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Circolo Miani » News Correnti » Page 35 A Trieste ci si balocca con le statistiche! » Inviato da valmaura il 7 June, 2022 alle 12:14 pm Non passa mese che non ne esca una: ma sono la realtΰ?
Ennesima doppia pagina sull'ennesima statistica, anche stavolta del Sole24ore, che assegna a Trieste lusinghiere, sulla carta, posizioni.
Dagli anziani ai neonati, poi partono i commenti locali e questi francamente ci paiono ancora piω fuori dalla realtΰ che le statistiche.
I primi, sugli anziani, sono monocolori: a Trieste si vive bene.
Ma chi, tra gli anziani, ci vive bene? Qui ad esempio sarebbe utile conoscere i numeri: ovvero quanti sono i percettori di pensioni minime (attorno ai 500 euro) e sociali (467 euro) o di reversibilitΰ. Ed allora crediamo che i numeri veri ci direbbero altro.
Sul tasso di natalitΰ, anzi di denatalitΰ, un leitmotiv della politica, i commenti sono ancora piω marziani. Eccone un esempio: Per il pediatra Tamburlini l'area triestina non θ accogliente nei confronti dell'infanzia. La vera sfida θ attrarre famiglie che facciano figli.
No, la vera sfida θ smetterla con lo sfruttamento di giovani e donne in lavori precari, con gli enti pubblici che esternalizzano tutto il lavoro una volta svolto dai propri dipendenti ad una giungla di ditte e cooperative, spesso in stretti rapporti con la politica, e senza controllare le retribuzioni da fame della manodopera. E poi c'θ qualche giuggiolone, anzi piω d'uno, che si lamenta perchθ i Triestini non fanno figli.
La Germania ha alzato il salario minimo a 12 euro l'ora, una cifra di tre volte superiore a quanto pagato a centinaia e centinaia di dipendenti di ditte e cooperative che lavorano, quando lavorano, per il Comune ed altri enti, Ma in Italia invece da quest'orecchia non ci sentono ed il presidente di Confindustria ha la faccia di confessare che il Reddito di Cittadinanza, 500 euro di media, fa concorrenza alle aziende che non trovano dipendenti, ma forse si tratta di un refuso: intendeva schiavi.
Mentre la grande stampa, di proprietΰ confindustriale continua la sua mattanza contro Giuseppe Conte, questa la Repubblica (Fiat-FCA) di stamane.
Se io fossi in consiglio comunale a Trieste. » Inviato da valmaura il 4 June, 2022 alle 10:48 am Interrogherei il Sindaco per conoscere il quadro esatto delle societΰ, ditte e cooperative che ricevono appalti e lavori dal Comune, a partire dalla conoscenza delle proprietΰ o cariche sociali.
Poi chiederei se l'amministrazione comunale, al di lΰ del formale rispetto delle aggiudicazioni, ritiene moralmente compatibile che aziende o cooperative che siano di proprietΰ di politici ed amministratori pubblici, o di parenti stretti degli stessi, possano concorrere ed aggiudicarsi gare e lavori dal Comune.
Interrogherei inoltre il Sindaco per conoscere il netto, ovvero quanto ricevano realmente come paga i lavoratori, o soci, di queste imprese che lavorano per il Comune e quali siano gli istituti di controllo che il Comune ha istituito nei loro confronti.
Posto che θ cosa arcinota che parte di questi prestatori d'opera per conto del Comune di Trieste ricevono grossomodo una retribuzione oraria di 4 euro netti all'ora, ma attenzione solo per le ore in cui lavorano, e per molti si arriva ad una media mensile di 600 euro netti, chiederei all'Amministrazione comunale due cose.
Come ritiene che questi lavoratori possano sopravvivere con tale introito.
E se non ritiene di tapparsi la bocca quando gli esponenti, di tutti i colori, della politica e dell'istituzione locale hanno la spudoratezza di lamentarsi sull'aggravarsi della denatalitΰ a Trieste.
