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Circolo Miani » News Correnti » Page 207 Coronavirus Trieste. Lo scandalo delle residenze per anziani. » Inviato da valmaura il 10 April, 2020 alle 1:20 pm Una tragedia annunciata ! Forse Riccardi e Dipiazza non lo sanno ma Trieste ha la percentuale più alta, perfino più della Lombardia, di infettati e deceduti in Italia nelle case di “eterno”riposo. Ultimissime. Coloncovez più Sessanta. 5G o non 5G. » Inviato da valmaura il 9 April, 2020 alle 2:51 pm Allora le ultime dai ripetitori in costruzione. Si sono mossi i cittadini che hanno parlato con i “costruttori” sul posto (per altro al lavoro senza alcuna protezione anti Covid-19: Prefetto che ci stai a fare?). Dunque hanno detto che ne debbono installare una “sessantina”, così tanto per gradire. Ma l’Arpa, immediatamente sentita, ha risposto che per quanto risulta loro si tratta solo “4 o 5 nuovi impianti”. Per quanto risulta a loro per l’appunto. Subito informati ci siamo mossi anche noi, per quanto permettano le misure giustamente in vigore in questi giorni, e Maurizio Fogar ha prontamente firmato la procura al legale per chiedere l’immediato accesso agli atti in Comune (Coloncovez fà Trieste) e per le conseguenti iniziative da intraprendere. Tra l’altro l’articolo dell’altro ieri è stato finora letto da 28.000 utenti diretti più tutti quelli, che non possiamo tecnicamente calcolare delle Condivisioni, che sono state 460 dirette più n.? indirette. Ha ottenuto finora 890 “mi piace” diretti e indiretti, e 360 commenti, idem. Non si può proprio dire che la nostra comunità sia insensibile, lo sono invece, ma non è una novità, gli organi di “disinformazione” e, more solito, la politica tutta. Una risposta ai pochi difensori a spada tratta e benda su occhi e cervello del 5G a prescindere. Pericoloso assai affrontare un argomento che bene o male riguarderà tutti noi, direttamente o indirettamente, a colpi di sicumere. Per vedere se la fiamma della nostra cucina è accesa, non ci mettiamo la mano sopra. E dunque chiedere, come la stessa Comunità Europea ha sancito, l’utilizzo del criterio della massima “precauzione” vista l’assenza di studi credibili e scientificamente imparziali sugli eventuali danni a salute ed ambiente di questa nuova tecnologia è puro buonsenso. Piangere poi, a babbo morto, serve picca e nulla. E pertanto abbiamo avviato la procedura legale che chiede ad un Comune, silente come sempre, come assenti come sempre sono opposizioni e forze politiche, una ordinanza di moratoria all’installo delle nuove strumentazioni a Trieste, in attesa di risposte certe. Non sembra chiedere la Luna ma un semplice richiamo alle responsabilità di tutela della salute. Il problema, e non da oggi, è che questa nostra classe dirigente e politica le responsabilità non vuole proprio assumersele. FERRIERA. Balle a ciclo continuo. » Inviato da valmaura il 8 April, 2020 alle 3:09 pm Francamente sarebbe intollerabile se non fosse totalmente ridicolo. Fino in fondo i politici, con le siglette sedicenti ambientaliste a traino, ed i tecnici continuano a dire balle ed a dimostrare come il non aver capito, o voluto capire, la questione porti la responsabilità di quanto è successo a partire dal 1998. Non parliamo poi di stampa e televisioni, pubbliche e private, sempre al servizio, anche loro in turno continuo 24h su 24, di lorsignori. Un esempio per tutti. Politici, Scoccimarro con Arpa al seguito per finire all’ectoplasma del fu assessore, disgraziatamente per Trieste, all’ambiente della Giunta Cosolini, Umberto Laureni, che dichiarano, con il megafono dei corifei del “giornalismo” nostrano che gli impianti dell’Area a Caldo sono stati “spenti” in data 4 aprile. Orbene sarebbero stupiti se dicessimo loro che l’Altoforno, con Agglomerato e Macchina colare sono ancora in regolare produzione che cesseranno appena nella nottata di oggi e che poi seguiranno, l’Altoforno, il percorso di messa in sicurezza che si protrarrà per almeno una decina di giorni? Ecco questo è l’ultimo esempio della colpevole superficialità, dell’ignoranza oltre ogni limite accettabile con cui tutta la politica, dai nuovi ai vecchi partiti, dalle istituzioni da loro occupate, che sia dai banchi della maggioranza o dell’opposizione non ha importanza: che il risultato non cambia, dagli enti di “controllo”, e facciamo fatica a scrivere questa parola, hanno affrontato questa tragedia per i lavoratori ed i cittadini da 22 anni a questa parte. Piccolo particolare poi che tutti sembrano dimenticare: la Ferriera, sotto le vesti produttive del Laminatoio e della logistica portuale, continuerà ad esistere, con i suoi 200 occupati, per ora in attesa di aumentare i dipendenti appena diverrà operativo l’accordo di implementazione produttiva proprio del Laminatoio e la riapertura della Centrale elettrica, che fa di questo stabilimento una