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Circolo Miani » News Correnti » Page 19 Questi ultimi incendi, da San Dorligo a Monrupino, puzzano di doloso. » Inviato da valmaura il 10 August, 2022 alle 1:11 pm Difficile pensare che non lo siano, dopo le piogge dei giorni scorsi che se anche non intensissime hanno reso terreni e vegetazione meno secchi ed aridi.
E per dolo intendiamo anche la negligenza dell'idiota che porta allo stesso disastro.
Ma se anche presi, difficile assai, se la cavano con poco che l'articolo 423 del Codice penale parte dai tre anni di pena, che significa che non si faranno nemmeno un'ora di carcere.
In cambio hanno distrutto l'impegno ed il lavoro pluridecennale della natura e ci hanno spinto un vigoroso passo in avanti verso la catastrofe ambientale e climatica, che solo i politici ottusi che ci ritroviamo continuano a non vedere.
Spiace invocare le pene islamiche ma qui un taglio della mano ci starebbe tutto e senza protesi a spese della comunitΰ. Per i politici irresponsabili invece una bella spennellata di pece e poi una vestizione con piume di gallina, quelle si intende bruciate dagli incendi e poi via a passeggiare in corso tra gli sputacchi dei presenti.
Siamo troppo duri, dirΰ qualcuno, e vabbθ da cattolici ci pentiremo un domani, e amen.
Tanto di cappello alla Cisint. » Inviato da valmaura il 9 August, 2022 alle 11:17 am Dalla parte dei cittadini e dell'ambiente.
Ora θ vero che la Cisint θ il sindaco di punta della Lega in Regione, Fontanini θ fuori quota, perς sul suo impegno per la salvaguardia ambientale del territorio di Monfalcone e soprattutto sulla tutela della salute dei suoi concittadini, non si puς che elogiarla.
Non ha esitato un minuto a schierarsi contro il suo leader Fedriga sul progetto di riconversione della mega centrale della A2A di Monfalcone: dall'attuale Carbone al Gas Metano, che smentisce ed azzera tutte le promesse roboanti della Regione sulla decarbonizzazione. Ha risposto chiedendone la chiusura e presentando un progetto alternativo che salvaguarda occupazione e territorio.
Sull'emergenza incendi ha diramato subito le ordinanze a tutela della salute dei Monfalconesi.
Ora ha dato il via ad un esteso progetto di monitorizzazione sullo stato reale dell'inquinamento in cittΰ: non fidandosi, giustamente, di un'Arpa al centro di troppe indagini delle Procure in Regione, salvo a Trieste, ha affidato una consulenza ad una accreditata societΰ privata.
Oggi la stampa isontina ne da notizia in prima pagina: Nuovo intervento del comune: Monfalcone, partito uno studio con i licheni per monitorare linquinamento.
Le ragioni? Eccole in sintesi: A Monfalcone cθ un eccesso di infarti, ictus e malattie oncologiche, queste ultime specie nelle donne.
Uno studio del professor Barbone ha dimostrato che lesposizione alle polveri Pm10 a concentrazioni superiori al limite massimo di 50 milligrammi per metro cubo θ associata ad un aumento di circa tre volte degli episodi cardiovascolari che richiedono lospedalizzazione. Lassociazione tra inquinamento atmosferico e malattie cardiovascolari θ dimostrata da numerosi studi internazionali .
Forse sarebbe il caso di chiedere, almeno su questo tema, alla Cisint di trasferirsi a Trieste e Muggia. E destina il tuo 5 X 1000 al Circolo Miani scrivendo il Codice Fiscale 90012740321 nella apposita casella delle associazioni di volontariato sulla tua dichiarazione dei redditi, qualunque essa sia. Ater Trieste: non θ piω possibile attendere. Le "periferie turistiche" di Zeno. » Inviato da valmaura il 8 August, 2022 alle 12:54 pm Posto che la posizione del Circolo Miani vi θ nota da tempo: ovvero per i disumani complessi di cemento e cartongesso di Valmaura (Serpentone) e via Grego (Puffi) l'unica soluzione praticabile per risolvere alla radice il problema θ quello di abbattere questi due mostri edilizi, vendere l'area di Valmaura a chi gestirΰ il nascente Molo Ottavo per utilizzarla come retroporto, e distribuire le famiglie dei residenti (piω dell'intera popolazione del Comune di Sgonico) nei quasi 16.000 appartamenti e case sfitti e vuoti a Trieste con opportune convenzioni.
