dalla Lista civica Muggia, ovvero l'albero verde con la scritta Trieste, come precisa scelta di campo che punterà a coinvolgere l'opinione pubblica di Trieste, oltre che in segno di riconoscente solidarietà con Muggia. Insomma per scherzarci su: stavolta è Muggia che ha “colonizzato” Trieste.
Ma c'è un punto, tra i dieci ulteriori del programma della Lista civica Muggia, che ho espressamente chiesto venga messo in testa: “Impegno della nuova amministrazione ad incontrare i residenti sul territorio, nei borghi e nelle frazioni, attraverso pubbliche riunioni in cui informare periodicamente (indicativamente almeno ogni tre mesi) i cittadini sulle attività di Giunta e Consiglio comunale, ascoltare segnalazioni e suggerimenti sulle questioni volte a migliorare la qualità della vita degli abitanti.”
Se questo metodo fosse stato applicato, così come usava fare un signor Sindaco, Gastone Millo, che ho avuto il privilegio di conoscere, tutta questa sgradevole emergenza probabilmente non sarebbe mai nata. Ed è per questo che la campagna elettorale, una legittima difesa obbligata, la faremo non sui manifesti o sulla stampa “amica” di partiti e partitini, ma percorrendo metro a metro il territorio di Muggia, per conoscere ed ascoltare con il rispetto e l'umiltà dovute, ed offrendo l'opportunità ai cittadini di Muggia di usare delle mie non poche conoscenze, della esperienza maturata in ventidue anni di lotta ragionata sulla questione Ferriera, a tutela di salute e qualità della vita dei cittadini ma anche dei lavoratori, e se permettete, della mia intelligenza.
L'obbiettivo primario è uno solo: eleggere con la Lista civica Muggia oltre al Sindaco i dodici consiglieri comunali necessari per non votare la variante del Piano regolatore urbanistico della zona Noghere, necessaria per la realizzazione del Laminatoio a Caldo, e respingere da bell'inizio al mittente questo “regalo, questo fiore all'occhiello” a cui tutti noi, Muggia, Dolina e Trieste non sentivamo alcuna necessità. Oltre si intende a vigilare, seguendo passo a passo la questione dei dragaggi nel Vallone, e se permettete realizzare gli altri punti del nostro programma che illustreremo martedì prossimo e vi consegneremo a casa.
Ecco quello che la stampa che oggi leggerete non vi ha detto, ma si sa chi sopravvive con gli aiuti statali e la pubblicità confindustriale rappresenta questi interessi e non certo quelli dei cittadini e dei sempre meno lettori.
Maurizio Fogar.
Lo Stato intervenga, o ci bruciano il futuro. » Inviato da valmaura il 7 August, 2021 alle 10:35 am Invece di ingegnarsi su come salvare i corrotti ed i "colletti bianchi" dalle condanne con la Cartabia, lo Stato intervenga subito su questo.
Non è sufficiente porre vincoli verdi e divieti di edificare nelle sempre più vaste zone boschive bruciate quasi sempre dolosamente da piromani o dalla criminalità organizzata.
No, va inserito il reato di attentato all'umanità e di strage ambientale, prescrivendo pene severissime di decine d'anni di condanna, senza attenuanti o sconti, e magari processando per direttissima.
Questi episodi che si ripetono con sempre maggior frequenza ed investono aree sempre più vaste del nostro Paese, interagiscono con una emergenza climatica causata dall'innalzamento della temperatura del Pianeta, e mettono a repentaglio il nostro presente ed il nostro futuro.
Pertanto è giusto quanto sacrosanto che lo Stato adotti tutte quelle misure, in questo caso repressive, necessarie a tutela dei propri concittadini e del territorio.
Come recitava il titolo di un film: “Nessuna pietà (per Ulzana)”.
Trieste Verde.
FERRIERA, e si vantano pure. » Inviato da valmaura il 6 August, 2021 alle 1:28 pm Dal 2015, come stabilito nell'Accordo di programma tra Arvedi ed il Governo (Renzi), Invitalia (azienda statale) aveva il compito di fare il “barrieramento a mare” mettendo in sicurezza l'intera linea di costa prospiciente la Ferriera, onde evitare lo sversamento in mare di sostanze inquinanti.
Che nel frattempo è proseguito tranquillamente per sei anni.
