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Circolo Miani » News Correnti » Page 252 Rifiuti a Trieste. Non "bariamo", noi. » Inviato da valmaura il 29 March, 2019 alle 1:11 pm Un due lettori, dunque sparutissima minoranza, ci chiedono capziosamente nei loro commenti "in che vie di Trieste e quando" sono state scattate le foto fin qui pubblicate. Ovviamente sorvolano sui nostri inviti di risposta ad andare sui loro motori di ricerca e trovare facilmente le stesse foto con le indicazioni del caso. Sono gli stessi che mettono addirittura in dubbio che le foto della vergogna riguardiino Trieste, incuranti delle scritte ACEGAS che compaiono sui bottini. Ecco a corredo di una immagine che non vorremmo mai vedere nella nostra cittΰ, e della responsabilitΰ di chi chiede ulteriori tasse ai cittadini per un servizio che θ quello che θ (e la inciviltΰ di alcune, poche o tante, persone va messa in conto da parte di chi governa una realtΰ e non il Paese dei Campanelli) aggiungiamo alcune immagini recentissime (2019) e che facilmente permettono di riconoscere anche le vie. Buona visione, si fa per dire. (le foto sono visibili sulla Pagina Circolo Miani di Facebook) Rifiuti Trieste. Ma la Polli lo sa? » Inviato da valmaura il 27 March, 2019 alle 12:44 pm Sulla raccolta differenziata ieri l'altro la signora che Trieste ha la sventura di avere per assessore comunale ha dichiarato che nella raccolta differenziata il Comune non recupera soldo alcuno e che θ tutta pura spesa per le casse comunali. Ergo necessita aumentare la tassa sui rifiuti. Allora la informiamo noi, che perς non siamo assessori nι riceviamo alcuna indennitΰ di mandato, con la inestinguibile speranza che scelga di andare a fare cose piω gratificanti per lei, e soprattutto per noi, che ostinarsi a rimediare figuracce come assessore. Leggetevi qui sotto. A fine anni Novanta (1997) a seguito del decreto del Ministero per l'Ambiente, Ronchi, nasce il Conai, Consorzio nazionale imballaggi, un soggetto privato senza fini di lucro che raccoglie 850.000 aziende che producono o usano imballaggi (divise per sei categorie, acciaio, alluminio, plastica, legno, vetro, carta e cartone). In ventanni Conai ha avviato al riciclo 50 milioni di tonnellate di rifiuti da imballaggio cosa che secondo le stime ha evitato limmissione nellaria di 40 milioni di tonnellate di anidride carbonica e la costruzione di 130 discariche di dimensione media. Il principio θ che il primo utilizzatore di un imballaggio deve pagare al consorzio un contributo che servirΰ a finanziare lo smaltimento. Nel caso della carta il contributo θ salito a gennaio 2019 da 10 a 20 euro a tonnellata. Conai incassa il contributo e lo gira a Comieco che, a sua volta, lo ridistribuisce ai 5.500 COMUNI con i quali θ in convenzione e che cosμ vengono INDENNIZZATI dei COSTI che comporta la RACCOLTA DIFFERENZIATA. Attivitΰ che, stimano gli esperti del settore, occupa in media due minuti al giorno dellitaliano medio. Ma sono due minuti da cui dipende un intero settore in crescita: su 100 tonnellate immesse sul mercato dal settore cartario italiano, 55 derivano da materiali di riciclo. La media nazionale di carta riciclata per abitante θ intorno ai 54 chili allanno. Piω carta si ricicla, piω il settore attira investimenti: lindustria cartaria investe 420 milioni in Italia ogni anno, ma quel che piω conta θ che tra 2010 e 2015 sono stati concessi 316 nuovi brevetti per gli imballaggi in carta e cartone. https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/pcb.2422986254638995/2422985994639021/?type=3&theater https://www.facebook.com/circolo.miani/photos/pcb.2422986254638995/2422986177972336/?type=3&theater Matusalemme e l'Ospedale di Cattinara. » Inviato da valmaura il 26 March, 2019 alle 1:08 pm Progettato nel 1965 ed aperto VENTI anni dopo, anche se con qualche piccolo contrattempo (le cabine degli ascensori erano piω grandi delle colonne di risalita, ad esempio), e nato vecchio ed ampiamente superato nei progetti (gli ospedali moderni non si costruiscono piω in altezza), oggi ci tiene a confermare la sua tempistica. Infatti, Partito nel 2000 liter per la ristrutturazione totale del nosocomio, e il trasferimento del Burlo avrebbe dovuto concludersi nel 2023, si stanno raggiungendo nuovi record. Oggi, anzi da oltre sei mesi, tutto θ fermo per il contenzioso tra l'Azienda Sanitaria e la ditta che ha vinto l'appalto per i lavori. Certo la responsabilitΰ sarΰ probabilmente della ditta ma resta un mistero di come, in assenza pure di contestazione delle fideiussioni presentate al momento dell'assegnazione dell'appalto, l'ASS abbia permesso di demolire i cinque piani interni di una Torre prima del via libera al progetto esecutivo, privando cosμ l'Ospedale di innumerevoli posti letto e reparti. Francamente θ sconcertante, e non solo per gli anni, 25, previsti per i l'ultimazione dei lavori ma anche per il perdurare del caos al pronto soccorso con le conseguenze che gli utenti pagano sulla propria pelle. A settembre, annuncia il Riccardi, avremo a Cattinara la nuova Pet, peccato che non avremo l'ospedale. Responsabili? Tutti e dunque nessuno. Come sempre la politica ed i vertici sanitari da essa nominati se la sfangano. Facile