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Circolo Miani » News Correnti » Page 347

NO Arvedi. La fiducia è cosa troppo seria.

» Inviato da valmaura il 2 March, 2016 alle 12:45 pm

Oggi in una intervistona a due pagine realizzata niente popò di meno che dal direttore Possamai, il piccolo giornale “prepara” la strada al sindaco Cosolini per l’indomani e già si capisce quale sarà la linea che il gazzettiere locale seguirà nei resoconti. Prosegue poi con le solite due paginate di servate sulla politica la cronaca quotidiana delle primarie PD e del Centrodestra. Manca solo che ci descrivano a che ora il duo PD abbia preso caffè e cornetto e quante volte siano andati al bagno.

Il beneficiato dell’intervista direttoriale è il cavalier Arvedi di Cremona che si becca in omaggio pure il titolone sulla prima pagina, quello sulla fiducia per l’appunto.

Ma andiamo con ordine, liquidando subito due articoletti di corredo per poi concentrarci sulle ficcanti domande del Possamai e le auguste risposte di Arvedi.

Nel primo dei due pezzi, sotto il titolo: “L’ ESPERTO DELL’AZIENDA”, si da la parola ad “Alessandro Casula, professore a contratto di ingegneria gestionale al Politecnico di Milano, cui si è affidato il gruppo Arvedi.”.

Affidato male come almeno si evince dallo scritto giornalistico, che così parla: “La prima cosa da spiegare alle persone è che mai, da quando la Ferriera è gestita da ST, i dati evidenziano criticità sanitarie. La seconda cosa è che i dati vanno letti sulla media di lungo periodo, la sola capace di restituire loro significatività perché ogni dato emissivo (PM10, benzoapirene, polveri) è fortemente influenzato dalle condizioni meteo climatiche” e più avanti “tutti i risultati ci confermano che gli interventi funzionano. Il PM10 ha registrato per la prima volta nella storia della Ferriera un allineamento con le altre centraline di Trieste”.

Dunque il “professore a contratto” deve aver visto un altro film, che la centralina di via San Lorenzo in Selva, clima o non clima, ha registrato nel solo 2015 ben 149 giornate di superamenti dei limiti di legge, già di per se considerati insufficienti dagli esperti europei ed americani per tutelare la salute.

E ci si consenta l’interessante distinzione tra giornate sfavorevoli meteorologicamente parlando e le bizze del clima. Ci risulta, ma forse l’esimio docente sa più di noi e potrebbe illuminarci, che gli esseri umani, anzi tutti i viventi, respirano almeno ogni minuto che Dio manda in terra, con il buono ed il cattivo tempo, per la Ferriera si intende. E, aggiungiamo noi che non insegniamo “al Politecnico di Milano”, che se ci fossero centraline affidabili – e sì che molto dipende anche da questo – su tutto il perimetro delle emissioni della Ferriera, oggi per la metà scoperto, magari verificheremmo che gli sforamenti sono 365 su 365 giorni e non “solo” 149.

Dunque non si capisce proprio di cosa stia esultando e parlando visto che il 2015 per la Ferriera gestita dalla nuova proprietà che lo ha assunto come “ESPERTO” è stato uno dei peggiori dal 1998 a questa parte.

Passiamo all’altro pezzo a contorno, quello sul “confronto” con Cosolini.

È una grande, grandissima vittoria. Una cosa mai avvenuta prima e una conquista guadagnata in piazza tutti insieme quell' ultima domenica di gennaio», aveva esultato il Comitato 5 dicembre”.

Se i giovani, beati loro, amici del Comitato conoscessero solo un po’ la storia di 18 anni di lotte contro l’inquinamento della Ferriera, e non solo, avrebbero evitato questa inesatta frase.

Confronti, incontri e soprattutto scontri pubblici con sindaci e presidenti di Regione in questi anni ne sono avvenuti a decine. Gliene ricordiamo qui solo due, con Dipiazza Sindaco, al Palasport di Chiarbola di fronte a quasi mille partecipanti ad entrata libera come la parola, ed in piazza Unità dopo un corteo con oltre mille persone. Per non parlare di quelli con Illy, Tondo, e le decine di altre occasioni di “confronto” per finire a quello del luglio scorso con Cosolini alla libreria Lovat. Tutte iniziative organizzate dal Circolo Miani, a qualcuno forse non piacerà ma deve farsene una ragione e prendere un Malox.

