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Circolo Miani » News Correnti » Page 94 Trieste Verde. Cambia Sindaco e cambia Logo. » Inviato da valmaura il 15 August, 2021 alle 3:40 pm Ieri affollato incontro conferenza stampa di presentazione, oltre del programma che esce dalle esperienze concrete sul nostro territorio da 40 anni esatti di impegno del Circolo Miani, e che abbiamo pubblicato su queste nostre pagine, del Candidato Sindaco, Aurora Marconi e del nuovo Logo che rappresenterà sulla scheda elettorale Trieste Verde. Come tutti oramai sapranno le improvvide quanto arroganti dichiarazioni, fatte in casa Danieli a Buttrio, per questa politica omaggiare i “padroni” è sempre atto dovuto, e ripetute a Trieste in occasione del G20 dal leghista lombardo Giorgetti, Ministro per lo Sviluppo Economico (MISE), hanno imposto una risposta forte ed adeguata, quanto superiore per competenze e conoscenze, e pertanto Maurizio Fogar, ha accolto i pressanti inviti della Lista civica Muggia ed ha rinunciato alla candidatura a Trieste optando per Muggia. E' qui infatti che corre la “prima linea” del nuovo fronte di una battaglia non voluta, non cercata e non gradita dai Muggesani, e che ha pesanti conseguenze anche per Dolina e Trieste: il rifiuto di questo progetto inesistente ma fortemente appoggiato da Affari&Politica della nuova mega Acciaieria a Noghere-Aquilinia (“Un fiore all'occhiello di Trieste”: lo ha definito Giorgetti), collegata ai rischi enormi (per balneazione, pesca e miticoltura) della questione Dragaggi, tre, che dallo Scalo Legnami arriveranno fino al Rio Ospo, operando sui 1200 ettari di fondali inquinati di fanghi tossici stratificati come individuati ed analizzati dal Ministero dell'Ambiente, quando ancora esisteva. Di conseguenza è stato naturale per Trieste Verde scegliere di adottare lo stesso Logo della Lista civica Muggia creata per volontà e votazione di centinaia di Muggesani in piazza: un albero verde stilizzato dalle forti radici con la scritta Trieste al centro (lo vedete nella foto), gemello di quello di Muggia. Un segnale importante da dare all'opinione pubblica dell'intera provincia per significare l'importanza di questa emergenza che, se non fermata, ipotecherà il futuro anche personale e lavorativo dei cittadini di Trieste e provincia a partire ovviamente da Muggia e Dolina, condizionando pesantemente il futuro della nostra terra. Solo estendendo la solidarietà verso i cittadini della civica Muggia e coinvolgendo ampiamente l'opinione pubblica di Trieste e dell'intera provincia in questa emergenza si può concretamente sperare di batterla: circoscrivere la questione, magari per particolarismo egoistico, alla sola Muggia, o peggio a Noghere, Santa Barbara ed Aquilinia, significa andare incontro ad una disastrosa sconfitta. E questo deve essere ben chiaro a tutti! Poi ovviamente per Trieste il Manifesto per la Città che ripubblicheremo nei suoi dieci punti su queste nostre pagine e che tanta condivisione ha finora ottenuto dai nostri lettori significherà il valore di una scelta elettorale a favore di Trieste Verde, ma non solo, che si vota ogni cinque anni ma i problemi esistono ogni giorno e rendono sempre meno sostenibile il nostro presente. Per cui vi chiedo di appoggiare in ogni modo possibile Trieste Verde in queste elezioni che per altro offrono una desolante passerella propagandistica dove tutte le altre sigle sono di fatto sovrapponibili. Distinti e distanti, quanto diversi moralmente è la sintesi del nostro impegno. Maurizio Fogar. https://www.facebook.com/circolomiani/photos/a.1497907753813521/3154125131525100 Ultime sulla nuova Acciaieria di Muggia (Noghere-Aquilinia) » Inviato da valmaura il 14 August, 2021 alle 3:48 pm E non sono per nulla buone. Come ha cercato di spiegare Maurizio Fogar, martedì scorso in piazza della Repubblica, interrotto costantemente da un brusio di sottofondo di un gruppetto di provocatori capitanati dalla fino a ieri “pro” ora “anti” Tarlao, evidentemente sostenitori del Laminatoio a Caldo. Che neppure una claque pagata da Danieli e Metinvest avrebbe fatto di meglio. Ora quello che accade nel Laminatoio gemello, sempre Danieli e Metinvest, di San Giorgio di Nogaro è facile ipotizzare avverrà qui a Muggia. E Fogar lo ha spiegato essendo stranamente l'unico che tra stampa e politicanti è andato a vedersi la situazione, leggendosi pure la centinaia di pagine della scheda tecnica dell'AIA regionale. E soprattutto avendo la capacità di capirle. Inquinamento