» Inviato da valmaura il 7 December, 2019 alle 12:52 pm
Un nostro lettore commenta il problema alle votazioni θ sempre la mancanza di alternative. Come diceva giustamente Grillo (che continuo a reputare un pessimo politico ma un buon comico) in uno spettacolo di una quindicina d'anni fΰ, "in Italia purtroppo non possiamo mai scegliere tra il bene e il male. Alle votazioni tocca sempre scegliere tra il male assoluto e l'un pochino meno peggio"...
Io non credo all'ineluttabilitΰ, al fato cinico e baro. Insomma la vita θ quella che noi ci facciamo, anche in una politica che decide, a partire dal Comune e Regione, come la vivremo.
L'alibi della rassegnazione, della pigrizia, della delega e dell'abitudine non regge piω.
Inutile andare ai seggi se poi il giorno dopo al bar ci si lamenta e si brontola.
Ognuno di noi θ in teoria protagonista delle scelte, che invece subisce fin sulla porta di casa, se non addirittura dentro.
Amministrare una comunitΰ θ questione di capacitΰ, conoscenza, rispetto ed umanitΰ.
Non una questione ideologica, una fede partitica o religiosa.
Ed allora le persone devono impegnarsi in prima persona, e se non lo fanno a tutela della loro qualitΰ della vita e del loro futuro, e di quella delle loro famiglie, per cosa dovrebbero battersi?
Certo ognuno di noi ha pronte mille scuse per defilarsi, certo si puς sempre sperare di non aver mai bisogno di un Pronto (?) Soccorso o di un servizio pubblico minimamente decente. Ma prima o dopo quel tempo arriva per tutti e francamente lamentarsi a babbo morto non serve a nulla.
Ed allora non esiste solo la scelta tra il male ed il meno peggio.
Esiste una alternativa gigante ma che tutti fingono di non vedere magari in attesa dell'arrivo provvidenziale di un principe azzurro al quale affidarsi.
Non θ cosμ, se non nei sogni e nelle favole.
Ed allora questa alternativa bisogna costruirla assieme, tra noi persone normali che desiderano vivere e non sopravvivere, che credono in questa nostra Trieste e vogliono renderla il posto dove garantirsi un futuro migliore, per noi e per tutti.
Altrimenti basta uscire di casa ed infilarsi nel primo bar per lamentarsi, o attaccarsi alla tastiera a tragicomica imitazione del Crozziano Napalm51.
Cosμ θ se vi pare. Buona domenica.
Trieste. Monumenti distrutti e statue equestri.
» Inviato da valmaura il 4 December, 2019 alle 2:43 pm
Il 2019 che si sta chiudendo non θ stato un buon anno per Trieste, visioni fantasmagoriche del podestΰ e del suo omonimo alla Camera di Commercio a parte.
Tra alberi abbattuti e verde urbano abbandonato, cementificazioni sul lungomare, crolli di piscine e bagni, cantieri fermi o sopesi (dalla ex caserma di Roiano agli Ospedali di Cattinara e Burlo), alla fiaba de sor Intento del Tram di Opicina, e alla proliferazione, come funghi dopo una pioggia, di transenne per lavori di manutenzione in ogni angolo di Trieste, transenne che oramai sono entrate a far parte fissa del paesaggio urbano.
Lo stesso servizio di rimozione delle immondizie, a fronte di una aumento della tassa, fa acqua da tutte le parti con le benedette isole ecologiche, che fa tanto in cosμ appellarle, tramutate a turno in minidiscariche pubbliche.
E questo θ solo la superficie, che i problemi piω seri (dal degrado delle periferie, alle emergenze povertΰ e casa, alle prospettive di un lavoro ed alla tutela di salute e qualitΰ della vita, tanto per citare i primi) sono rimasti irrisolti, e non da oggi.
Certo poi si spendono ben oltre Cinquecentomila euro per le effimere luminarie, e si lascia un uomo a decorare da centinaia di giorni il pontone Ursus, come un Babbo Natale che non scende dalle stelle, al posto della passata Cometa.
Si inaugurano ipermercati a iosa e si desertifica il commercio locale, specialmente rionale, impoverendo viepiω i quartieri. C'θ la corsa ai nuovi alberghi a quattro o piω stelle mentre al Silos famiglie bivaccano tra le immondizie da anni. Perς si armano i Tubi.
Non ci divertiamo a dover scrivere quasi ogni giorno di e su questo, nι a rispondere a commenti di politici che in altro civile paese, dunque non Trieste e non l'Italia, sarebbero cacciati su due piedi.
Ecco prepariamoci a dare il benvenuto all'ebreo fattosi cittadino del Mondo per salvarlo, sempre che qualcuno se lo ricordi, e non per una luminaria, che lui stava povero tra gli ultimi.
Silos Trieste.
» Inviato da valmaura il 3 December, 2019 alle 12:19 pm
Una inefficienza da far spavento, che il tempo per lo stupore θ ampiamente scaduto.
