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Circolo Miani » News Correnti » Page 42 Periferie e politica. La violenza delle istituzioni. » Inviato da valmaura il 2 May, 2022 alle 10:42 am Vi ricordiamo qui una brutta storia, di cui nessuno e tanto meno la stampa vuole parlare.
Ma poi, come vergini stupite davanti al “belin” di Rocco Siffredi, i partiti si chiedono, con l'espressione della bocca a culo di gallina, di come mai nelle due circoscrizioni più popolose di Trieste (assieme fanno 90mila residenti) i due terzi degli elettori non sia andato a votare ed il voto del terzo rimanente abbia premiato le formazioni di estrema destra.
Basta leggere quanto da noi scritto e riscritto: gli articoli qui sotto sono esattamente di un anno fa a pochi mesi dalle elezioni amministrative.
Va apportato un aggiornamento però, e triste assai più che altro per la credibilità della Giustizia triestina, che sempre qui si dimostra una volta di più forte, in questo caso diremmo indifferente, con i deboli, e debole con i forti.
Come tante altre in questi trenta anni il Tribunale di Trieste ha archiviato la nostra denuncia, facendo ulteriore danno alla residua, assai residua, credibilità e fiducia dei cittadini nei confronti della Giustizia di Foro Ulpiano.
Ci resta solo la consolazione, magra per la verità, che quando abbiamo raccontato questa storiaccia a livello nazionale non volevano crederci tanto essa era grave e paradossale.
Sollecitiamo dunque la memoria. “Mascalzoni ! Si, mascalzoni politici ed istituzionali, in istituzioni lottizzate dalla politica.
Nei miei quasi 55 anni di impegno politico, civile e giornalistico non ho mai avuto modo di assistere ad un caso di manigoldaggine come quello scoperto ieri.
L'incapacità, l'ignoranza, le balle di questa politica le ho viste tutte, e senza distinzione di colore alcuno, la scorrettezza poi è il metodo quotidiano del loro “lavoro” ma mai ho visto il far sparire uno spazio, l'unico spazio, di aggregazione e socialità rimasto tra Valmaura-Monte San Pantaleone e San Sabba cercando di nasconderne l'esistenza murandolo per non lasciarne traccia esterna.
Per trenta anni buoni, da quando il Circolo Miani ha scelto di porre una delle sue sedi all'interno di uno dei complessi di edilizia popolare più degradati, alienanti e mal costruiti che esista a Trieste, il “Serpentone” di via Valmaura, proprio per farci accettare ed essere credibili nel nostro progetto di “Rinascimento delle periferie”, abbiamo lottato con i residenti per costruire degli spazi di socialità ed aggregazione oltre che per difendere la loro salute dal devastante inquinamento industriale esistente.
Ci siamo concentrati sul recupero ed utilizzo di due ampi spazi presenti: l'ex asilo costruito, arredato e lasciato vuoto e chiuso per venti anni buoni: ridotto a ricettacolo di rifiuti, siringhe e devastazioni vandaliche; e l'Auditorium da 200/300 posti sito al primo piano, e dotato di un'ampia antisala, al termine degli spazi occupati da ambulatori ed uffici direzionali del Terzo Distretto Sanitario in ottime condizioni operative.
Bene, il progetto di recupero dell'ex asilo con giardino annesso, presentato da un nostro architetto e frutto di 21 assemblee condominio per condominio dove avevamo raccolto le indicazioni d'uso del 50% dei residenti che vi avevano preso parte (su 1450), per la cui realizzazione avevamo pure trovato i fondi necessari ai lavori, ci fu respinto con un accanimento poche volte riscontrato dalla giunta di centro-sinistra di Riccardo Illy sindaco.
Per l'Auditorium che avevamo usato più e più volte, riempito oltre la capienza di posti in assemblee di quartiere ed incontri da noi promossi con Comune, Iacp, Azienda Sanitaria, nel 2000 invece sopravvenne uno stop. Provvisorio si affrettarono a dirci: andavano messe delle strisce adesive antisdrucciolo sui gradoni (di cemento grezzo!), e quattro plafoniere con le lucette d'emergenza, tipo quelle presenti nelle cabine degli ascensori e proprio volendo dei corrimani sulle scalinate laterali.
