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Circolo Miani » News Correnti » Page 29 Che film hanno visto al Piccolo? » Inviato da valmaura il 1 July, 2022 alle 1:18 pm L'altro ieri a leggere la cronaca dei lavori in Comune a Muggia cadono le braccia, per non dire qualche altro attributo umano.
Ma che film hanno visto?
Ora la battaglia per la difesa della dignitเ delle istituzioni comunali, a partire da Consiglio e Commissioni, e per la loro assoluta trasparenza, ่ sempre stata una bandiera, un principio per cui Maurizio Fogar, spesso in assoluta solitudine si ่ battuto in Comune.
La questione dello sfarinarsi delle presenze degli esponenti di maggioranza, sarเ per il caldo come la neve artificiale annunciata dal vicesindaco Delconte, alle Conferenze dei Capigruppo e ai lavori delle tre ultime Commissioni, dove erano sempre e solo gli esponenti delle minoranze a garantire il numero legale ed a salvare i lavori, ่ stata sempre e solo sollevata dal consigliere Maurizio Fogar, come facilmente risulta dai video pubblicati su Rete civica comune di Muggia.
Gli inascoltati inviti da lui rivolti ad una maggioranza, che in quanto tale, ha la responsabilitเ, diremmo l'obbligo, di garantire, anche numericamente, il funzionamento dell'istituzione Comune, anche a tutela della dignitเ e della credibilitเ dello stesso ente a fronte di oltre la metเ del corpo elettorale che non a torto ha disertato il voto.
L'iniziativa di abbandonare i lavori dell'ultima Commissione ่ nata, ed ่ stata annunciata e motivata dallo stesso consigliere Fogar (vedesi il video allegato).
La domanda allora ่: come mai la notizia non ่ stata data e la responsabilitเ attribuita a terzi?
Una risposta please, altrimenti chi ne perde, oltre che la veritเ dei fatti, ่ soprattutto chi pubblica film appunto mai visti.
Teodor
https://youtu.be/xrTvnNHfj9E?t=1120 clicca sopra per la videocronaca.
Noi e la Barcolana. » Inviato da valmaura il 1 July, 2022 alle 1:15 pm Una regata che da anni ha smarrito il suo spirito iniziale a favore del business.
Alcune settimane or sono ci ่ pervenuta (al Circolo Miani) l'offerta di entrare nella lista delle associazioni onlus a cui i partecipanti alla regata possono destinare un aiuto economico, insomma denaro, la chiamano la rete del dono. E Dio solo sa quanto una realtเ come la nostra Associazione che vive solo sull'autofinanziamento abbia necessitเ di aiuto economico, e cogliamo l'occasione per rinnovare ai nostri lettori l'invito a destinare il 5 x 1000 al Circolo Miani, costa solo una firma.
Ma la dignitเ noi non siamo abituati a barattarla per vil denaro ed abbiamo risposto declinando l'invito a partecipare alla rete e spiegandone la ragione.
Una organizzazione che negli anni accetta di ospitare nel suo villaggio le proprietเ della Ferriera di Servola e che l'ultimo anno ha tra i suoi partner economici principali la Siot non fa per noi. Soprattutto se sbandiera nei suoi convegni collaterali che la Barcolana ่ una manifestazione sportiva che sempre di pi๙ si qualifica per l'attenzione a temi d'attualitเ e l'impegno a favore dell'ambiente: con la Ferriera e la Siot?
C'่ molto che non torna. E destina il tuo 5 X 1000 al Circolo Miani scrivendo il Codice Fiscale 90012740321 nella apposita casella delle associazioni di volontariato sulla tua dichiarazione dei redditi, qualunque essa sia. Ho timore, e non poco. Maurizio Fogar. » Inviato da valmaura il 28 June, 2022 alle 11:42 am Trieste e Muggia, con il coinvolgimento di Dolina-San Dorligo, si trovano di fronte a due-quattro anni di incognite piene di rischi. Rischi per la reale sostenibilitเ-compatibilitเ dello sviluppo economico, per le trasformazioni anche radicali del territorio e della qualitเ della vita dei residenti, e stiamo parlando di decine e decine di migliaia di persone.
Si va dall'area Scalo Legnami, passando per la Ferriera, il Canale navigabile o industriale che dir si voglia, la vasta zona della ex Raffineria Aquila, la Valle delle Noghere fino a Montedoro compreso, per finire alla foce del Rio Ospo.
