Circolo Miani - News Correnti




Home | Notizie | Articoli | Notizie flash | Foto | Video | Collegamenti | Scarica | Sondaggi | Contattaci

'L'Eco della Serva'
Fatti e misfatti della settimana

Laminatoio a caldo e “giornalismo” a freddo.
Le sorprese della censura talvolta sono anche divertenti. ..
(Leggi tutta la notizia)


Notizie Flash

Trieste Verde. A cosa diciamo no!
Dicemmo no alla progettata Centrale a Carbone nel Vallone di Muggia, battaglia vinta..
(Leggi tutta la news)


Contenuti
*Circolo Miani
*Ferriera: le analisi della procura
*Questionario medico Ferriera

Dati Accesso
Accesso Richiesto

Nome:
Pass :

Memorizza Dati

RegistratiPassword Persa?




Circolo Miani » News Correnti » Page 329

S’i fossi foco … arderei lo mondo (Cecco Angiolieri)

» Inviato da valmaura il 11 February, 2017 alle 2:51 pm

S’i fossi foco … arderei lo mondo (Cecco Angiolieri)
Se fossi Sindaco … chiuderei così la Ferriera (Maurizio Fogar)

Premessa. Preso atto che la Regione, con il suo derivato Arpa e parzialmente anche l’ASS i cui vertici sono di nomina regionale, è il principale appoggio politico di Arvedi, almeno dichiarato.
Che il Piccolo è l’organo di fatto del PD come Telequattro del Centrodestra.
E dunque questo costituisce una realtà di cui tutti devono tenere conto.
Se si volesse realmente chiudere la Ferriera a partire dall’emergenza dell’Area a caldo che produce da anni solo carbone Coke e Ghisa, per giunta lavorando in perdita come descrivono gli stessi bilanci della proprietà, bisognerebbe fare così.
Creare una rete di centraline di monitoraggio posizionate in modo da captare tutte le emissioni della Ferriera a 360 gradi (non come oggi che coprono a malapena il 40% dell’area).
Dotarle delle strumentazioni atte a misurare almeno le emissioni di PM 2.5 e PM 10 (Polveri micro e sottili) e gli idrocarburi, in particolare il BenzoApirene. Sottoposte a periodiche ispezioni di un ente terzo che ne validi il funzionamento.
Costruire una commissione paritetica di esperti in grado di verificare lo stato reale degli impianti, a partire dagli altiforni, macchina colare ed agglomerato, e dalla cokeria fino al laminatoio.
Commissione aperta ai tecnici, oltre che dell’attuale proprietà, anche della Regione e dell’Arpa, che poi sono la stessa cosa. I cui lavori siano totalmente pubblici: invitando stampa e TiVù a seguirli in diretta.
Sottoporre ad un rigoroso controllo lo stato di tenuta delle banchine con ispezioni subacquee.
Chiedere l’annullamento dei lavori della Conferenza dei Servizi regionale che ha concesso l’attuale AIA per mancato rispetto delle leggi che ne regolano convocazione e svolgimento come denunciato in Procura dal Circolo Miani.
Avviare immediatamente la realizzazione di un progetto per la riconversione dell’area (a partire dalla logistica portuale come sembra naturale) dopo ovviamente la bonifica e lo sgombero dei manufatti (da addebitare ai vecchi proprietari come la legge detta “chi inquina paga” impone: sono le dodici principali banche italiane subentrate alla vecchia fallita proprietà Lucchini Italia, e la russa Sevesrtal).
Costituire sulla base delle norme europee, e con i cospicui fondi disponibili, una società pubblica che assorba tutta la manodopera ora impiegata nello stabilimento, compresi la trentina di lavoratori ancora non riassorbiti dal gruppo Arvedi ed eventualmente altri delle aziende in crisi (a partire dalla Sertubi, Flex, ecc.) a cui affidare concessione (il 62% è amministrata dal demanio portuale) e proprietà dell’area con l’incarico iniziale di gestire i lavori di rimozione, bonifica ed infrastrutturazione ai fini della riconversione.
Tutto questo andava pensato e predisposto negli otto mesi trascorsi inutilmente dalla nuova amministrazione: ed invece ciò non è stato pensato né fatto.




Ferrera. “Danni collaterali”. E che danni!