Trascorsero mesi, 21 anni fa, e nessuno si muoveva e siccome avevamo predisposto pure un progetto per la gestione e l'uso di questo spazio e l'arredo ludico ed aggregativo dell'ampia antisala, il Circolo Miani si offrì formalmente di realizzare gli interventi, acquistando il materiale ed installandolo (una mezza giornata di lavoro per una spesa totale di allora centomila lire).
Ma la commedia, l'inganno istituzional-politico sulla vita delle persone proseguì. Ci ringraziarono ma dissero che siccome non era mai stato chiarito chi tra ASS, Iacp oggi Ater, e Comune avesse la responsabilità del sito, rifiutarono l'offerta.
Per venti anni buoni nel Consiglio della Settima Circoscrizione dove le Liste civiche espressione del Circolo Miani avevano degli eletti martellammo sul Comune per riaprire l'Auditorium.
Ieri, assieme a giornalista e fotografo del giornale ci recammo sul posto, fotografando da fuori la struttura, compreso quel che resta della scala d'emergenza anti incendio, dell'ingresso diretto esterno, ascensore e scala, sbarrati da una saracinesca e con i vetri oscurati, e dei finestroni anteriori e posteriori dell'auditorium.
Saliti nella sede del Distretto Sanitario, due accessi per cui si arrivava allo spazio in questione, scopriamo con gran sorpresa che è stata eretta una parete in cartongesso a nascondere la struttura e pure gli accessi alle scale ed ascensore. Insomma Auditorium e Foyer sono murati anche per occultarne l'esistenza.
L'Ater da noi compulsata si defila dicendo di ignorare il tutto che, a sentir loro, dovrebbe cadere sotto esclusiva proprietà gestionale dell'Asugi con eventuale cointeressenza del Comune.
Ieri la direttrice del Terzo Distretto da noi contattata e preavvisata della nostra visita, ci ha scritto un SMS “Fai una richiesta alla Direzione generale Asugi specificando le motivazioni e con chi si vuole vedere lo spazio”. E vista la situazione immaginiamo Asugi manderà poi una squadra di operai muniti di caschetto, mazza e piccone per abbattere le pareti ed aprire l'accesso.
Ora tutta questa vicenda denota due cose: la prima è l'assoluto disprezzo verso i bisogni delle persone, e verso il rispetto delle regole e delle leggi. L'Asugi, sempre che sia lei, ha volutamente sottratto uno spazio pubblico, pagato dai cittadini come la stessa Asugi, tentando addirittura di nasconderne l'esistenza. E su questo ci auguriamo la magistratura farà scrupolosamente il suo lavoro, e dovrebbe muoversi pure quella contabile per il “danno erariale”.
La seconda è la conferma, anche se noi non nutrivamo dubbio alcuno, della presa in giro, della supponenza e dell'ignoranza dei problemi di queste compagnie di giro che solo in campagna elettorale si fanno vive per due orette nei quartieri, con “passeggiate”, “punti fermi”, gazebini, camper e tavolini.
PD e sinistra varia, da cui da decenni i vertici della sanità territoriale sono parte, portano la responsabilità diretta a cui si aggiunge la destra che guida l'Ater ed il Comune, restano i 5Stelle, peccato che in questo decennio non siano mai pervenuti”.
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“Murato! Hanno murato l'ingresso dell'Auditorium di via Valmaura. Incredibile ed inaudito, e qui se non emergono responsabilità penali e contabili è inutile parlare di Stato di Diritto a Trieste. Parole forti le nostre, ma meno della visione che si è presentata stamane a giornalista e fotografo del giornale che, accompagnati da Maurizio Fogar, si sono recati nel complesso Ater di via Valmaura per ricostruire la storia dell'Auditorium e della grande antisala posti al primo piano alla fine degli uffici del Terzo Distretto Sanitario e dotato anche di un ingresso diretto su strada.
Scomparso, semplicemente fatto sparire tirando su un muro di cartongesso e bloccando la porta della scala di sicurezza, mentre l'ascensore che parte dalla strada è nascosto da una fitta saracinesca con i vetri del portone oscurati. Dietro c'è un sala teatro da 300 posti chiusa nel 2000 per la disputa chiozzotta tra ASS e Comune, oppure allora Iacp sulla titolarità dell'area, che era perfetta e dove si svolgevano le assemblee partecipatissime fino a 21 anni orsono.
