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Circolo Miani » News Correnti » Page 387 Parole tante, idee niente, come sempre d’altronde. » Inviato da valmaura il 3 October, 2012 alle 2:26 pm Leggere su quel piccolo giornale che da otto anni ha steso un velo di voluto silenzio sull’unico progetto concretamente praticabile di chiusura e riconversione di Ferriera e Sertubi presentato dal Circolo Miani (quello realizzato in quel di Bagnoli a Napoli e che ha decuplicato e riqualificato i posti di lavoro: erano 600 alla chiusura dell’ILVA) nel 2004, del vuoto balbettio di politici, industriali e sindacalisti sulla oramai prossima chiusura delle due fabbriche, sarebbe perfino comico se per le famiglie dei lavoratori non fosse un dramma umano profondissimo. La storia iniziata nell’oramai lontano 1998 parla di tre inquinamenti fortissimi e devastanti: quello ovviamente per la salute e la qualità della vita di decine di migliaia di triestini, muggesani e lavoratori. Quello politico che ha fatto si che connivenze, complicità o più semplicemente incapacità diffuse, bloccassero per quattordici, si proprio quattordici anni la soluzione del problema, e impedissero che si sbloccasse contemporaneamente il quadro immobile di una città in agonico declino dove la casta ad ogni livello viveva e vive di rendite di posizione, negando così un futuro a Trieste, a partire dal suo porto e dalla ricerca scientifica. Il terzo è quello non meno grave di una informazione mancata, asservita ai poteri ed ai partiti, in un quadro di assoluto monopolio che si è tramutato in un sudario per la verità e per la città. Questo inverecondo balbettio di oggi è frutto, figlio diretto di questa situazione, e gli stessi sindacati, quasi tutti, che in questi anni hanno difeso di fatto una proprietà russobresciana che qui traeva lucrosi profitti e distruggeva salute e vita, ne portano parte non piccola di responsabilità se oggi i lavoratori si trovano di fronte al nulla. Fanno tutti finta di niente, o si ripassano la palla tramite stampa come avviene incredibilmente sotto gli occhi di tutti tra Comune e Procura in un Paese dove l’azione penale è obbligatoria per legge. Parlano da mesi di “ordinanze” comunali confidando che qualche allocco faccia finta di crederci ancora, senza neppure il senso del ridicolo o del pudore. Invocano “salvifici” interventi governativi ben sapendo di “fare pipì” controvento, in un quadro dove il Governo non tiene una lira, Passera o non Passera. Chiamano perfino il subcommissario europeo pidiellino Tajani travolto dagli amici laziali Fiorito and company e che ben altro ha ora per la testa. La Serracchiani, l’eurodeputata del PD pagata ed eletta nel Friuli Venezia Giulia? Non pervenuta, troppo impegnata nelle beghe interne per la candidatura a governatore del Friuli Venezia Giulia, ora che anche Illy ci ha rifatto un pensierino. E poi c’è ancora qualcuno, non pago di aver indicato quel non assessore all’Ambiente del Comune, che opera come un Re Mida all’incontrario, vedi caso della raccolta differenziata, che oggi auspica che i costi delle bonifiche siano pagati dallo Stato, cioè da noi cittadini, lavoratori in cassa integrazione compresi, e non da chi ha inquinato arricchendosi sulla pelle nostra, oppure invoca interventi di finanziarie regionali per salvare aziende decotte e nate morte (Friulia per Sertubi). Sempre soldi nostri sono e, piccolo particolare, operazioni vietatissime dalle norme europee. Tra vaneggiamenti su “manager” da pagare profumatamente, e ci mancherebbe, con soldi pubblici, per “fare da mediatori” tra politica, istituzioni e mondo dell’impresa. Perché poverini hanno bisogno di un “tutor”. Tra tavoli oramai senza più gambe, l’argenteria è già sparita da un bel pezzo, hanno una unica preoccupazione prendere tempo, soprattutto ora che si vota (regionali e politiche tra sei mesi). Questa è la realtà, negarla oltre ogni evidenza non serve oramai a nulla anche perché il tempo è scaduto. Post Scriptum. Un consiglio per chi non lo avesse ancora fatto: andarsi a vedere l’intervista di Maurizio Fogar a Telequattro qui sotto nel sito www.circolomiani.it Sabato 22 settembre, ore 10.30, Circolo Miani, in via Valmaura 77, Conferenza Stampa » Inviato da valmaura il 20 September, 2012 alle 3:13 pm Sabato 22 settembre, alle ore 10.30, nella sede del Circolo Miani, in via Valmaura 77 a Trieste, si terrà una Conferenza Stampa nel corso della quale il Portavoce di Servola Respira, Romano Pezzetta, ed il Presidente del Circolo Miani, Maurizio Fogar, illustreranno le ragioni per cui va immediatamente sospesa la produzione industriale dello stabilimento Ferriera di proprietà della Lucchini spa. Con il fermo immediato degli impianti unica risposta tecnica idonea a bloccare le emissioni a fronte di una emergenza ambientale e di grave rischio per la salute di cittadini (oltre 80.000 tra triestini e muggesani) e lavoratori. Ferriera-Sertubi. Poche idee ma ben confuse. » Inviato da valmaura il 16 September, 2012 alle 2:36 pm 1) La Sertubi è una fabbrica nata morta nel 2000. Al centro della più grossa speculazione immobiliare che Trieste ricordi, e probabilmente utile solo a quella. Il perché e le ragioni le trovate descritte in vari articoli su questo sito (www.circolomiani.it). 