» Inviato da valmaura il 10 February, 2017 alle 12:08 pm

L’infausto ricorso del Comune al Tribunale Amministrativo Regionale, oltre alla batosta subita nel merito della richiesta di cui abbiamo scritto ieri, ha prodotto un altro devastante effetto.

Per la prima volta in quasi vent’anni in una sentenza, che si badi bene concorre, come si dice, a fare giurisprudenza, i giudici scrivono che “i prospettati rischi per la salute pubblica risultino smentiti dalle rilevazioni effettuate dall'Arpa.”

Perfetto! Un suicidio perfetto.

Dunque il comune in otto mesi, altro che “cento giorni”, con in sovrappiù un consulente a carico, non è riuscito nemmeno ad attivare una rete alternativa di misurazione delle emissioni inquinanti da contrapporre alle rilevazioni dell’Arpa, di cui spesso ha messo in discussione la credibilità.

Vero è che l’attuale legge assegna l’ufficialità sui dati a quelli raccolti dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, salvo per quelli eventualmente misurati da iniziative della magistratura di cui a Trieste non si ha sentore alcuno.

Ma altrettanto è vero che di fronte ad una difformità eventuale tra i dati misurati dal Comune e quelli rilevati dall’Arpa perlomeno i giudici, intervenendo si confida sulla sostanza, ben difficilmente avrebbero potuto scrivere la frase di cui sopra. Ed anzi ci saremmo aspettati una azione chiarificatrice del Ministero dell’Ambiente e della Procura su questa discrepanza.

Ma di tutto questo non c’è traccia perché il Comune non ha voluto acquistare nemmeno quell’unica centralina che sta al punto sei del decalogo dei “cento giorni”, altro che “reti di centraline comunali” come blaterato da alcuni sulla stampa.

E non ha degnato di uno sguardo quanto da noi suggerito nell’articolo “Quello che non ho” che trovate qui sotto nella pagina.

Il danno provocato, cosa mai avvenuta in diciotto e passa anni di lotta, è pertanto gravissimo ed è ben difficile che Arvedi non userà di questa opportunità.

Dilettanti allo sbaraglio.

Peccato che hanno mandato alla sbaraglio e viepiù messo a repentaglio la nostra salute ed il nostro futuro.




TAR. Ferriera-Comune. Una Tranvata perfetta.