nevvero? Rifiuti Trieste: francamente inaccettabile. » Inviato da valmaura il 25 March, 2019 alle 11:07 am Lasciamo perdere la qualitΰ e la puntualitΰ del servizio asporto rifiuti che tra le foto c'θ solo l'imbarazzo della scelta. Ora il Comune per bocca dell'infausta assessora Polli se ne esce con la notizia che la differenziata non θ un guadagno ma un puro costo per la pubblica amministrazione. Allora la domanda che sorge spontanea e immediata θ: a che serve? E diciamo subito che serve per ridurre l'inquinamento ambientale e Dio sa quanto oggi sul Pianeta ce ne sia bisogno. Ma la nostra domanda si riferiva invece alle frottole che evidentemente ci hanno spacciato per anni (il vetro viene venduto, cosμ come carta e cartoni, per non parlare di plastica e lattine). Insomma tutto falso? Ce lo mettano nero su bianco, cosμ come i costi e guadagni della quotata in Borsa Acegas-Aps Gruppo Hera a partire dall'Inceneritore, costruito e pagato con i soldi dei Triestini. Tra le altre cose passa quasi inosservata la notizia che dal prossimo anno nella tassa rifiuti comunale, dunque soggetta ad ulteriore aumento, verrΰ inserito il costo per la manutenzione delle aree verdi oggi servizio comunale anche se improvvidamente appaltato all'esterno. Insomma i cittadini andranno a pagarlo due volte, con l'addizionale Irpef comunale e con la Tari. Della serie meglio abbondare che deficere ma chissΰ perchθ abbiamo la sensazione che il servizio verde pubblico, a parte gli abbattimenti in serie, continuerΰ solo a deficere. La galleria fotografica θ visibile sulla pagina Circolo Miani di Facebook FERRIERA. La semplice veritΰ. » Inviato da valmaura il 23 March, 2019 alle 12:08 pm Potremmo partire dal 1998, perchθ a tanto θ datato il nostro rapporto con lo stabilimento siderurgico. Allora eravamo gli unici a impegnarci e lottare per la tutela della qualitΰ della vita e della salute di cittadini, muggesani compresi, e lavoratori. Ma per comoditΰ, visto che abbiamo la presunzione di dare per conosciuta la nostra storia, ci limiteremo agli ultimi anni. Ovvero alle amministrazioni Serracchiani e Fedriga in Regione e Cosolini e Dipiazza ter in Comune. Il loro bilancio, saremo sintetici perchθ tutti lo hanno visto e lo vedono, θ totalmente fallimentare. Non ci sono scusanti che tengano e neppure quell'arrampicarsi sugli specchi di portavoce dello Scoccimarro, che motivano ora con l'impossibilitΰ legale di chiudere alcunchθ di proprietΰ privata la loro inazione nei fatti: perchθ per parlare parlano, tanto ed a vuoto. Ed allora se Dipiazza e il duo Scoccimarro/Fedriga sapevano un tanto perchθ allora mentire spudoratamente prima del voto? Due sono le cose: o ignorano i concetti elementari del diritto e pertanto non sono degni di amministrare neppure l'orticello sotto casa, oppure hanno semplicemente strumentalizzato il problema per trarne vantaggio elettorale. Tertium non datur, dicevano i Latini. Simile bilancio, il vuoto cosmico, si puς trarre per il terzo polo politico, ovvero quel Movimento Cinque Stelle che in buona sostanza θ stato ed θ una brutta copia del centrodestra sulla Ferriera. Analogamente quelle sigle vecchie, seminuove ed usate che si sono prestate, anzi offerte ai giochini dei partiti e movimenti, sponsorizzate da stampa e televisioni al loro servizio, oggi non esistono praticamente piω. Stop all'analisi, e passiamo alle novitΰ. Il nostro, di Servola Respira e Circolo Miani, rapporto con la direzione Ferriera non θ facile, e nθ poteva esserlo visto le storie di rispettiva provenienza, ma θ giusto che i nostri lettori ne siano aggiornati, anche alla luce dei risultati dell'incontro di mercoledμ scorso. Dopo aver messo argine agli episodi di spolveramento dei cumuli minerali a parco (soprattutto imbrattanti) e diminuito sensibilmente l'inquinamento acustico proveniente dallo stabilimento, ora siamo alle prese con l'emergenza polveri, soprattutto di origine carboniosa dunque Cokeria, ed odori (idem). E mentre procedono i lavori (un milione e 700.000 euro il loro costo per Arvedi) da noi richiesti sull'impianto di agglomerazione (abbattimento del rumore, installazione di nuovo aspiratore e filtro con sostituzione di parte della meccanica) ora si tratta di risolvere proprio il problema causato dalle emissioni di polveri imbrattanti e di odori insopportabili, e tra le altre cose sono ricomparsi copiosamente i lustrini ovvero la grafite. A giorni verrΰ installato un deposimetro sulla terrazza tetto del Circolo Miani con l'intento proprio non di misurare ma di analizzare le polveri carboniose raccolte per identificare i punti del ciclo produttivo che ne determinano la fuoriuscita ed intervenire di conseguenza. Insomma noi non sappiamo se e soprattutto quando, all'interno del nuovo sviluppo della logistica portuale a cui molti gruppi internazionali, e dunque non solo Cinesi, hanno dimostrato interesse, Arvedi deciderΰ di vendere e chiudere parte o tutto lo stabilimento. Sappiamo invece che non dobbiamo perdere tempo, e proseguire nella strada per ridurre ai minimi termini i disagi causati al territorio dalla Ferriera, con fatti e non chiacchiere. L'Arpa e la politica? Buona questa. |
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