» Inviato da valmaura il 5 March, 2020 alle 2:22 pm
Alberi da abbattere a San Giusto. (articolo del 16 gennaio)
Ci siamo andati a leggere le schede peritali corredate di una foto che giustificherebbero la decisione di abbattere i 18 alberi.
Interessanti nevvero.
Cominciamo: tutte le piante sono dichiarate VIVE.
Dodici hanno una etΰ stimata di 72 anni, tre di 62, e tre di 42 anni.
Quattordici sono Cedri: 3 dell'Atlante e 11 dell'Himalaya.
Quattro sono Cipressi: 2 dell'Arizona e 2 Comuni.
In sette schede non c'θ l'analisi dello stato della pianta (Indice Salute) che motiva la decisione di abbatterla. Mentre nelle altre undici compare la sola parola deperito.
Non credo abbisognino di molti commenti. Ci si permetta solo una considerazione: non ci sarΰ agronomo o botanico al mondo, che non abbia comperato la laurea in qualche universitΰ ciofeca, che non sosterrΰ che il primo obbligo nei confronti di un albero giudicato sbrigativamente deperito, e senza specifica di presenza di eventuali malattie come in questi casi, θ quello di intervenire non con l'abbattimento ma con una opportuna cura o manutenzione di sostegno.
Una sola battuta. Pensate un po' se lo stesso metro di giudizio fosse parimenti riservato alle persone giudicate dai medici deperite. Per una anemia si finisce a prendere il piombo di un plotone di esecuzione. Ottima cura !
Perchθ riproponiamo questo spezzone del precedente articolo?
Perchθ alcuni commenti di esperti ci hanno rimbrottato che il parere di un docente universitario in ecologia vegetale, θ per di piω dato basandosi sulle foto dei ceppi di nove Cedri recentemente abbattuti, equivale di fatto ad aria fritta.
Non sappiamo quale olio, se di semi o d'oliva, hanno usato i periti del Comune per compilare la accuratissime schede che decretano ora il fine vita di ulteriori18 alberi a San Giusto. E su questo desidereremmo sentire gli autorevoli pareri dei suddetti commentatori.
Detto ciς vi informiamo che da oggi abbiamo deciso di cambiare il Logo della Pagina Circolo Miani, da No Ferriera a Trieste Verde. Le ragioni sono palesemente evidenti.
Alcune notiziole ancora. L'articolo C'θ perizia e perizia ha avuto fino ad ora su questa pagina 28mila lettori e oltre 800 mi piace diretti o indiretti, con oltre 200 condivisioni e altre migliaia di lettori sulle pagine condivise, con piω di 200 commenti.
Domani pubblicheremo il bilancio numerico di questa pagina nell'ultima settimana: sono i dati comunicati da Facebook, e che come abbiamo sperimentato in passato sono sempre per difetto.
» Inviato da valmaura il 3 March, 2020 alle 4:09 pm
Dagli alberi abbattuti al degrado del nostro territorio.
La mattanza degli alberi, che va detto non θ patrimonio esclusivo di questa amministrazione comunale, assieme al mortificante degrado ed abbandono a cui sono lasciati i giardini, inquinati e non, e le aree verdi, abbinati alla sostanziale disapplicazione del Regolamento sul Verde (pubblico e privato) che il Comune pur si θ dato, non sono che uno dei tanti aspetti del malgoverno locale. Ed aiuta a capire come di fatto il Circolo Miani sia rimasta una delle pochissime opposizioni oggi presenti a Trieste. Infatti le forze politiche che sui banchi del Consiglio comunale e regionale siedono appunto all'opposizione hanno rinunciato da tempo a svolgere il ruolo che i cittadini-elettori hanno loro affidato. E siamo certi di interpretare pure il pensiero di molti tra coloro che hanno invece votato per queste maggioranze, ma che non approvano e condividono per partito preso l'attuale loro operare. Il caso degli alberi abbattuti a decine al colpo ne θ esempio lampante: non una voce si θ levata dall'intero asfittico mondo della politica nostrana, da una informazione scritta e televisiva totalmente asservita a questo mondo. Idem dicansi per il crescente degrado del nostro territorio di cui le onnipresenti transenne e tubi innocenti, per lavori manutentivi fermi da anni, sono sparsi per ogni dove in cittΰ. Per non parlare poi degli spazi: interi edifici, come ad esempio Villa Haggiconsta a cui si θ aggiunta dal 2017 l'ex caserma di Roiano, case, impianti industriali e commerciali dismessi e lasciati deperire nell'incuria piω totale. Ma forse la vicenda piω emblematica e recente θ quella del crollo, seppur annunciato tre anni prima, della copertura della nuova piscina terapeutica. Certo i nostri articoli e le nostre pagine su Facebook raccolgono decine di migliaia di lettori, migliaia di mi piace e condivisioni, commenti infuocati contro questo andazzo, ma non θ sufficiente. Se come Circolo Miani informare i cittadini θ da sempre uno dei compiti che ci siamo dati, ciς non θ purtroppo bastevole a risolvere i problemi, a partire da quello emergenziale di fermare gli abbattimenti dei nostri alberi o le potature selvagge. Dobbiamo rimboccarci le maniche, e subito, che piangere sul ceppo morto serve poco o nulla. Noi ci stiamo organizzando e qualcosa abbiamo giΰ fatto, e voi?
Il cittadino (che paga) domanda.
» Inviato da valmaura il 29 February, 2020 alle 2:33 pm
Sempre che qualcuno risponda tra magistratura ordinaria e amministrativa.