» Inviato da valmaura il 9 February, 2017 alle 1:11 pm

Come volevasi dimostrare ieri il TAR ha respinto il ricorso del Comune, immaginiamo firmato dal Sindaco Dipiazza e deliberato con voto degli assessori in Giunta comunale, dietro esame di fondatezza giuridica del segretario generale Santi Terranova (il “notaio” del Comune) contro l’atto della Regione del 22 dicembre scorso che validava la relazione ispettiva del 13 settembre, firmata - incredibile! - da Comune di Trieste, Regione, Arpa e Ass, che a sua volta accertava l’avvenuta esecuzione dei lavori sull’Altoforno che “soddisfavano” pienamente le prescrizioni AIA.
E dunque annullava ipso facto l’Ordinanza del Sindaco stesso sulla riduzione della produzione di ghisa: “decaduta” la sentenzia il TAR.
Come il Comune abbia sostanzialmente potuto pensare di fare ricorso contro un atto sottoscritto poco prima dal Comune stesso, e senza apportare alcun elemento nuovo in merito, è cosa che nemmeno uno studente di giurisprudenza iscritto al primo anno d’università avrebbe potuto immaginare e peggio scrivere in una azione legale.
E questo pone inquietanti interrogativi sulle capacità di chi consiglia il Sindaco, già da noi sollevati da tempo: a partire dall’inutile decalogo dei cento giorni defunti, sulla dubbia efficacia ed utilità professionale di un consulente (un chimico) pagato con i soldi dei cittadini, e su chi controlla gli atti dell’Amministrazione.
Già perché ora si apre un altro interessante quesito.
Chi paga le spese del TAR (notoriamente più elevate di quelle di un Tribunale ordinario), e dei legali della Regione e di Siderurgica Triestina in Arvedi ?
Formalmente il Comune, cioè noi cittadini cornuti e mazziati, a leggere le motivazioni del TAR anticipate in un comunicato della Regione che riporta testualmente “Dalla Regione viene evidenziato come il Tar, nell'ordinanza, abbia rilevato la mancanza, allo stato, di un'apprezzabile fondatezza (fumus boni iuris) del ricorso del Comune, non essendo stati nemmeno contestati gli interventi strutturali all'altoforno.
E come poteva il Comune “contestare” se stesso? E ancora. “Sempre nell'ordinanza viene inoltre affermato come i prospettati rischi per la salute pubblica risultino smentiti dalle rilevazioni effettuate dall'Arpa.” Inoltre “Il Comune è stato altresì condannato alla rifusione delle spese a favore di Regione e Siderurgica TS”.
Una disfatta completa e che fa giurisprudenza, e non per colpa o peggio “congiura” da parte dei giudici del TAR che viste le carte non potevano decidere diversamente, e che però apre, almeno a leggere la sintesi riportata dalla nota della Regione, la possibilità di intentare una azione di rivalsa per rifondere le spese del Comune sui beni personali nei confronti di chi ha firmato il ricorso comunale al Tar, di chi lo ha eventualmente votato in Giunta e su chi ha esercitato il controllo formale sull’atto (mancante, come viene sottolineato, di “apprezzabile fondatezza, fumus boni iuris”. In sintesi paragonabile alla “lite temeraria”).
Tutto questo lo avevamo scritto ed esattamente anticipato nell’articolo del 13 gennaio “TAR: Arvedi vince facile.” Riportando anche le stupefacenti, veramente molto, parole degli ambientalisti del Sindaco che in dicembre scrivevano su Facebook: “AL TAR, IL COMUNE E I CITTADINI DI TRIESTE BATTONO ARVEDI E LA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA 1 A 0 (tre pollici all’insù). Ieri un'ordinanza del TAR ha stabilito che avevamo ragione noi e che loro avevano torto. Ecco cos'è successo.
Dovevano aver visto un altro film e soprattutto non compreso l’italiano breve e conciso della prima ordinanza del TAR.
E sono gli stessi che parlano di gestire una terza manifestazione in piazza con Dipiazza.
Un sommesso suggerimento: ricordatevi di invitare anche Di Maio.
Come aveva ragione il grande Paron del Milan, Nereo Rocco in una delle sue uscite più azzeccate in vernacolo “Mai visti tanti mone concentrai in così poco spazio come a Trieste”.

https://www.facebook.com/circolo.miani/posts/1823812691223024:0




Ferriera. Nessun colpevole?

» Inviato da valmaura il 2 February, 2017 alle 1:47 pm

Oggi l’Arpa ci informa, tramite un commento della Presidente Serracchiani, con tanto di grafico annesso, dell’andamento delle emissioni di BenzoApirene dal 2010 al 2016.

Intanto cos’è il BenzoApirene?

Basti dire che è il più cancerogeno degli idrocarburi prodotto soprattutto dalla combustione del carbone. Tra le altre cose impedisce all’ossigeno di “attaccarsi” ai globuli rossi del nostro sangue provocandone carenza nel nostro corpo, in particolare al cervello, con tutte le nefaste conseguenze sui neuroni celebrali.

L’Unione Europea con legge direttiva recepita dall’Italia ne ha fissato in Un (1) nanogrammo per metro cubo il limite massimo (già generoso) concesso. Sopra, come ha scritto dodici volte all’allora Sindaco Roberto Dipiazza il direttore dell’ASS Franco Rotelli, si verificano insorgenze di leucemie e neoplasie (tumori). E ci pare che basti!

Dunque nella tabellina pubblicata senza commento e memoria dal piccolo giornale (copyright Circolo Miani) oggi si legge che nel 2010 le emissioni annue di BenzoApirene rilevate dalla centralina-mezzo mobile di via San Lorenzo in Selva erano di SETTE volte superiori il limite di legge nella media annuale (il che sta a significare che in certe giornate il picco era altissimo).

Negli anni prima ancora peggio come la stessa Arpa ha documentato nella ponderosa ricerca del luglio 2008.

Allora partiamo con le domande.

Cosa hanno nel 2010 fatto l’Arpa, la Regione, il Comune (il Sindaco ne è l’Ufficiale Sanitario) per fare immediatamente cessare questo attentato alla salute ed alla vita di cittadini e lavoratori?

Allora la Regione era guidata dal centrodestra con Presidente Renzo Tondo ed il Comune idem con Sindaco Roberto Dipiazza.