Qualunque intervento manutentivo, che non risolve comunque i problemi di fondo, costa infatti da anni all'Ater cifre spropositate.
Ma premesso questo, alcuni interventi vanno da subito messi in cantiere per mitigare il danno di aver mandato oltre duemila persone a vivere in questi complessi.
Per questo abbiamo ospitato al Circolo Miani (Valmaura) un incontro con i vertici operativi Ater: il direttore generale Korenika ed il direttore della manutenzione Capovilla.
Abbiamo loro proposto di avviare al piω presto alcuni interventi minimi sull'area del Serpentone, ferma restando la necessitΰ di invitare i quasi 1450 residenti ad incontri con appunto i vertici operativi Ater, ed abbiamo messo la sede del Circolo a disposizione per ospitarli, per chiedere loro non solo un elenco delle prioritΰ manutentive ma anche cosa suggerissero per modificare in meglio, per quanto possibile, la situazione.
La scaletta delle nostre proposte θ presto detta: intensificare a scadenza per lo meno settimanale le pulizie delle aree comuni e dei garage e la rimozione dei rifiuti, anche ingombranti, abbandonati.
Intervenire sui supermercati adiacenti perchθ vengano a riprendersi le decine di carrelli della spesa qui lasciati sistematicamente.
Posizionare contenitori per la raccolta dei rifiuti nelle parti comuni.
Rifare le plafoniere dei campanelli, a nuovo gli impianti citofonici, e sostituire totalmente le cassette delle lettere nei portoni.
Mettere mano alle are verdi ed ai campi giochi con diffuse piantumazioni di alberi e sempre verdi, ripristinare le fontanelle e le attrezzature dei giochi per bambini.
Dipingere con murales rilassanti tutte le aree interne pedonali che portano ai portoni e dotarle di adeguata illuminazione.
Inaugurare nelle stesse dei mercatini settimanali: dagli alimenti a chilometro zero ad abbigliamento e piccolo artigianato.
Destinare un numero fisso con operatore unico per rispondere tempestivamente alle chiamate per pronti interventi su impianti e guasti.
Progettare il recupero come spazi sociali delle due vaste strutture coperte presenti nel complesso: l'Auditorium da centinaia di posti con ampia antisala (chiuso e murato dall'anno duemila) e l'enorme spazio coperto sottostante al secondo campo giochi con area verde antistante.
I funzionari Ater hanno convenuto sull'opportunitΰ di avviare questo percorso e si sono impegnati a farci pervenire una proposta di primi interventi tra quelli da noi suggeriti e dell'opportunitΰ di incontrare le famiglie residenti. E destina il tuo 5 X 1000 al Circolo Miani scrivendo il Codice Fiscale 90012740321 nella apposita casella delle associazioni di volontariato sulla tua dichiarazione dei redditi, qualunque essa sia. L'inflazione galoppa (+ 9,1 a luglio), le bollette raddoppiano (a settembre). » Inviato da valmaura il 8 August, 2022 alle 12:52 pm Ma il Governo rivaluta le pensioni da ottobre del 2% (8 euro lordi). Una insultante elemosina che rende i redditi medio-bassi sempre piω poveri ed incapaci a fare fronte ai bisogni primari. Poi ci si mette FdI e centrodestra con i centristi calendianrenziani che vogliono l'abrogazione del Reddito di Cittadinanza ed il no (Confindustria ordina) al salario minimo, con il PD e cespugli al traino.
Questo θ il nocciolo della questione, ma di questo i partiti non parlano, cosμ come ignorano l'emergenza clima, troppo impegnati nel gioco delle figurine dei posti da assegnare nel prossimo Parlamento.
