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Circolo Miani » News Correnti » Page 262 Il fantasma della Ferriera. » Inviato da valmaura il 3 January, 2019 alle 1:17 pm In realtà sarebbero due che si aggirano per lo stabilimento ma anche il titolo ha le sue esigenze. Dopo sette mesi, in cui lo abbiamo scritto Dio solo sa quante volte, anche Cosolini uscito dal torpore postprandiale si è accorto della “cosa”. Ovvero di sapere cosa avevano prodotto il consulente del Sindaco, Pierluigi Barbieri, ed i due avvocati veneti sulla Ferriera con gli 85.000 eurini dei triestini a loro pagati. La domanda era rivolta ovviamente al responsabile politico della maggioranza che regge il Comune e che aveva votato le due delibere, ovvero al Sindaco Dipiazza. Ma il particolare, grande appunto come una casa, era sfuggito alla Bucarella che aveva letto una risposta del consulente medesimo. Come l’oste che certifichi la bontà del suo vino. Come si dice in vernacolo “pezo el tacon chel buso” il consulente Pierluigi rivendicava il merito della sua azione (???) nel miglior posizionamento delle centraline di rilevamento, su iniziativa di Procura, Comune (?) e Regione, che hanno rilevato finalmente una riduzione di Polveri Sottili, BenzoApirene e Benzene in particolare della Cokeria. E la Bucarella ha letto questo riuscendo incredibilmente a rimanere seria. Insomma la riduzione delle emissioni della Ferriera è dovuta per Barbieri e TeleCamberquattro al “miglior posizionamento” delle centraline di monitoraggio della fida ARPA. Sommessamente, per migliorare ulteriormente il dato, suggeriamo di metterle in futuro una sulla Rocca di San Servolo (in fin dei conti cambia solo la vocale) e l’altra sulla cima del Taiano. Chiamatelo come volete, conflitto di interessi od altro, ma il Sindaco, dopo aver più volte dichiarato pubblicamente di non fidarsi dell’ARPA è andato ad assumere, come suo consulente, proprio uno dei cinque Direttori scientifici della stessa ARPA FVG e pure ora consulente dell’Assessore regionale all’Ambiente Scoccimarro. Insomma un Barbieri uno e trino. Il secondo “fantasma” che si aggira in Ferriera è quello di Stefano Patuanelli. Il Capogruppo pentastellato al Senato non ha mai risposto in oltre sei mesi alle nostre plurime richieste di richiedere al Ministro dell’Ambiente, Costa, indicato nel Governo dai Cinque Stelle, di inviare, senza preavviso si intende, una ispezione tecnica ministeriale alle strumentazioni in uso alle centraline ARPA che monitorano la Ferriera onde verificarne il corretto funzionamento, come già avvenuto in passato per il Mezzo Mobile di via San Lorenzo in Selva. Un fantasma sordo, e pazienza, incapace anche solo di fare una telefonata. E si che, come recita lo spot, “una telefonata ti allunga la vita”. Ma i fantasmi telefonano Ferriera 2018 » Inviato da valmaura il 31 December, 2018 alle 1:31 pm Tiriamo un bilancio a fine anno. Un bilancio, lo diciamo subito, negativo. Partiamo dalla politica. Ad un Dipiazza, oramai una barzelletta macabra ogni sua parola sul tema, ed un Fedriga che ora scopre di “non aver promesso nulla”, Scoccimarro prenda debita nota dal basamento del suo ipotetico “monumento”, si associano il silenzio pneumatico del PD, e le ridicolaggini dei Cinque Stelle che invece non hanno fatto l’unica cosa seria che potevano fare: ovvero far mandare dal LORO Ministro per l’Ambiente, Costa, una ispezione tecnica senza preavviso alle strumentazioni in uso delle centraline ARPA. Lo abbiamo richiesto quattro volte in sette mesi senza ricevere risposta alcuna, a dimostrazione che anche per loro “il popolo” non conta una mazza. Dunque alla politica un bel ZERO tondo Tondo. E veniamo ora agli enti di controllo, ovvero Arpa e consulenti vari, che hanno la responsabilità tecnica di aver fatto saltare, a metà gennaio di quest’anno, il confronto operativo messo su dalla Serracchiani con Circolo Miani e Servola Respira in Regione, non dando le risposte ai quesiti concreti che le due associazioni ponevano sullo stato degli impianti, sulla qualità dei controlli e sul ciclo produttivo della Ferriera. Arrivando perfino a negare il rispetto dell’ultima