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Circolo Miani » News Correnti » Page 265 Lavori in corso. » Inviato da valmaura il 7 December, 2018 alle 1:20 pm Ferriera. Ieri altra riunione con i vertici dello stabilimento per fissare le future tappe degli interventi per la prossima settimana. Lo scopo è quello di arrivare ad una soluzione definitiva delle emissioni acustiche dagli impianti, per altro già ampiamente ridotte in questi ultimi tempi grazie alla collaborazione tra Servola Respira, Circolo Miani e la Direzione Ferriera. Altro tema sarà il controllo dei cumuli a parco, dopo l’applicazione delle misure che finora hanno funzionato a dovere evitando l’insorgere di episodi di “spolveramento” anche con le recenti giornate di forte ventosità (Bora a 120 km). Terzo intervento sarà quello di verificare il funzionamento degli aspiratori sugli impianti al fine di captare, convogliare le fuoriuscite di gas e fumi. Tutto questo nell’ottica di una effettiva riduzione di quanto dalla Ferriera esce nell’ambiente esterno. Con fatti concreti e non con il sistema delle chiacchiere utili solo a prendere tempo lasciando di fatto la situazione inalterata. Se è vero che prima o dopo ci sarà una riconversione dell’attività produttiva nell’area oggi occupata dallo stabilimento, intenzione del Circolo Miani e Servola Respira è di avviare da subito, ed i risultati in questi ultimi mesi si sono visti, una riduzione della percezione dei disagi creati da troppo tempo (oltre venti anni) sul nostro territorio dalla Ferriera. Fatti informare! Metti il tuo “Mi Piace” a questa Pagina: Circolo Miani Facebook Riceverai puntualmente notizia dei nuovi articoli. https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/a.1497907753813521/2347084802229141/?type=3&theater Più siamo e meglio stiamo! Giovedì 13 dicembre, ore 11, Regione in piazza Oberdan. » Inviato da valmaura il 6 December, 2018 alle 8:47 am Dopo la manifestazione dei tremila imprenditori ed industriali che secondo tutti, o quasi, i giornali e telegiornali rappresenterebbero addirittura l’ 85% del PIL italiano e sarebbero i produttori della “ricchezza” del nostro Paese, un dubbio ci assale. Senza scomodare Karl Marx, ma limitandoci ai principali economisti e Premi Nobel del Novecento e viventi, la “ricchezza” è prodotta dai LAVORATORI. Si proprio loro: i tartassati, vessati e sempre più spogliati di diritti LAVORATORI. Con le retribuzioni tra le più basse della vecchia Europa e del Nord America/Oceania. D’accordo non sarà più solo la classe operaia alla catena di montaggio, ma anche chi lavora alla tastiera di un computer, nei servizi pubblici e privati, nel terziario e via descrivendo. Senza di loro non ci sarebbe alcuna produzione di “ricchezza”. Altro pensierino della sera da dove saltano fuori i 270 miliardi annui di evasione fiscale (vedi tabella sotto)? Dai lavoratori dipendenti pubblici o privati che hanno la trattenuta alla fonte? Dai pensionati, complice l’Inps? Che i “tremila” produttori di “ricchezza” non se lo siano domandato? Li aiutiamo. Sulla base dell’ultimo rapporto 2016 dell’Eurispes, l’Italia avrebbe un PIL sommerso pari a 540 miliardi – a cui per dirla tutta ne andrebbero aggiunti almeno ulteriori 200 che non sono stati inclusi in quanto derivanti dall’economia criminale, per un totale di 740 miliardi – sui quali, considerando un livello di tassazione del 50%, l’evasione fiscale vale 270 miliardi. Numeri che fanno il paio con l’ultimo Rapporto sull’evasione fiscale, pubblicato dal ministero dell’Economia e basato su dati ISTAT, secondo cui la cifra oscilla tra i 255 e i 275 miliardi di euro. Che in soli OTTO anni porterebbe all’estinzione del Debito Pubblico. Debito pubblico in miliardi: 2.263.479 PIL (prodotto interno lordo) in miliardi: 1.724.954 Sono le pensioni “minime” e sociali da fame, sono il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza, dunque a scassare l’economia italiana? Che anzi ne trarrebbe indubbio giovamento dall’affacciarsi di alcuni milioni di persone alla possibilità di acquisto di beni, alla capacità di spesa. Ecco anche perché bisogna esserci Giovedì 13 dicembre alle ore 11 in piazza Oberdan davanti alla Regione. Più siamo e meglio stiamo! https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/a.1497907753813521/2346158112321810/?type=3&theater Fatti informare! Metti il tuo “Mi Piace” a questa Pagina. (Facebook Circolo Miani) Riceverai puntualmente notizia dei nuovi articoli. Auguri? Di buona DIGNITA’ e solidarietà. Giovedì 13 dicembre alle ore 11 in piazza Oberdan davanti alla Regione. » Inviato da valmaura il 5 December, 2018 alle 9:10 am A che servono gli auguri, le decorazioni e gli alberi di Natale se