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Circolo Miani » News Correnti » Page 73 Ovovia, parlano gli esperti. » Inviato da valmaura il 8 November, 2021 alle 10:03 am Nella polemica politica oggi si inserisce pure un dipendente comunale, il Giulio Bernetti dirigente ai Lavori Pubblici.
A parte la singolaritΰ della sua iniziativa, e se si vuole candidare una campagna elettorale θ appena passata e dunque aprirne una personale a cinque anni di distanza ci sembra eccessivo.
Ma che i dirigenti dei Lavori Pubblici comunali che portano sul groppone pesanti responsabilitΰ sui ritardi di anni per i lavori di ripristino del Tram di Opicina (due anni buttati perchθ gli uffici non si erano accorti che il vincitore della prima gara d'appalto per i suoi incidenti giudiziari non poteva nemmeno concorrere), e per finire con l'incredibile vicenda del cantiere, fermo, di Canale Ponterosso, diano lezione a terzi θ cosa che fa sorridere non poco.
Poi spunta una sottosegretaria leghista eletta in FVG, tale Gavia, che smentisce non gli oppositori al funambolico progetto dell'Ovovia, ma proprio chi vuole soccorrere: ovvero il Podestΰ, sconfessando quanto da lui dichiarato alla stampa, cioθ che i soldi si possono sempre utilizzare per altro (citava il caso dell'Illyano Tubone sottomarino i cui fondi governativi lui utilizzς per rifare la viabilitΰ delle Rive), affermando invece che i 48 milioni sono vincolati all'Ovovia.
Bene, se dovesse essere cosμ che Trieste rinunci a sprecare quei quattrini, che sono sempre soldi di noi cittadini italiani, ed il fatto che li paghiamo con le tasse e non con le imposte comunali non ci sembra una buona ragione per buttarli nel cesso.
Interessante quanta gente giri che non sapendo nulla vuole pure spiegarlo agli altri.
Ovovia, meno la politica intrallazza meglio θ. Referendum o non Referendum? » Inviato da valmaura il 6 November, 2021 alle 12:12 pm Prendiamo oggi: se la funivia-ovovia giΰ esisteva, il servizio sarebbe stato sospeso per Bora.
Giΰ questo fatto dovrebbe stimolare il buon senso che pare non abbondi perς tra i politici.
A leggere le dichiarazioni di questi oggi sulla stampa si prova un senso di disgusto.
C'θ il neo assessore Everest Bertoli che contraddice quanto dichiarato due righe sopra dal suo sindaco: Io ero contrario al tubone sottomarino di Illy ma non mi son messo a far battaglie, poi con quei soldi ho fatto le Rive. Che tradotto significa che ha utilizzato i soldi stanziati dal Governo di allora per il Tunnel sottomarino per rifare urbanisticamente la viabilitΰ delle Rive.
Dunque si puς fare, come dimostrano i precedenti casi, gentile Bertoli, anche ora.
Poi il Dipiazza torna immantinentemente a fare il Podestΰ: la gente ha votato me e non lui (Russo)
Scusi, quale gente? E' andato a votare il 43% scarso, dunque lei ha vinto con i voti del 22% dei Triestini, che in maggioranza della minoranza votante al primo turno avevano assegnato piω consensi ai suoi avversari diversamente declinati. Certo lei θ pienamente legittimato a governare ma vantarsi proprio non θ il caso.
Noi non crediamo generalmente alle petizioni ed alle raccolte di firme, soprattutto quando espresse via internet, anche perchθ da tempo la politica di ogni colore lo ha compreso che non valgono pressochθ nulla e dunque poco o nulla contano.
L'idea di sfruttare lo strumento referendario previsto dallo Statuto comunale, solo in veste consultiva: ma certo sarebbe assai problematico per la politica non tenerne conto, potrebbe in questa occasione risultare utile. A patto che tra i promotori non ci siano esponenti di partito, nι sigle di comodo sotto cui mascherarsi visto che parte rilevante delle associazioni sono legate a doppio filo a questo o quello schieramento politico. Che altrimenti si scoraggia la partecipazione dei cittadini e lo si riduce a pura polemica di parte.
Dunque poste queste condizioni ne andrebbe tentata la strada.
Voi che ne pensate? Trieste: 48 milioni buttati. Tram di Opicina compreso. » Inviato da valmaura il 5 November, 2021 alle 11:54 am Inspiegabile il criterio con cui si finanzino, lo Stato non il Comune: ma sempre soldi nostri sono, le piω estemporanee iniziative.
Ora poichι Trieste non θ il Passo Falzarego o le Tofane l'idea di una funivia, qui detta amichevolmente Ovovia, non θ tanto naturale. Ma se questo non bastasse c'θ un altro problema, anzi una domanda: a questo punto che si fa del Tram di Opicina, lo si butta definitivamente?