diffida emessa dalla Regione sui limiti della produzione di Carbone Coke. Anche sotto la nuova amministrazione regionale a guida Centrodestra, che come primo atto li ha confermati in blocco lodandoli pubblicamente (!!!), hanno dimostrato tutta la loro inazione, fede ne è che scomparsa degli “spolveramenti” e drastica riduzione dell’inquinamento acustico sono frutto ESCLUSIVO del lavoro fatto da aprile in qua da Servola Respira e Circolo Miani. Lavoro che ARPA e consulenti avrebbero potuto fare benissimo da anni ma che non hanno fatto. Perché? Voto SOTTOZERO! E veniamo ora alla proprietà e direzione della Ferriera. La loro disponibilità ad avviare questo confronto con Circolo Miani e Servola Respira, che rappresenta un “unicum” a livello nazionale ma che stampa e televisioni hanno accuratamente oscurato, non ha prodotto, è bene dichiararlo, gli effetti sperati ed annunciati. Se è vero che gli interventi fatti, ma si badi bene non conclusi e stiracchiati oltremodo nel tempo, hanno portato a quanto sopra scritto: la scomparsa degli “spolveramenti” imbrattanti e la riduzione delle emissioni rumorose, hanno lasciato aperte alcune situazioni per troppo tempo. Ovvero la sistematica pulizia e manutenzione delle aree e strade interne dai cumuli di polvere depositati è ancora di là da venire. Idem dicasi per la messa in silos del cumulo del Coke, l’unico veramente inquinante sotto l’effetto del vento. Così come stentano ad essere realizzati gli interventi sull’aspiratore della Cokeria e sui motori dell’impianto di agglomerazione. E nonostante tutte le assicurazioni date dall’azienda non è ancora iniziato l’esame tecnico degli impianti principali, a partire dai forni della Cokeria, e sull’efficacia dei sistemi di aspirazioni gas e fumi, ed abbattimento polveri degli stessi impianti. Insomma alle parole ed alle aperture non è ancora seguita, almeno nei tempi necessari e CERTI, una fattiva e concreta collaborazione. Voto CINQUE Meno! Ovviamente, poiché Circolo Miani e Servola Respira hanno sulla questione Ferriera una solida credibilità tra i cittadini, che nessuna censura e discriminazione ha scalfito in questi venti anni, a gennaio terremo una conferenza stampa dove prenderemo atto dello stato delle cose e decideremo se interrompere questo confronto o valutare se ne esistono ancora i presupposti per proseguirlo. Poiché non siamo “questa politica” per noi le parole ed i tempi hanno valore sacro ed irrinunciabile, così come normalmente avviene tra le persone perbene. Capitan Fracassa e i due Porti di Trieste. » Inviato da valmaura il 30 December, 2018 alle 1:04 pm Dopo esserci sbellicati dalle risa, e non ringrazieremo mai abbastanza Giovanni Tomasin, per le due pagine di intervista, si fa per dire, a Roberto Dipiazza sul piccolo giornale di oggi alla presenza del direttore, sempre si fa per dire, in uscita. La cui summa si raggiunge nell’affermazione di aver fatto una variante al Piano Regolatore comunale per lasciare il sempiterno presidente della Camera di un Commercio in liquidazione fallimentare a “giocare con i pesci" e grattare il poppi alle nutrie: il dotto riferimento è al Parco del Mare defunto prima di nascere. Passiamo alle cose serie. Ovvero il Porto anzi i due porti: quello Vecchio e quello Nuovo. Il primo è stato abbandonato dall’Autorità Portuale, a nostro avviso, troppo in fretta al nulla. O per meglio dire a chi, il Comune, non ha un ‘idea che è una di cosa farne complessivamente, magari consultando prima i cittadini. Si va avanti nello “spezzatino”: dalla demenziale rotonda in Viale Miramare, al futuro Centro Congressi affidato a privati ma noti da decenni in città, a non meglio imprecisate infrastrutture logistiche senza aver prima pensato e deciso un progetto, magari con gara pubblica, su quello che rischia di diventare il principale centro degli affari negli anni a venire a Trieste. Sul secondo, il Porto Nuovo, a cui sono inesorabilmente legate le fortune future di Trieste, iniziano ad addensarsi nere nubi, rappresentate dalla vecchia politica senza che la nuova e le altre opposizioni battano ciglio. Sta quindi a Zeno D’Agostino portare rapidamente, che è il