Pertanto confermiamo che noi non parteciperemo a confronti con le chiacchiere di chi è già in piena campagna elettorale e con la stampa “amica”, anche la televisione locale non scherza, a raccontare.

Contano i fatti e quelli di Cosolini in questi cinque anni sono sotto gli occhi, ed i polmoni, di tutti.

In quanto alle tante persone che conoscevamo per passata comune esperienza e che rappresentavano un terzo abbondante dei cittadini in corteo il 31 gennaio, abbiamo motivo di ritenere che la loro presenza avesse motivazioni più alte e profonde, tipo la immediata chiusura della Ferriera, che arrivare ad un “confronto” con Cosolini. Ma forse ci sbagliamo.

Veniamo ora al pensiero di Arvedi in versione Possamai.

Comincia con l’annunciare per la quinta volta in quindici mesi “l’Open Day” della Ferriera ma più prudente dell’incauta Serracchiani questa volta non fissa date. Aggiunge un tocco di involontaria comicità quando “invita i servolani in Ferriera” che di fatto lo sono da sempre anche standosene fuori dalla fabbrica. E dichiara che “sono stati abbindolati per decenni da una politica parolaia e, talora, da imprenditori mediocri. Tant’è che aveva acquistato un «rottame»”.

Scolpitevi bene in mente queste parole che per altro condividiamo appieno nella sostanza ma non nell’uso che chi le pronuncia intende fare. Intanto quella abbindolatrice “politica parolaia” è la stessa che lo ha osannato e finanziato con cospicui contributi pubblici ora, ci riferiamo a Renzi, Serracchiani-Cosolini.

Ma è interessante notare che il “rottame” è stato sempre strenuamente difeso almeno dal 2000 in poi dai sindacati, dalla Confindustria, dalla Regione, dalla Provincia, dal Comune, con Arpa e Ass al seguito o stranamente silenti, e la Procura distratta da altre incombenze, dalla politica tutta e soprattutto dalla stampa locale, piccolo giornale in testa.

Che non si erano accorti che difendevano un “rottame”?

E i loro controlli cos’erano? Tutto a tarallucci e vino?

Poi una risposta arvediana dovrebbe a nostro avviso interessare la Procura, quando si afferma che i lavori sull’Altoforno sono stati terminati – vabbè Landini (AD di Siderurgica Triestina) solo pochi giorni addietro aveva dichiarato che andavano ancora fatti, e proprio sul piccolo giornale diretto dal Possamai che evidentemente non lo legge (ha tutta la nostra solidale comprensione) – “come prescritto dalla Procura”.

Dunque affari loro, ovvero di Foro Ulpiano.

Arriviamo all’unica domanda che avrebbe un reale significato.

In questo processo, quante risorse espresse in euro sono state messe a disposizione dalla parte pubblica e quante dal gruppo Arvedi?

Ma la risposta non risponde a nulla: “Se si considera anche l’impegno dell’Acciaieria di Cremona, che deve produrre un milione di tonnellate di coils a caldo per l’impianto di laminazione a freddo di Trieste, l’investimento è di alcune centinaia di milioni di euro.”

Quando si parla di soldi, a Trieste non a Cremona, l’evasività è totale e chi lo intervista passa subito oltre, opportunamente per Arvedi.

Il finale, dopo tanti inviti alla comprensione, alla fiducia, insomma al “volemose bene” è però chiarissimo e raggelante, e ovviamente il piccolo giornale di Possamai non replica.

Scolpitevelo bene in mente.

Certo, tutti dobbiamo fare il nostro meglio e rispettare i parametri stabiliti dalla legge, ma il lavoro della Ferriera non può essere sacrificato sulla soglia di altri interessi.”

Come la salute, Arvedi?

NO FERRIERA Si Trieste/Si Muggia. Il voto più utile ed efficace.




Che tristezza!

» Inviato da valmaura il 1 March, 2016 alle 10:17 am

Doppia tristezza. Nel vedere che sul servizio di Repubblica online dedicato alle elezioni amministrative nelle sette principali città italiane, e stranamente ci compare anche Trieste, ieri sotto il titolo “TUTTI i candidati e le Liste” nello specchietto riservato alla nostra città non compariva la civica NO FERRIERA Si Trieste e Maurizio Fogar candidato Sindaco.