Da allora lo hanno chiuso, ed oggi lo hanno cancellato, obliato e murato e l'Asugi, che da quel che si è capito alla fine ne ha la responsabilità, ha pure protestato contro “l'incursione senza preavviso ed autorizzazione in una area privata”.
Ohè, giovanotti in camice bianco, a cui noi, datori di lavoro, paghiamo lo stipendio, come sarebbe a dire “area privata”?
Gli uffici aperti al pubblico del Distretto Sanitario sono casa nostra, e non proprietà privata soprattutto negli orari d'apertura, in cui è stato fatto il sopraluogo.
Ma qui emergono con chiarezza due fatti giuridici che anche uno studente al primo anno di giurisprudenza capisce. Uno di rilievo penale che ha portato alla scomparsa di un bene pubblico, e l'altro amministrativo e si chiama “danno erariale”.
Ed il tutto è avvenuto negli anni tomo tomo, cacchio cacchio.
L'auditorium c'è, come si evince dalle foto esterne, ma hanno semplicemente fatto sparire gli spazi di accesso, murandoli! In modo che da “dentro” uno non si accorge di nulla.
Domani, finito l'incontro pubblico delle 11 al Circolo Miani ci recheremo sul luogo del delitto e chiameremo le forze dell'ordine e lunedì presenteremo denuncia alla Procura della Repubblica per alienazione e furto di un bene pubblico. Mai vista una cosa simile.
E com'era Novacco, Presidente Ater, che gigioneggia su stampa e televisioni per aver fatto rimuovere trenta carcasse d'auto, e Dipiazza che si vanta degli investimenti del Comune nella “periferia Est” della città?
Su Poggiana il silenzio basta ed avanza, che non ci sono parole.
Nella foto. Dietro la lunga doppia file di vetrate con gli infissi rossi ci sono sala ed Auditorium ibernati.”
Fare ed essere utili alla comunità. » Inviato da valmaura il 1 May, 2022 alle 3:03 pm Nel Piccolo dell'altro giorno accanto ad una “sintesi” di alcune nostre iniziative, grande spazio viene riservato al Sindaco per l'approvazione del nuovo regolamento per i riconoscimenti che il Comune assegna a cittadini o associazioni benemerite.
Anche questo è frutto del nostro lavoro, ovvero della presentazione in Consiglio dell'atto, fatto proprio da Sindaco e Giunta va detto, di consegnare la medaglia del Comune ai genitori di Giulio Regeni, e le motivazioni non vado a rispiegarle perchè sono facilmente intellegibili.
Per fare ciò il Sindaco riteneva necessario regolamentare la materia finora non trattata nei documenti ufficiali del Comune. Bene ora lo ha fatto, e siamo felici di averne fornito idea ed occasione, e dunque si passi alla rapida organizzazione della celebrazione di consegna del riconoscimento civico alla madre ed al padre di Giulio Regeni.
Oggi poi su stampa e televisioni viene riportata notizia, dopo un significativo sopraluogo-passeggiata nell'area con i giornalisti, della nostra iniziativa (leggetevi la mozione qui sotto) sulla tutela e messa in sicurezza dei 273mila metri quadrati di boschi e prati di Montedoro.
Ecco questa è ulteriore dimostrazione di come noi operiamo ad esclusivo vantaggio non di una “parte” politica, non di una maggioranza o minoranza, ma per essere utili alla nostra comunità ed al nostro territorio.
Mozione Urgente.
Al Sindaco di Muggia.
Oggetto: vendita area boschiva-pratile-agricola Montedoro.
Premesso che la vasta area verde che dal lato superiore dell'ipermercato Montedoro Freetime sale fino a Montedoro, e che i 272.734 metri quadrati già di proprietà della fallita CoopSette sono in asta giudiziaria che terminerà alle ore 24 del 5 maggio p.v.
E che il Curatore ha pubblicato notizia che già una, e per ora unica, offerta è pervenuta per un importo pari ad 80mila euro al netto dell'Iva.
