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Circolo Miani » News Correnti » Page 49 A Trieste invece ... » Inviato da valmaura il 29 March, 2022 alle 12:04 pm Forestazione ¨C Sempre pi¨΄ diffusi gli interventi di forestazione urbana, utili per la mitigazione dell'aumento delle temperature e dell'emergenza clima, presenti in 47 capoluoghi (31 nel 2011), per una superficie complessiva di 11,6 milioni di m2‘ε, spiega l‘―Istat. Negli ultimi 10 anni la superficie ¨¨ aumentata del 14,9%.
Temperature ¨C Il report segnala che, nel 2020, le notti delle citt¨€ italiane sono sempre pi¨΄ tropicali: le 24 citt¨€ osservate registrano una media di 112 giorni estivi con una temperatura massima maggiore di 25 gradi, mentre salgono a 56 le notti tropicali ¨C dove la temperatura non scende sotto ai 20 gradi. Queste ‘°anomalie di temperatura media‘± sono dovute a rialzi della temperatura sia minime che massime: le pi¨΄ alte sono state rilevate a Perugia (+2,1), Roma (+2), Milano (+1,9), Bologna (+1,8) e Torino (+1,7). Sono i valori pi¨΄ alti nel decennio 2011-2020: in particolare, si legge nel report, ‘°dal 2014, la temperatura media ha raggiunto i +16 gradi, ‘°segnale di un riscaldamento in atto nei sistemi urbani‘±. In crescita anche alcuni estremi di caldo: ‘°+15 giorni estivi e +18 notti tropicali‘±. In tutte queste citt¨€ (con l‘―eccezione di Palermo) l‘―Istat ha registrato anomalie positive di giorni estivi, pi¨΄ alte per Aosta (+41 giorni), Perugia (+35), Roma (+27) e Trieste (+26). Le notti tropicali raggiungono quota +53 a Napoli, seguono Milano (+34 notti), Catanzaro (+33) e Palermo (+27).
Muggia. Il consiglio comunale trasferito sui giornali. » Inviato da valmaura il 27 March, 2022 alle 12:46 pm Interessante notare che nel perdurare della latitanza della convocazione del Consiglio comunale (oramai uno in quasi quattro mesi in cui a Muggia θ praticamente successo di tutto che sempre abbiamo appreso a spizzico e bocconi dalla stampa) anche le opposizioni istituzionali, insomma PD ed affini, diano segno di esistenza in vita annunciando una risoluzione sempre sulla stampa, per altro su argomento giΰ da loro trattato in passato e su cui la precedente amministrazione, a guida PD, porta le sue belle responsabilitΰ (la passerella ciclopedonale sul Rio Ospo non il Ponte sullo Stretto di Scilla e Cariddi).
Quando si θ trattato invece di rivendicare la dignitΰ del massimo organo di democrazia rappresentativa, ovvero del Consiglio comunale, hanno negato la quarta firma necessaria a convocarlo, salvo lamentarsi poi della sua assenza.
Suggeriamo loro di interpellare i vaticini del Divino Otelma per sapere quando il loro atto verrΰ discusso, e bocciato more solito, in un Consiglio comunale della cui convocazione da mesi nulla si sa, ma si chiama, a detta del Sindaco, di democrazia rappresentata sui giornali per l'appunto.
Mi assale la grande curiositΰ se i venti altri eletti, che al di lΰ delle sigle di appartenenza presumo si siano candidati ansiosi di portare il loro contributo per il benessere della comunitΰ, siano soddisfatti ed appagati da questa situazione indubbiamente mortificante.
Questa politica invoca, a parole, la partecipazione dei cittadini e nei fatti esclude perfino quella dei loro eletti.
Complimenti vivissimi.
Intanto queste le due ultime uscite, nostre, sulla stampa: o tempora, mala, o mores!"
Maurizio Fogar
Circoscrizioni, o si riformano radicalmente o meglio sopprimerle. » Inviato da valmaura il 27 March, 2022 alle 12:44 pm Nate come Consulte Rionali nel 1972 per stimolare la partecipazione.
Cosμ come sono infatti sono enti perfettamente inutili e che per di piω costano alle casse comunali: gettoni di presenza dai 30 ai 100 euro a seduta per i componenti.
Una ventina di anni orsono avevamo dedicato come Circolo Miani una intera giornata di seminari e dibattiti sulle Sette Circoscrizioni del Comune di Trieste (cinque cittadine e due sul Carso).
Ne era uscito un quadro, dopo aver pure approfondito tutti i regolamenti comunali, devastante.
E non a caso i cittadini hanno smesso da lungo tempo di frequentarle perchθ hanno capito benissimo che non servono praticamente a nulla (piω efficace eventualmente segnalare un problema rionale alla stampa).