Avevano messo dentro tutti, anche il rinvio ad una lista e candidatura che ancora non c’è, meno appunto NO Ferriera.

Questa, lo abbiamo già scritto, non sarà una campagna elettorale regolare, con i bari dell’informazione già al lavoro da mesi e mesi. Sarà falsata e mistificata dalla stampa e TiVù locali a favore delle maggiori forze partitiche (PD soprattutto, Centrodestra e M5Stelle).

Confidare nei controlli del Garante regionale sull’informazione è mera illusione. Proviene dallo stesso ambiente sopra descritto e lottizzato dai partiti.

Poi Repubblica a seguito di alcune telefonate di protesta si è vista costretta ad aggiungere in tarda serata anche NO Ferriera all’elenco di Trieste, ma se questa qualcuno continua a spacciarla ancora per informazione e professionalità giornalistica …

Tristezza nella tristezza è che nessuno dei “concorrenti”, anche chi ha fatto il secondo V-Day proprio sulla mala informazione, ha espresso condanna per la censura, ha chiesto un minimo rispetto della verità e di una minima decente parità nell’informazione.

Tanto per fare un esempio nell’incorniciatino che il piccolo giornale ha dedicato, contro le paginate di tutti gli altri, anche gli sconosciuti, alla presentazione di NO Ferriera non è stato pubblicato, caso unico, il simbolo della Lista civica. Un altro modo per disinformare, oscurare e deformare la realtà agli occhi dei potenziali elettori-lettori.

Ma il vergognoso silenzio si spiega con il meschino calcolo di trarne beneficio e vantaggio in termini di voti, certo a spese della democrazia ma questi delle regole se ne impippano tutti.

Seconda tristezza è il vedere un filmato realizzato da una struttura pubblica, e dunque pagato con i quattrini di tutti i cittadini anche della stragrande maggioranza che non vota PD e Cosolini, realizzato dall’Ufficio stampa del Comune, utilizzato su di un sito privato di stampo elettorale.

Ci riferiamo a quello dedicato all’incontro bicefalo (Cosolini/Laureni) con la Nadia Toffa inviata delle Iene.

Nulla quaestio alla sua pubblicazione e diffusione sul sito ufficiale del Comune ma abbastanza discutibile e censurabile invece per gli spot elettorali del candidato Sindaco.

Ognuno si faccia la campagna elettorale come vuole e desidera ma se la paghi di tasca sua perdio!

E se qualcuno nutre ancora dei dubbi sulla validità della scelta di presentare NO Ferriera o è uno sprovveduto, per non dire peggio, e codardo oppure è un complice di questo sistema.

A buon intenditore poche parole .....




Agatha Christie, Eduardo De Filippo e la Ferriera.

» Inviato da valmaura il 29 February, 2016 alle 10:07 am

Per chi come noi ama i gialli di Hercule Poirot o in alternativa di Nero Wolfe, e le sceneggiate della commedia napoletana scritte ed interpretate dall’immenso Eduardo De Filippo. Ovvero sceglie di  far funzionare le “piccole cellule grigie” del proprio cervello, salta agli occhi immediatamente una strana coincidenza nel doppio comunicato emesso ieri da Siderurgica Triestina ed Arpa FVG.

Cominciamo da data ed ora.

Ambedue di domenica, il primo poco dopo le 11 il secondo subito dopo le 16. E qui vanno informati i pochi o tanti lettori dei nostri articoli che l’Arpa di sabato e domenica, e festivi, ha gli uffici chiusi, ovvero sono al lavoro solamente i tecnici incaricati di intervenire, con la loro reperibilità, in caso di emergenze.

La redazione e l’emissione di un comunicato stampo certamente non è catalogabile tra queste ultime.

Dunque se i dirigenti di Siderurgica Triestina sono così zelanti da lavorare pure la domenica, in particolare quelli delle relazioni pubbliche, sono affari loro, ma desta più di qualche curiosa ipotesi il fatto che alle 11.11 domenicali parta il comunicato con richiesta di proroga da parte del Gruppo Arvedi ed alle ore 16.36 venga spedita una nota Arpa che non risponde alla proroga ma di fatto fa da spalla tranquillizzante, per l’opinione pubblica, all’accordo AIA tra Regione, Provincia, Comune di Trieste e proprietà Ferriera.