Considerato che l'intera area, di pertinenza integrale del Comune di Muggia, è classificata come boschiva-agricola e sottoposta a vincoli paesaggistici, salvo una modesta particella dove attualmente insistono due ruderi di edifici, e confina con il centro assegnato alla Protezione Civile.
Considerato inoltre che tale area è una, se non la più estesa, area verde-boschiva del Comune.
Tutto ciò considerato si impegna questa Amministrazione a valutare un tempestivo duplice intervento, vista pure la relativa modestia dell'importo in questione, al fine di acquisire in proprietà del Comune l'area interessata con una offerta all'asta in scadenza il 5 maggio.
A questo fine di destinare un fondo di 100mila euro nel Bilancio in discussione e votazione nella seduta del Consiglio di mercoledì 20 aprile da un lato.
E dall'altro di avviare un intervento urgente, visti i tempi di percorrenza, con la Regione FVG al fine di ottenere una copertura totale o parziale della spesa, e ragionare da subito su di un'idea progettuale di come esaltare la situazione esistente a tutto vantaggio della comunità.
Trieste, 13 aprile 2022
Maurizio Fogar, consigliere Lista civica Muggia.
Piazza Unità e Galleria Tergesteo: una VERGOGNA! » Inviato da valmaura il 30 April, 2022 alle 3:12 pm Altro che città “turistica”, che crocieristi e viandanti si fotografano una piazza ridotta ad un tendone da sagra, a cataste di tubi innocenti, di ferraglia varia, a depositi di blocchi di cemento grezzo, ad un viavai di camiom, furgoni e muletti, che i WC chimici devono ancora posizionarli, il tutto a beneficio del fondo di pietra arenaria, di pessima qualità come pessima fu la scelta di Illy di usarla al posto degli immarcescibili masegni, giusto per dare alla copertura il colpo di grazia.
Giri l'angolo passando per il pertugio pedonale lasciato dagli invasivi tavolini dei bar e ti affacci su di una Galleria Tergesteo violentata da un lato all'altro della crociera.
Entrarci significa dribblare la marea di tavoli di una pizzeria che la occupa per i tre quarti, impestarsi abiti e pelle di “profumo” di cucina, camminare tra pile di cassette di alimenti e bevande accatastate per ogni angolo, con i rifiuti e gli scarti a latere. Per uscire devi farti spazio tra tavolini e poggiatoi del bar su Piazza Verdi.
Sovrintendenza e Comune non hanno nulla da obiettare, nessun rilievo da muovere?
Spostare il simil Suk di Tangeri da piazza Unità ad altre piazze più infelici (Vittorio Veneto, Goldoni o la martoriata Sant'Antonio-Ponterosso) o all'interno di Porto Vecchio non è poi così difficile.
Ridare la sua storica funzionalità di promenade cittadina alla Galleria Tergesteo neppure.
A meno che gli unici interessi che contino a Trieste non siano quelli di pizzaioli, kebabisti, baristi et similia. Mentre i cittadini non contano una beneamata mazza.
Poi qualcuno blatera di città turistica.
Teodor. Ma un tanticchia di vergogna no? » Inviato da valmaura il 29 April, 2022 alle 2:06 pm Inaccettabile, non abbiamo altro termine e ci tratteniamo, per definire il commento dell'assessore regionale Bini sul Reddito di Cittadinanza: “ Il reddito di cittadinanza – queste le parole di Bini – è uno strumento dannosissimo. Un disincentivo a rimboccarsi le maniche e un invito a stare sul divano”, soprattutto se non si hanno gli amici giusti.
Potremmo rispondergli con le proteste in corso tra i suoi dipendenti (Euro&Promos) che “prosperano” con una retribuzione di ben 5 euro lordi all'ora e su turnazioni che definire discutibili è poco.
Oppure sul fatto decisamente anomalo che un capo di un partito personale di centrodestra ottenga, legittimamente ma il solo partecipare alle gare è preoccupante, con la sua ditta di famiglia una fetta consistente degli appalti in un Comune, Trieste, retto dalla sua stessa maggioranza, ma anche se fosse di segno opposto non ce ne stupiremmo troppo vista cos'è la politica odierna.
