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Circolo Miani » News Correnti » Page 274 Noi siamo diversi. » Inviato da valmaura il 18 September, 2018 alle 11:48 am E lo siamo orgogliosamente quanto naturalmente. Diversi perché facciamo, o meglio cerchiamo di fare, informazione, in un quadro di piattume e bugie. Diversi perché prima di scrivere ci informiamo e ricerchiamo quelle cose che eventualmente conosciamo poco. Diversi perché colti in una società di incolti (il titolo di studio c’entra poco). Diversi perché preparati e competenti in una comunità dove comandano incompetenti ed arroganti. Diversi perché distanti e distinti da una politica e da una classe dirigente più attenta agli affari di pochi che agli interessi di Trieste. Diversi perché non abbiamo altra parte politica che gli affanni ed il benessere nostro e della nostra comunità. Diversi perché portiamo il nome di Ercole Miani. Trieste è senza Sindaco. » Inviato da valmaura il 17 September, 2018 alle 12:31 pm Lo avevamo scritto il 24 agosto “Dipiazza un sindaco totalmente inadeguato”, rileggetevelo su questa pagina, pertanto quest’ultimo episodio, quello del manifesto della mostra sulle leggi razziali fasciste con tutto quello che rappresenta, è solo l’ultimo episodio di una catena ininterrotta di “infortuni”. E le premesse c’erano tutte, bastava ascoltare il discorso del Sindaco alla Risiera: “Risiera. Il discorso del Sindaco scritto da Licio Gelli?” nostro articolo del 26 aprile. Certo è che questa Amministrazione di centrodestra ha fatto finire Trieste su stampa e TiVù nazionali e foreste per vicende e comportamenti non certo commendevoli per l’immagine della città. Dalla sala comunale di piazza Unità negata per le unioni civili, al sequestro di coperte ed abiti a chi dormiva per strada, al sequestro degli strumenti musicali ai suonatori ambulanti, allo stacco dello striscione “Verità per Giulio Regeni” dal frontale del Municipio, alle inutili quanto ridicole “ronde” capitanate dal vicesindaco nel salotto buono della città (le periferie? E chissenefrega!), fino al recente caso sulle leggi razziali. Passando per il baciamano a Forza Nuova e Casa Pound. Questo per quanto riguarda l’immagine, che poi solo immagine tanto non è. Per il resto questa amministrazione in due anni e mezzo, quasi metà mandato, ha fallito su quasi tutto. Dallo spostamento dei mercati ortofrutticolo ed ittico, alla “Caserma di Roiano”, alla bonifica dei giardini inquinati, alla vendita dell’area ex Fiera, alla redazione del Piano comunale contro l’inquinamento acustico, per non parlare poi della grottesca vicenda Ferriera e di quella drammatica dell’emergenza povertà. Ora francamente pensavamo che con la precedente amministrazione Cosolini avessimo toccato il fondo. Ci sbagliavamo: Dipiazza ed i suoi assessori sono riusciti nell’impresa di fare peggio. Nonostante avessero la sorte benevola di non avere praticamente opposizioni né in Consiglio comunale (inconsistenti ed impreparati i Cinque Stelle, inesistenti il Pd e soci) e tantomeno ora in Regione. A poco serve lo sfogo odierno di Paolo Rumiz, che potremmo condividere al 90% se non lo avesse scritto proprio lui e proprio sul piccolo giornale. Il ruolo in questi anni della cosiddetta informazione spacciata anche da TeleCamberquattro e dalla Rai regionale, è stato devastante; quasi peggio della politica con la quale fanno un tutt’uno. Chiudiamo con uno scritto di Piero Calamandrei del 1946 che ben riassume l’azione portata avanti dal Circolo Miani in questi anni. “Senza l’accompagnamento dei diritti sociali le tradizionali libertà politiche possono diventare in realtà strumento di oppressione di una minoranza (i privilegiati economici: li definisce) a danno della maggioranza: sicché si può dire in conclusione che i diritti sociali costituiscono la premessa indispensabile per assicurare a tutti i cittadini il godimento effettivo delle libertà politiche.” https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/a.1497907753813521/2292292264375062/?type=3&theater A Trieste dunque non c’è democrazia. » Inviato da valmaura il 16 September, 2018 alle 12:52 pm