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Circolo Miani » News Correnti » Page 36 Tutta colpa del Reddito di Cittadinanza, si intende. » Inviato da valmaura il 1 June, 2022 alle 11:53 am Sarebbe più onesto ripristinare la “Servitù della Gleba”.
Nella foto: Trieste, Servizi sociali di via Mazzini.
Cominciamo con la lungimirante uscita del vertice Trieste Trasporti, abituale ben retribuito parcheggio per politici in disarmo: “Le aziende di trasporto pubblico locale, tra l’altro, oggi faticano a reperire nuovi conducenti. «Le patenti costano (si e tanto, e per ora a pagarle sono i disoccupati) – precisa il presidente di Trieste Trasporti Maurizio Marzi, ricordando come l’azienda e anche la Regione abbiano in campo diverse iniziative per consentire il conseguimento della patente e la necessaria formazione senza oneri per le persone (speriamo le varino presto) – e il bacino al quale tradizionalmente si attingeva si è progressivamente prosciugato, anche a seguito di provvedimenti come il reddito di cittadinanza.” UAHAHAHAHAHAH!
Peccato non fosse un “furbetto del reddito” ma un confindustriale ed affini.
“Frode fiscale nel settore immobiliare, ai domiciliari un imprenditore di Trieste. Un imprenditore triestino è stato sottoposto agli arresti domiciliari dalla Guardia di Finanza di Trieste per una presunta frode fiscale nel settore immobiliare. Sono anche stati sequestrati 1,5 milioni di euro a due società coinvolte. L’uomo risulta indagato per emissione di fatture per operazioni inesistenti per un importo complessivo pari a circa 1 milione di euro, relative a prestazioni di project manager che non sarebbero mai state realmente eseguite. L’imprenditore, peraltro, non risulterebbe aver presentato le dichiarazioni fiscali né avrebbe mai provveduto a versare all’Erario le relative imposte. La misura cautelare è derivata - oltreché dai gravi indizi di reato emersi dagli accertamenti bancari, dagli esiti di perquisizioni locali e dalle escussioni di numerosi testimoni - anche dal fatto che l’indagato era già gravato da ben otto pronunce per truffa, nonché da una condanna per tentativo di estorsione, palesando in tal modo una propensione a vivere “professionalmente” con proventi di natura delittuosa. I finanzieri hanno proceduto al sequestro preventivo di somme di denaro pari a 1,5 milione nei confronti dei soci e rappresentanti legali di altre due imprese di Jesolo, operanti nel settore immobiliare, i quali risulterebbero essere i beneficiari ultimi della frode fiscale da loro stessi ideata e concretizzata, in costante concorso, nel periodo 2017 – 2020.”
Vorremmo solo capire perchè se muori di fame e rubi quattro mele e sei colto in fragranza finisci al Coroneo, mentre i colletti bianchi ai “domiciliari”.
Dalla stampa.
"Spesa più cara a maggio, aumenti più alti dall’86. Consumatori: “Per il cibo 560 euro in più all’anno”
“Inflazione, Visco (Bankitalia): “Evitare vane rincorse tra prezzi e salari”. Ma il rischio in Italia non si vede: gli stipendi sono al palo.
I più bassi in Europa: dunque devono correre solo i rincari!
Proposta: mandarli a lavorare pala e picco sotto il sole agostano.
Cattinara. Una Pineta da salvare ! (24 giugno 2020) » Inviato da valmaura il 30 May, 2022 alle 11:49 am 300 persone davanti al Municipio hanno risposto al nostro invito.
Poi si sono infilate le solite sigle ambientaliste con i partiti al traino, gli stessi che avevano approvato il progetto “Attila” in Comune e Regione.
Allora abbiamo compreso che la sorte per la Pineta era purtroppo segnata ed abbiamo fatto un doveroso passo indietro. “Ora se qualcuno riesce a spiegare perché per fare un parcheggio sotterraneo o meno sono andati a scegliere tra tutto lo spazio deserto a disposizione proprio l’unica area alberata, fortunatamente occupata da un boschetto di conifere, a Cattinara, lo ringraziamo e gli assegniamo il riconoscimento di Pigmeo Microcefalo dell’Anno.
Ovviamente il Podestà come sempre cade dalle nuvole, e deve “informarsi”: ma va capito sta giocando con il modellino dell’Ovovia, chi s’intriga con i trenini e chi con gli ovetti Kinder appesi ad un filo, de gustibus.
Resta il fatto che questi vanno fermati, e non bastano firme o articoli (questo sarà il sesto che scriviamo), contano i numeri veri: ovvero le persone presenti sabato 27 giugno alle ore 10.30 in piazza Unità lato Municipio.