Gli stessi innaturali accorpamenti fatti a suo tempo dalla Giunta Illy tra quartieri distanti e che nulla avevano in comune erano stati grotteschi: cosa abbia ad esempio in comune il rione di San Giovanni con Chiadino-Rozzol θ un mistero. Oltre al numero elefantiaco dei residenti cosμ concentrati: la Settima ha piω abitanti di Gorizia e le altre 4 oscillano tra i trentamila ed i cinquantamila residenti.
Questi enti hanno la sola possibilitΰ di esprimere pareri consultivi e non vincolanti, dei quali tutte le amministrazioni comunali hanno fatto come si fa con la schiuma sulla birra.
In sintesi noi proponemmo: dimezzare i componenti delle stesse, ridisegnare i territori riportandoli ai quartieri con unicitΰ di tradizioni e frequentazioni, insomma alle dimensioni storiche di espressione amministrativa dei rioni, individuare in questi ambiti alcuni tra le centinaia di immobili sfitti di proprietΰ comunale con aree verdi annesse e trasformarli in centri civici e sociali, che oltre alla sede della Circoscrizione ospitino pure i servizi sociali e sanitari, il centro civico, e luoghi di aggregazione e ritrovo per i residenti, divenendo in simil modo il cuore pulsante del rione.
Delegare alle Circoscrizioni il potere deliberante e gestionale su tutte le materie che coinvolgono il territorio di loro competenza, con il trasferimento dei fondi e del personale necessario, oggi in capo agli assessorati comunali. Incentivare la partecipazione dei residenti alle scelte magari con consultazioni referendarie locali e conservando ed ampliando il loro diritto di parola alle riunioni dei Consigli.
Tutte cose che al Comune non costerebbero un centesimo in piω di quanto attualmente spende: insomma una riforma a costo zero.
Questa in stretta sintesi fu la nostra proposta, a cui va aggiunta la necessitΰ di portare le iniziative culturali sul territorio dove la gente vive e non concentrarle nei soliti santuari tradizionali frequentati dallo stesso bel mondo minoritario ed elitario.
L'alternativa a tutto questo? Banale quanto semplice: chiudere questi enti inutili ma costosi.
Oggi con oltre venti anni di ritardo sulle nostre proposte e sul nostro costante impegno si assiste ad un inutile e strumentale balletto delle forze politiche, si badi bene votate da quelli stessi cittadini che al bar si lamentano dell'inutilitΰ di questa politica, sull'ennesima riforma delle attuali Circoscrizioni.
Questa volta almeno li invitiamo a copiare bene quanto a noi rubacchiato in questa recente campagna elettorale senza neppure offrirci un caffθ per l'infelice plagio. Surrealismo ambientalista. » Inviato da valmaura il 26 March, 2022 alle 2:52 pm Sulla stampa: I ragazzi di Trieste in corteo: «Non staremo piω a guardare gli sbagli dei grandi della Terra».
Mentre gli sbagli dei piccoli, come il Sindaco di Trieste, non li vedono e non contano.
In effetti c'θ qualcosa di surreale e perfino comico in chi a Trieste, una o due volte all'anno per caritΰ, scende in piazza per protestare contro la deforestazione globale dei grandi della terra e non muove ciglio, non si impegna nemmeno un minuto, contro la mattanza del verde domacio, la strage degli alberi sistematicamente in atto sotto due amministrazioni comunali (Cosolini e Dipiazza).
Difficile ipotizzare che le quattro centinaia di persone in corteo a Trieste possano influire sulle scellerate scelte dei grandi, molto piω probabile che invece possano pesare sulle sventate decisioni degli amministratori locali, peccato perς che in questi anni i seguaci di Greta, le sigle ambientaliste sono fuori quota che non hanno rappresentato mai piω dei parenti stretti, non hanno mosso dito contro la deforestazione cittadina e carsolina.
Interessante poi rilevare, sempre dalla stampa, che alla manifestazione di ieri Ha poi preso la parola il delegato regionale per il Wwf, Alessandro Giadrossi. «La nostra generazione puς ben dire di vergognarsi - questo il suo commento - perchι negli ultimi anni abbiamo sbagliato tutto.
Ed ha perfettamente ragione visto che come avvocato, e da presidente del WWF triestino, non esitς ad assumere la difesa della Lucchini nel processo intentato alla Ferriera da 25 famiglie triestine che vedevano la loro vita devastata dai fumi, gas e polveri in uscita massiva dallo stabilimento.
E non gli procurς neppure un filino di imbarazzo, oltre a sedere nel CdA della Cartiera Burgo dove decine di dipendenti allora si ammalavano, e morivano quasi tutti per il tumore al Pancreas, per i fumi inalati sul lavoro.
Questi temiamo non conoscano nemmeno il significato delle parole pudore e decenza.
Fuksas, l'incontenibile. » Inviato da valmaura il 25 March, 2022 alle 1:08 pm Trieste,se potessi metterci le mani sopra... Fosse per lui, Massimiliano Fuksas a Trieste si occuperebbe di tutto: «Io per Trieste sono pronto a impegnarmi fino in fondo».
Ed ecco la geniale idea per il Parco camerale del Mare.
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