acustico. La proprietà indicava un massimo di 60 Decibel sulle 24ore e la Regione ha innalzato d'ufficio il valore a 70, che è il massimo consentito per una zona esclusivamente industriale, ovvero senza case e attività commerciali entro il limite di un chilometro in linea d'aria dal recinto dello stabilimento. Qui a Muggia è bene ricordare che per lo stesso impianto annunciato Danieli e Metinvest hanno dichiarato l'emissione di 55 Decibel ma in una zona mista (ovvero residenziale, commerciale, industriale) che poi sarebbe il valore massimo consentito per legge. Emissioni dei forni funzionanti a Gas Metano di riscaldamento delle lamine d'acciaio: nell'impianto in funzione da qualche anno a San Giorgio non esiste alcun filtro od abbattitore e captatore delle stesse ai camini. Ergo tonnellate di metri cubi di Co2, Anidride Carbonica, quella che causa l'effetto Serra e l'emergenza climatica innalzando la temperatura, si riversano ogni giorno nell'aria. Stessa cosa riguarda i forni della nuova Acciaieria alle Noghere. Ciclo produttivo del Laminatoio di San Giorgio. Esso contempla due reparti: uno di smerigliatura ed un secondo di verniciatura, i cui camini emettono nell'aria tonnellate di So e No, ovvero ossidi di zolfo Sox e di Azoto Nox, inquinantissimi e dannosi per la salute. Tanto che la Regione ha aperto un contenzioso tecnico riservandosi il rilascio delle autorizzazioni all'attuazione da parte della proprietà delle prescrizioni tecniche inviate. Facilmente prevedibile che il nuovo impianto a “ciclo completo” preveda anche per lo stabilimento di Muggia le stesse caratteristiche produttive. Smaltimento dei rifiuti e degli scarti di lavorazione: per i fanghi derivanti dal sistema di raffreddamento ad acqua, migliaia di tonnellate, deposito a cumulo all'aperto nel recinto dello stabilimento, idem dicasi per le migliaia di tonnellate di “scaglie” residuo della granigliatura e smerigliatura delle lastre d'acciaio lavorate, depositate sempre in cumuli all'aperto. Questo succede a San Giorgio e questo accadrà a Muggia. Tutto questo e tanto altro Fogar ha spiegato ai presenti sopportando il disturbo, sotto gli occhi della inane Polizia presente, dei fan di Danieli-Metinvest che cercavano di impedire ai tanti convenuti di ascoltare. Ora questi comportamenti provocatori a vantaggio di chi vanno? Di chi si batte da mesi per informare i Triestini, Muggesani e Dolinesi di questi accadimenti e cerca di rispettare la volontà votata da centinaia di persone domenica 27 giugno nell'assemblea ai Giardini Europa di costruire la Lista civica Muggia per fermare lo sciagurato progetto, o di chi lavora, con l'appoggio del piccolo giornale, a boicottare l'iniziativa e dividere l'opinione pubblica muggesana a tutto favore di Danieli-Metinvest e dei politici a traino? Pensate che martedì qualcuno di questi esagitati ha pure confermato le “cronache” del piccolo giornale che a Muggia, Aquilinia, Noghere, che definiva i partecipanti alle assemblee come pochi. Insomma come nella barzelletta dove il marito cornuto, qui diciamo “becco”, si evira per fare dispetto alla moglie fedifraga. Intelligenti nevvero? Teodor. Fa caldo a Trieste? » Inviato da valmaura il 12 August, 2021 alle 4:49 pm Non preoccupatevi, ci pensano i tagliaboschi comunali: in via Marchesetti alta. A proposito, chi vuole rendersi utile può passare domani, sabato 14 agosto, alle ore 11 nella sede del Circolo Miani in via Valmaura 77 a Trieste. Post scriptum: ci manca una decina di candidati per ultimare le 120 candidature per i Consigli Circoscrizionali, fatevi avanti e non siate timidi.
Dichiarazione di Maurizio Fogar. » Inviato da valmaura il 11 August, 2021 alle 1:15 pm “In 40 anni di disonorato mestiere di giornalista, che appunto nel nostro Paese è una delle professioni giustamente più screditate e nelle statistiche si contende l'ultimo posto al pari dei politici, non ho mai assistito ad una prevenuta faziosità e ad una mancanza di un minimo di informazione, ad un torto così pacchiano verso i sempre meno lettori acquirenti del giornale, come nel caso degli scritti del collaboratore locale di Muggia del piccolo giornale inerenti le iniziative promosse in questi mesi contro il Laminatoio a caldo e la questione dragaggi, fino alle più recenti che riguardano la Lista civica Muggia.
Una situazione talmente macroscopica che danneggia non me o i cittadini, e sono tanti, che hanno dato vita alla Lista civica Muggia ma la residua credibilità del foglio per cui scrive.