“Tutto il resto è silenzio”. William Shakespeare.”
Elettrificazione banchine: urge passare dalle parole ai fatti! » Inviato da valmaura il 30 May, 2022 alle 11:47 am Navi Bianche, e non solo. A noi importa eccome.
(articolo del 14 giugno 2021) Da tempo immemorabile trattiamo l'argomento che come dimostra la Comunità Europea è grave assai. Abbiamo ripetutamente chiesto a Zeno D'Agostino e all'Autorità Portuale che in attesa della futuribile elettrificazione delle banchine, per cui il porto ha già ricevuto 800mila euro dalla UE, dal Molo Balota in su, si iniziasse SUBITO a collegare all'energia elettrica con provvedimenti tampone almeno le navi da crociera, a partire dalle quattro con i motori accesi 24ore su 24 parcheggiate a Trieste, e le petroliere alla Siot.
Poi abbiamo più volte rilanciato l'idea di Costa crociere, appoggiata e condivisa almeno a parole da D'Agostino, di spostare il Terminal delle Navi Bianche in Porto Vecchio, con tutti i servizi annessi, e l'apertura della linea diretta di collegamento via mare con Venezia, e sempre nell'ottica di valorizzare turisticamente la nostra terra di prolungare il capolinea del Tram di Opicina, quando e se verrà, proprio in Porto Vecchio, magari in sinergia con il ripristino del collegamento su rotaia (il Trenino) fino a Barcola e magari pensarlo fino a Miramare, anche per porre un freno al Luna Park di sciocchezze che questa politica si inventa ogni giorno per riempire l'area, e creare veri posti di lavoro.
Circolo Miani-Trieste Verde.
Ecco quanto ci scrive il lettore Giorgio Iaksetich.
“Immagino che a pochi importi molto in questo periodo e che parlare di inquinamento sia visto come una lussuosa aberrazione di privilegiati con stipendio fisso. Tuttavia è difficile non notare il livello di inquinamento prodotto dalle grandi navi ormeggiate ormai ogni weekend alla Stazione Marittima di Trieste. È un discorso che, nelle città che soffrono di più a causa delle grandi navi, incontra una sensibilità molto maggiore. Ma quando se ne parla a Trieste, purtroppo, si raccattano per lo più insulti, anche se si sa che queste navi portano più disagi che benefici.
Inutile sperare altresì in banchine elettrificate nel prossimo futuro. Al momento ce ne sono solo 12 al mondo ed è altamente improbabile che la prossima venga installata a Trieste: se ne riparlerà forse fra una ventina d'anni, se tutto fila liscio. Nel frattempo questi mostri continueranno ad eruttare veleni sulla città di fronte a migliaia di cittadini e politici in estasi.
Quello che mi preme qui sottolineare è che le navi in questione sembrano produrre, in ogni caso, livelli di inquinamento ben diversi. Nessuna beninteso è 'ecologica', ma alcune sono senz'altro peggio di altre.
Allego qui due foto, una della MSC di ieri, sabato 12 giugno, e una della Costa di oggi.
La differenza è evidente e comunque si sa che le navi MSC sono fra le più inquinanti al mondo. Manca davvero la volontà politica di imporre regole più stringenti agli armatori e si preferisce invece continuare a mostrarsi accaniti ambientalisti multando gli automobilisti che lasciano il motore acceso per cinque minuti per far funzionare l'aria condizionata?
Hanno veramente la faccia come il c..., come diceva Il Male”.
Quello che non vi dicono di Muggia. » Inviato da valmaura il 30 May, 2022 alle 11:45 am Nel silenzio assordante di stampa e televisioni vi do un semplice esempio di quello che vi nascondono, poi a voi, soprattutto ai cittadini di Muggia, trarre le valutazioni, anche sul comportamento di questi “organi di informazione”.
Ultimo Consiglio comunale.
Sono dovuto ricorrere ai dettami del Regolamento del Comune per ottenere che la mia mozione, ed unica, sulla crisi Flex fosse calendarizzata per la discussione.
Ho strappato contro molte resistenze diciamo “procedurali” la possibilità di ricordare in apertura dei lavori il trentennale delle stragi mafiose di Capaci e via d'Amelio, dove rimase ucciso un agente della scorta muggesano, e per cui ho chiesto il conferimento della benemerenza civica, ed il quarantennale della strage mafiosa-politica di via Carini a Palermo dove fu assassinato, assieme alla moglie, il Prefetto generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.
E stupisce il fatto che a “commemorare” non sia stato il Sindaco come invece avvenuto a Trieste con Dipiazza.