Per Agatha Christie la coincidenza sarebbe stata sufficiente per spedire uno sulla forca e per Eduardo di imbastire la trama di una sceneggiata napoletana. Poi c’è la nota del Comune che ricorda la parte del poliziotto duro e cattivo nei film, quello che fa sempre coppia con uno invece buono e comprensivo, che ovviamente alla fine prevale sempre.

Voi che ne pensate? Fate lavorare le vostre “piccole cellule grigie”?

http://www.iene.mediaset.it/puntate/2016/02/28/toffa-l%E2%80%99altra-ilva-le-promesse-non-mantenute_10028.shtml




La “palude” di Trieste.

» Inviato da valmaura il 26 February, 2016 alle 11:05 am

Nando Dalla Chiesa e Pino Arlacchi, i più seri sociologi del fenomeno mafioso in Italia, ed ospiti più volte del Circolo Miani a Trieste, hanno sempre sostenuto che per battere Cosa Nostra era indispensabile prima prosciugare quella palude di silenzi, complicità, affari e politica che permetteva ai mafiosi di vivere e prosperare.

Insomma quella “zona grigia” che da sempre forniva l’humus preferito dalla criminalità organizzata.

A Trieste questa “palude” esiste da anni, in parte consapevolmente in parte no creata dalla incapacità, nei migliore dei casi, dei politici, dei sindacalisti, degli imprenditori, dei manager e ultimi ma non per questo meno importanti, dai giornalisti, praticamente sempre asserviti al potere partitico qualunque ne sia il colore.

In questa palude sguazzano a loro agio e prosperano gli affari dei pochi che calano in città per rimpinguare le loro tasche con il generoso contributo dei fondi pubblici.

Il caso della Ferriera, dal suo acquisto da parte della bresciana Lucchini nel 1994, lo stesso anno che il bresciano Riva acquistava l’Ilva di Taranto, al subentrare poi della russa Severstal di Mordashov, per finire al cremonese Arvedi, ne è un esempio tipico.

Attenzione, niente di formalmente illegale, almeno fino a riprova contraria, ma la sostanza non cambia.

Il metodo poi è sempre lo stesso. Il ricatto sui posti di lavoro, le minacce ripetute di andarsene, le promesse di investimenti (la Lucchini promise negli anni la costruzione di ben due laminatoi, ovviamente mai visti), l’indisponibilità di fondi per le bonifiche ambientali, il continuo rinvio degli interventi sugli impianti (le fantomatiche BAT, migliori tecnologie possibili, ma impossibili da realizzare nei fatti su impianti che hanno superato la cinquantina di anni nel migliore dei casi), e così discorrendo.

Con i controllori pubblici (Arpa,Ass, Autorità Portuale) di nomina rigorosamente partitica, la politica, incapace di trovare soluzioni alternative, per pigrizia, ignoranza, incapacità e forse interesse, il sindacato succube al ricatto occupazionale e silente, ma anche parlante, difensore sempre delle proprietà, la stampa osannante a difesa dei “padroni delle Ferriere”, a contribuire giorno dopo giorno ad alimentare la palude.

In tutta questa storia che parte dal 1998 per arrivare ai giorni nostri il grande assente, la vera anomalia tutta triestina rispetto ad analoghi casi in Italia, è la magistratura inquirente, l’inerzia sostanziale della Procura in questi anni.

Al massimo qualche condanna a pochi giorni di arresto per “imbrattamento”, subito convertita in ammende da un milione, di LIRE. Sentenze come quella del giudice Truncellito che definisce i responsabili di quanto esce dallo stabilimento gli autisti dei camion che corrono troppo veloci nelle strade interne della Ferriera sollevando così polveri come in un Rally. E non ridete la sentenza a favore della proprietà dice proprio questo e Truncellito giudica ancora nel nostro Tribunale.

I politici, i sindacalisti, gli industriali, oddio chiamiamoli così, i controllori pubblici e perfino i giornalisti sono sempre gli stessi e la palude è sempre qui.