Questa amministrazione comunale, del fare come ama citare il podestΰ, dimostra una assoluta incapacitΰ, e da qualunque parte la si prenda, e si che ritenevamo che peggio di Cosolini fosse difficile fare. Prendiamola dal Silos, una vicenda bandiera della propaganda dei due vicesindaci leghisti, prima Roberti ed ora Polidori. A tre anni di distanza tutto θ come prima, basta pigliare gli articoli del piccolo giornale scritti allora e cambiare le date: una fotocopia anche nelle foto. Lo stesso si potrebbe dire per la vicenda di via Sant'Anastasio-via Udine. Ora per chi lancia proclami sui muri di 240 chilometri, sulle ronde, sui porti chiusi, sulle espulsioni di massa, non riuscire a risolvere in 36 mesi neppure l'accampamento di qualche decina di persone all'interno dei ruderi del Silos in pieno centro cittΰ θ incredibile. E si che inibire l'accesso ad un vetusto stabile, per quanto grande sia, non θ opera difficile. Convogliare le persone che vi si dirigono nei centri di provvisoria accoglienza non sembra azione impossibile. Certo queste persone devono farsi identificare e se lo rifiutano allora semplicemente devono essere espulse dall'Italia entro 48 ore. Non θ questione difficile da comprendere e realizzare. Ed invece no. Come lasciare un uomo da centinaia di giorni appollaiato in cima all'Ursus, torto o ragione che abbia, θ di una rara disumanitΰ a cui i triestini sembrano aver fatto insana abitudine. Sono cose forse leggermente piω importanti della gobba della Cometa, o ci sbagliamo?
Una piscina chiamata Tram di Opicina.
» Inviato da valmaura il 30 November, 2019 alle 2:39 pm
E ci riferiamo alla collassata nuova Piscina Terapeutica.
Visto come si son messe le cose ed ancora di piω dopo aver letto le uscite del Podestΰ sulla stampa, la vicenda della ricostruzione della Piscina Terapeutica di Campo Marzio, all'ombra incombente del funesto Parco del Mare, si avvia ad essere una esatta fotocopia del Tram di Opicina oppure del vecchio Magazzino Vini sulle Rive. Se eletto, quel rudere lo abbatto in 40 giorni: proclamς l'allora candidato Sindaco DiPi nell'aprile 2001. Ci vollero 15 anni e solo grazie ad una sballata operazione delle fallende Coop sostituite in extremis dalla Fondazione CRT che risolse la questione del rudere a vantaggio di Farinetti e la sua Eataly. Ma si avvicina, insomma non θ proprio dietro l'angolo, il 2021 e la quarta candidatura di DiPi. Dunque sperate e credete, se non vi scappa da ridere.
Chi ci da una mano? Oggi siamo su RAI Uno, TVSette.
» Inviato da valmaura il 29 November, 2019 alle 12:24 pm
Per la prima volta siamo costretti a rivolgerci alla pubblica benevolenza. La prossima settimana, dobbiamo per forza portare la vettura-autocarro di proprietΰ del Circolo Miani dal meccanico per una riparazione non piω rinviabile. Essa ci ha servito fedelmente dal 2003 e contiamo di potercene servire per almeno altrettanti anni. Ma il preventivo ad occhio dei meccanici, bisogna smontare il motore per saperne di piω, oscilla sui duemila euro che noi ovviamente non possediamo. Rivolgerci a chi elargisce contributi pubblici o parapubblici significava e significa farsi inevitabilmente condizionare dalla politica di chi li gestisce, e rinunciare alla nostra autonomia che abbiamo difeso con le unghie e con i denti fin dalla nostra nascita nel 1981. Ergo, poichι viviamo esclusivamente sull'autofinanziamento e sulle collette anche per pagare le bollette della luce, ci rivolgiamo a qualche anima di buon cuore che ci voglia aiutare in questa per noi emergenza. Come fare? Attraverso un bonifico sul conto bancario intestato al Circolo Centro Studi Ercole Miani con codice IBAN : IT 45 W 01030 02205 000061231568 Banco Monte dei Paschi Siena (ex Antonveneta) filiale di Corso U. Saba 18/20 in Trieste. Oppure attraverso un versamento tramite Paypal, per chi ne θ utente, intestato a Circolo Miani tramite l'indirizzo di posta elettronica di registrazione circolomiani@gmail.com scegliendo l'opzione invio denaro ad amici. Oppure chiamarci al telefono (334 216 9438) per concordare un incontro. Grazie. Un'ultima cosa: oggi venerdμ 29 novembre alle ore 23.05 nella puntata di TVSette in onda su Rai 1, dopo il TG di seconda serata, va in onda un servizio sulla Ferriera fatto assieme. Buona visione. Nelle foto la prima sigla di TVSette della Rai nel 1963 e quella odierna.