Per quella superflua Rotatoria, nonchθ fonte costante di pericoli per la circolazione stradale, di viale Miramare (era sufficiente aprire una corsia di ingresso al Porto Vecchio per chi arriva da Barcola ed utilizzare entrata ed uscita di Largo Santos per chi ci entra da Trieste), il cui costo, pagato dai cittadini al momento θ di 450.000 Euro, pressappoco un miliardino delle vecchie Lire, immaginiamo che ci sia stata una gara dappalto per lassegnazione dei lavori ad una Ditta. Immaginiamo pure, nei paesi civili si usa cosμ: lo impone la legge, che chi si θ aggiudicato i lavori ha fissato data di inizio Cantiere e data fine lavori e consegna manufatto. Immaginiamo pure che tutto questo, ed altro ancora, sia scritto nel cartello obbligatorio, sempre per fastidiosa legge, esposto allesterno del cantiere e VISIBILE a tutti. Ed osiamo immaginare che il mancato rispetto della data di consegna del manufatto, in questo caso una Rotatoria, sia punito con una adeguata penale giornaliera alla ditta incaricata dei lavori. Cosμ come immaginiamo che sia il Comune assegnatario che la ditta sapessero benissimo in partenza che questi venivano eseguiti in autunno-inverno, stagione talvolta inclemente. Ora il cittadino viene informato che il Comune ha deciso di concedere una proroga di trenta giorni alla ditta (dunque senza esigere eventuali penali) per ultimare i lavori perchι, a leggere il piccolo giornale: Ci vuole ancora un po di tempo per terminare Nei mesi scorsi cθ stato un piccolo rallentamento del cantiere dovuto al maltempo, viste le tante giornate di pioggia registrate. Come da Ordinanza pubblicata allAlbo Pretorio a firma direttore Giulio Bernetti che prolunga i tempi (di consegna?) al 21 marzo, dunque di un mese. Abbiamo capito bene? Nellautunno-inverno piω caldo e soleggiato da quando esistono le statistiche metereologiche, con temperature primaverili, ed un febbraio da tintarella, si tira fuori una scusante per maltempo, viste le tante giornate di pioggia registrate. Si, forse ai Tropici ed in Indonesia. E non per erigere uno seconda Torre Eiffel ma una banale, piatta rotatoria. Le opposizioni, in Comune e Regione? Mai pervenute! La grande, e grave, anomalia tutta triestina θ che purtroppo non esiste, o quasi, una magistratura di controllo in questa cittΰ. E cosμ oltre a pagare unopera non gradita e probabilmente non utile, ci dobbiamo anche far prendere per i fondelli.
Alberi abbattuti. Cθ perizia e perizia.
» Inviato da valmaura il 28 February, 2020 alle 3:19 pm
Lavvocato Alessandra Devetag che collabora attivamente con il Circolo Miani in questa iniziativa ci ha inviato il parere tecnico richiesto (tramite esame fotografico) sui ceppi dei nove alberi tagliati, Cedri, recentemente dal Comune in via Biasoletto (il decimo superstite lo vedete nella foto sotto, dopo il nostro intervento) perchι a forte rischio schianto o deperiti. Lo riportiamo integralmente: Le sezioni della foto non sono di alberi ammalati. La parte centrale piω scura si chiama duramen e la periferia chiara alburno. Il duramen diviene scuro grazie a sostanze tanniche che si depositano (tille) nei vasi centrali piω vecchi quando smettono di condurre la linfa. Queste sostanze hanno anche azione antibiotica e impediscono l'insorgere di patologie microbiche e fungine all'interno dei vasi vuoti. Il duramen piω resistente θ quello dell'ebano che noi conosciamo per il suo colore molto scuro. La presenza di un tessuto molto duro interno che non ospita microorganismi θ una garanzia che impedisce il crollo di alberi molto vecchi. Il parere θ del prof.M.C. del Dipartimento Scienze della Vita dellUniversitΰ di Trieste, ricercatore universitario in ecologia vegetale. Domande o commenti? Le risposte noi cerchiamo di darle ma ci riusciremmo meglio con una maggiore partecipazione dei cittadini.
» Inviato da valmaura il 26 February, 2020 alle 11:54 am
Ancora senza esito la ricerca del paziente Zero
Prosegue a singhiozzo la ricerca dell'untore portatore del ComuneVirus, una forma di sfiga non curabile, che da anni ha falcidiato inesorabilmente Trieste.
I piω noti esperti: tra maghi, rabdomanti, esorcisti hanno un'unica certezza. Esso alberga, cresce, si diffonde nell'area circoscritta di Palazzo Cheba, ovvero tra i 41 consiglieri comunali (40 piω il Podestΰ) ed i 10 assessori.
Dalle analisi fatte nel tentativo, per altro assai vano, di individuare un rimedio, un decotto, una purga che lo scacci, θ risultato che esso θ letale per gli alberi, i giardini, le piscine terapeutiche, le scovazze, le ex caserme ed i mercati. Inutile poi ricorrere agli ospedali che sono le prime vittime di questa pandemia.
Dunque peggio del tanto chiacchierato Coronavirus il ComuneVirus imperversa da anni nel capoluogo regionale senza che stampa e televisioni ne parlino e senza che misura alcuna sia presa per contenerlo e debellarlo. D'altronde ha terreno fertile perchθ, secondo gli aruspici, pare sia una modificazione genetica del CabasisiVirus che da decenni alberga in forma endemica nella Gens Julia, e senza distinzione di parte.
Alcune immagini tremende delle vittime, vietatele ai minori.
Visibili, con le dovute cautele,sulla pagina Facebook Circolo Miani.