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Circolo Miani » News Correnti » Page 279 Politici e Ferriera. FATE PENA !!! » Inviato da valmaura il 13 August, 2018 alle 12:17 pm La vicenda di ieri, ben ripresa dal Post e dal video (L'Eco della Serva) qui sotto, è un episodio piccolo ma grandemente indicativo. Piccolo perché si tratta di imbrattamento (le polveri sollevate), fastidioso quanto si vuole, ma non di inquinamento. Indicativo perché ampiamente annunciato dai bollettini meteo e già accaduto in passato. Le cause le abbiamo illustrate nel pezzo qui sotto nella pagina e dunque non le ripeteremo. Ma questo episodio è emblematico della totale ignoranza, delle negligente incapacità di una intera classe dirigente, e del personale tecnico alle sue dipendenze e di quelle sigle di comodo di cui amano circondarsi, di affrontare, prevenire e risolvere anche episodi di elementare portata come quello di ieri. I nomi? Quelli di tutti quanti hanno governato Regione, Comune e Provincia, finchè esisteva, dal 1998 ad oggi. Delle forze politiche, vecchie e relativamente nuove che sette anni non sono pochi, che a vario titolo (opposizione o maggioranza) occupavano i Consigli, e di chi ha collaborato con loro prendendo in giro i cittadini, almeno quella parte minoritaria che ha votato, che qui a Trieste sono decisamente di bocca assai buona e di memoria altrettanto corta. Quando chiamati dall’attuale assessore regionale Scoccimarro gli dicemmo che non aveva senso avviare alcuna collaborazione se non liberava la Regione da consulenti, direttori e tecnici che sulla Ferriera avevano permesso questo disastro, e da venti anni, e che lui invece aveva appena pubblicamente lodato su stampa e TiVù, lui ci domandò ironicamente se pensavamo di saperne di più di Arpa ed Università. “Mille volte di più” gli rispondemmo. Non aprì bocca e ci salutammo. Ecco il tutto sommato piccolo episodio di ieri è la conferma lampante di quanto gli abbiamo inutilmente detto. Si, questi fanno proprio pena! Sbatteteci un vostro "Mi Piace" alla Pagina per consolarvi. https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/a.1497907753813521.1073741826.1497907667146863/2263915397212749/?type=3&theater “Allucinante, inaccettabile” e chi più ne ha, più ne metta. » Inviato da valmaura il 9 August, 2018 alle 12:34 pm Per l’assessore al Patrimonio comunale, Lorenzo Giorgi, è “allucinante” lo stato in cui ieri ha trovato l’ampio edificio scolastico di via Fianona. Per noi invece è “allucinante” che lo scopra solo ora dopo 18 anni di abbandono totale da parte del Comune di questa ampia struttura collocata in un quartiere: Valmaura, in una Circoscrizione: la Settima, da sempre privi di luoghi di incontro ed aggregazione. In questi 18 anni il suo Sindaco ha governato, si fa per dire, per 13; Cosolini per 5 e Lorenzo Giorgi è stato consigliere in Comune per oltre 10. Ed ora, dopo aver fatto degradare nella più totale incuria questo spazio pubblico, si perita pure di esprimere giudizi. L’unica cosa che dovrebbe esprimere, lui ed i suoi colleghi che hanno sgovernato il nostro territorio, sono le scuse, ed un minuto dopo tornarsene a casa facendosi vedere in giro il meno possibile. A proposito non è che la Corte dei Conti vuol dare un’occhiatina per verificare se ci sia un danno erariale da parte degli amministratori comunali? Così per togliersi uno sfizio. “Inaccettabile” la violenza sui più deboli. Così sbotta, irato ma non troppo: alla sua maniera, l’assessore comunale ai Servizi Sociali, Carlo Grilli, a commento dei supposti maltrattamenti subiti da anziani presso una casa di riposo. Mentre ieri, e ieri l’altro chiunque tentasse di telefonare ai vari interni del suo assessorato di via Mazzini che si occupano del Sostegno al reddito, si trovava di fronte al silenzio più totale, oppure, finalmente, alla portineria dell’assessorato si sentiva rispondere che “bisognava venire di persona in via Mazzini, nel camerone a piano terra. Però guardi che abbiamo disposizioni di staccare un massimo di 60 biglietti al giorno”. Per gli altri nisba. Ritornare e sperare di risultare tra i primi 60 classificati. Ovviamente le lunghe ore di attesa senza alcun rispetto per la privacy, queste non sono violenza perché le organizza una “istituzione”. Come i sette mesi di ritardo nel pagamento dei sussidi antipovertà sono una dolce carezza affettuosa per migliaia di triestini. Vai a casa che è meglio Grilli, e inizia a guardare la “trave” che hai nel tuo occhio prima di occuparti delle “pagliuzze” altrui. PS. Per le foto, Facebook Circolo Miani. Ferriera. Tanto rumore per nulla. » Inviato da valmaura il 7 August, 2018 alle 12:54 pm