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Circolo Miani » News Correnti » Page 225 ATER. Una emergenza divenuta da anni norma. » Inviato da valmaura il 28 November, 2019 alle 12:49 pm Lettera al neonato presidente Novacco. Insediato per nomina regionale con decreto del 6 agosto 2019. In premessa un sommesso suggerimento. La smetta di menzionare il poco tempo trascorso dalla sua nomina a giustificazione della necessità di conoscere le criticità Ater presenti in città. L'impressione che desta tale excusatio (Excusatio non petita, accusatio manifesta) le è totalmente controproducente perchè porta immediatamente le persone a farsi due domande. La prima, più ovvia, è: ma da dove viene e dove ha vissuto finora Riccardo Novacco se ignora l'esistenza di realtà altamente problematiche esistenti dagli anni Settanta in poi a Trieste, quali i mega mostri edilizi di Valmaura, Rozzol Melara, i “Puffi”, di cui anche la cronaca locale si è dovuta occupare più volte negli anni. Realtà che quasi tutti i triestini conoscono anche solo per esserci andati qualche volta. La seconda è conseguente: ma per quali meriti specifici dunque è stato nominato ai vertici di un'azienda che si occupa di una emergenza sociale come la casa? Alla prima domanda non merita aggiungere altre riflessioni, mentre alla seconda la risposta è scontata. I “meriti” che hanno portato alla nomina di Novacco, come, va detto, di tutti i suoi predecessori in questo ultimo ventennio, sono esclusivamente di partito (Lega). Pertanto accetti il nostro consiglio è cessi immediatamente di ricordare il “poco tempo per rendersi conto”. Quando poi cita le ispezioni ed i sopraluoghi effettuati finora, immaginiamo accompagnato dai funzionari Ater responsabili coatti di questo stato di cose, a cui sarebbero seguite immediate rimozioni di immondizie abbandonate, ci è obbligo ricordarle che un rondone non fa primavera. Ovvero che fatta la festa e gabbato lo santo, il giorno dopo, con sua buona pace, tutto torna come prima. Un po' come se un automobilista, per restare in un campo a lei caro, pensasse di riparare i guasti alla sua macchina semplicemente lavandola. Invece di fare ispezioni come i generali nelle caserme dell'esercito di cui è ricco il mondo dell'aneddotica, meglio avrebbe fatto ad incontrare in apposite riunioni sul posto i residenti per farsi raccontare crudemente la realtà quotidiana con cui devono confrontarsi. Poi magari dovrebbe correre a sbirciare come sono iscritte al catasto queste abitazioni e porsi fondate domande, e poi ancora …. Ma non vogliamo rubarle il mestiere, d'altronde le abbiamo chiesto un incontro, forse ingenuamente, per esporle alcune priorità di intervento, e dunque se troverà il tempo di rispondere alle nostre e-mail e telefonate, bene, altrimenti visto che sembra prediligere il confronto via Facebbok, meglio: così ci leggeranno in tanti. (38.776 fino ad ora solo per l'ultimo articolo che lei ha gentilmente commentato). Le diamo una utile per lei notizia. Smentisca sul nascere le malelingue dei dipendenti Ater che la definiscono un “oggetto misterioso” che passa solo il venerdì. Cozzano fortemente con il suo “lavorare 24 ore su 24”. Ci stia bene. Totosindaco: arriva “el Circo Zavata”! » Inviato da valmaura il 27 November, 2019 alle 12:21 pm Imperversa sulla stampa locale lo “spetegulez” sulle candidature a Sindaco di Trieste, e non solo, per il 2021. Insomma si portano avanti con il lavoro. Ecco dopo che uno ha letto i “fondamentali” su cui verrebbero scelti i nomi (per simpatia, lobbying e quant'altro) ed il solito già in corso scannatoio interno a partiti e movimenti, anche loro “macellano” con due anni di anticipo perchè la carne frollata è notoriamente più morbida, se mai aveva qualche pallida intenzione di far parte di quel sempre più sparuto 40% che a Trieste si reca ancora ai seggi, cambia subito idea. I nomi in uscita, non ci vuole molta fantasia poi, sono quelli che, a partire dal più scontato: Dipiazza, nemmeno sanno come è fatta Trieste al di fuori dai salotti buoni di piazza Unità e piazza Oberdan. Sono quelli che mai si sono occupati del degrado dei nostri quartieri, della sanità ospedaliera e territoriale a pezzi, delle emergenze povertà e casa, dell'emergenza clima e verde pubblico, per non parlare poi di Ferriera e lavoro. Fanno le solite sparate sul barnum di Porto Vecchio, su di un fantomatico Parco del Mare, sul Tram di Opicina no perchè altrimenti i triestini li linciano, sulla Barcolana e sul Porto come fosse merito loro, e non lo è. Se il buongiorno si vede dal mattino qui si prospetta la notte fonda e nera. https://www.facebook.com/circolomiani/photos/a.1497907753813521/2620685871535698/?type=3&theater E brava Ater ! » Inviato da valmaura il 25 November, 2019 alle 1:33 pm Ma anche la Rimaco non scherza. Dunque l'Ater di Trieste dopo un quinquennio di governo disastroso da parte del pensionato direttore Antonio Ius, dirigente PD di Pordenone, da un anno e mezzo è nelle mani della destra a trazione Lega (nomine e controllo sono della Regione). Questa è