Dipiazza. 720 giorni, 12 ore, 18 minuti e 20 secondi
» Inviato da valmaura il 19 June, 2018 alle 12:12 pm
Il mese scorso, ovvero maggio, era l’ultimo del “quinquemestre legale” sulla Ferriera che il Comune ha appaltato, per la modica cifra di nostri 51.000 euro a due legali veneti. Da quando, era dicembre dello scorso anno, il sindaco ha strombazzato su stampa e televisioni sempre compiacentemente prone l’iniziativa, per cinque mesi non se ne è saputo più nulla che è nulla. Visto che i soldi sono dei triestini, il Sindaco che li ha spesi, ed i legali che li hanno incassati, farebbero cosa buona e giusta a raccontarci a cosa sono serviti. Silenzio totale invece, tombale verrebbe da dire, pure sull’operato del consulente del Sindaco sulla Ferriera. Anche in questo caso l’unica notizia in cinque mesi e mezzo è stata la durata del suo incarico, annuale, ed il compenso di, sempre nostri, 30.000 euro. Ed oggi fanno due anni esatti dalla terza rielezione di Dipiazza a Sindaco. Ovvero 730 giorni, 12 ore, 18 minuti e 20 secondi da quel suo “Chiudo in 100 giorni”, l’area a caldo della Ferriera, stragiurato e firmato in diretta a TeleCamberquattro. Lingua biforcuta: direbbero Tatanka Yotanka (Toro Seduto) e Tashunka Uitko (Cavallo Pazzo).
» Inviato da valmaura il 18 June, 2018 alle 11:44 am
Già il giorno scelto porta male, pur non essendo cabalistici: il 19 giugno. Giusto giusto il secondo anniversario della terza rielezione a sindaco di Dipiazza: quello di “quel cancro lo chiudo domani” (2001), “se sfora ancora una volta, la chiudo” (2006) e “chiudo l’area a caldo in 100 giorni” (2016). Ma prendiamo atto che il nuovo Presidente Fedriga ha scelto di proseguire sulla strada tracciata da Illy, sindaco “Nel 2000 l’aria di Servola sarà pulita” e presidente Regione, da Tondo uno e due, presidente Regione quello del “se eletto una settimana dopo verrò a Servola (a cui attribuisce da vero conoscitore 50.000 residenti) e chiederò agli abitanti come chiudere la Ferriera” (2008). La siora Maria morta nell’attesa glielo ha lasciato scritto in testamento. E “chiudere la Ferriera è la priorità della mia Amministrazione” (sempre 2008). Da Dipiazza, sindaco uno e trino, da Cosolini e Serracchiani. Dunque Massimiliano Fedriga è in buonissima compagnia, ovviamente secondo i punti di vista si intende, e certo si comprende il perché delle gimcane del suo assessore Scoccimarro nelle prime assai infelici uscite pubbliche sempre sulla Ferriera. Poi gli è scoppiata in mano la bomba dei dragaggi nel porto di Monfalcone, dove, non aveva neanche finito di omaggiare la monfalconese predecessora Sara Vito, ed esaltare, “blindare” addirittura, i vertici tecnici del suo assessorato e dell’Arpa, che la magistratura goriziana gliene indaga uno, ed i bene informati vociferano che si tratta solo del primo della lista. Il neoassessore all’ambiente regionale era partito come un gallo ruspante a TeleCamberquattro, alla Rai regionale lottizzata, e sulla sua pagina Facebook: “chiudere in tempi brevi la Ferriera e mettere i lavoratori in cassa integrazione”. Ora che la legge non glielo consenta per lui era solo un inutile dettaglio, ma tant’è dopo i proclami di Dipiazza e Tondo evidentemente non voleva essere da meno. Poi silenzio, dopo la riunione con i vertici tecnici del suo assessorato ed Arpa, al posto del “ruspante” compare un gallo cappone. Talmente abbacchiato e dimesso che si fa sfanculare perfino da Cosolini, che è tutto dire, sempre dagli schermi di TeleCamberquattro, con il vicedirettore che prima cerca di rianimarlo, la pagnotta è sacra, e poi infastidito lo invita a rispondere. Ora il 19 giugno il Fedriga, indisponibile per un mese e mezzo, anche solo a dare un riscontro agli inviti di Circolo Miani e Servola Respira, ma ognuno risponde della sua educazione, organizza un incontro con le sigle che in questi anni hanno dimostrato di non conoscere e capire niente del ciclo produttivo della Ferriera e delle criticità degli impianti, ma di saper bene appoggiarsi agli amici di partito, in campagna elettorale e non: a fianco di Tondo prima, di Cosolini e Dipiazza poi e propagandisti elettorali dei 5Stelle in ultimo. Può giovare qui di sfuggita ricordare che il tavolo tecnico regionale messo su dalla Serracchiani l’altr’anno con la partecipazione di Circolo Miani e Servola Respira è stato fatto saltare alla terza riunione quando cioè Arpa, consulenti e tecnici dell’Assessorato Ambiente, presenti sempre ai massimi livelli, si rifiutarono di dare risposte alle segnalazioni precise sulle criticità degli impianti avanzate proprio da Romano Pezzetta e Maurizio Fogar. Appare del tutto evidente che confermando in blocco la struttura tecnica regionale, consulenti ed Arpa compresi; escludendo le uniche realtà che conoscono problemi e soluzioni della Ferriera, la linea Fedriga/Scoccimarro è chiarissima: lasciare le cose come stanno magari (e)ruttando parole di fuoco. E noi sopra gliene abbiamo ricordate alcune utili allo loro bisogna. Per quanto ci riguarda Circolo Miani e Servola Respira che hanno sollevato ed affrontato il problema dal 1998, continueranno nel loro impegno e nel percorso di confronto con la proprietà per arrivare a misure ed interventi concreti a tutela della salute di cittadini e lavoratori. Esattamente l’opposto delle chiacchiere dei politici di vecchio e nuovo conio e delle campagne propagandistiche promosse dal MinCulPop dell’informazione locale. Saranno, come sempre, i cittadini a valutare i risultati. Se volete aiutarci con un vostro "Mi Piace" alle nostre Pagine, meglio.