Delle due pagine che in apertura il piccolo giornale dedica alla Ferriera, emergono per contrasto alcune cose, annegate in una mare di altre inutili. Primo. Che il Comune di Trieste ha violato la legge che gli imponeva da tempo di presentare un Piano d’Azione Comunale contro l’inquinamento acustico, dividendo il territorio per zone, con particolare riguardo all’inquinamento da fonte industriale. Secondo. Che la Regione ha violato la stessa legge non sostituendosi al Comune inadempiente. Terzo. Che la scusa puerile dell’inadempienza non regge (favorire la Ferriera) perché più volte in passato la Regione FVG (l’ultima volta proprio nella seconda AIA concessa alla proprietà Ferriera) non ha esitato a derogare (lo può fare) ai limiti di legge. Uno per tutti l’innalzamento a 70 del limite di 50 fissato dalla legge per il mezzo Mobile, centralina di via San Lorenzo in Selva, per le PM10 (polveri sottili). D’altronde la stessa norma sull’inquinamento acustico ha come fine la tutela della salute dei cittadini e dunque mai deroga in questo senso appare più appropriata. La realtà è che non vogliono assumersi alcuna responsabilità. Detto questo tutto il resto è molto fumo e niente arrosto. Salvo per quanto riguarda l’operato dell’ARPA. La stessa Arpa che ha più volte certificato la corretta conclusione dei lavori prescritti dall’AIA alla Ferriera. Ora ci dicono che ci sono degli sversamenti in mare di metalli superiori ai limiti di legge. Bene, anzi male, ma questi sversamenti esistevano da almeno venti anni e per di più in misura ben maggiore, così come l’impestamento delle falde acquifere e dei terreni. Lo abbiamo denunciato in buona compagnia (Ministero dell’Ambiente) dal 2000 in poi e l’ARPA non ha mai mosso dito. Anzi no, eccone l’esempio. Ci sono due episodi che meritano brevemente di essere qui ricordati per la loro alta simbologia. Presunto innocente (Presumed Innocent) è un film del 1990 diretto da Alan J. Pakula, interpretato da Harrison Ford. È tratto da un romanzo di Scott Turow. Ve lo ricordate? Quello in cui una delle prove regina dell’accusa, un bicchiere con le impronte di Harrison Ford, non si trova più e pertanto l’accusa deve rinunciare ad utilizzarla nel processo. Ecco, pur senza il bravo attore americano, la stessa cosa è accaduta al Tribunale di Trieste. Processo alla Ferriera per lo sversamento di inquinanti nel mare del Vallone di Muggia. La prova regina qui consiste non in un bicchiere ma in una provetta contenente il campione di acqua marina prelevato. Dalle cui analisi trovano piena conferma le tesi accusatorie. Come suo diritto la difesa della Lucchini chiede sia prodotta in aula la provetta contenente l’acqua marina incriminata. Il giudice ovviamente, e non può essere diversamente, accoglie la richiesta ed invita l’ARPA a portare, fissando la data della prossima udienza, il campione in questione. Il giorno stabilito per la ripresa del processo, si presenta sconsolato un funzionario dell’ARPA a dichiarare che per quante ricerche avessero fatto, la provetta con il campione d’acqua marina non l’hanno trovata. Nuovo rinvio e nuovo invito ultimativo del Giudice all’ARPA di trovare e produrre in aula la sospirata quanto inquinata acqua del Golfo di Trieste. Alla nuova ed ultima udienza di questo processo si presenta il direttore ARPA per annunciare, affranto, che la boccetta si è rotta e non esiste più il campione analizzato. L’epilogo chiunque lo può immaginare. Prosciolto l’imputato. Il secondo caso riguarda la nomina, sempre nei processi che si susseguono negli anni duemila, di un perito del Tribunale incaricato di fare una perizia sugli impianti. In aula viene chiamato a prestare giuramento di accettazione dell’incarico un ingegnere di Udine, funzionario dell’ARPA, al quale vengono descritti i quesiti a cui dovrà rispondere nella perizia. Dopo la sua accettazione il Tribunale fissa in 180 giorni la data per l’esecuzione peritale e fissa pure la data dell’udienza successiva. Alla stessa, cioè trascorsi i giorni indicati per la redazione della perizia, il funzionario ARPA si presenta e chiede di essere sollevato dall’incarico, ovvero rinuncia allo stesso per manifesta, ammessa, incompetenza. Qualcuno in aula ha proposto a voce alta l’assunzione all’ARPA del proprio cuoco. Ovviamente sei mesi e oltre guadagnati dall’imputato. Sul resto delle due pagine del piccolo giornale non merita sprecare inchiostro. Nelle foto di alcuni anni orsono un “modesto” sversamento (non visibile ad occhio umano da Arpa e Capitaneria portuale) di schiuma bianca (porticciolo tra la Ferriera e pontili Siot). https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/pcb.2256272894643666/2256271981310424/?type=3&theater