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Circolo Miani » News Correnti » Page 367 Gramsci, Berlinguer, Serracchiani e il piccolo giornale. » Inviato da valmaura il 26 January, 2015 alle 11:59 am “Creare una nuova cultura non significa solo fare individualmente delle scoperte originali: significa anche e specialmente diffondere criticamente delle verità già scoperte, “socializzarle” per così dire e pertanto farle diventare base di azioni vitali, elemento di coordinamento e di ordine intellettuale e morale.” Antonio Gramsci. Ma Tassinari (assessore comunale alla cultura) è altra cosa. “I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune”. “I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni, a partire dal governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai Tv, alcuni grandi giornali. [...] Insomma, tutto è già lottizzato e spartito”. 1981: intervista del direttore di Repubblica, Eugenio Scalfari, al segretario del PCI Enrico Berlinguer. Ma Renzi, Serracchiani, Torrenti e Cosolini sono altra cosa. Serracchiani: «Tsipras consolidi il lavoro di Matteo» «Siamo convinti che Tsipras saprà sfruttare al meglio il risultato elettorale per il bene della Grecia e per consolidare in Europa il percorso per la crescita cui ha lavorato il governo Renzi in questi mesi». Lo afferma la vicesegretaria del Pd Debora Serracchiani commentando l’esito del voto in Grecia. Inviando a Tsipras le «congratulazioni per una vittoria netta», Serracchiani ricorda i risultati ottenuti durante il semestre italiano. (di Presidenza europea). Quali? Ce li ricordi anche a noi, grazie. Ma, senso del ridicolo a parte, Serracchiani è decisamente cosa altra. Anche quando, a reti unificate, rimbrotta i parlamentari 5 Stelle di non fare il mestiere per i quali sono stati eletti, mentre lei, eletta Presidente della Regione FVG, invece … “Incuranti del freddo”; così il piccolo giornale dedica ampio spazio alle poche decine di “studenti”, alcuni decisamente fuori corso e fuori età, presenti sabato pomeriggio in piazza della Borsa, in una manifestazione promossa da una pletora di sigle politico-partitiche. Ovviamente dei 386 presenti e firmanti in via delle Torri, dove notoriamente il clima era mite e primaverile nelle stesse ore dello stesso giorno, non passa parola. A promuovere l’iniziativa era “solo” il Circolo Miani. E ti pareva. E da anni che oramai rivolgiamo una semplice domanda pubblica a tutte le forze politiche ed intellettuali triestine, ed in particolare a chi ha promosso il secondo “Vaffa Day”, dedicandolo all’informazione in Italia, ovvero al Movimento Cinque Stelle. Fino a quando accetteranno in silenzio, immaginiamo per interessi di bottega, questa macelleria messicana attuata dalla stampa locale (ma anche Telequattro non scherza) a Trieste verso la più significativa realtà socioculturale della città e le manifestazioni, per altro tra le più partecipate dai cittadini? L’incredibile Ater: “ma non c’è fumus persecutionis” come dichiara il loro legale. Assolutamente no. » Inviato da valmaura il 22 January, 2015 alle 4:04 pm Oltre 480 firme raccolte in meno di due ore e mezzo (una media di 4 firme a minuto) sabato scorso in via delle Torri e questo sabato, 24 gennaio, ci ritorniamo, dalle ore 16 alle ore 19, lato piazza San Giovanni. Crediamo che dai tempi delle firme (68.000) del Comitato dei Dieci che poi porterà alla nascita della Lista per Trieste, che però godeva del pieno appoggio del Piccolo di Chino Alessi, non si assisteva ad una tale corsa alla sottoscrizione, nonostante, e diciamo noi grazie, al totale oscuramento della stampa locale, Rai regionale e TeleAntenna escluse. E questo avviene in ogni posto si vada con tavolo e gigantografie, come ieri nel quartiere di San Vito, in via Combi dove il 75% dei passanti ha firmato. Forse la politica dovrebbe trovare un momento di riflessione se tanti cittadini firmano la petizione per la chiusura immediata della Cokeria ed il fermo dell’Altoforno della Ferriera e