Ma gli rispondiamo con le parole di un noto e pervicace comunista americano, il Presidente Biden, che sul tema rivolto agli imprenditori americani con un sorrisetto disse loro in conferenza stampa: “pagateli di più e troverete tutta la manodopera necessaria”.
Invece di attaccare misure benemerite, per altro diffuse in tutto il mondo occidentale e ben prima che da noi in Italia, guardi in casa-azienda propria e se ci riesce, provi ad arrossire per una volta.
Se questa è informazione …. » Inviato da valmaura il 28 April, 2022 alle 12:33 pm Circa duemila e passa muggesani, su 13000 e passa residenti, vivono, si fa per dire, in povertà assoluta o relativa, e sono dati che casomai peccano per difetto.
Ma la stampa che si monda l'anima pubblicando più o meno una volta ogni sei mesi notizia dell'ennesima statistica che da la povertà in forte crescita, assieme al lavoro “povero” e precario, non ritiene notizia interessante riferire che il Consiglio comunale ha bocciato una mozione che proponeva di intervenire concretamente sul tema. Forse, viene da ritenere, perchè presentata da Maurizio Fogar e non dall'inetta restante opposizione a guida Bussani per la cui ragione Polidori ed il centrodestra possono vivere tranquilli per alcuni lustri.
Struggente poi la mezza pagina di spottone a favore delle imprese private che gestiscono le iniziative balneari sul lungomare muggesano, ingentilita magistralmente con la suggestiva foto del sole al tramonto che i “poveri” concittadini bramano di poter ammirare mentre combattono con i morsi della fame.
Il 5 maggio si decide la sorte della più vasta area privata ad uso boschivo e pratile-agricolo esistente a Muggia, scade infatti l'asta per la vendita, ma guai parlarne sugli strumenti informativi, e tanto meno dare notizia della mozione urgente presentata in Comune sempre da quel Fogar che tenta di metterla in sicurezza a vantaggio della comunità.
Vi ripropongo uno scritto di una decina di giorni orsono, siamo fastidiosi lo sappiamo, ma esistiamo anche a cospetto della vostra disattenzione.
Le NON notizie!
ci sono alcune notizie, che indipendentemente da chi le propone e le solleva, sono notizie oserei dire importanti per la nostra comunità.
Il voto contrario che a maggioranza ha affossato un lavoro fatto con i servizi sociali di ambito rappresentato da una mia mozione che chiedeva al Comune di Muggia, ma forse pure San Dorligo-Dolina che condivide con Muggia i servizi sociali dovrebbe pensarci, di promuovere una due giorni dedicata agli Stati generali sull'emergenza povertà, è notizia di rilievo se non altro per i duemila e passa residenti che la sopportano quotidianamente?
Voto contrario giunto esattamente il giorno dopo che l'assessore regionale competente, Riccardi, sulla stampa aveva annunciato la necessità di varare un piano regionale straordinario contro la povertà.
Fa notizia l'audizione urgente, sui motivi illustrati nella mia mozione si intende, del Presidente Autorità Portuale e Coselag, Zeno D'Agostino, su questioni che non investono solo Muggia e San Dorligo-Dolina ma anche Trieste? Mozione accolta e fatta propria da Sindaco e Giunta.
E fa notizia informare, dati degli uffici comunali in risposta ad una mia interrogazione, che mai, e sottolineo mai, nei cinque anni di governo Marzi/Bussani il Comune di Muggia ha ritenuto di partecipare al Comitato di Gestione dell'Autorità Portuale, come fissato dalle norme, mentre si discuteva e decideva di AdriaPort (ex Raffineria Aquila), di logistica ferroviaria e viabilità di Aquilinia, di estesi dragaggi nel Vallone di Muggia sui 1200 ettari di fondali catalogati dal Ministero dell'Ambiente altamente inquinati, dell'utilizzo dei 45 milioni ed oltre per la messa in sicurezza della linea di costa (Aquilinia), dei lavori di bonifica e di logistica (ferroviaria e stradale) della Valle delle Noghere (altri 65 milioni del PNRR), e per finire con il Laminatoio, grazie a Putin naufragato sotto le bombe? Se vi sembra poco che il Comune di Muggia, contrariamente alla Cisint per Monfalcone, abbia scelto di non partecipare mai in cinque anni .....