Se pensate che la cosa non vi interessi e non riguardi da vicino il vostro presente e futuro, allora siete pronti per votarli o starvene a casa dicendo che tanto votare non serve a niente.
Willy Brandt anni addietro rispondendo ad una domanda di Enzo Biagi su cosa sia la politica, rispose testuale: la politica serve a far stare meglio le persone, a farle vivere bene e dignitosamente, se non fa questo allora non θ politica, θ altra cosa.
Condoglianze vivissime.
Teodor.
A Trieste, ma l'Italia non θ da meno, una imprenditoria da rapina. » Inviato da valmaura il 7 August, 2022 alle 11:08 am Non per nulla oramai i cosiddetti imprenditori sono definiti piω sbrigativamente come prenditori e non per nulla la Confindustria li rappresenta degnamente.
La loro filosofia θ semplice, dalla Ferriera alla Wartsila, incassare gli utili, prendere i contributi pubblici, ricorrere agli ammortizzatori sociali pubblici e scaricare sullo Stato e sulle comunitΰ i debiti. Ma anche le banche italiane non sono differenti.
A Trieste molti non lo ricordano ma il carrozzone della vecchia Ezit, l'ente di collocamento per i politici sconfitti alle elezioni, funzionava cosμ: agli industriali che venivano ad operare nel territorio dell'Ente si garantivano per sette anni zero costi di gestione.
Il risultato? L'archeologia industriale dei capannoni vuoti di oggi. Questi prenditori tenevano in media aperte le industrie appunto per sette anni e poi arrivederci Trieste.
La Grandi Motori nacque con due obiettivi: risarcire in qualche modo la chiusura della cantieristica locale, soprattutto il cantiere San Marco, e la Fabbrica Macchine di Sant'Andrea, che era un gioiellino europeo e non a caso i perfetti macchinari di precisione funzionano ancora oggi sparsi per l'Europa. Ci venne la Fiat, settori motori marini, ma siccome era in perdita totale ci pensς lo Stato ad aiutarla e dopo pochi anni fece rilevare dall'IRI la quota della Fiat con l'ennesimo guadagno degli Agnelli, e fatevi raccontare da chi ci lavorava dentro quale era il tasso di produttivitΰ inesistente. Poi infine arrivς la finlandese Wartsila, aiutata e foraggiata dagli investimenti pubblici.
Per Ferriere, Sertubi e Flex la storia non θ molto dissimile, idem dicasi per le Cartiere Burgo in Regione.
Passiamo alla Siot, il vero problema anche per l'Autoritΰ Portuale: a Trieste ricava utili spaventosi a fronte di 120 posti di lavoro sparsi per la Regione e l'Italia, eppure tratta la cittΰ come una colonia del Terzo Mondo permettendo da decenni che i gas in uscita dagli impianti investano la comunitΰ che la ospita, in spregio della qualitΰ della vita e della salute di migliaia di Triestini, intesi come provincia. E non sono certo i soldi che mancano per fare i dovuti interventi.
Finiamo ora con l'imprenditoria sociale o cooperativistica: una giungla dove i dipendenti vengono pagati, si fa per dire, una media di quattro euro all'ora. Si avvale molto spesso delle dissennate politiche delle esternalizzazioni incentivate dagli enti pubblici che certamente non rispondono nι a logiche di qualitΰ e tanto meno di risparmio ma a quella di privatizzare i soldi pubblici per pagare mansioni e servizi fino a poco tempo fa svolti dai dipendenti degli Enti stessi.
Non di rado gli aggiudicatori di questi appalti pubblici sono in ottimi rapporti con questa classe politica o, come nel caso di Euro&Promos, ne fanno parte.
Considerazione finale: temiamo che questa nostra analisi non faccia parte della Agenda Draghi, ci scuseranno Calenda e Letta con cespuglietti annessi, Berlusconi, Salvini e Meloni. E destina il tuo 5 X 1000 al Circolo Miani scrivendo il Codice Fiscale 90012740321 nella apposita casella delle associazioni di volontariato sulla tua dichiarazione dei redditi, qualunque essa sia. |
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