sottoscrivono l’appello di Magris, Colombo ed altri a favore del Circolo Miani Invece i vertici dell’Ater, questa volta tocca al pordenonese di Cordenons, il commercialista Antonio Ius direttore dell’Ater di Trieste (?) forte della sua segreteria provinciale del PD in quel di Pordenone e dell’incarico di tesoriere regionale del Partito Democratico. Il Presidente-commissario Raffaele Leo è “solo” componente della segreteria provinciale del PD giuliano. Hanno deciso di non lasciare nulla di intentato pur di sfrattare il Circolo Miani dalla sede di via Valmaura: una cupola in cemento armato a grezzo, situata sul tetto del condominio di nove piani del ridente complesso residenziale detto il “serpentone” che tutti a Trieste ci invidiano e rivendicano. In novembre l’Ater ha dichiarato che se necessario “userà l’esercito” visto che con la Polizia di Stato l’operazione non è riuscita. A quando la Marina e l’Aviazione, come ai bei tempi del generale Pinochet, vero Peinkhofer? Il 14 gennaio, cosa mai vista prima, hanno notificato al Circolo Miani e a Maurizio Fogar un decreto ingiuntivo per il pagamento di 16.253 euro più altri 700 e passa di spese legali, ottenuto dal giudice civile del Tribunale dichiarando che mai alcuna proposta di piano per un rientro rateale della morosità pregressa era stata presentata. Infatti quella protocollata il 12 maggio 2014 alla Direzione Ater era un anticipo degli auguri di Natale. Che mai era stata pagata somma alcuna. Infatti i Bonifici bancari che a partire dal mese di maggio 2014 e fino al mese attuale di gennaio 2015, in ottemperanza a quanto proposto e deciso in Regione dall’Assessore regionale Santoro, alla presenza dei consiglieri triestini Ussai Dipiazza e Rotelli, Il Circolo ha regolarmente versato all’Ater addirittura in anticipo, “non risultano” come ci ha detto una legale dipendente Ater. Ottima e decisamente affidabile la contabilità di questa Azienda, insomma modello Coop e per fortuna che di mestiere lo Ius fa il commercialista. L’Ater ha poi addebitato i canoni fino al “30 dicembre 2014” nonostante che un Ordine del Giorno fatto proprio dalla Giunta regionale in sede di votazione della Legge di Riforma dell’Ater nel novembre 2013 e poi ribadito da una norma di legge del luglio 2014 nel voto di assestamento del bilancio regionale, avessero escluso dal pagamento dei canoni di locazione i locali Ater affidati alle associazioni come il Circolo Miani. Dunque il controllato, e nominato (Ater), disattende palesemente le leggi della controllante (Regione FVG). Ultima perla sbagliano pure e di sei anni per giunta la data del contratto di locazione, posticipandolo al 1997. Come ci ha detto un autorevolissimo magistrato italiano “negli atti giudiziari purtroppo ognuno può scrivere le cazzate che gli pare senza incorrere nel reato di falso” e così ci tocca fare due nuove opposizioni legali. Ma vi pare corretto questo sperpero del pubblico denaro? Alla Regione ed al Comune targati PD va bene così? Giusto per rassicurarci dell’assenza di alcuna volontà persecutoria, a quando il plotone d’esecuzione? Una marea di firme vi seppellirà! E vieni a firmare anche Tu! » Inviato da valmaura il 16 January, 2015 alle 12:57 pm Sabato 17 gennaio, il Circolo Miani organizza una manifestazione con l’intervento di Maurizio Fogar, alle ore 16 (e fino alle ore 19) in via delle Torri lato piazza San Giovanni, per promuovere la raccolta di firme in calce alle due petizioni cittadine che riportiamo qui sotto e che sono già state sottoscritte da migliaia di persone. Al Sindaco di Trieste Ufficiale Sanitario del Comune All’Assessore all’Ambiente Regione Friuli Venezia Giulia Fermiamo l’inquinamento: per la nostra salute e la nostra vita I sottoscritti cittadini della provincia di Trieste chiedono: - l’immediata chiusura dell’impianto della Cokeria della Ferriera - il fermo dell’Altoforno, dell’impianto di agglomerazione e della macchina colare, per la verifica del rispetto integrale delle prescrizioni sui lavori da