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Circolo Miani » News Correnti » Page 258 Noi NON siamo quella gente. » Inviato da valmaura il 9 February, 2019 alle 1:49 pm Ebbene chi ci segue lo avrà ben capito. Noi siamo totalmente alternativi o, se preferite, diametralmente opposti a quel mondo della “informazione” locale, scritta e televisiva, che abbiamo sfortuna e disgrazia di trovarci a Trieste e Regione. Noi cerchiamo, attraverso queste pagine e non solo, e attraverso le iniziative del Circolo Miani di offrire alla nostra comunità una informazione, seppur nel nostro piccolo, che sia reale, utile e che nulla nasconda senza guardare in faccia a nessuno. Non ci facciamo influenzare da simpatie verso questa o quella parte politica e i prezzi che per questa nostra autonomia e vera indipendenza abbiamo dovuto pagare in tutti questi anni non si contano e non trovano paragoni. Ma noi siamo fatti così, e fin dal 1981 anno della nascita del Circolo Miani. Ora pure su Facebook, un “social” più sensibile al business che a dar voce ai suoi utenti, viviamo mesi di censure, rallentamenti ed ostruzioni. Ma non possiamo farne a meno, ovvero cancellati dal piccolo giornale, da TeleCamberquattro e dalla deganizzata Rai regionale, non possiamo rinunciare a questa “finestra” comunicativa. Ecco perchè vi rinnoviamo l'invito a fare la vostra parte, noi la facciamo ogni giorno pubblicando i nostri servizi, ovvero superando la naturale pigrizia e la voracità compulsiva che ci assale davanti alla tastiera del computer, per aiutarci ad aiutarvi. Come? Molto semplicemente invitando i vostri amici ed i vostri contatti, condividendo sulle vostre e loro pagine un nostro articolo ed inviando loro un messaggio di supporto, a mettere il “Mi Piace” alla nostra PAGINA. Come vedete non è un grande sforzo quello che vi chiediamo ma sufficiente ad aumentare la diffusione della nostra informazione, insomma quella che nei giornali si chiama “tiratura” tirando un sonoro ceffone ai pennivendoli di regime. Seconda cosa che ci aiuta non poco è la destinazione del vostro (nel senso più ampio coinvolgendo parenti ed amici) 5 X 1000 a favore del Circolo Miani, associazione onlus di volontariato sociale e culturale. A voi costa la “fatica” della scrittura del nostro Codice Fiscale 90012740321 nella apposita casella delle associazioni di volontariato e lo sforzo eventuale di una firma. Lo potete fare su tutte le tipologie delle dichiarazioni dei redditi, prestampate e non, a partire dal CUD. Siccome dal 2007, per essere liberi e non condizionabili, abbiamo fatto la scelta di vivere in totale povertà confidando esclusivamente sull'autofinanziamento e sulle oblazioni, insomma carità, ecco che la destinazione da parte vostra e magari di altri, come diceva Renzo Arbore “più siamo e meglio stiamo”, del 5 X Mille è per noi fondamentale. Insomma di nuovo quel “AIUTACI ad AIUTARTI” che mai come in questo caso è azzeccato. Così forse potremo comperarci la nuova versione della lussuosa auto modello ragionier Ugo Fantozzi (tra l'altro Paolo Villaggio era un caro amico). https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/a.1497907753813521/2391980827739538/?type=3&theater Servi e sudditi, non cittadini. » Inviato da valmaura il 7 February, 2019 alle 2:01 pm Esistono varie leggi dello Stato, la cui infrazione prevede l'obbligo in particolare per i pubblici ufficiali dell'incriminazione e finanche dell'arresto, che riguardano la trasparenza delle procedure delle pubbliche amministrazioni o di gestori e concessionari di servizio pubblico, ed il diritto di accesso agli atti, immediato, o entro 30-60 giorni, da parte dei cittadini “portatori di interesse”. FATTO ! » Inviato da valmaura il 6 February, 2019 alle 3:03 pm «Maddalena, è fatta. Altrimenti dò le dimissioni. Entro sei mesi partono i lavori». "Il sindaco Roberto Dipiazza lo annuncia a Telequattro il giorno del suo genetliaco. Piccolo 6 febbraio 2019." Della serie: Aprile 2001. “Magazzino vini. Se eletto (sindaco) quel rudere lo faccio sparire in 40 giorni”. “Quel cancro lo chiudo domani!” (giugno 2001) Sindaco Roberto Dipiazza. La sfida di Dipiazza: “Se non faccio sparire questo cancro (sempre Ferriera) dalla città me ne vado”. Il Piccolo 11 dicembre 2016. https://www.youtube.com/watch?v=uwZn6ISRqJc Quando si dice la parola ... L'incolpevole “topo” di Casa