migliaia di triestini da giugno non hanno più alcun sostegno al reddito e sono ridotti alla miseria ed alla disperazione? L’ INPS che continua a respingere le richieste di accesso al pur modestissimo REI, in pacifica disapplicazione di leggi e norme ministeriali. Il Ministero del Lavoro (Di Maio) che nella sua Direzione Generale Inclusione non trova di meglio che riflettere sulla necessità di confrontarsi con l’INPS. I tempi? Mesi, anni: tanto che fretta c’è. Il Comune di Trieste che dopo aver ammesso il proprio fallimento nei servizi sociali oggi ha la spudoratezza di attaccare sulla compiacente stampa locale chi rivendica il diritto alla sopravvivenza, nel silenzio omissivo, si chiama censura, delle televisioni locali (Rai e TeleCamberquattro). La Regione FVG che dopo i ritardi di mesi nelle erogazioni non riesce a fare altro che sospendere il sostegno al reddito regionale (MIA). Se non ci fossero migliaia di persone, donne, bambini, uomini, ridotte in queste condizioni (14.000 famiglie in Regione solo per la MIA) potremmo filosofare sulla consueta incapacità della politica che spreca soldi in telecamere e pistole, in luminarie e pale d’altare, mentre ignora ed abbandona decine di migliaia di concittadini alla loro triste sorte. Ma non si può perdere tempo, anche un giorno in più significa sofferenze ed esasperazione, perciò troviamoci giovedì 13 dicembre alle ore 11 in piazza Oberdan davanti al Consiglio Regionale, in seduta, per ottenere che la Regione ripristini immediatamente un nuovo sostegno al reddito, insomma una MIA bis, fino all’entrata in vigore dell’eventuale reddito di cittadinanza statale, ripristinando la precedente forma di erogazione diretta bypassando il carrozzone INPS e le inefficienze comunali. E l’invito a partecipare non è diretto ai soli interessati ma a tutta la cittadinanza così spesso “solidale” a parole. Qui chiacchiere ed auguri servono poco: la dignità non la porta Babbo Natale. Natale. L’albero dei poveri. di Gianni Rodari Filastrocca di Natale, la neve è bianca come il sale, la neve è fredda, la notte è nera ma per i bambini è primavera: soltanto per loro, ai piedi del letto è fiorito un alberetto. Che strani fiori, che frutti buoni Oggi sull’albero dei doni: bambole d’oro, treni di latta, orsi del pelo come d’ovatta, e in cima, proprio sul ramo più alto, un cavallo che spicca il salto. Quasi lo tocco… Ma no, ho sognato, ed ecco, adesso, mi sono destato: nella mia casa, accanto al mio letto non è fiorito l’alberetto. Ci sono soltanto i fiori del gelo Sui vetri che mi nascondono il cielo. L’albero dei poveri sui vetri è fiorito: io lo cancello con un dito. https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/a.1497907753813521/2345126589091629/?type=3&theater E’ questa Trieste? » Inviato da valmaura il 3 December, 2018 alle 1:43 pm Trieste. Dov’è finita la “Polis”, insomma la gente? Era da tempo che non mi prendevo un’ora, tra le 11 e le 12, per fare quattro passi in “centro”, tra piazzetta Cavana e Corso Italia. Pensavo di trovare, di domenica e con un tempo che non invita a gite sul Carso, la solita folla del tradizionale “Liston”. Sono rimasto stupefatto. Poche decine di persone, qualche rado gruppetto di turisti, e per il resto solo deserto. I commessi dei negozi aperti e vuoti che fumavano sulla porta. La Galleria Tergesteo che non molti anni fa in domeniche di questo tipo era ricolma di persone, stamane occupata per tre quarti dai tavoli di pizzeria e su piazza Verdi di bar. Uno striminzito passaggio laterale che due persone affiancate non passano, e vuoto pneumatico. La seconda sgradevole sorpresa è che in meno di due anni molti dei tradizionali negozi che il solo guardarne le vetrine era un piacere chiamato desiderio, non esistono più. Al loro posto, uno dietro l’altro ed uno uguale all’altro solo “steakhouse” o simil Pub. Almeno li avessero chiamati frittolini. La domanda che mi sono posto, assalito da un senso di sgomento, è stata molto semplice: sono invecchiato e rincoglionito anzitempo oppure chi amministra questa nostra Trieste andrebbe sull’istante cacciato a calci nel sedere per avere permesso questo scempio? Per avere concesso che il centro di Trieste, dopo il trentennale abbandono dei quartieri semi e periferici, si trasformasse in una gigantesca bistecchiera ed in una distilleria a cielo aperto? Come la città in una sagra perpetua sconvolgendone e rubandone l’anima e lo spirito. Ferriera e Regione. Basta vendere fumo! » Inviato da valmaura il 30 November, 2018 alle 9:13 am Farsi belli con il c… degli altri non è appunto mai bello e tantomeno elegante. Ma tant’è, si sa che queste non sono peculiarità di questa amministrazione regionale e per la verità anche le precedenti non scherzavano. Lo abbiamo scritto ennesime volte e ripubblichiamo sotto l’ultimo nostro articolo. 