Sono intervenuto a lungo in Commissione e poi in Consiglio per sollecitare una audizione con gli assessori al Bilancio, Mariucci, e quello ai servizi sociali, con la direttrice del Servizio, al fine di arrivare all'esenzione dal pagamento della tassa comunale sui rifiuti per le persone ed ai nuclei familiari in difficoltà economiche: è un eufemismo per non dire povertà, almeno per quelle al di sotto di un Isee annuo di diecimila euro netti.
Un assurdo che il Comune pretenda di incassare soldi da queste famiglie e poi inviti le persone a rivolgersi ai servizi sociali per aiuti economici.
Sulla mozione Flex vi invito ad ascoltare il mio intervento video: https://youtu.be/ksPu1vYnYJM?t=10368
La destra, con in campo l'arbitro che giocava al suo fianco, altrimenti è inspiegabile come sia stato concesso di portare al voto un atto che nulla aveva da spartire con lo strumento Risoluzione, destinato esclusivamente a prese di posizione su cui il Comune non ha potestà primaria, e questo chiarisce vieppiù la non imparzialità tecnica della segreteria generale, come è naturale che avvenga, come in questo caso, quando si assumono valutazioni politiche non supportate dal Regolamento (basta leggersi il testo Carboni).
La destra “padronale” prima pretendeva, votandoselo a maggioranza, con un emendamento di snaturare completamente la mozione a tutela della proprietà della Flex, cancellando la semplice cronaca e la realtà dei fatti, riconosciuta per altro più volte pubblicamente dal Presidente della Regione, Fedriga, e dall'assessora Rosolen con parole e giudizi ben più duri di quelli contenuti nella mozione.
Poi al ritiro della stessa, presentavano, cosa che per Regolamento non si può fare, prima una altra mozione poi rinominata risoluzione, già pronta stampata e fotocopiata da prima della seduta del Consiglio, pur non figurando all'ordine dei lavori.
Francamente quello che spaventa è la pochezza, l'ignoranza letterale delle materie su cui per altro mai , o quasi, intervengono, e soprattutto l'acquiescente silenzio degli undici eletti del centrodestra in Consiglio.
E' per questo che si sono candidati? Per questo hanno chiesto, ed ottenuto, il voto dei sempre meno elettori? Per ridursi a votare a comando in consiglio anche contro ogni evidenza e buonsenso?
Triste e disarmante.
Io ho la grande fortuna di essere forse l'unico a non avere “bandierine da impiantare” come in trance agonistica mi ha accusato la “patriota” Carboni, né una “parte” da difendere e rappresentare.
I miei “editori di riferimento” sono esclusivamente i cittadini, di Muggia e non solo, e sfido chiunque a dimostrare che tutti gli atti fin qui da me presentati, e sono più della metà di quelli totali, non siano ispirati all'unico principio di tutelare e fare il bene della comunità, compresa quella metà che non ha votato o l'altra che ha votato per le sigle partitiche, perchè i problemi sono uguali per tutti.
Il mio solo vizio è quello di dedicare particolare attenzione e premura a quelle migliaia di persone che anche a Muggia vivono, spesso un eufemismo, in maggiore difficoltà, insomma ai “meno garantiti”. E cercare di dare loro voce e se possibile migliorare la loro vita.
Si questa è forse l'unica “bandierina” che mi sento di piantare.
Maurizio Fogar, consigliere Lista civica Muggia.
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Ovviamente si tratta di una fesseria sesquipedale, perché il piccolo accredito mensile fa concorrenza solo al tozzo di pane che si getta pure agli schiavi, ma è fondamentale per oltre tre milioni di italiani senza null’altro per curarsi e mangiare.
Al netto degli abusi, che rientrano in una soglia fisiologica nonostante ci raccontino il contrario, questa misura è la più capillare forma di welfare mai realizzata nel Paese, importantissima quando le politiche liberiste delle destre e di Renzi – cioè la stessa cosa – facevano salire fino a cinque milioni gli italiani in povertà assoluta, e adesso ancora di più per gli effetti economici di guerra e pandemia.
Eppure dalla Meloni a Calenda tutti indicano nel Reddito di cittadinanza un errore, evidentemente supportati dai sondaggi sul gradimento che raccoglie una simile battaglia. Un gradimento che vediamo in quell’area politica ed economica abituata a sfruttare i lavoratori, e per cui è irrilevante persino un dato drammatico come quello appena fornito da Save the Children sull’ignoranza in crescita nelle classi sociali deboli.
Ma in un Paese in cui è più grave essere poveri che disonesti, non va di moda sostenere chi è rimasto indietro. Anzi, per le destre e un pezzo di sinistra non lo è stato mai.
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