tempo il fattore su cui si gioca la partita, a compimento il suo progetto di rilancio e raddoppio del porto franco internazionale di Trieste. Attualmente infatti il battere sul tempo i “sabotatori” è l’unica arma che possiede e pertanto lavori per chiudere il prima possibile le concessioni e gli investimenti internazionali, qualunque essi siano. Magari cerchi una sponda nel Governo che della Seta oltre che parlarne vorremmo tanto vederla e toccarla. Fatti informare! Spese pazze e strade maledette. » Inviato da valmaura il 27 December, 2018 alle 12:55 pm Era da giorni che lo avevamo in punta di penna. Si insomma il commento sulla condanna in Corte d’Appello di una decina di politici ed amministratori locali per delle spese non “pazze” come titolano giornali e telegiornali ma infamanti e vergognose. E questo al di là dell’eventuale condanna in Cassazione ma ancora prima che iniziassero i processi, l’elenco degli “scontrini” messi a rendiconto e rimborso del fondo che i vari Gruppi consiliari hanno a disposizione in Regione, soldi pubblici di noi cittadini, faceva venire il voltastomaco. Si va dagli ingressi a stabilimenti balneari e saune, tagli di capelli e salmoni per pranzi natalizi, caffè, aperitivi e cene a gogò, gioielli e tutta la gamma degli autoricambi per auto a partire dalle gomme e via elencando. Ora che “eletti” dal popolo con uno stipendio che tra indennità e rimborsi, pure esentasse, arrivano a percepire sugli ottomila euro netti al mese, oltre a tutta una serie sterminata di benefit, non riescano a pagarsi da soli neppure un caffè od il barbiere è cosa che fa gridare vendetta al cielo. Non importa l’entità del maltolto perché l’immagine che ne esce è devastante per la dignità di chiunque, ed anzi l’eventuale esiguità della somma è ancora più biasimevole: insomma roba da ladri di elemosine in sagrestia. Tra questo immondezzaio va segnalata invece la piena assoluzione di Everest Bertoli, la cui imputazione fin dall’inizio appariva erronea ed infondata, ce ne rallegriamo con lui. Strade “maledette”. Non esistono strade “benedette” e curve “maledette”, esistono solo dei bischeri, ci scuseranno i parenti dei purtroppo deceduti, che infrangono sistematicamente i limiti di velocità e gli avvisi stradali di pericolo. Che guidino una moto, una macchina o un Tir la cosa non cambia se non nel maggior rischio di chi sta in sella a due ruote senza alcuna protezione. Tempo addietro un noto campione triestino di Rally ci disse, parlando dell’ennesimo incidente in Costiera epitetata sul piccolo giornale con il solito luogo comune di “Strada maledetta”, che la differenza tra il percorrerla a 120 chilometri all’ora e gli 80 previsti dai limiti stradali è, alla fine, di tre minuti. E concludeva domandandosi “vale morire o rimanere storpiati per risparmiare tre minuti?”. Come FACEBOOK ci fotte. » Inviato da valmaura il 26 December, 2018 alle 1:02 pm Truffa, appropriazione indebita, censura o che altro? Parliamo di Facebook, anzi facciamo parlare i “loro” numeri. Le nostre pagine contano 4021 “Mi Piace” e 4030 utenti che le “seguono”. Per le regole di Facebook (te lo comunicano ad ogni “mi piace” ad un Post o articolo che dir si voglia: “Aiuta queste persone a vedere i post futuri invitandole a mettere “Mi Piace” alla tua Pagina”) agli utenti che “seguono” o figurano tra i “Mi Piace” della Pagina di ogni articolo che pubblichi dovrebbe arrivarne in automatico notizia. Ergo le famose “persone raggiunte” dovrebbero essere ogni volta 4021, e sempre a quanto scritto da Facebook. Ergo una mazza perché solitamente le “persone raggiunte” dalla notizia della pubblicazione di un nuovo Post sulle nostre Pagine sono in media il 10%, si avete letto bene il dieci per cento, degli aventi diritto. Dunque sono dei bugiardi patentati. Quando poi metti in “promozione” un articolo, vedi ad esempio l’ultimo del 12 dicembre, per sei euro più Iva per 24 ore, la cifra delle ulteriori “persone raggiunte” è insignificante rispetto anche al preventivo che loro spacciano. Da notare che ogni volta ci mandano il solito messaggio civetta tipo “il tuo Post Vispa Teresa sta ottenendo risultati superiori