Nella foto una rappresentativa panoramica di gruppo.
» Inviato da valmaura il 17 June, 2018 alle 12:02 pm
Decreto antipovertà Regione FVG
“La Giunta regionale delibera che, sulla base ed a parziale modifica di quanto decretato in precedenza, il semestre di proroga del Sostegno al reddito regionale (MIA) per il periodo compreso tra gennaio e giugno 2018, venga erogato con le modalità in vigore fino al dicembre 2017, in una unica soluzione entro e non oltre il 30 giugno del corrente mese. Per gli importi fa fede quanto fissato nella delibera di proroga, ovvero gli stessi percepiti nel bimestre settembre-ottobre 2017 dai beneficiari. La giunta regionale nel dare efficacia con procedura d’urgenza alla presente delibera la trasmette ai comuni di competenza per l’immediata esecutività ed all’INPS per opportuna conoscenza. Salvaguardando così i termini della legge statuale istitutiva del REI e permettendo ai cittadini aventi diritto di effettuarne richiesta a partire dal 1 luglio.” Se la Giunta regionale Fedriga trova tempo e necessità di ridurre di un milione le spese per l’accoglienza dei migranti, facciamo fatica a capire perché non ne trovi per aiutare i cittadini residenti.
» Inviato da valmaura il 15 June, 2018 alle 12:19 pm
Senza parole si rimane, a leggere le parole pronunciate dai politici (Camber il minore per distinguerlo dal pregiudicato maggiore, Carlo Grilli l’evanescente assessore ai servizi sociali (?) del Comune, e perfino Massimiliano Fedriga) nel silenzio di tutti gli altri, a partire dal PD impegnato a scannarsi in lotte fratricide su quello che gli è rimasto. Questi politici hanno la responsabilità piena di quanto è successo. Lo sapevano da mesi e non hanno fatto nulla per evitarlo, eppure bastava così poco, una delibera regionale che ripristinasse anche per i sei mesi di proroga il sistema erogativo del MIA (l’assegno regionale di sostegno al reddito) in vigore fino al dicembre 2017. Non hanno voluto farlo e le chiacchiere di circostanza ora sono un insulto alla povera gente. Si sono limitati, come un Toio Fior qualsiasi, a deprecare i ritardi, a giocare a scaricabarile su Regione (il Comune) e sull’INPS (la Regione). Se i triestini devono votare personaggi consimili, che una volta eletti ad assumere responsabilità e rappresentanza della comunità dimostrano la loro totale inutile incapacità, allora è meglio abolire le elezioni e soprattutto le laute indennità dei politici, e nominare per concorso un ragioniere a sindaco di Trieste. Si, ripubblicare la copertina di Cuore ci sembra dovuto.
» Inviato da valmaura il 14 June, 2018 alle 1:16 pm
Il neoassessore all’ambiente regionale non fa neanche in tempo a finire l’elogio e la conferma “blindata” dei vertici del suo assessorato che la magistratura goriziana gliene indaga uno. Ora, per amor del cielo magari verrà prosciolto, il funzionario regionale di cui saremmo ansiosi di conoscere il nome e magari il cognome ed i provvedimenti cautelativi che i vertici regionali intendono prendere nei suoi confronti, a parte la fiducia accordatagli impetuosamente dal nuovo assessore, forse maggior cautela e soprattutto conoscenza sarebbero opportune da chi è comandato a dirigere un assessorato così delicato. Dopo il passo falso sulla questione Ferriera la nuova amministrazione regionale si vede esplodere il caso dell’indagine dei Carabinieri dei NOE e della magistratura goriziana sul porto di Monfalcone da domani incorporato nell’Autorità portuale di Trieste. Le accuse mosse, dopo accurate indagini, non sono da poco e la domanda che sale spontanea è: ma l’Arpa dove stava nel frattempo? Da segnalare che, a parte sintassi, ortografia e testo da far rimpiangere i compitini delle elementari, il “giornalista” del piccolo giornale, gìà a suo tempo inviato ad elogiare il master chef aziendale della mensa delle acciaierie Severstal, proprietaria allora della scassata Ferriera, tra i boschi di betulle della ex Unione Sovietica, nell’articolo del piccolo giornale sembra quasi incolpare gli inquirenti di ostacolare la crescita di Portorosega. Insomma i lettori del piccolo giornale in salsa isontina vedono primeggiare notizia e commenti sul porto ora di Trieste in quel di Monfalcone, mentre ai lettori triestini nulla è svelato. Sarà che Monfalcone è la patria della precedente assessora ambientale della Giunta Serracchiani, quella omaggiata dal successore della Giunta Fedriga, ma una domanda sorge obbligata, a costo di ripeterci: se i Carabinieri del NOE indagavano da mesi alla luce del sole sulle banchine del Porto di Monfalcone, i valorosi e virtuosi tecnici regionali, a parte che sull’avviso di garanzia, e soprattutto dell’ARPA, fiduciata e blindata in blocco, dove cavolo stavano?