Come Circolo Miani in questi anni abbiamo sempre cercato di trovare un terreno di confronto con politica ed istituzioni, Procura compresa, per arrivare ad una soluzione.

Da tempo abbiamo capito che non era praticabile e non per responsabilità nostra.

Abbiamo imparato a nostre spese che in storie come queste contano i fatti, più che mai, e non le parole, le promesse roboanti, i rinvii.

Sulla salute, sulla vita delle persone, ma anche sul diritto al lavoro, non si possono fare compromessi. Sui principi non si tratta, ce lo vieta la coscienza e la dignità di esseri umani.

Se per praticare questo si viene etichettati come dei “rompicoglioni” ebbene siamo fieri di esserlo e ci dispiace che non ce ne siano tanti altri che invece qui si rassegnano, magari per un quarto d’ora di notorietà, al quieto vivere.

Ecco perché chi vi scrive ed il Circolo Miani non hanno intenzione alcuna di partecipare a confronti, con l’aggravante della campagna elettorale, con il sindaco uscente Roberto Cosolini.

Per lui parlano cinque anni di fatti.

Ecco perché dopo aver raccolto oltre diecimila firme nelle strade e piazze di Trieste ora vogliamo portare la protesta, ma anche la proposta, sulla scheda elettorale.

Per il voto più utile che ci sia, quello a NO FERRIERA Si Trieste/Si Muggia.

Speravamo in questi mesi di non farlo da soli, ma a questo punto meglio soli che male, molto male accompagnati.




Maurizio Fogar. Niente chiacchiere e promesse. Solo fatti ed impegno.

» Inviato da valmaura il 24 February, 2016 alle 10:21 am

Parliamoci, anzi scriviamoci, chiaro.

Come persona che vale uno, combatto dal 1998 questa battaglia (contro l’inquinamento della Ferriera, ma non solo) non per particolare vocazione ambientalista ma per legittima difesa.

A tutela della mia salute, di quella dei miei cari e pure dei miei cani.

Francamente se ne avessi i mezzi avrei lasciato da tempo questa città, ed in particolare la gran parte della gente che vi abita. E senza alcun rimpianto, pur essendo triestino da generazioni.

Raramente nei miei sessanta e passa anni di vita ho visto una comunità meno meritevole, diretta da una classe dirigente totalmente inadeguata, incolta quanto rozza, volgare ed arrogante.

E non mi riferisco solo ai politici che peraltro i triestini hanno liberamente scelto.

Caratteristiche queste assai diffuse anche tra la gente normale che se ha un minimo di dignità e di amor proprio lo sa nascondere molto bene.

Dunque chi vuole lottare per la sua salute, per la sua vita e per quella delle persone per cui si sente responsabile o verso le quali nutre dell’affetto, si faccia avanti e spenda del suo tempo nel dare una mano concretamente, senza scuse di comodo o “marcare visita”.

Qui non esistono “campioni” che combattono per altri, non siamo in un torneo medioevale, e non vedo alcuna nobildonna di gentile aspetto in circolazione.

Sono disposto a mettere a disposizione la mia esperienza e la mia conoscenza ma solo in quanto i miei interessi di autotutela coincidono con quelli di altri.

Ho smesso da tempo di farmi illusioni idealistiche e di cercare di condividerle.

Quindi chi vuole impegnarsi nel comune interesse egoistico di autotutela si faccia avanti.

Degli altri francamente mi curo poco ed ancora meno su loro faccio affidamento alcuno.

Maurizio Fogar

335.6140880 è il numero per parlarmi (agli sms non rispondo)

info@circolo-miani.it è l’indirizzo di posta elettronica alla quale senza un recapito telefonico di riferimento non risponderò.

Io sono in via Valmaura 77 al Circolo Miani, finche l’ATER/PD non ci sfratta come invoca qualche imbecille, ogni mattina, sabati, domeniche e festivi compresi, continuativamente dalle ore 9 alle 15.

Chi vuol venire per darci una mano e magari per compilare il modulo e candidarsi per la lista civica NO FERRIERA Si Trieste/Si Muggia bene. Altrimenti me ne vado a passeggiare per le alte con i miei due segugi.

Fa bene a loro e molto di più alla mia salute.

Post Scriptum. Se ne stiano alla larga quelli che spaccano il capello in quattro mentre il guano li sta sommergendo. Grazie.





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