L'altro ieri, in una sala semivuota, meno di un terzo i presenti rispetto alla precedente assemblea di luglio. E di cui la buona metΰ era composta da relatori-organizzatori e politici di prima e secondissima scelta, abbiamo avuto la piacevole sorpresa di ascoltare un Sindaco come si deve: Massimo Mentil, Sindaco di Paluzza.
E' stato, accanto a quello del suo predecessore, l'unico intervento meritevole della massima attenzione e del massimo plauso. Una lezione ed uno schiaffo morale al sindaco, con la s rigorosamente minuscola, di San Dorligo-Dolina ed alla sua precedente sdraiata esibizione estiva a tutto vantaggio della Siot e del suo padrone Lilli.
Non a caso θ stato proprio il Sindaco di Paluzza il primo e finora l'unico amministratore, anche se ora gli altri due comuni friulani terra di conquista della Siot hanno espresso la volontΰ di accodarsi alla sua iniziativa: di quello di San Dorligo, la quarta vittima, nessuna notizia θ finora pervenuta, ad opporsi in tutte le sedi alla decisione regionale di concedere l'autorizzazione alla Siot di piazzare nei quattro comuni regionali quattro centrali, che il co fa solo ridere come il biometano di Lillianpacoriniana dicitura, a Gas Metano.
Che, come ha spiegato un rappresentante friulano di Lega Ambiente, che lμ esiste e non θ una sigla monofamiliare tenuta in vita artificialmente da stampa e partiti come a Trieste, andranno a emettere nell'atmosfera migliaia di tonnellate di metri cubi di Anidride Carbonica (Co2), si chiama carbonizzazione senza il ridicolo de, a consumare una quantitΰ spaventosa di energia elettrica superiore a quella oggi utilizzata dalla quasi totalitΰ dei 27 comuni della Carnia, a modificare il paesaggio ed a emettere una media di 65 decibel di inquinamento acustico.
Il tutto si intende rimborsato dallo Stato tramite i famosi e fumosi crediti bianchi che assegneranno un contributo di 1 milione e mezzo di euro per centrale Siot, moltiplicato per quattro quante saranno in Regione le Centrali, per dieci anni di fila. I conti sono presto fatti: un totale di 60 milioni di soldi pubblici, cioθ nostri.
Altra curiositΰ, che conferma appieno quanto da noi per anni sostenuto: ovvero che la Siot tratta Trieste alla stregua di una colonia ottocentesca da terzo mondo impestandola con i suoi miasmi, che le altre stazioni dell'oleodotto nella parte austriaca e tedesca, una subito oltre confine, non saranno sottoposte a questo trattamento riservato all'Italia.
Bene, il mandato del Sindaco Mentil a Paluzza scade nel 2024, stessa data in cui va a casa l'attuale sindaco di Dolina-San Dorligo, e pertanto ci permettiamo non tanto scherzosamente di candidarlo fin da ora alla carica di primo cittadino di Dolina, e se poi si troverΰ bene vista la sua relativamente giovane etΰ, di riprovare l'esperienza a Muggia ed a Trieste, che abbisognano urgentemente di un'ondata di sana dignitΰ valoriale e di concreta democrazia partecipata alla pari di San Dorligo.
Comunque decida noi gli assicureremo quella partecipazione di cittadini sul territorio sul modello del percorso praticato l'altr'anno nella limitrofa Muggia per fermare l'installazione del mega Laminatoio a caldo nella valle delle Noghere.
A proposito, l'eterna domanda senza risposta al sindaco di san Dorligo-Dolina ed ai suoi consiglieri comunali: perchθ tenete ferma nei cassetti dal 13 giugno la Risoluzione approvata a Muggia all'unanimitΰ (proposta da Fogar) ed inviatavi con l'invito a condividerla? In fin dei conti si chiedeva solo al Ministero competente di far cessare urgentemente la fuoriuscita dei miasmi di benzina marcia con cui la Siot da decenni impesta la provincia di Trieste.
Troppo anche questo, paura di scontentare Lilli?
E se poi i controllori sono quelli della foto
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