Poi c'è il fatto che noi discuteremo e voteremo mercoledì 20 aprile il Bilancio triennale (2022-2024) di spesa del Comune di Muggia in cui non una parola è dedicata alla necessità, per altro mai discussa in Consiglio comunale, di raddoppiare la galleria cittadina, che poi significa decidere ex novo tutta la viabilità della città (dalla Rotatoria di ingresso, al Mandracchio, a via Roma e Lungomare). Però grazie ad una precisa domanda (guardatevi sul sito del Comune il video sulle Commissioni comunali in seduta congiunta, parte finale Assessore Steffè) sempre del consigliere Fogar è venuta fuori la clamorosa notizia che il Sindaco, all'insaputa dei consiglieri, ha presentato in Regione una richiesta di finanziamento, con documentazione progettuale di massima, per 13 milioni sui 16, ottimisticamente preventivati, e le ragioni sono sotto gli occhi di tutti (cospicuo aumento delle materie prime e dell'energia) per la realizzazione dell'opera. Per i rimanenti 3 il Sindaco, sempre e solo sulla stampa, pensa di ricavarli dalle "alienazioni" dei beni del Comune. Andate a leggervi le tre paginette in bilancio sulla consistenza di questi "gioielli di famiglia" e vedrete che nella quasi totalità si riducono a bigiotteria da fiera di San Nicolò.
Dunque un Consiglio comunale sistematicamente bypassato con il tacito consenso della cosiddetta opposizione del PD, che ha fatto naufragare la richiesta da me avanzata a fine gennaio di convocare un consiglio raccogliendo le quattro firme necessarie allo scopo (ci siamo fermati a tre) proprio sulla questione galleria di cui apprendevamo le notizie solo dalla stampa.
Infine c'è la notizia che la più vasta area verde, boschiva e pratile, in gran parte soggetta a vincolo paesaggistico, va all'asta giudiziaria (fallimento CoopSette) con scadenza alle 24 del 5 maggio.
In fretta e furia ho depositato una mozione urgente che vi ho inviato per far si che il Comune la acquisti per destinarla alla comunità ed aprire progettualità, con la Regione che i soldi per questo ne ha a iosa,.per istituire corsi di formazione, nella parte pratile-agricola, per agricoltura e pastorizia biologica rivalutando i vigneti ed oliveti presenti. Magari aprendo una collaborazione con i vicinori comuni di San Dorligo-Dolina e Trieste, e transfrontaliera con la Slovenia (fondi UE).
Dunque sono notizie queste?
Mozione Urgente.
Al Sindaco di Muggia.
Oggetto: vendita area boschiva-pratile-agricola Montedoro.
Premesso che la vasta area verde che dal lato superiore dell'ipermercato Montedoro Freetime sale fino a Montedoro, e che i 272.734 metri quadrati già di proprietà della fallita CoopSette sono in asta giudiziaria che terminerà alle ore 24 del 5 maggio p.v.
E che il Curatore ha pubblicato notizia che già una, e per ora unica, offerta è pervenuta per un importo pari ad 80mila euro al netto dell'Iva.
Considerato che l'intera area, di pertinenza integrale del Comune di Muggia, è classificata come boschiva-agricola e sottoposta a vincoli paesaggistici, salvo una modesta particella dove attualmente insistono due ruderi di edifici, e confina con il centro assegnato alla Protezione Civile.
Considerato inoltre che tale area è una, se non la più estesa, area verde-boschiva del Comune.
Tutto ciò considerato si impegna questa Amministrazione a valutare un tempestivo duplice intervento, vista pure la relativa modestia dell'importo in questione, al fine di acquisire in proprietà del Comune l'area interessata con una offerta all'asta in scadenza il 5 maggio.
A questo fine di destinare un fondo di 100mila euro nel Bilancio in discussione e votazione nella seduta del Consiglio di mercoledì 20 aprile da un lato.
E dall'altro di avviare un intervento urgente, visti i tempi di percorrenza, con la Regione FVG al fine di ottenere una copertura totale o parziale della spesa, e ragionare da subito su di un'idea progettuale di come esaltare la situazione esistente a tutto vantaggio della comunità.
Trieste, 13 aprile 2022
Maurizio Fogar, consigliere Lista civica Muggia.
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