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Circolo Miani » News Correnti » Page 217 Tram di Opicina. Ma chi controlla i controllori? » Inviato da valmaura il 25 January, 2020 alle 2:24 pm Come la vicenda del cantiere nato morto, ma con cinque piani intanto sventrati, dell'Ospedale di Cattinara e con il Burlo nel Limbo; il mancato rispetto dei termini (due anni di ritardo) per i lavori indicati nella perizia sul tetto della Piscina Terapeutica, intanto crollato; il ricorso al TAR sulla Ferriera respinto con parole infamanti dai giudici amministrativi per la mancanza di cultura giuridica dell'atto comunale. E come non citare la vendita della ex Fiera di Montebello fatta prima di modificare il Piano urbanistico del Comune, se ne sono accorti solo mesi dopo. O la ridicola vicenda delle inferriate da ripittare di viale Miramare di cui il Comune negava la proprietΰ. Ma potremmo continuare con il caso della ciofeca gigante del Parco del Mare in cui i nostri baldi eroi ignoravano il vincolo posto sull'area della storica Lanterna. E ci fermiamo qui perchθ l'elenco ci porterebbe via mezza giornata. Ora tocca alla scoperta di una precedente condanna, incompatibile con la partecipazione a lavori pubblici, del titolare della ditta a cui il Comune aveva assegnato il cantiere di rifacimento dei binari dello stradisgraziato Tram di Opicina, e che rinvia i lavori, e la ripresa del servizio, sine die. E questo dopo oltre un anno perso in cause al Tar e Consiglio di Stato per difendere la decisione comunale. Ma in questa disgraziata e sfigata amministrazione comunale, e tra i 40 consiglieri spediti in Comune per controllare e non per passare il tempo a chattare sugli Smartphone, c'θ qualcuno che verifica prima e non dopo, a babbo morto? Abbiamo capito che i soldi sono nostri e non loro, ma anche alla decenza c'θ un limite! Addio, caro amico. » Inviato da valmaura il 23 January, 2020 alle 12:40 pm Lo hanno abbattuto. Era un cedro frondoso, rigoglioso e verdissimo, che ha accompagnato la mia giovinezza, adolescenza e maturitΰ. Stava lμ da sempre, almeno nei miei ricordi dal 1960, era alto una ventina di metri ed ospitava tra i suoi rami centinaia di uccellini, che pure ci nidificavano. Proteggeva dalla calura ed era un piacere ammirarlo. Ci hanno provato una prima volta quattro mesi orsono, ma seppure mutilato ero riuscito a salvarlo. Ieri invece la fine, grazie al permesso del Comune. Inutile chiederne la motivazione, tanto la conosciamo benissimo: e visto che malato non era, come si evince anche dal ceppo, e tantomeno deperito, avranno scritto a rischio caduta. Questi sono gli esperti a cui affidiamo, obbligati, la nostra esistenza. Grazie caro indimenticabile amico. Ci hai dato tanto e ti hanno ripagato cosμ. Se puς essere di consolazione il motto mal comune e mezzo gaudio anche in piazzale Rosmini non hanno scherzato. Come si vede dalla seconda foto. La giustizia terrena non li colpirΰ mai e questi lo sanno, specie a Trieste. E vai con la me.... pardon il guano ! » Inviato da valmaura il 22 January, 2020 alle 12:06 pm Oggi un consiglio: a tutti quelli che transitano sulla Super(?)strada, nel tratto tra Chiarbola e Valmaura, epicentro Galleria di Servola, munirsi di maschera antigas e tappare bene finestrini e porte. Bastano pochi secondi e la vettura si trasforma in una latrina corporale, tanto insopportabilmente forte θ l'olezzo nauseante di merda concentrata che proviene dal vicino nuovo e laudato Depuratore fognario cittadino che dovrebbe appunto depurare i bisogni fisiologici di 205.000 triestini. Non θ francamente possibile che dopo aver speso una cinquantina e passa di milioni, aver inaugurato con tutte le autoritΰ immaginabili, e superlodato la struttura periodicamente si verifichino uscite di questa puzza, per nulla misteriosa, per dirla come vilmente la appella il piccolo giornale. E non vorremmo proprio essere nei panni delle migliaia di persone che ci abitano attorno. Nθ della povera statua del Sardςn barcolano, dal fetore ridotto immaginiamo ad una lisca. Forse la cosa θ un tanticchia piω importante dello stucchevole dibattito su Sala Tripcovich si o no! https://www.facebook.com/circolomiani/photos/a.1497907753813521/2678999602370991/?type=3&theater Far girare i piccioli ! » Inviato da valmaura il 21 January, 2020 alle 1:06 pm O se preferite, come disse Giovanni Falcone, seguite i soldi. La nuova tangentopoli si presenta cosμ, diffusamente e non solo in politica dove oramai θ quasi impossibile distinguere il confine con gli affari. Si ordinano progetti, lavori, manutenzioni, anche minime a livello di amministratori condominiali, assolutamente inutili e superflui. Lo scopo θ uno solo far muovere denaro, pubblico o privato che sia. Il meccanismo abbisogna poi di un cartello di imprese, aziende, ditte, sempre le stesse, anche a livello condominiale, che si aggiudicano i lavori, gli ordinativi. Nessuno, o quasi, oramai paga piω in bustarelle. E piω denaro gira piω alta θ la probabilitΰ che una parte rimanga attaccata alle mani. I ritorni avvengono poi in vari modi. Si va dalle riparazioni, ai restauri dei beni dei privati committenti, siano essi amministratori pubblici o politici, ai contributi per le campagne elettorali (pagamento di spot televisivi e pagine di giornale, affitti sedi e stampa materiale propagandistico), ai cadeaux natalizi, alle vacanze pagate, alle auto riparate. Per finire con le percentuali sui lavori agli amministratori di stabili. Non molti lo sanno ma questi ultimi vengono pagati in due modi dichiarati: la parcella annuale con scorporate le spese burocratiche e postali da un lato, e la percentuale su ogni lavoro e contratto eseguito per conto del condominio: la percentuale oscilla tra il 5 ed il 10% del costo complessivo, dal piω piccolo al maggiore. Poi quasi sempre, il quasi θ quasi appunto sempre un eufemismo, con una percentuale in nero dalle ditte prescelte dall'amministratore stesso, anzi meglio suggerite ai condomini che poi formalmente approvano. Ovviamente l'interesse degli amministratori θ proporre sempre la necessitΰ di nuovi lavori, magari con la abusata motivazione delle ragioni di sicurezza. Tipico il refrain quando si tratta, ad esempio, di abbattere alberi o piante. Ecco se usate questa lente di lettura forse riuscirete a capire come gira la vita anche a Trieste. Basta guardarsi attorno e magari indietro per comprendere le ragioni di molte scelte, pubbliche o private. Poi aggiungete una buona spruzzata di ignoranza, incapacitΰ e delega ai funzionari, ed il quadro θ completo. Vizi privati, pubbliche virtω. Titolava un famoso film di Miklos Jancsς. Sala Tripcovich e 5G. » Inviato da valmaura il 20 January, 2020 alle 1:34 pm Due consigli, che sappiamo in partenza non serviranno a nulla ma tant'θ, al podestΰ ed alla sua amministrazione comunale. Consci che comunque anche con i predecessori la cosa era purtroppo uguale. La riprova? Il silenzio del PD e Cinque Stelle sulla vicenda. Invece di occuparsi con tanto accanimento dell'abbattimento della sala Tripcovich e di buttare quintalate di soldi in operazioni sostanzialmente inutili, o perlomeno vissute come tali dalla cittadinanza, perchθ non li investe in altre e piω costruttive azioni? Sugli spazi vuoti ed abbandonati c'θ solo l'imbarazzo della scelta e pertanto ne scegliamo due noi a caso. Il recupero e riutilizzo a fini sociali di Villa Haggiconsta e dell'edificio della fu scuola De Amicis. Lasciate perdere l'inutile, superata ciofeca del Parco del Mare, pare porti pure sfiga, ed impegnatevi per accelerare il ripristino della crollata, anche se nuova, piscina terapeutica. E veniamo all'inutile e copioso abbattimento degli alberi (pubblici e privati: ambedue rispondono al controllo ed al regolamento comunale) e del sostanziale abbandono della manutenzione, competente, del verde pubblico. Cominci questa amministrazione, come fatto, senza ricordare prestigiosi esempi europei, da centinaia di sindaci italiani, a sospendere ed inibire l'accesso, una moratoria, al 5G nel territorio comunale (si intende della costruzione ed installo delle strumentazioni tecniche) finquando i pareri scientifici non saranno univoci sul potenziale rischio per la salute, oltre al danno ambientale, di questa nuova tecnologia. Il metodo della precauzione in questo caso sembra quanto mai calzante per uno che per legge θ pure l'Ufficiale Sanitario del Comune. Prosit. Con le foto della Val Rosandra. (visibili sulla pagina Facebook Circolo Miani) |
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