Come la sua ultima “cronaca” ha dimostrato egli gioca da ultras a favore di determinati, largamente minoritari, settori della politica partitica muggesana.
Nel condividere appieno la cronistoria pubblicata una settimana or sono dal nostro Teodor su queste pagine che riporta fedelmente gli accadimenti che lo riguardano, ricordi solo il piccolo giornale, a cui costui collabora, che la nostra forza risiede nella possibilità ampiamente esercitata in passato, a Trieste per la vicenda Ferriera, e più recentemente a Muggia di raggiungere personalmente casa per casa gli oltre seimila nuclei familiari quivi residenti, e dunque provvederemo ad informare, noi, i Muggesani di tutto.
Un'ultima considerazione riguarda poi questi “terzo o penta polisti”, nei loro scritti e nei loro atti risalta agli occhi che il loro totale impegno non è combattere lo sciagurato progetto del Laminatoio o i dragaggi, no, impiegano le loro residuali forze unicamente ad attaccare ed indebolire la Lista civica Muggia e la mia persona. E forse qualcuno dovrebbe finalmente porsi la domanda del perchè lo fanno, ed a che prò.
Appare per altro pacifico ed assodato che nulla conoscono sulle problematiche tecniche ed amministrative che tanto peso hanno oggi ed ancora maggiore avranno nell'evolversi della vicenda, mentre tutto paiono sapere sulla tecnica diffamatoria.
Essi incoscientemente, ma oramai consapevolmente, mettono a repentaglio questa fondamentale battaglia spalancando le porte alla realizzazione di un progetto che ipotecherà per sempre la vita ed il futuro di Muggia”.
Chi lavora per il Re di Prussia, ovvero Buttrio e Kiev. » Inviato da valmaura il 11 August, 2021 alle 1:13 pm I “pro” Laminatoio a Caldo e dragaggi.
“Attimi di tensione nel pomeriggio di ieri in piazza della Repubblica a Muggia. Motivo scatenante l'incontro promosso dal Circolo Miani e da una parte (veramente la stragrande maggioranza dell'iniziale Comitato) del Comitato Noghere rimasta solidale al leader (veramente per rispetto alle centinaia di cittadini che in piazza hanno votato la costituzione della Lista civica, ma questo per gli “inviati” da Muggia è particolare che non fa testo) del circolo, Maurizio Fogar, per illustrare il programma e i candidati della lista civica "Muggia" che vede come candidato sindaco proprio Fogar.”
Dunque una regolare manifestazione di apertura della campagna elettorale sarebbe per il freelance del piccolo giornale “motivo scatenante di attimi di tensione” ad opera di qualche intemperanza, tutto sommato civile, di uno sparutissimo gruppetto di persone capitanate dalla Tarlao, che nel “fedele” resoconto sul piccolo giornale ottiene più spazio di Fogar, come le manie di rappresentanza di un Comitato, e perchè non di Napoleone Bonaparte, e come il barista del bar Sara per altro chiuso: ma cosa non si fa per sputtanare, senza raccontare nulla di quanto discusso in piazza ovviamente in nome dell'etica e della deontologia professionale.
Ma veniamo a noi.
Ieri nell'incontro con i cittadini in piazza Repubblica, sferzata da Lucifero, Maurizio Fogar, candidato Sindaco della Lista civica Muggia, sorta per voto assembleare di centinaia di Muggesani, ha informato sugli sviluppi della questione Laminatoio e del rischio Dragaggi, ambedue questioni che impattano direttamente Muggia ma coinvolgono sia Dolina che Trieste.
A breve inizieranno le campagne informative ai cittadini e gli incontri sul territorio.
Ma ieri è apparso confermato e chiaro il ruolo svolto in questa vicenda dal piccolo giornale e da una raffazzonata sommatoria di listerelle che mette assieme la tradizionale partitocrazia, con rappresentanti dell'infausto periodo di Tangentopoli, che più che questione giudiziaria e anzitutto questione di etica e moralità, di sigle fantasma assenti dal territorio da oltre quindici anni, raggruppamenti familiari ed un manipolo minoritario di persone che usano impropriamente il nome di Comitato Noghere.
Ma iniziamo dal comportamento della stampa.
Non è un segreto per nessuno che il piccolo giornale, come del resto quasi tutto il mondo, con l'unica lodevole eccezione del Fatto Quotidiano, dei quotidiani italiani, proprietà del Gruppo Fiat oggi cambiato nel nome, sopravviva non certamente con le vendite in caduta libera da anni, ma con la pubblicità e con gli aiuti governativi della legge sull'editoria, contro la quale Beppe Grillo organizzò il suo secondo Vaffa-Day, ma per quel che resta dei grillini locali non conta nulla.