2) La Ferriera di Trieste, non di Servola perché il suo inquinamento investe praticamente tutta la città e Muggia, (relazione ARPA 2009) oltre che Capodistria, è una fabbrica che doveva essere chiusa da molti anni. Non averlo programmato per tempo, perdendo ben dodici anni in 27 inutili tavoli senza aver progettato un riuso dell’area per oltre il 60% pubblica ed una sistemazione alternativa per i 400 occupati (Ferriera) ed i 200 (Sertubi) è responsabilità gravissima di una classe politica e dirigente tutta tra le peggiori che l’Italia conosca. 3) I suoi impianti, principalmente Cokeria, Altoforni ed impianto di agglomerazione, hanno ben oltre cinquanta anni di vita quando i costruttori mediamente garantiscono la loro funzionalità per trenta. Sono dunque incompatibili a qualunque moderno e soprattutto efficace sistema di eliminazione delle emissioni diffuse (soprattutto) e convogliate, da loro prodotte. 4) Parlare dunque di BAT, ovvero delle migliori tecnologie possibili presenti sul mercato e da adottare, o è una frescaccia per buttare fumo negli occhi contando sulla complicità della stampa, oppure è ignoranza allo stato puro di chi afferma simili sciocchezze. 5) La Ferriera inquina, e molto, ben al di sopra dei limiti di legge, in particolare per il cancerogeno BenzoApirene e per le micidiali polveri sottili, PM10 e Micro. 6) L’Azienda Sanitaria a firma allora del suo direttore Franco Rotelli, nell’ottobre 2007, ha scritto a tutti gli Enti, a partire dal Comune di Trieste, ed alla Procura che quei livelli di emissioni inquinanti favoriscono “l’insorgenza di leucemie e di neoplasie tumorali”. 7) Il Sindaco, lasciamo perdere il non assessore all’Ambiente che è meglio, per lui si intende, in qualità di Ufficiale Sanitario ha il dovere per legge di tutelare la salute dei suoi cittadini. Le sue ordinanze in merito non sono appellabili da terzi e dunque “sovra legem” come la giurisprudenza ha ampiamente confermato (vedi sentenze TAR Toscana e Consiglio di Stato su ordinanza di sequestro e chiusura della Cokeria di Piombino della Lucchini, ottobre 2005). 8) Il Comune ha da mesi i dati degli effettivi sforamenti dei termini di legge previsti per le emissioni inquinanti in uscita dalla Ferriera e sta omettendo di assumere quei provvedimenti a tutela della salute che la legge gli impone. 9) La procura della Repubblica ne è perfettamente al corrente come ha avuto l’originale buon gusto di confermare lo stesso Procuratore Capo in sistematiche interviste sulla stampa locale. 10) La legge è uguale per tutti e soprattutto per tutto il territorio della Repubblica italiana. Trieste ne fa parte.
Perdona loro perché non sanno quello che … dicono. » Inviato da valmaura il 8 September, 2012 alle 11:33 am Ma Signore non perdonare chi si presta a pubblicare simili nequizie, con un titolo che suona ad offesa imperitura “Ma noi ci divertiamo in mezzo alle polveri” nei confronti dei tanti, francamente troppi, bambini, donne e uomini, che stanno soffrendo, che si sono ammalati e purtroppo sono morti, senza alcun divertimento ma travolti dai patimenti e dalle sofferenze. Sarebbe stato troppo facile, perfino scontato, fare un pezzo ironico su questo cumulo di righe insultanti pubblicato oggi con grande evidenza sul piccolo giornale. Invece in noi predomina la tristezza, non tanto per vedere riaffermato il primato della “monaggine” tutto e solo triestino, che aiuta a spiegare molto meglio di un’analisi sociopolitica il perché questa città versi in simili condizioni da decenni. Certo colpa della politica, dicono, ma questi signori in pensione, come i loro neuroni da tempo in quiescenza, cosa hanno votato fino ad oggi? Quella politica che tanto detestano a parole, o no? Ma soprattutto per vedere a quali livelli possa scendere un giornale pur di vendere qualche copia in più. Ecco una comunità che abbia il senso della dignità, non dico orgoglio ed appartenenza che sono parole grosse, da domani questo giornale non dovrebbe più toccarlo nemmeno con i guanti di lattice e tanto meno regalargli un euro e venti. Telequattro: l’intervista a Maurizio Fogar. » Inviato da valmaura il 6 September, 2012 alle 2:17 pm Martedì 4 settembre Telequattro ha trasmesso, nelle quattro edizioni del Telegiornale, una intervista a cura di Umberto Bosazzi al Presidente del Circolo Miani, Maurizio Fogar, sulla Ferriera di Trieste. Per vederla basta cliccare su questo link http://www.youtube.com/watch?v=QJqMN93kCr8&feature=youtu.be |
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