effettuare indicati nella perizia della Procura e nelle prescrizioni regionali. - Il mantenimento dei livelli occupazionali attraverso l’impiego del personale nelle operazioni di rimozione della Cokeria e delle bonifiche e messe in sicurezza. Questo è il testo della seconda petizione: Aiutaci ad aiutarti. Salviamo il Circolo Miani come chiedono anche Claudio Magris e Gherardo Colombo. Dopo sedici anni di inerzie, silenzi quando non complicità, la politica invece di eliminare l’inquinamento in uscita dalla Ferriera che investe pesantemente tutta la nostra provincia da Muggia a Roiano, dando a Trieste il primato nazionale per morti da tumore e da patologie alle vie respiratorie, e combattere il degrado delle nostre periferie, tenta di chiudere il Circolo Miani sfrattandolo dalla sede che da decenni ospita gratuitamente tanti nostri concittadini. La campagna proseguirà poi nelle giornate di lunedì, mercoledì e giovedì successivi nel rione di San Vito (zona piazzale Rosmini e via Combi) e Campi Elisi. Nel corso dell’iniziativa verrà distribuito ai cittadini l’articolo “Togliete quella targa, Perdio!”
Firme a go go! » Inviato da valmaura il 19 December, 2014 alle 12:04 pm Da quando, a fine novembre, il Circolo Miani e Servola Respira hanno annunciato e dato il via alla doppia campagna di raccolta firme (per l’immediata chiusura dell’inquinantissima Cokeria e per il fermo dell’Altoforno per lavori di ripristino: la prima e in adesione all’appello lanciato da Claudio Magris e Gherardo Colombo, tra gli altri, per evitare lo sfratto dalla sede del Circolo Miani: la seconda) a Trieste di colpo è tutto un fiorire di petizioni più o meno, più meno che più, incentrate sulla dismissione della produzione “a caldo” della Ferriera. Come d’autunno dopo la pioggia spuntano i funghi, ma tra questi anche le velenosissime Amanite, così in città, dopo 16 anni che Circolo Miani e Servola Respira si impegnano con tutte le loro energie sull’emergenza tutela della salute e della qualità della vita (a partire dalla denuncia presentata alla Procura nel 1998 e corredata di oltre 2400 sottoscrizioni, ricevendo allora gli insulti di parecchi di coloro che si sono poi scoperti anti (?) Ferriera) ecco ora altri accorgersi “improvvisamente” dell’esigenza di tirar su firme, di fatto creando confusione e disorientamento tra la gente e danneggiando la raccolta già avviata dal Circolo. Sarà un caso? Noi crediamo di no. Se uno voleva poteva tranquillamente associarsi all’iniziativa promossa da tempo dal Circolo Miani e Servola Respira, che per altro si fa carico anche del mantenimento dei posti di lavoro, e magari dare una mano. Figurarsi, qui c’è qualcuno che da tempo “lavora per il re di Prussia”. Non perde occasione per diffamare le iniziative del Circolo, internet è il mezzo preferito con la compiacenza di piccolo giornale e telequattro a ruota, di scodinzolare attorno ai politici responsabili dello sfascio, continuando così a legittimarli, o almeno così tentano i tapini, ad usare abusivamente quando serve il nome del Miani e di Maurizio Fogar per invitare a Trieste medici che negli anni passati avevano collaborato con il Circolo e che ovviamente ci hanno subito informati. Insomma anche stavolta c’è qualcuno che non esita a fare il piedino ad Arvedi come prima alla Lucchini-Severstal. Peccato che il confronto sarà impietoso e dimostrerà una volta di più, se ce ne fosse ancora bisogno, quale è la reale consistenza ed il credito che ognuno gode nell’opinione pubblica cittadina, aldilà delle marchette giornalistiche. Non sarà un caso se gli organi di disinformazione di cui sopra si ostinano a non menzionare mai le attività del Circolo quando anche esse coinvolgono centinaia di persone. Ecco, se mai serviva, la conferma che siamo nel giusto e che rappresentiamo un vero pericolo per questo marciume a cui, salvo lodevoli quanto rarissime eccezioni, è ridotta la politica a Trieste e non solo. Pertanto questo sabato dalle ore 16 in poi in Piazza della Borsa e