del 70-80-90-120% degli altri tuoi recenti Post. Mettilo in promozione e raggiungerai in un giorno altre nuove 8000 persone”. Qui oltre alla balla siamo di fronte ad una truffa informatica per appropriarsi indebitamente dei tuoi quattrini. Infatti quando ci caschi è grasso che cola se la “promozione” tocca nuovi 1000/1500 utenti. Poi ci sta il “blocco” che dirada la possibilità che un tuo Post raggiunga i tuoi contatti o se in promozione dei nuovi. Il “blocco” equivale ad una censura. La scusante di Facebook è che qualcuno ha segnalato il tuo articolo come spam. Avete capito bene? Basta che Tizio o Caio, al quale evidentemente non piace il contenuto dell’articolo, invii una segnalazione all’assistenza Facebook è questi mettono automaticamente il “blocco” sia nella diffusione ai tuoi contatti sia nei risultati della eventuale promozione pubblicitaria. Ma attenzione i soldi se li incassano comunque per intero. Facebook un social forum? No, proprio no, casomai un business forum senza alcun elementare rispetto verso democrazia e libertà. Ovviamente seguendo la citazione del Grande Timoniere Mao “fatti finanziare dal tuo avversario i proiettili per ucciderlo” noi continuiamo imperterriti ad usare Facebook ed a chiedere i vostri “Mi Piace” alle nostre Pagine. Anche perché la censura “democratica” del piccolo giornale, di TeleCamberquattro e di una Rai regionale, sarebbe un servizio pubblico pagato dai cittadini per censurarli, non ci lascia a Trieste ed in Regione altra scelta. L’unica differenza è che non spenderemo più un centesimo che sia uno in promozioni a pagamento su Facebook. Perché “becchi e bastonai va bene, ma contenti proprio no”. Un suggerimento a chi ci legge per essere informato. La mattina o più tardi, non aspetti una notizia che non arriverà mai, clicchi sulle nostre pagine autonomamente, non è gran fatica, e si goda l’informazione che gli altri negano. Sai che soddisfazione a costo zero, ed in culo alla balena. Ed ora le ultime notizie! Alcuni titoli di giornali. Le mail riservate che accusano Facebook: “Pratiche scorrette” IL PARLAMENTO britannico ha pubblicato alcuni documenti da cui emergerebbe che il social abbia favorito servizi esterni nell’accesso ai dati degli utenti, svantaggiando chi investiva meno in pubblicità. Facebook. Ieri la multa dell’Antitrust: 10 milioni. Il social network: Ben 250 pagine tra decisioni anticoncorrenziali e criticità sulla gestione dei dati. LO SCOOP DEL NYT Facebook “spiava ” gli utenti anche per Netflix e Amazon HANNO LA FACCIA COME IL CULO !!! “533 persone a cui piace NO Ferriera SI Trieste non hanno tue notizie da un po’. Scrivi un post.” Notifica Facebook delle 17.13 di oggi. Da giorni su 533 persone che seguono questa nostra Pagina i nostri “Post” o articoli che QUOTIDIANAMENTE pubblichiamo, contano tra 8 e al massimo 28 “persone raggiunte” grazie proprio a Facebook che ci boicotta ed hanno pure il deretano di scriverci che “533 persone non hanno nostre notizie da un po’”. Eccoli dunque accontentati. Bastards. ULTIMA ORA! Facebook affonda dopo azione legale. Intanto Facebook affonda a Wall Street con le nuove rivelazioni del New York Times e l'azione legale presentata dal procuratore di Washington DC per lo scandalo dei dati di Cambridge Analytica, la società londinese ormai defunta che aveva usato i dati personali di 87 milioni di utenti ottenuti dal gigante fondato da Zuckerberg. Il titolo Facebook perde il 6,8%. Il procuratore generale del District of Columbia ha fatto causa contro il social network accusandolo di avere «fallito nel proteggere i dati dei suoi iscritti, consentendo abusi come quelli che hanno esposto quasi la metà dei dati di tutti i residenti di DC alla manipolazione a scopi politici durante le elezioni del 2016». La procura di DC punta a ottenere un'ingiunzione per garantire che il gruppo adotti protocolli e misure di sicurezza pensate per monitorare i dati degli utenti e facilitare il controllo da parte loro delle impostazioni sulla privacy. La procura stessa intende anche ottenere risarcimenti e punire Facebook con pene non specificate. |
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