Il non aver fatto nulla, contrariamente al Sindaco di Piombino che nell’ottobre 2005 sequestrò e chiuse con apposita ordinanza la gigantesca Cokeria di Piombino stessa proprietà della Ferriera (Lucchini) per una media annua di “soli” 5.3 nanogrammi di BenzoApirene, configura forse il reato di “omissioni d’atti d’ufficio” per Regione, Arpa, Comune? E magari a ben guardare ipotesi di concorso in “attentato alla salute pubblica”?

Lo abbiamo puntualmente chiesto il 17 gennaio 2011 con una dettagliata denuncia-esposto presentata il 18 gennaio in Procura a firma Maurizio Fogar dove tra l’altro si descrivevano gli impressionanti sforamenti di PM10 (polveri sottili) registrati nelle settimane precedenti.

Notoriamente ad un aumento delle Polveri Sottili corrisponde analogo aumento del BenzoApirene.

Alla Procura: che fine ha fatto quella denuncia?

E perché, come stabilisce la legge, le Micro Polveri 2.5, assolutamente le più dannose per la salute, non sono oggetto di puntuale misurazione a Trieste?

Ed ancora. Perché la soglia del limite di legge di 50 per le PM10 (che l’Unione Europea ha chiesto di abbassare a 35 per non più di venti giorni all’anno di superamento) nell’ultima AIA è stato dalla Conferenza dei Servizi (Regione, Comune, Provincia, Arpa e ASS) elevato a 70 per la centralina di via San Lorenzo?

La Conferenza dei Servizi regionale ha l’autorità per modificare le leggi italiane ed europee?

Perché la Procura ha sequestrato il nuovo inceneritore per una incidentale fuoriuscita di diossine di non molto superiore ai limiti di legge e tollera che dall’impianto di agglomerazione dell’Altoforno (curiosamente fermo da più di due giorni: ma la relazione ispettiva del 13 settembre incredibilmente sottoscritta dal Comune non aveva certificato che i lavori erano stati positivamente ultimati?) escano 230.000 metri cubi ora di fumi con una soglia limite, alzata dalla Regione allora retta dal centrodestra, di diossine superiore di quattro volte al limite di legge per cui hanno bloccato l’inceneritore?

E perché il Ministero dell’Ambiente non rimanda l’Anpa a verificare la taratura delle strumentazioni in uso alla centralina-mezzo mobile di via San Lorenzo in Selva?

Ed inoltre. Quelle sigle “ambientaliste” che hanno fatto la campagna elettorale pancia a terra per Dipiazza e lo definiscono la loro “punta della freccia” contro la Ferriera conoscevano questi precedenti?

In caso contrario sono degli sprovveduti, ma in caso affermativo la vicenda è molto ma molto più grave.




Il chi è della, chiamiamola, informazione a Trieste.

» Inviato da valmaura il 28 January, 2017 alle 2:12 pm

Cominciamo dal quotidiano locale, Il Piccolo o familiarmente detto (copyright Circolo Miani) “il piccolo giornale”, che dagli anni Cinquanta del ‘900 opera in un regime di assoluto monopolio per assenza di concorrenti sulla piazza. E porta di conseguenza una responsabilità gravissima sullo stato in cui si trova Trieste.

Di proprietà dal 2000 del Gruppo Finegil- Repubblica-Espresso, anche se ora in vendita (vale meno del Messaggero Veneto altra testata del Gruppo), è praticamente l’organo del PD, e prima di Riccardo Illy, anche se … Anche se avendo il principale uomo di fiducia dell’ex senatore di Forza Italia, Giulio Camber, condannato in via definitiva per millantato credito, Massimo Paniccia, in qualità di Presidente della Fondazione CRT, acquistato ben sette milioni di euro di azioni della società editoriale (è stato pure per alcuni anni consigliere di amministrazione dell’editrice del Piccolo) tiene a livello regionale e triestino un particolare occhio di riguardo verso il centrodestra.

Insomma un Giano bifronte in tutto quello che non dovrebbe essere il giornalismo: francobollato al PD nella politica nazionale ed invece riguardoso nei confronti del centrodestra nelle pagine regionali e di cronaca locale. Per gli altri non c’è spazio o quasi.

E questo si riscontra nella costante emorragia di copie vendute.

Passiamo alla nicchia coperta, quasi tutta con gli abbonamenti, dal quotidiano in lingua slovena Primorski Dnevnik. Poche parole per dire che la sua tradizione di voce della sinistra della minoranza slovena si è poi annacquata per esigenze di sopravvivenza. Resta in vita grazie alle provvidenze governative (una volta anche della Yugoslavia, ora praticamente solo Statali).