domenica dalle 10.30 a seguire in Piazza Cavana partecipate alle manifestazioni ed ai tavoli per la raccolta delle firme promossi dal Circolo Miani e da Servola Respira, assieme a La Tua Muggia ed al Coordinamento dei Comitati di Quartiere, quelli veri non esistenti solo sulle veline di carta. Morti ma non ancora sepolti. » Inviato da valmaura il 10 December, 2014 alle 11:56 am Oggi sul piccolo giornale la polemicuccia tra chi sosteneva nel suo programma elettorale la chiusura della Ferriera senza se né ma (2011 Un’Altra Trieste) affiancato dal Capogruppo di se stesso De Carli, quello per intendersi che gridava in televisione “tre Ferriere”, contro Sel per la raccolta di firme per la dismissione della produzione “a caldo” (Altoforno, agglomerato, macchina colare e Cokeria) della Ferriera. Un discorso a parte merita la figura originale e tutta triestina, politicamente parlando, di quel Giano Bifronte che risponde al nome di Umberto Laureni. A giorni alterni si dichiara per la prosecuzione dell’attività siderurgica, a suo dire rispettosa dell’ordinanza di Cosolini, quando parla da assessore (per carità patria omettiamo di qualificare la delega) a Palazzo Cheba in Municipio. Mentre quando interviene nella sede di partito, appunto Sel, patrocina la raccolta di firme di cui sopra. Bene bravi, ci riferiamo a Sel, peccato che una campagna di raccolta firme per l’immediata chiusura della Cokeria e per il fermo dell’Altoforno a verifica dei lavori asseritamente fatti dalla nuova-vecchia proprietà (in fin dei conti sempre di Francesco Rosato si tratta) con annessi e connessi (impianto di agglomerazione e macchina colare) è da due settimane in corso sul territorio a cura del Circolo Miani, Servola Respira e dei Comitati di Quartiere. Peccato che salvo la redazione regionale della Rai e TeleAntenna-TriesteOggi nessuno (ovvero piccolo giornale, il suo omologo in lingua slovena e tele quattro) ne abbia mai parlato, disertando more solito pure la Conferenza Stampa di presentazione. Per questa “informazione” noi siamo morti, civilmente parlando, e non da oggi ma da almeno una dozzina e passa di annetti. Se ne parlano, del Circolo Miani e di Maurizio Fogar, è solo per denigrare e di questo a breve ne risponderanno in tribunale o per fare battute alla Dorigo. E tutto questo con il silenzio assenso della politica, a partire dai “democratici” e purtroppo anche dai Cinque Stelle che in barba ai loro ideali non una parola hanno speso in questi anni per denunciare questa violenza, questo stupro informativo. Certo morti ma non ancora sepolti. A questo sta cercando di pensarci l’Ater piddina che da oltre un anno tenta di sfrattare il Circolo Miani dalla sede che occupa dal 1990, in barba a leggi regionali e mozioni comunali. Il perché è chiaro. Bisogna mettere la pietra tombale su questa voce “fuori dal coro”, aliena ai servilismi di comodo, che da oltre trenta anni tutela sempre e solo i cittadini: e la sede è lo strumento principale che questi hanno per ritrovarsi e partecipare. Dunque avanti con le firme, le nostre, e bando agli imbecilli che preferiscono tagliarsi un attributo per fare dispetto alla santa donna della moglie cornificante, ed un invito a Sel ed a quanti altri: l’associarsi alla nostra iniziativa non vi è mai passato per la mente (Giano Laureni a parte)? PS: a distanza di oltre sei anni la stessa signora che umilmente ringraziava il Sindaco Dipiazza, allora anche neo assessore all’Ambiente, per la promessa di rimuovere le antenne di Conconello è tornata a colpire dalle pagine dei piagnistei del piccolo giornale. Questa volta la sua lingua lavora per Cosolini e mezza giunta comunale. Ma i ripetitori stanno sempre lì in mezzo alle case ed anzi vi consigliamo di andare a vedervi sul sito giornale online www.circolomiani.it nella sezione Video la trasmissione titolata “Conconello e Chiampore”, è datata 2005. Speriamo per i politici che la signora abbia più saliva che dignità. |
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