Trieste città turistica? » Inviato da valmaura il 5 August, 2018 alle 11:48 am No, diremmo proprio di no. Al massimo una città di passaggio dove ci si ferma giusto il tempo per visitare il Castello di Miramare, e pochissimo altro, quando va bene. ‘Sta storia dei concerti sempre e solo in piazza Unità, a proposito chiunque non sia accecato dall’ottusità mentale si faccia due passi in piazza dopo l’ultima tornata e si guardi la pavimentazione dove mette i piedi. Tra strisciate di pneumatici da Tir, macchie a leopardo di olio nero da trazione, fratture e scheggiature delle pietre ha solo l’imbarazzo della scelta. Il centro storico trasformato in pizzeria (Galleria Tergesteo) o tendopoli semipermanenti di bigiotterie e fritture. Piazza Verdi tra giostre e palchi di tubi innocenti semipermanenti. Le rive cancellate per settimane alla vista da simil Suk di Tangeri, lo spazio pedonale oramai ristretto ad un terzo dalla occupazione di tavoli e tavolini dei bar. Difficile che ad un turista, solitamente di mezza età ed oltre, tutto ciò stimoli piacere ed interesse. Chi ci guadagna da questa ennesima “sagra”? Così a naso diremmo appunto i bar, pizzerie e pub dei dintorni. La città ne ricava soprattutto oneri e divieti. Invece di investire in un percorso culturale affiancato dalle poche risorse enogastronomiche che la nostra provincia offre, da una rivalutazione delle bellezze del territorio: da Muggia a Duino, esclusa la mostruosa piramide tronca in cemento armato di Monte Grisa, qui si vivacchia senza arte ne parte passando da una sagra all’altra. Oppure si vaneggia da anni su di una retrograda assurdità come il “parco del mare”. Ora parte pure l’inutile “rifacimento” di piazza Libertà o della Stazione che dir si voglia. Piazza che con l’annesso giardino ai triestini va benissimo così com’è, viabilità compresa; ed allora a che e chi serve buttare quasi cinque milioni di euro in questi inutili lavori? Ma diamine serve a chi li incassa. E poi c’è la stampa che ci mette del suo. Ieri le prime due pagine dedicate ai “bivacchi” sulle panchine, a tre, diconsi tre persone multate (praticamente il Comune ci ha rimesso pure il costo della carta dei verbali, tanto non incasserà mai un centesimo), ed allo “svacco” dei turisti. Che notoriamente non tutti girano in smoking ed alloggiano ai Duchi ed al Teresia. ‘Sti straccioni. Ma per fortuna che Polidori c’è! Nelle due ultime foto (visibili sulla pagina Facebook Circolo Miani), le orripilanti immagini dei bivacchi barcolani, biscazzieri compresi. Fedriga e Di Maio. » Inviato da valmaura il 4 August, 2018 alle 9:39 am Su queste pagine in passato abbiamo criticato alcuni comportamenti dell’allora Vicepresidente della Camera, on. Luigi Di Maio. Sulla sua inerzia parlamentare in cinque anni sull’emergenza Ferriera (serve a nulla venire a passeggiare in corteo ad una settimana dal voto amministrativo, come si è visto) e sull’ostentato bacio genuflesso a favore di fotografi e cameramen al “Miracolo di San Gennaro” guidato dal discusso Cardinal Sepe, cosa che neppure i DC d’annata si erano mai sognati di fare. La Repubblica, fino a prova contraria, non è il Governatorato della Città del Vaticano. Ma ora, fino ad ora, non possiamo che elogiare il suo comportamento da Ministro sul caso ILVA di Taranto. Oltre che per l’indiscusso merito di aver politicamente sepolto il predecessore “prezzemolo” Calenda. Ci è particolarmente piaciuta la scelta di fare assistere 62 sigle di realtà che da anni si battono, dentro e fuori la fabbrica, sulla vicenda ILVA all’ultima riunione ministeriale. Si predica tanto, e spesso a sproposito, di “trasparenza” e di informazione ai cittadini ed il Ministro, per una volta, ne ha dato concreta applicazione. Chi lo critica per questo è dunque un parruccone reazionario, o peggio. Ecco invece l’impietoso confronto con il neopresidente regionale Fedriga. Si incontra con il cavalier Arvedi per discutere di Ferriera non in Regione ma in un ristorante privato e quel che è peggio, come non guidasse un Ente pubblico (la ragione per cui incontra Arvedi) non fa trapelare nulla sugli esiti dell’incontro. Altro non c’è da dire che quanto scritto basta e avanza. E complimenti vivissimi alle sigle amiche del Centrodestra che esprimono “moderata soddisfazione” per l’operato regionale. Non si scordino il Flabello per il prossimo incontro presidenziale, con il caldo che fa Massimiliano Fedriga lo apprezzerà. https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/a.1497907753813521.1073741826.1497907667146863/2252350311702591/?type=3&theater |
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