Questo a terra, poi c'่ l'enorme problema dei dragaggi a mare che interesseranno praticamente i due terzi del Vallone di Muggia: a partire appunto dallo Scalo Legnami per finire al Rio Ospo. Dragaggi che avverranno sui 1200 ettari di fondali marini definiti dal Ministero dell'Ambiente nell'allora Sito Inquinato di interesse Nazionale come fortemente inquinati e caratterizzati da metri stratificati di fanghi tossici risultato dello scarico incontrollato a mare nei decenni degli scarti di lavorazione delle industrie presenti.
Sbagliare tecnologie per effettuarli significa scatenare un effetto dispersione degli inquinanti cancerogeni ampiamente presenti ed impestare per effetto delle correnti marine tutto il Golfo di Trieste, da Sistiana a Capodistria. Gli esiti sarebbero letali per il turismo, la balneazione e per tutte le attivitเ lavorative collegate alla pesca ed alla mitilicoltura. Lo diciamo e scriviamo da anni in piena solitudine e non perch่ ci piace gridare al lupo, al lupo per puro sfizio.
Finiamo questo argomento. Il Presidente dell'Autoritเ Portuale ha dichiarato, per altro in termini assai vaghi e generici, nel corso della recente audizione voluta e richiesta dal consigliere Maurizio Fogar in Consiglio comunale a Muggia che i dragaggi saranno effettuati ricorrendo alle pi๙ innovative, e costose, tecnologie, immaginiamo perch่ non lo ha detto con il metodo dell'aspirazione. Che ci saranno rigorose prescrizioni ed altrettanto rigorosissimi controlli.
Belle parole. Ma chi saranno i prescrittori ed i controllori?
Azzardiamo qualche sigla: l'Arpa e la Regione Friuli Venezia Giulia, la Capitaneria di Porto?
Gli stessi soggetti che hanno ampiamente sottovalutato, per non dire ignorato la ultraventennale tragedia della Ferriera, del vecchio Inceneritore a diossine, della SIOT, e degli interramenti tossici abusivi a mare?
Certo questa non ่ una rassicurazione, anzi ่ solo fonte di ulteriori preoccupazioni ed appunto timori.
A terra la situazione non muta poi molto, e per le stesse ragioni della affidabilitเ di prescrittori e controllori. E qui poi si apre un'altra incognita di non poco peso: la volontเ di coinvolgere le decine di migliaia di residenti in una campagna informativa PREVENTIVA e in un processo partecipativo su scelte che avvengono fuori dalla porta delle loro case.
Qui Zeno D'Agostino nell'audizione ha sorvolato dando la classica risposta in politichese: ovvero che il confronto tra soggetti attuatori (Porto, Coselag, ecc.) e le comunitเ avverrเ attraverso i canali istituzionali della democrazia rappresentativa, ovvero i sindaci.
E stupisce che un uomo intelligente come il Presidente dell'Autoritเ Portuale e Coselag non abbia imparato la lezione del Laminatoio a Caldo calato dall'alto alle Noghere, sulla testa dei residenti. Con tutto quello che ne ่ seguito: la rivolta dei Muggesani. E soprattutto quando in realtเ, contrariamente a quanto accaduto per il sindaco di Monfalcone, mai, ripeto mai, nei cinque anni precedenti dove in seno al Comitato di gestione dell'Autoritเ Portuale si assumevano decisioni primarie per il futuro di Muggia, ci sia stata una minima presenza ed un coinvolgimento del Comune Istroveneto nei percorsi. Lo si apprendeva a cose fatte dalla stampa.
E poi quanto ่ rappresentativa una democrazia le cui istituzioni si reggono sul consenso di un quarto scarso dei loro cittadini e su una astensione dal voto di oltre la metเ di essi?
Ecco dunque come i miei timori ritengo non siano infondati, perch่ le scelte che si assumeranno, e si attueranno con i nostri denari pubblici, muteranno profondamente vita ed abitudini di tantissime persone. Potrเ essere per il meglio, e noi lo auspichiamo, o per il peggio, come troppe volte in passato ่ accaduto o sta per accadere (il raddoppio del Laminatoio a Caldo programmato in Ferriera dove quello cacciato dalla porta alle Noghere rientra in peggiori condizioni dalla finestra).
Il mio, il nostro impegno (Circolo Miani, Lista civica Muggia e Trieste Verde) ่ garantito e con le solite assodate competenze che tutti obtorto collo sono costretti a riconoscerci, cos์ come la nostra volontเ di non mollare la presa. Ma sarเ sufficiente?
Poste le attuali desolate condizioni in cui versa il sistema politico, nessuno escluso, e quello imprenditoriale-sindacale a Trieste, essenziale ancora una volta e pi๙ di prima sarเ la scelta personale e la partecipazione dei cittadini nell'affiancarci in questo impegno.
Saranno capaci di farlo? E soprattutto vorranno farlo in un momento in cui sarเ in gioco la loro vita ed il loro futuro?