Mattarella: "Libertà di stampa fondamento della democrazia.” Dichiara ieri il Presidente della Repubblica a reti unificate. Ergo a Trieste, e magari non solo, non c’è democrazia perché stampa e televisioni locali, Rai regionale in testa: altro che “servizio pubblico”, pubblicano solo quanto aggrada ai loro padroni di riferimento, siano essi economici o politici. No tranquilli, stavolta non parleremo dei 18 (diciotto) anni di sistematiche censure e diffamazioni a cui è sottoposto il Circolo Miani, e senza che nessuna forza politica, Cinque Stelle compresi, o intellettuale abbia avuto da che ridire. Parleremo invece della censura sostanziale a cui è stato sottoposto il corteo organizzato ieri da una parte del Movimento indipendentista triestino. Nella sua organizzazione ma soprattutto nel racconto della manifestazione che ha visto la partecipazione di alcune centinaia di triestini (quattrocento circa). Si può concordare o meno con l’idea che ha spinto in piazza questi concittadini; si può detestare o meno le persone degli organizzatori; ma fare il mestiere del giornalista obbliga ad informare l’opinione pubblica. Altro non c’è da dire. Se non prendere atto che la trimurti della disinformazione attenta ai desiderata di centrodestra e sinistra, con uno spazio garantito ai 5Stelle, tipo riserva indiana, desertifica la democrazia in questa nostra comunità. E rende pertanto assai poco credibili le moralistiche paternali di cui si fa paladina, proprio per la scarsa credibilità che riscuote nell’opinione pubblica triestina. Si, Presidente Mattarella, ha ragione: dove non c’è libertà d’informazione non ci può essere vera democrazia. Ed è forse anche per questo che dal 2001 alle elezioni amministrative vota meno della metà dei triestini. https://www.facebook.com/roberto.urbanaz/videos/10213162764160085/UzpfSTE0MDAyMjEyMDAyODQyNjU6MTkxMDM0MzkxOTI3MTk4OA/?multi_permalinks=1910343919271988¬if_id=1537079170087206¬if_t=group_activity Leggi razziali. Qualcosa ci sfugge. » Inviato da valmaura il 15 September, 2018 alle 2:15 pm “Quel manifesto è esagerato e duro ma lascio lo stesso che venga usato. Ammorbidire i toni”. Non perde occasione il Sindaco Dipiazza per gettare ombre sull’immagine di Trieste. Si lo sappiamo che molto è dovuto alla sua scarsissima conoscenza della storia, anche recente, restando in materia odierna, ma ciò non lo esime dalla responsabilità e dai danni che provoca. Memorabile fu la sua uscita nella campagna elettorale del 2006 ad un dibattito pubblico tra i candidati sindaci al Savoia. Per difendere la sua scelta a favore del Rigassificatore a Trieste, cadendo il quarantennale della costruzione del porto petroli e vedendo in sala l’allora direttore della Siot, se ne sbottò con “Ecco in quarantanni nessun incidente è stato causato a Trieste dalla presenza dei pontili e depositi della Siot”. Fu Maurizio Fogar, tra i presenti che si guardavano basiti, a richiamarlo all’ordine ricordandogli il terribile attentato di Settembre Nero dell’agosto 1972 che distrusse quasi un terzo dei serbatoi della Siot tra Aquilinia e San Dorligo. “Esagerato e duro” ed aggiungiamo noi infame e vergognosa, è stata la scelta del Regime fascista di varare le leggi razziali che Mussolini annunciò proprio da Trieste, in piazza Unità nel 1938 e che il Re Vittorio Emanuele Terzo senza batter ciglio, ad onta imperitura dei Savoia, firmò e promulgò in un Amen. Leggi razziali che colpirono la comunità degli ebrei italiani e triestini, ma non solo. Ora che il Sindaco giudichi, da esteta e critico professionale quindi, “esagerata” la locandina che riproduce una prima pagina del Piccolo di allora, dunque né più né meno la semplice normalità quotidiana per quella testata giornalistica, una delle più asservite al Fascismo, farebbe francamente sorridere se non ci avesse aggiunto due altre affermazioni. “Lascio lo stesso che venga usato”, come fosse un monarca assoluto in vena di concessioni. E l’esortazione ad “ammorbidire i toni”. Ovvero? Qui veramente c’è qualcosa che non va. I “toni” di cosa? Ce lo può spiegare, farci una Lectio magistralis? Come ci è piaciuto assai poco la “prudenza” giustificazionista del Rabbino di Trieste nel suo commento “Dipiazza è molto disponibile, il suo sentimento è quello della partecipazione. Diciamo che spesso sono i meccanismi amministrativi e le divisioni decisionali che subentrano e creano i problemi.” https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/pcb.2291088284495460/2291088027828819/?type=3&theater https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/pcb.2291088284495460/2291088221162133/?type=3&theater FERRIERA. » Inviato da valmaura il 14 September, 2018 alle 2:06 pm Alcune domande secche che sappiamo già rimarranno senza risposta. Alle forze d’opposizione in Comune: Cinque Stelle e PD con annessi. Perché a distanza di mesi non avete mai richiesto al Sindaco Dipiazza che fine hanno fatto i due avvocati veneti, il cui mandato scadeva il 31 maggio, che dovevano entro quella data predisporre un’azione legale contro Ferriera e Regione? Sono stati pagati 51.000 euro dei triestini. Idem dicasi per il lavoro del Consulente del Sindaco sulla Ferriera, Barbieri, consulente pure della Regione e dirigente scientifico dell’Arpa, a tre quarti del suo mandato? Costo sempre per i triestini di 34.000 euro. A Stefano Patuanelli Capogruppo dei 5Stelle al Senato. Perché nonostante le nostre pubbliche richieste non ha chiesto al Ministro dell’Ambiente, Costa, indicato al Governo dai Cinque Stelle, di effettuare controlli senza preavviso alle strumentazioni in uso nelle centraline dell’Arpa FVG, al fine di verificarne la taratura ed il corretto funzionamento? Alla Regione guidata da Fedriga e Scoccimarro. Al Presidente Fedriga. Cosa vi siete detti nel colloquio con Arvedi? E quale ne è stato l’esito? All’assessore all’ambiente Scoccimarro. Lei a giorni alterni dichiara sulla Ferriera una cosa ed il suo contrario. Ci dice perché, come e quando intende chiudere l’area a caldo dello stabilimento? Lei ha più volte elogiato pubblicamente l’operato dell’Arpa che è l’unica per legge abilitata, a parte eventuali azioni della magistratura che non vediamo, a verificare l’osservanza delle prescrizioni AIA ed il rispetto dei limiti delle emissioni della Ferriera. Oltre che a controllare la tenuta degli impianti ed il ciclo produttivo della fabbrica. Lei dovrebbe sapere che la credibilità dell’operato dell’Arpa agli occhi dell’opinione pubblica è sotto zero. Idem dicasi dei risultati prodotti dal lavoro dei consulenti del suo assessorato: Boscolo e Barbieri. Perché li ha confermati in blocco? Alle cosiddette testate di stampa e televisione locali: piccolo giornale, TeleCamberquattro e Rai Regionale. Perché da anni avete steso una cortina di silenzio e censura sulle tante iniziative del Circolo Miani e Servola Respira, i più autorevoli e credibili protagonisti della lotta a tutela della salute e qualità della vita iniziata proprio da loro nel 1998 anche contro la Ferriera? E perché, dando spazio a sigle e comitati vicini ed organici al mondo dei partiti, avete nascosto perfino il confronto in atto con la nuova proprietà della Ferriera per avviare a concreta soluzione, al di là di quanto stabilito dai limiti di legge, le problematiche che più preoccupano decine di migliaia di cittadini? Solo una nota conclusiva. Il fatto che la stampa oggi dia risalto ad una cosa, da noi detta e scritta in tutte le salse da oltre un decennio, e chissà perché mai ripresa dalla trimurti locale dell’informazione, che oggi la intestano agli “amici degli amici”: ovvero che le persone respirano ogni giorno, ogni ora ed ogni minuto e secondo. E di conseguenza inalano contemporaneamente Polveri Sottili e Micro, BenzoApirene, Benzene e Diossine, seppur singolarmente prese al di sotto, di poco, dei limiti di legge, non crediamo vadano nella direzione e nei principi di precauzione e tutela della salute che ispirano le leggi europee ed italiane. Se ne sono accorti? Nella foto. Una delle zone più inquinate d’Italia. Sempre secondo le rilevazioni e gli studi dei tecnici regionali. https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/a.1497907753813521/2290484214555867/?type=3&theater |
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