In Regione i gruppi che investono in pubblicità diretta ed indiretta, oltre a quella istituzionale degli enti pubblici: Regione, Camere di Commercio, ecc, sono sostanzialmente due: Fincantieri, con il presidente degli industriali regionali, e Danieli con la presidente degli industriali friulani.
Dunque è naturale che piccolo giornale e Messaggero Veneto, stessa proprietà e stesso direttore, diano voce agli interessi economici dei loro sponsor. Talvolta lo fanno con garbo diplomatico ed altre volte, come nel caso di Muggia, scendendo direttamente in campo come tifosi da curva della nuova Acciaieria che vede proprio il gruppo Danieli tra gli attuatori.
Ed è quello che da tempo si legge nella pagina di cronaca locale che comprende Muggia: spazi a tutti coloro che nella sostanza sono favorevoli al progetto del nuovo Laminatoio a Caldo alle Noghere, e uso di questa novella Armata Brancaleone della politica locale per colpire ed indebolire il grande movimento dell'opinione pubblica muggesana sorto attorno alle inchieste ed alle informazioni diffuse dal Circolo Miani: tutti gli altri compresi gli “anti” dell'ultima ora elettorale fino ai primi di giugno, nulla sapevano ed erano “pro” il progetto che secondo loro “creava una importante opportunità” per il territorio. Essi si offrono come naturale ed inatteso strumento di questa campagna “informativa” che il piccolo giornale porta avanti per gli interessi che rappresenta.
E qui sorge spontanea una domanda sulle capacità e competenze dei 20 consiglieri comunali, oltre i sette della Giunta comunale, e sulla professionalità di chi pretende di rappresentare l'informazione locale.
Come mai da febbraio a questa parte nulla hanno fatto per informarsi, per denunciare lo scandalo di una delibera della Giunta Marzi che dava il via libera ad un Protocollo regionale firmato a scatola chiusa, ovvero in assenza di uno straccio di progetto, e che sosteneva che declassare, svalutandone di due terzi il valore a metro quadro, gli ulteriori 226mila metri quadri dell'area Noghere, da commerciale ad industriale, indispensabili per la realizzazione della nuova Acciaieria, non comportava alcun danno al patrimonio finanziario del Comune.
Perchè nessuno di loro, politici e stampa, non ha pensato mai di andarsi a vedere le schede tecniche dell'AIA concessa, con molte difficoltà e con parametri di impatto ambientale elevatissimi, al Laminatoio a Caldo gemello, sempre Danieli e Metinvest, operante da tempo in Regione a San Giorgio di Nogaro, dove è addirittura dovuto intervenire il Prefetto con una straordinaria ordinanza per porre limite all'ininterrotto traffico di Tir da e per il Laminatoio?
Se è questa l'informazione che si spaccia da queste parti e questa la competenza e capacità degli attuali politici, a proposito comicamente ieri è apparsa in piazza la Tarlao, che dopo aver seguito da dietro le siepi gli incontri precedenti da noi organizzati ai Giardini Europa, stavolta si è messa sull'attenti ed ha gridato “presente”, fuggendo subito quando Maurizio Fogar la ha, tra le ilarità dei presenti, amabilmente invitata ad “offrirgli un caffè”.
Ecco forse i cittadini di Muggia avrebbero preferito e meritato che lei come gli altri 19 consiglieri comunali fossero stati “presenti” ed attivi, e non silenti e passivamente favorevoli, sulla vicenda Laminatoio e dragaggi in questi lunghi mesi, a tutela del mandato affidato loro dalla comunità cinque anni or sono.
Ultima considerazione: spaventa l'abisso di ignoranza e di incompetenza sulle questioni tecniche che ineriscono il nuovo progetto industriale e la questione dragaggi, che andranno ad ipotecare per sempre il futuro di queste nostre terre, non solo di Muggia, di questi “oppositori di sua maestà” e del “giornalismo” domacio. E va riconosciuto che la indiscussa forza di Fogar e della Lista civica Muggia, consiste anche in questo: un bagaglio di conoscenze ed esperienze maturate anche in 22 anni di impegno su Ferriera, Italcementi, Siot, Sertubi, che nessun altro in Regione possiede e che sono garanzia fondamentale nello scontro in corso.
Dunque l'incontro si è chiuso con l'annuncio che la Lista civica Muggia non corre per qualche posticino in Consiglio comunale, per conservare il quale i “pro” si sono scoperti gli “anti” dell'ultima ora, ma per vincere, non esiste altra possibilità, ed eleggere sindaco e soprattutto i dodici consiglieri determinati a non votare la variante del Piano regolatore Noghere-Aquilinia, mettendo la parola fine a questo insensato progetto, ed a vigilare passo a passo sulla questione dragaggi, oltre naturalmente ad amministrare il Comune risolvendo alcune emergenze da troppo tempo senza risposta.
Teodor
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