Pound. Il “fascismo” di regime. » Inviato da valmaura il 5 February, 2019 alle 2:02 pm Dal piccolo giornale “Gesto condannato apertamente da Roberto Dipiazza, che l’ha definito «intimidatorio e vile». Il Paese - ha aggiunto il sindaco - ha lottato e sofferto per poter oggi vivere in democrazia.” Ha “lottato e sofferto” contro fascismo e nazismo: qualcuno glielo spieghi al Sindaco e soprattutto a chi gli scrive i discorsi. E poi “ Intimidazioni come quella avvenuta in via San Zaccaria rappresentano un attentato alla nostra democrazia, alla libertà di ognuno di noi». Più che altro alla vita di un incolpevole topo ma a Dipiazza piacciono le iperboli. Peccato che tale secca e perentoria condanna il Sindaco non l'abbia esternata sul recente caso, l'ennesimo, Polidori che gli fa da vice. Transeat. “Di che giornali siete? No, con voi non parlo, perché i vostri giornali mi stanno sul c...”. Così ha risposto Gianluca Iannone, leader di Casa Pound, a due colleghi del Piccolo e del Primorski Dnevnik che sabato gli chiedevano una dichiarazione in occasione dell’inaugurazione della sede triestina del movimento politico di estrema destra.” E subito “Assostampa Fvg e Ordine regionale dei giornalisti condannano questo episodio che denota una preoccupante concezione dei rapporti con i media. In democrazia non dovrebbe infatti essere consentito a un rappresentante politico di scegliersi gli interlocutori a suo piacimento. Giornali e giornalisti hanno il dovere non di essere amici o nemici di questo o quello, ma di parlare di tutto e con tutti, nella ricerca della verità che si svolge nell’interesse del pubblico. Alle critiche il buon senso e l’educazione suggeriscono che si risponda con gli argomenti e comunque sempre con il rispetto delle rispettive funzioni.” E qui contrariamente a chi ha subito “condiviso” e si è “unito al coro di solidarietà”, sono parole loro, noi, fuori dal coro, ci uniamo, con dispiacere, alla scelta attuata dai vertici di Casa Pound, almeno nei confronti del piccolo giornale. Non c'è peggior fascismo e violenza squadristica di chi usa la propria posizione di monopolista dell'informazione come una clava per colpire i cittadini che non la pensano come gli editori di riferimento di certa stampa, ed i loro amici degli amici. Il piccolo giornale a Trieste, e non solo lui che basta scorrere i servizi televisivi di Telecamberquattro e Rai regionale, hanno fatto del diritto-dovere di informare, da anni, l'esatto contrario di quanto descritto nel comunicato di Assostampa ed Ordine Giornalisti, ma proprio l'opposto riga per riga. E senza che “Assostampa e Ordine” emettessero vagito o flatulenza alcuna. Eia, Eia ... Pronti (?) Soccorsi. SIOT. Ovvero porto petroli. » Inviato da valmaura il 1 February, 2019 alle 1:46 pm Sentite questa di oggi. Dopo gli incidenti e le proteste. “Il Commissario straordinario di AsuiTs, Antonio Poggiana, conferma di aver richiesto un report dettagliato.” «Ho dato mandato alle direzione mediche di presidio di registrate ogni caso in modo da poter fare una valutazione attente (a) e precisa del problema». La sua soluzione? Più telecamere! Poi l’articolista scrive che “Regione. Potrebbero arrivare sei nuovi medici per compensare la grave carenza di personale nel Pronto soccorso dell’ospedale di Cattinara di Trieste. Peccato che Andrea Pierini dimentichi di citare l’intervista fatta dal piccolo giornale per cui lavora allo stesso Commissario Asuits proprio un mese fa, non un decennio, dove lo stesso dichiarava “che il Pronto Soccorso di Cattinara sta bene così com’è”. Immaginiamo anche allora dopo aver fatto una ponderata “valutazione attenta e precisa del problema”. Caro Riccardi, oltre al bando per l’assunzione di sei medici ne va fatto uno per nominare un nuovo “Commissario”. SIOT. Ovvero porto petroli. E non basta. Quando il sindaco di San Dorligo Klun “ha portato all'attenzione dell'azienda ospitata nel suo Comune «le istanze della popolazione che ha quotidianamente a che fare con i miasmi prodotti dagli impianti», Lilli (SIOT) ha risposto ricordando che «nel 2018 sono stati investiti 300 mila euro per il monitoraggio degli odori. Sappiamo di dovere migliorare il disagio olfattivo, ma ci vorrà tempo». Avete capito? “Tempo”, che 50 anni non sono stati sufficienti. Ma dove trovano certi personaggi? |
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