1) La copertura dei cosiddetti “Parchi minerali”, in realtà cumuli a parco, ma vabbè da certuni più di tanto non si può sperare, non ci azzecca per niente con i passati episodi di “spolveramento”. Fatto imbrattante ma non inquinante, salvo che per il cumulo del Coke. 2) Gli episodi di spolveramento che non si stanno più verificando, neppure con la Bora a 120 degli ultimi giorni, erano causati dalla mancata pulizia dei nastri trasportatori, di strade e piazzali interni alla Ferriera. E non, ripetiamo NON, dalla mancata copertura dei “parchi”. 3) L’inquinamento acustico determinato dallo stabilimento è stato ridotto ben al di sotto dei limiti di legge e quando saranno ultimati i prossimi interventi sarà abbattuto quasi del tutto. 4) Che la Ferriera, a partire dall’Area a caldo, possa probabilmente cessare l’attuale attività e divenire un’area della logistica portuale è cosa che noi (Circolo Miani e Servola Respira) dal 2005 abbiamo illustrato in tutte le sedi. Ovviamente sempre oscurati dai “media” che negavano all’opinione pubblica queste informazioni sgradite ai loro editori di riferimento (i partiti di centrosinistra e destra, che i Grillini allora erano di là da venire. Ma anche dopo non è cambiato nulla). 5) Avevamo più volte titolato “Il Porto chiuderà la Ferriera” ed è l’ipotesi più probabile nell’arco dei prossimi tre anni. Questo percorso da noi annunciato se si avvererà lo si dovrà alla concorde iniziativa del Presidente dell’Autorità Portuale Zeno D’Agostino e di Giovanni Arvedi. 6) La Regione, in particolare il duo Scoccimarro/Fedriga, in questo non ha merito alcuno. 7) Da aprile Circolo Miani e Servola Respira da un lato e la Direzione della Ferriera dall’altro hanno avviato un confronto ed una collaborazione che ha portato, dopo anni di inerzia di ARPA, Regione, Consulenti e Comune, alla soluzione dei punti 1, 2, e 3. E ci saranno a breve ulteriori sviluppi positivi nell’ambito di un progetto che intende nel frattempo (eventuale dismissione programmata dello stabilimento) ridurre al minimo i disagi causati dalla Ferriera sulla nostra popolazione. 8) Qui le chiacchiere della Regione e della politica, tutta, stanno a zero. Come la continua censura attuata con pervicacia da stampa e televisioni a danno dei triestini, lavoratori compresi. Pubblicato da Maurizio Fogar • 10 novembre alle ore 15:23 • FALSO !!! Parco minerali a Servola. Competenze ambientali da Roma alla Regione. «Questa novità rappresenta dunque un “alleggerimento” burocratico – conclude Scoccimarro -. Quindi, nell’interesse di tutti, si ridurranno le tempistiche deputate a portare all’attuazione dell’accordo di programma in merito alla realizzazione delle coperture dei parchi minerali e fossili che risolveranno una volta per tutte gli episodi degli spolveramenti e contribuiranno al sistema di trattamento delle acque». Non è vero per nulla che la copertura dei cumuli di minerali e fossili dei parchi elimini gli spolveramenti. Come abbiamo sempre sostenuto l’unico cumulo che va coperto è quello del Coke, perché inquinante e la Ferriera ha già appositi sili dove stivarlo. Per quanto riguarda poi il barrieramento a mare, finora sono lo Stato e la Regione ad essere inadempienti perché gli accordi di programma riservavano questi interventi agli enti pubblici e nulla finora è stato fatto. Sfidiamo dunque la Regione, l’Assessore Scoccimarro, i suoi consulenti e l’Arpa a smentirci. Possiamo pacificamente affermare che le loro dichiarazioni dimostrano una volta di più l’assoluta non conoscenza dei problemi della Ferriera da parte delle Istituzioni e rappresentano l’ennesima presa in giro dell’opinione pubblica, grazie alla generosa collaborazione di stampa e TiVù regionali. In merito all’inquinamento acustico, esso, grazie alla intensa collaborazione di Servola Respira e Circolo Miani con la Direzione dello stabilimento, è stato negli ultimi tempi ampiamente riportato sotto i limiti di legge ed a breve ulteriori interventi sull’impianto di agglomerazione ne ridurranno viepiù il rumore. Dunque iniziative di raccolta firme a “babbo morto” sul tema, oltre a non produrre alcun effetto pratico se non solo propaganda politica dimostrano che i promotori, i Cinque Stelle, ignorano del pari le vere problematiche del ciclo produttivo della Ferriera. Ma non deve più di tanto stupire visto che si servono degli stessi “esperti” di cui si avvalgono Scoccimarro, Fedriga e Dipiazza. https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/a.1497907753813521/2341826769421611/?type=3&theater |
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