delle prime cinque industrie private presenti a Trieste. Ma spiegarlo a questi personaggi è puro tempo perso e pertanto lo scriviamo ad uso e consumo esclusivo dei nostri lettori, che non devono neppure pagare un Euro e Quaranta per leggere la verità. Trieste e Regione. Le pagelle del CoronaVirus. » Inviato da valmaura il 7 April, 2020 alle 12:36 pm E’ ora di cominciare una riflessione per prepararci al nostro futuro. Ci sarà poi tempo, ad emergenza finita, di fare i conti. Sopra la sufficienza Massimiliano Fedriga, al netto di alcuni peccati veniali: a partire dagli strombazzamenti disattesi completamente delle due mascherine ad ogni famiglia “entro la settimana”, ovvero venti giorni orsono. Dalla chiusura domenicale degli alimentari che ha solo contribuito ad aumentare gli assembramenti negli altri giorni e l’affollamento nei negozi. E scritto da chi, noi, siamo sempre stati contrari alle aperture domenicali, salvo motivate eccezioni. Al ritardo con cui sono state assunte, ed attuate, decisioni operative negli ospedali e nella sanità regionale. Decisamente insufficiente invece l’operato – ma quale? – di Roberto Dipiazza letteralmente scomparso dal Municipio. Prima o dopo sarà il caso di aprire una severa indagine sullo scandalo delle strutture pubbliche per anziani, che hanno registrato a Trieste il PRIMATO nazionale per le infezioni ed i conseguenti decessi. E non solo tra gli ospiti ma anche tra il personale. E per chi lo avesse dimenticato, il Sindaco è per legge anche l’Ufficiale Sanitario del Comune. Idem dicasi per il vertice dell’Azienda Sanitaria Giuliana. Che la scelta di Poggiana poggiasse fin dall’inizio su di una logica spartitoria era chiaro a tutti. Ma fin dal suo esordio partì con il piede sbagliato: l’intervista in cui dichiarò che il Pronto Soccorso di Cattinara “sta bene così com’è”. E si è visto come è andata a finire. Poi è tracollato sul cantiere infinito dell’ospedale e sulle ultime sacrosante proteste univoche dei sindacati di medici e personale sui ritardi e le deficienze in piena emergenza. Idem pure per il Presidente, fa quasi impressione scriverne la qualifica, della Camera di Commercio che nei confronti degli associati è stato solo che una zavorra, incapace di muoversi tempestivamente a tutela dei commercianti e dei pubblici esercenti. Tenendo immobilizzata una decina di milioni, degli associati, sulla ciofeca del morto prima di nascere “Parco del Mare”. Fortemente negativo il ruolo, anzi il non ruolo, fin qui non svolto dalla politica tutta, senza distinzione di parte, e che preoccupa non poco per il futuro della nostra comunità. Sotto zero inoltre il comportamento di stampa e televisioni, che si sono limitate ad essere megafono delle istituzioni oppure a testimonianze stile “Cuore”, abdicando, come sempre da venti anni almeno a questa parte, al ruolo di controllo ed inchiesta che in una società civile i cittadini si aspettano dal “Quarto Potere”. Comune di Trieste e “il buon padre di famiglia”. » Inviato da valmaura il 6 April, 2020 alle 1:56 pm Recitano così leggi e sentenze in merito all'obbligo degli amministratori responsabili del pubblico denaro di amministrare secondo i criteri e la diligenza di “un buon padre di famiglia”. Entriamo ora nel merito, premettendo subito che non ci interessa per nulla il “colore” politico di chi amministra il Comune, perchè anche le opposizioni, di segno e colore opposto, hanno le loro belle colpe. Così come in passato quando a governare, oddio che parola grossa, Regione, Provincia, quando esisteva, e Comune, erano maggioranze di opposto schieramento. Dunque il Sindaco-Podestà che oramai dai primissimi anni 2000 si balocca, oltre che con il rifacimento della Galleria di Montebello, con il trasferimento dei mercati Ortofrutticolo ed Ittico, taciamo per pietà sulla questione Ferriera e tanto altro, ora ci fa sapere, che dal Coronavirus in qua comunica per terza persona, in questo caso lo sfortunato assessore Giorgi, che la scelta di acquistare il Capannone della ex Duke in Zona Industriale nel 2018, l'inizio dei lavori interni di adattamento, e l'annuncio della sua inaugurazione entro il 2019 come sede del nuovo Ortofrutta all'ingrosso di Trieste, sono stati inutili. Perchè nel frattempo avrebbe cambiato idea e vorrebbe invece piazzarlo alla ex Manifattura Tabacchi, non proprio distantissima, dalle parti di via Caboto. Rimane solo un problemino irrisolto: il milione e duecentomila euro pagati dai contribuenti, più gli “spiccioli” per i lavori di riatto interno, li mettono di tasca loro Dipiazza, Giorgi e via via tutti gli altri assessori? Liberissimi loro di cambiare idea e di continuare questa farsa quasi ventennale, ma non a spese dei triestini. Vorremmo infatti vedere come vivrebbe una “famiglia” con un “buon padre” che prima spende e poi si ricrede. |
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