Sostanzialmente allineato e coperto sul PD.

Televisioni.

Un capitolo a parte merita la RAI regionale, da sempre oggetto della tradizionale spartizione partitica. Ma entrati in crisi i partiti, dopo una ventennale gestione Marzini-Degano totalmente sbilanciata pro Illy e PD, negli ultimi tempi rappresenta la principale fonte di pluralismo informativo a Trieste. Forse pecca nella mancanza di conoscenze approfondite dei problemi e nella produzione di datati Format regionali. Ma il Gazzettino del Friuli Venezia Giulia, radiofonico, è lo strumento informativo di gran lunga più seguito in regione.

Telequattro. Da sempre vicina al centrodestra, ed in particolare a Forza Italia, e da sempre in lotta con una difficile situazione finanziaria (prima coperta dalla famiglia Irneri), con la relativamente nuova proprietà veneta ha accentuato vieppiù il suo rapporto con il centrodestra, allargandolo alla Lega Nord. Per gli altri, ovvero quelli fuori dal coro tradizionale, non c’è praticamente spazio.

Di questo se ne sono accorti i telespettatori che hanno ridotto, nonostante l’abbraccio pubblicitario con l’agenzia Manzoni di Repubblica-Espresso, l’audience di trasmissioni come Sveglia Trieste e Ring, che qualcuno amabilmente definisce “per pugili suonati”.

TeleAntenna (Canale 98). La voce minore nel panorama informativo triestino, con un pubblico di nicchia in città ma, in virtù di accordi di interscambio con altra importante emittente televisiva, più seguita nel resto della regione ed in particolare nella bassa isontina.

Nonostante la povertà francescana di mezzi riesce però a garantire un equilibrio ed uno spazio nell’informazione cittadina, purtroppo assente in altre realtà.

Agenzia ANSA di Trieste. Praticamente “non pervenuta”.