Forse confidano che dopo quasi sei anni di fermo i Triestini si siano rassegnati.
L'unica differenza θ che il vecchio e disgraziΰ Tram funzionava sempre, con il bello e brutto tempo e non era costretto a fermarsi nelle giornate di Bora moderata e sostenuta, come invece accadrΰ per l'Ovetto Kinder senza sorpresa.
Noi da tempo imperituro, e per primi: sappiamo che ciς, ovvero la rivendicazione della paternitΰ primigenia, darΰ fastidio, che qui il piω corretto ha la rogna, avevamo proposto una soluzione elementare, per nulla costosa e che incideva pure sul riassetto di Porto Vecchio e sul turismo provinciale.
In due parole proponevamo di spostare il capolinea del Tram di Opicina di alcune centinaia di metri, da quell'aborto di piazza Oberdan, in Porto Vecchio alla Centrale Idrodinamica, accanto ai musei, dietro il futuribile Terminal Crociere all'Adriaterminal, da cui fa ripartire pure il Trenino portuale con tappa prima a Barcola ed in futuro estendibile alla Stazioncina di Miramare. E come ultimo tassello realizzare dal terminal la nuova linea di collegamento via mare con Venezia, andata e ritorno, magari con tappe a Sistiana e Grignano. Come proposto da Zeno D'Agostino e da noi ridefinito. Un modo non invasivo per collegare un turismo culturale, paesaggistico e artigianale-culinario mettendo in rete il Carso con il mare.
Poca roba, ma concreta e poco dispendiosa, ma capace di creare nuovi posti di lavoro.
Dunque per nulla appetibile per una politica tutta chiacchiere e distintivo e che ora recita la solita parte in commedia tra maggioranza ed opposizione.
Lo scriviamo con tristezza e rammarico perchθ tutto sommato questa nostra comunitΰ non si merita nulla, nemmeno la nostra intelligenza. De Luca, l'originale, non Crozza. » Inviato da valmaura il 5 November, 2021 alle 11:53 am Pubblichiamo il video integrale delle settimane scorse per due motivi.
Il primo θ questo:
Impennata di contagi in Fvg: 483 nuovi casi (di cui 291 a Trieste) e tre morti. Cresce ancora il focolaio legato ai cortei No Pass.
Ed il secondo θ la irresponsabile dichiarazione dei promotori del corteo di sabato che contestano le misure di controllo sulle mascherine ed il distanziamento.
E' dura dover dar ragione a Fedriga, ma stavolta almeno ha parlato chiaro. Corteo di sabato. Patti chiari. » Inviato da valmaura il 4 November, 2021 alle 11:33 am Che rimanga la libertΰ di manifestare θ un fatto positivo; secondo la legge solo il Questore o il Prefetto possono negarne lo svolgimento (sarebbe ora che si chiarisse soprattutto per stampa e politica che la legislazione della Repubblica italiana non prevede alcuna autorizzazione di sorta ma solo un preavviso, una comunicazione con i dati dei promotori ed i percorsi, da far pervenire entro tre giorni dallo svolgimento all'Ufficio Ordine Pubblico della Questura. Solo in casi di motivata necessitΰ Questore o Prefetto possono disporre altre collocazioni o vietarlo per ragioni di ordine pubblico).
Che Trieste sia la capitale della diffusione del contagio da Covid e che gli ospedali siano in sofferenza soprattutto a scapito della cura di tutte le altre gravi patologie θ un dato di fatto.
Ergo come contemperare queste due situazioni?
Nell'unica maniera attualmente possibile, responsabilizzando gli organizzatori sul ferreo rispetto delle normative di legge in vigore: tutti devono indossare correttamente la mascherina e mantenere il distanziamento.
Non sono sufficienti generiche rassicurazioni dei promotori, essi devono farsi carico che tutti i partecipanti rispettino queste norme, allontanando dalla manifestazione chi si rifiuta di adottarle.
Lo Stato deve farle rispettare pena incorrere nel reato di omissione di atti d'ufficio da parte degli operatori delle forze dell'ordine presenti.
Le sanzioni, anche per non intasare un altro settore perennemente ingolfato come i tribunali, devono essere esclusivamente pecuniarie, applicando il massimo dell'importo previsto a carico dei violatori.
Ugo Tognazzi, giudice istruttore, nel bellissimo film In nome del popolo italiano, recita una battuta: per voi solo pene pecuniarie, le soffrireste di piω. Una sacrosanta veritΰ.
Ora questo diventa un bel problema per sabato prossimo, visto che i No Grenpass equivalgono di fatto ai No Vax, ma anche spesso ai No Mask. Ma questo a nostro avviso θ un problema esclusivamente loro, ovvero di chi ha organizzato questo ennesimo corteo a dimensione regionale. E francamente non vorremmo essere nei panni dei loro portafogli. |
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