In chiusa rivolgerei una domanda personale a tutti i politici amministratori: sarebbero in grado loro con questi redditi di andare a vivere da soli, aprire un mutuo, per altro negato dalle banche a chi non ha un posto fisso, per acquistarsi un tetto, mettere su famiglia e per di piω mettere al mondo dei figli?
Questi in realtΰ sono peggio dei sepolcri imbiancati, e peggio di loro sono quelli che hanno permesso con il voto o non voto il perpetuarsi di questa situazione.
Maurizio Fogar
Panchine e milioni. (6 giugno 2020) » Inviato da valmaura il 3 June, 2022 alle 2:54 pm I bonzi della politica e del giornalismo, che a Trieste spesso coincidono, si sono ritrovati per la dedica di una panchina alla libertΰ di stampa.
Un gesto che a Trieste assume aspetti di funerea ironia, vista la pluridecennale assenza sostanziale di questa libertΰ, ed hanno apposto una targhetta con larticolo 21 della nostra Costituzione, che finisce con La stampa non puς essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Prescrizione totalmente superflua per Trieste dove i mestieranti del ramo si sottopongono volentieri al rito della autocensura preventiva in ossequio dei desiderata del potere.
Il Comune scopre un avanzo di 12 milioni in bilancio, e la prima preoccupazione, tra le altre cose, θ di destinare parte importante della somma agli eventi culturali ed a potenziare le luminarie natalizie che piacciono tanto al sindaco.
Destinarli invece ad aiutare i concittadini che sopravvivono in povertΰ, ed il cui numero purtroppo θ destinato ad aumentare, non θ passato nemmeno per la capa ai nostri politici. I poveri a Trieste sono tradizionalmente invisibili gli alberetti di Natale invece no.
Tanfo nauseante. Da leggere a stomaco vuoto! » Inviato da valmaura il 3 June, 2022 alle 2:50 pm Sono giorni oramai che dal nuovissimo Depuratore fognario cittadino, costatoci la pochezza di 55 e passa milioni, esce un costante miasmo di merda, si chiama cosμ e non possiamo farci nulla, che ricorda molto quella diarroica notoriamente piω puzzolente.
Oggi, per via della brezza, oltre a Chiarbola e Servola il mefitico tanfo investe pure Valmaura: niente di meglio infatti di tenere le finestre chiuse per godere meglio di Scipione l'anticiclone torrido africano.
Ma a Trieste vogliono cosμ, anzi apprezzano questo insano masochismo, basta che non ci rompano i cabasisi al Circolo Miani, abbiamo giΰ e tanto dato, rivolgersi a quelli che hanno votato, hanno solo l'imbarazzo delle sigle, o sputarsi in faccia chi ha disertato le urne, respirando bene inteso a pieni polmoni.
Uffici tecnici del Comune nel caos. » Inviato da valmaura il 3 June, 2022 alle 2:19 pm Cosa si aspetta a metterci mano e punire i responsabili? Ora scoppia il caso dei cartelli piazzati a Barcola (dalla Pineta al Bivio) che vietano la balneazione.
Ovviamente la colpa il Comune la addebita ad una ditta che li avrebbe piazzati a insaputa del Comune.
Siamo alle Comiche 3.
Ma che interesse troverebbe una ditta a mettere alla membro di segugio dei cartelli se questi non fossero stati commissionati ed il lavoro pagato dal Comune?
Ma cosa serve per un bel ripulisti tra i vertici degli uffici tecnici?
Non bastano i due anni persi sul Tram di Opicina perchθ i suddetti non avevano controllato il Casellario Giudiziario di chi si era aggiudicato il primo lavoro?
Oppure l'anno e tanti soldi pubblici buttati per il cantiere farlocco di Canale Ponterosso?
E chi si ricorda dei bidoni, di nome e di fatto, a scomparsa di piazza della Borsa, con il milione scomparso?
Altro che conferenze al Rotary! A casa e rimborsare di corsa.
E questi dovrebbero gestire la novella Cabinovia e la nuova Piscina Terapeutica!
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