« PrecedentePagina 1Pagina 2Pagina 3Pagina 4Pagina 5Pagina 6Pagina 7Pagina 8Pagina 9Pagina 10Pagina 11Pagina 12Pagina 13Pagina 14Pagina 15Pagina 16Pagina 17Pagina 18Pagina 19Pagina 20Pagina 21Pagina 22Pagina 23Pagina 24Pagina 25Pagina 26Pagina 27Pagina 28Pagina 29Pagina 30Pagina 31Pagina 32Pagina 33Pagina 34Pagina 35Pagina 36Pagina 37Pagina 38Pagina 39Pagina 40Pagina 41Pagina 42Pagina 43Pagina 44Pagina 45Pagina 46Pagina 47Pagina 48Pagina 49Pagina 50Pagina 51Pagina 52Pagina 53Pagina 54Pagina 55Pagina 56Pagina 57Pagina 58Pagina 59Pagina 60Pagina 61Pagina 62Pagina 63Pagina 64Pagina 65Pagina 66Pagina 67Pagina 68Pagina 69Pagina 70Pagina 71Pagina 72Pagina 73Pagina 74Pagina 75Pagina 76Pagina 77Pagina 78Pagina 79Pagina 80Pagina 81Pagina 82Pagina 83Pagina 84Pagina 85Pagina 86Pagina 87Pagina 88Pagina 89Pagina 90Pagina 91Pagina 92Pagina 93Pagina 94Pagina 95Pagina 96Pagina 97Pagina 98Pagina 99Pagina 100Pagina 101Pagina 102Pagina 103Pagina 104Pagina 105Pagina 106Pagina 107Pagina 108Pagina 109Pagina 110Pagina 111Pagina 112Pagina 113Pagina 114Pagina 115Pagina 116Pagina 117Pagina 118Pagina 119Pagina 120Pagina 121Pagina 122Pagina 123Pagina 124Pagina 125Pagina 126Pagina 127Pagina 128Pagina 129Pagina 130Pagina 131Pagina 132Pagina 133Pagina 134Pagina 135Pagina 136Pagina 137Pagina 138Pagina 139Pagina 140Pagina 141Pagina 142Pagina 143Pagina 144Pagina 145Pagina 146Pagina 147Pagina 148Pagina 149Pagina 150Pagina 151Pagina 152Pagina 153Pagina 154Pagina 155Pagina 156Pagina 157Pagina 158Pagina 159Pagina 160Pagina 161Pagina 162Pagina 163Pagina 164Pagina 165Pagina 166Pagina 167Pagina 168Pagina 169Pagina 170Pagina 171Pagina 172Pagina 173Pagina 174Pagina 175Pagina 176Pagina 177Pagina 178Pagina 179Pagina 180Pagina 181Pagina 182Pagina 183Pagina 184Pagina 185Pagina 186Pagina 187Pagina 188Pagina 189Pagina 190Pagina 191Pagina 192Pagina 193Pagina 194Pagina 195Pagina 196Pagina 197Pagina 198Pagina 199Pagina 200Pagina 201Pagina 202Pagina 203Pagina 204Pagina 205Pagina 206Pagina 207Pagina 208Pagina 209Pagina 210Pagina 211Pagina 212Pagina 213Pagina 214Pagina 215Pagina 216Pagina 217Pagina 218Pagina 219Pagina 220Pagina 221Pagina 222Pagina 223Pagina 224Pagina 225Pagina 226Pagina 227Pagina 228Pagina 229Pagina 230Pagina 231Pagina 232Pagina 233Pagina 234Pagina 235Pagina 236Pagina 237Pagina 238Pagina 239Pagina 240Pagina 241Pagina 242Pagina 243Pagina 244Pagina 245Pagina 246Pagina 247Pagina 248Pagina 249Pagina 250Pagina 251Pagina 252Pagina 253Pagina 254Pagina 255Pagina 256Pagina 257Pagina 258Pagina 259Pagina 260Pagina 261Pagina 262Pagina 263Pagina 264Pagina 265Pagina 266Pagina 267Pagina 268Pagina 269Pagina 270Pagina 271Pagina 272Pagina 273Pagina 274Pagina 275Pagina 276Pagina 277Pagina 278Pagina 279Pagina 280Pagina 281Pagina 282Pagina 283Pagina 284Pagina 285Pagina 286Pagina 287Pagina 288Pagina 289Pagina 290Pagina 291Pagina 292Pagina 293Pagina 294Pagina 295Pagina 296Pagina 297Pagina 298Pagina 299Pagina 300Pagina 301Pagina 302Pagina 303Pagina 304Pagina 305Pagina 306Pagina 307Pagina 308Pagina 309Pagina 310Pagina 311Pagina 312Pagina 313Pagina 314Pagina 315Pagina 316Pagina 317Pagina 318Pagina 319Pagina 320Pagina 321Pagina 322Pagina 323Pagina 324Pagina 325Pagina 326Pagina 327Pagina 328 • Pagina 329 • Pagina 330Pagina 331Pagina 332Pagina 333Pagina 334Pagina 335Pagina 336Pagina 337Pagina 338Pagina 339Pagina 340Pagina 341Pagina 342Pagina 343Pagina 344Pagina 345Pagina 346Pagina 347Pagina 348Pagina 349Pagina 350Pagina 351Pagina 352Pagina 353Pagina 354Pagina 355Pagina 356Pagina 357Pagina 358Pagina 359Pagina 360Pagina 361Pagina 362Pagina 363Pagina 364Pagina 365Pagina 366Pagina 367Pagina 368Pagina 369Pagina 370Pagina 371Pagina 372Pagina 373Pagina 374Pagina 375Pagina 376Pagina 377Pagina 378Pagina 379Pagina 380Pagina 381Pagina 382Pagina 383Pagina 384Pagina 385Pagina 386Pagina 387Pagina 388Pagina 389Pagina 390Pagina 391Pagina 392Pagina 393Pagina 394Pagina 395Pagina 396Pagina 397Pagina 398Pagina 399Pagina 400Pagina 401Pagina 402Pagina 403Pagina 404Pagina 405Pagina 406Pagina 407Pagina 408Pagina 409Pagina 410Pagina 411Pagina 412Pagina 413Pagina 414Pagina 415Pagina 416Pagina 417Pagina 418Pagina 419Pagina 420Pagina 421Pagina 422Pagina 423Pagina 424Pagina 425Pagina 426Pagina 427Pagina 428Pagina 429Prossima »


MeteoSat
Previsioni Oggi Previsioni Domani Previsioni DopoDomani
Copyright © 2005 by Circolo Miani.
Powered by: Kreativamente.3go.it - 21 December, 2024 - 12:54 pm - Visitatori Totali Nr.