Dal 2015 Regione FVG e Invitalia avevano in saccoccia i 41 milioni stanziati per la bisogna, e non li hanno impiegati per dei lavori che definire urgenti è un eufemismo.
Poi il Ministro competente, il leghista Giorgetti, si fa bello durante la sua passerella propagandistica in quel che resta della Ferriera, annunciando che ha firmato il decreto il 30 luglio 2021, ma che ora dovrà passare l'ultimo vaglio della Corte dei Conti.
Poi non pago, dopo aver definito il progettato Laminatoio a Caldo a Muggia “un fiore all'occhiello di Trieste”, se ne esce con: “Sostenibilità ambientale, economica e sociale qui si fondono e diventano realtà”.
Realtà una mazza se i lavori di abbattimento degli edifici rimasti nell'ex Area a caldo saranno svolti da una Icop del gruppo Petrucco con le stesse sconsiderate modalità con cui sono stati tirati giù finora gli impianti: sollevando e diffondendo su Trieste e Muggia nuvoloni di polveri inquinate.
E se i dragaggi previsti nel Vallone di Muggia ed i lavori della nuova piattaforma logistica di Valmaura-Servola non saranno svolti con tutte le attenzioni dovute a dei fondali composti da metri di fanghi tossici stratificati e sedimentati, e ad un terreno impregnato per metri in profondità dagli inquinanti più cancerogeni che esistano al mondo, come rilevato dalle analisi del Ministero dell'Ambiente, quello vero non questa barzelletta di “Transizione Ecologica” guidato dal “grillino” Cingolani.
Poi a completare il quadro arriva il “tweet” dell'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, Fabio Scoccimarro: “A quasi 2 anni da mia richiesta ufficiale di dismissione area a caldo oggi un altro passo in avanti con ministro Giorgetti”.
Avete capito lui “twitta” ed Arvedi chiude. UHAuhauhauhaaaaaà!
Trieste Verde. Caserma, ex, di Roiano. di Maurizio Fogar. » Inviato da valmaura il 6 August, 2021 alle 1:27 pm Mesi e mesi or sono, quando partitoni e partitini hanno iniziato una dispendiosa campagna elettorale, riempiendo i muri di Trieste di megaposter e manifesti di tutte le misure di stantia propaganda, rivolsi un pubblico appello a tutti a contenere le spese, a non buttare i soldi in una campagna propagandistica che suonava offensiva per la povertà crescente in cui versano tanti nostri concittadini.
Orbene l'appello è stato respinto ed è rimasto totalmente inascoltato, ed è facile prevedere che sempre più quattrini verranno spesi in questi ultimi 55 giorni che ci separano dal voto.
Lo trovo insultante e grottesco visto che a spendere e spandere sono forze ed esponenti che un giorno sì e l'altro pure si riempiono la bocca di “degrado delle periferie, di emergenze economiche post Covid” e via discettando.
Pertanto riconfermo la mia decisione, condivisa da tutti i nostri amici: Circolo Miani, Trieste Verde e Lista civica Muggia, di non sprecare soldi in propaganda elettorale e di dedicare le nostre energie, i pochi, pochissimi quattrini che riusciremo a mettere assieme con l'autofinanziamento, nell'informare i cittadini sui problemi e sulle emergenze della nostra comunità, e sulle soluzioni concrete che proponiamo per risolverle.
La prima cosa che questa politica irrimediabilmente malata, e che ha allontanato dai seggi più della metà degli elettori, deve capire è che non si possono prendere in giro impunemente le persone.
E confidiamo che i cittadini di Trieste e Muggia reagiscano di conseguenza per il loro bene.
Mi si permetta un'ultima domanda al ministro leghista Giorgetti a Trieste in questi giorni di G20: se il nuovo Laminatoio a Caldo di Noghere-Aquilinia, i cui numeri di posti di lavoro aumentano spontaneamente per partenogenesi ogni volta che lo osannano, è “un fiore all'occhiello per Trieste”, perchè vuole privarsi della soddisfazione di piazzarlo vicino a casa sua?
Su, non sia modesto ed altruista, ne approfitti. Nuova acciaieria a Trieste. » Inviato da valmaura il 5 August, 2021 alle 3:07 pm Muggia, perchè Polidori tace.
Ma con lui tutta la politica.
Ecco perchè scegliere Lista civica Muggia.
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