testimonianza diretta in tempo reale di come funziona il motto “prima gli Italiani”, purchè non siano poveri, però. Complesso Ater-Comune di via Valmaura, detto familiarmente il “Serpentone”, ci vivono, si fa per dire, 1500 persone; civico numero 77: una palazzone di cemento di nove piani contenente 52 famiglie, oltre il Circolo Miani che ha sede sul tetto. Da due mesi e mezzo, ecco la Rimaco, ditta che ha in appalto dall'Ater la manutenzione ascensori, e di cui abbiamo chiamato più volte il servizio assistenza perchè uno dei tre ascensori (due si fermano all'ottavo piano ed uno arriva fino al nono) aveva la pulsantiera aperta ed il quadro con i fili pendenti. Finalmente dopo 70 e passa giorni intervengono e invece di riparare sostituiscono l'intera pulsantiera. Tanto paga Pantalone. Peccato che nella nuova non funzioni il tasto d'emergenza del blocca-apri porte, né la cellula fotoelettrica che impedisce la chiusura delle pesanti doppie porte metalliche in caso di ostacoli. Un inquilino ci rimette gomito ed avambraccio con vistoso ematoma. Richiamiamo d'urgenza la Rimaco chiedendo un pronto intervento anche perchè la legge impone presenza e funzionamento del tasto d'emergenza (le ragioni sono ovvie), ed avvertendoli che 24 ore dopo verranno al Circolo, dunque usando l'unico ascensore che sale fino al nono piano, inviato e troupe della RAI del TG1 per un servizio che andrà in onda sullo speciale TVSette della Rete ammiraglia dopo il TG di seconda serata venerdì prossimo 29 novembre: tema la Ferriera. Il giorno dopo abbiamo la sorpresa di trovare semplicemente l'avviso “fuori servizio” sull'ascensore in questione ed anche su uno dei rimanenti due che arrivano solo fino all'ottavo piano. Dunque per quattro giorni rimane attivo per nove piani e 52 famiglie più Circolo solo uno dei tre ascensori. Sorpresa: sabato mattina lo troviamo fermo, poi, rimessolo, noi, in moto, scopriamo che all'interno qualcuno ci aveva fatto una “civile” merda, insomma aveva usato la cabina per un suo bisogno corporale. Ovviamente nessuno dei residenti lo usa anche perchè ogni tanto si blocca traballando tra un piano e l'altro. Di necessità facciamo virtù e lo usiamo soprattutto per la troupe che si porta in spalla telecamere, treppiedi, microfoni e quant'altro, e già che ci siamo chiediamo loro di fare delle riprese del tutto, nome Rimaco in bella vista. Già che ci siamo facciamo inquadrare pulsantiera esterna, con citofono che funziona quando vuole, atrio con più della metà delle 52 cassette delle lettere sfondate, sporcizia diffusa con urinate umane sulle pareti di atrio e scale, quasi metà dell'illuminazione spazi comuni fuori servizio. Ne trovate un antipasto nelle foto qui sotto. E la promessa di TVSette di fare uno speciale, su nostro suggerimento, sulle “Vele di Scampia e Quartiere Zen” non di Napoli e Palermo ma nella “civilissima, turistica, mitteleuropea” Trieste. Ora l'inciviltà di alcuni è certa, ma va messa in conto da chi amministra questi complessi tenendoli in simili condizioni, da carri bestiame dormitorio. Brava Lega proprio brava, ma anche il PD non scherza. Un'avvertenza: questo sfascio è pagato con i soldi pubblici. Post scriptum. Alle 11.40 l'ufficio manutenzione Ater assicura che i tecnici Rimaco sono già sul posto impegnati alacremente a lavorare. Siccome noi “sul posto” ci siamo (le cabine ascensore sono sul tetto a fianco della nostra sede) ribattiamo che qui non c'è nessuno, all'Ater insistono nel contrario ed allora li invitiamo a venire sul posto a controllare la “solerte” presenza Rimaco. Due ore dopo le cose stanno esattamente come da noi scritto. Meno una cosa: dopo un fatto simile la Rimaco non deve più lavorare per l'Ater né per altri enti pubblici. In qualunque ente serio che non abbia altre motivazioni inconfessabili il rapporto, l'appalto, o che altro è, va revocato su due piedi a tutela proprio dei cittadini e dei loro quattrini. E all'impiegata Ater che ha detto il falso, senza verificarlo, va messo in mano un bel mocio Vileda e via, che alla sede Ater di Piazza Foraggi le scale non mancano. E solo perchè oggi ci sentiamo buoni. “Ascoltare il territorio, ripartire dalle periferie”. » Inviato da valmaura il 23 November, 2019 alle 3:05 pm Una stantia barzelletta della politica. L’ultimo in ordine di tempo a martellare questo slogan ripetuto e straripetuto dai partiti, soprattutto sotto elezioni, è stato uno dei politici migliori di questo Paese, Graziano Del Rio, in una passata comiziale a Trieste ed in Regione. Ovviamente le foto su Facebook Circolo Miani "Anke valmaura fa schifo!!!!!!" » Inviato da valmaura il 22 November, 2019 alle 12:31 pm E come darle torto. Dopo l’ennesimo servizio sulle case dei “Puffi” il commento di una lettrice ci riporta di nuovo a Valmaura. Ed in particolare al “Serpentone”, novella versione del Vallo Atlantico costruito dallo Iacp, oggi Ater, non in Normandia ma a due passi dalla Ferriera e ad uno sputo dalla Superstrada. La galleria fotografica su Facebook Circolo Miani. |
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