Francamente non sono in grado di rispondere.
Maurizio Fogar. E destina il tuo 5 X 1000 al Circolo Miani scrivendo il Codice Fiscale 90012740321 nella apposita casella delle associazioni di volontariato sulla tua dichiarazione dei redditi, qualunque essa sia. Rispunta l'Arpa sulla Ferriera, ma a babbo morto. » Inviato da valmaura il 28 June, 2022 alle 11:40 am Se la tragicitเ della situazione non lo impedisse sarebbe tutto da ridere sulla qualitเ dell'aria il commento dell'Arpa, per altro limitato alla situazione di Servola contrariamente a quanto scritto nel 2008 dalla stessa Agenzia: ovvero che il grave inquinamento in uscita dalla Ferriera investiva appieno tutto il territorio provinciale che per il Capodistriano lo aveva giเ denunciato l'analisi dell'Agenzia Slovena.
Ma leggiamolo dalla stampa di oggi: Nello specifico di Trieste, poi, si ่ registrato negli ultimi due anni un calo importante degli inquinanti nel rione di Servola, dove non ่ pi๙ attivo l'altoforno della Ferriera. Quanto alle prospettive da valutare, l'incremento del numero delle navi in arrivo non dovrebbe portare sul fronte ambientale ricadute importanti: si tratta di inquinanti diversi e di certo, spiegano i tecnici, l'impatto non sarเ minimamente paragonabile a quello dell'ormai ex impianto siderurgico di Servola..
Avete capito bene? A parte le solite dimenticanze: Cokeria, macchina colare ed Agglomerato che da soli producevano i due terzi dell'inquinamento, per le polveri ci pensavano i cumuli a parco.
Ma cosa ha fatto l'Arpa ed il suo dante causa, l'assessorato regionale all'Ambiente, dal 2001 al 2021 per sanare questa situazione che oggi descrive?
Praticamente nulla di concreto se si escludono i pannicelli caldi, un placebo, delle prescrizioni rimaste sempre lettera morta.
Se negli ultimi due anni di produzione della Ferriera l'inquinamento acustico ่ crollato ben sotto i limiti di legge, sono praticamente cessati gli episodi di sollevamento e dispersione di polveri, e le emissioni, soprattutto quelle sistematiche provenienti dall'impianto di agglomerazione, sono state fortemente ridotte il merito non ่ affatto dell'Arpa ma dalla collaborazione richiesta dalla direzione della fabbrica e da Arvedi al Circolo Miani che ha prodotto questi significativi, e positivi, risultati. L'Arpa, la Regione ed il Comune praticamente mai pervenuti in questo biennio.
Questa ่ la semplice realtเ dei fatti che i residenti compresi tra i Campi Elisi e Muggia possono ben confermare, tutto il resto ่ fumo negli occhi. Appunto. Non farti fregare. Fatti informare!
E destina il tuo 5 X 1000 al Circolo Miani scrivendo il Codice Fiscale 90012740321 nella apposita casella delle associazioni di volontariato sulla tua dichiarazione dei redditi, qualunque essa sia. Multe: 1000 euro alla Ferriera e 2000 al nonno pensionato. » Inviato da valmaura il 27 June, 2022 alle 11:52 am E' proprio vero che c'่ multa e multa. A leggere oggi della sanzione di duemila euro affibbiata al nonno pensionato che non ha impedito al nipotino di bagnarsi al moletto del Cedas, come fanno tutti gli altri solo che lui ่ stato sfortunato, ci vengono in mente due fatterelli.
Il primo sono le multe di mille euro con cui si chiudevano i processi contro le proprietเ della Ferriera (Lucchini-Sevestal) per inquinamento poi sempre derubricato a semplice imbrattamento.
Il secondo ่ l'inerzia e la disattenzione della Capitaneria di Porto, la stessa che ha sanzionato nonno e nipote, ma allora era in buona compagnia: Arpa, Regione, Comune, ASS e magistratura varia, sempre nei riguardi della Ferriera quando negli anni ha interrato abusivamente il Vallone di Muggia in localitเ Scalo Legnami, modificando visibilmente la linea di costa per un'area pari a ben otto campi di calcio, non di calcetto per intendersi, scaricando in mare centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti e fanghi tossici.
Se ne accorsero anni dopo le Procure di Perugia e Grosseto, in una inchiesta nazionale sullo smaltimento illecito di rifiuti speciali e di frode e falso che portarono all'arresto anche di tre triestini. E non ci pare che a Perugia e Grosseto godano della vista sul Vallone di Muggia e sul Golfo di Trieste, n้ abbiano motovedette e gommoni.
La memoria: che brutta bestia!
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