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Circolo Miani » News Correnti » Page 138 Chi NON l'ha visto? » Inviato da valmaura il 30 March, 2021 alle 2:00 pm Per trenta anni buoni ่ continuato a crescere, il Cumulone come lo chiamano gli imprenditori portuali con gioiosa familiaritเ, ma non per partogenesi spontanea ma per interramento, abusivo si intende, di un'area del Vallone di Muggia pari a solo otto campi di calcio.
E cosa hanno usato, terriccio per piante e giardini? No, solo quasi 360.000 tonnellate di rifiuti speciali, leggisi tossici, degli scarti di lavorazione dell'Area a Caldo della Ferriera.
Non sappiamo voi, ma noi facciamo fatica ad immaginarci il volume di una tonnellata, figurarsi poi moltiplicato per 359.000.
Questa Collina della vergogna come la chiamano i Triestini, per i lavoratori dello stabilimento il nome sbrigativamente concreto era Punta Loppa, era sorta negli anni sotto i loro occhi e addirittura ci avevano fatto una strada sterrata a tornanti per farvi salire i grandi camion che scaricavano costantemente i fanghi di Loppa e gli scarti.
Tutto questo senza che: Capitaneria di Porto, Autoritเ Portuale, Arpa, ASS, Comune, Regione, ed infine Magistratura avessero nulla da obbiettare, modificando vistosamente la linea di costa e facendo scivolare in mare tonnellate di fanghi tossici, che adesso i Buontemponi pensano di spensieratamente dragare.
Ci ่ voluta l'inchiesta nazionale sullo smaltimento illegale di rifiuti tossici aperta dalle Procure di Perugia e Grosseto, che proprio vista sullo Scalo Legnami non hanno, a far sequestrare il Cumulone, e far arrestare decine di persone (quattro triestini).
L'Accordo di Programma governativo del 2014 sulla vendita della Ferriera, nell'allegato C, prevedeva l'obbligo per la nuova proprietเ di bonificare l'area al costo di 10 milioni, suoi.
Ma non hanno visto nemmeno quello.
A Trieste tutti ciechi, ma non muti viste le sciocchezze che sciorinano ogni giorno specie in campagna elettorale.
Buona ora legale.
Trieste Verde.
Riformiamo il Comune! » Inviato da valmaura il 30 March, 2021 alle 1:57 pm Trieste Verde. Proposte concrete non chiacchiere. La costituzione di un grande dipartimento che, coordinato dal Vicesindaco, accorpi vecchie e nuove deleghe assessorili, sotto il nome: Qualitเ della Vita.
In esso andranno a confluire Ambiente con l'inglobamento della Direzione Verde Pubblico e privato, Territorio e Decentramento con l'aggiunta della Partecipazione, Servizi Sociali con la costituzione di quelli Sanitari, servizio Zoofilo incluso, a significare la ripresa di attenzione e gestione della sanitเ pubblica (territoriale ed ospedaliera), Cultura (istituzioni e territorio).
Questo nuovo Dipartimento, il cui indirizzo sarเ affidato al Vicesindaco a significare la centralitเ e l'importanza che la nuova Amministrazione porrเ a queste tematiche, avrเ anche il compito di approvare la Riforma delle Circoscrizioni, e di concerto con l'Assessore al personale varare il piano di riassunzione in capo al Comune di tutte quelle mansioni da anni esternalizzate in gran parte dei servizi comunali. Che in questi anni non hanno portato alcun vero risparmio alle casse comunali, spesso offerto una qualitเ inferiore, e sono state continua fonte di precariato, insicurezza, e sfruttamento per le centinaia e centinaia di persone, spesso giovani, impiegate.
Analogamente andrเ riformato il Servizio oggi svolto da Esatto e la tassazione sulle immondizie che andrเ rimodulata per fasce di reddito ed impiegando gli utili che il Comune ricava, o forse sarebbe meglio usare il dovrebbe incassare, sulla vendita della differenziata.
Analogamente i servizi asportazione rifiuti, pulizia strade, cimiteriali cos์ come le questioni Inceneritore e Depuratore dovranno rientrare in capo al Comune, che, nel caso particolare degli ultimi due, ne ha pagato la costruzione.
Andrเ poi affrontata, con la societเ di gestione, di cui il Comune ่ azionista, la questione dell'Acqua, bene pubblico, perch่ ่ irricevibile che i Triestini, con i cui soldi sono stati costruiti gli impianti, vadano a pagare una delle tariffe pi๙ alte in Regione ed in Italia.
Circoscrizioni, o si riformano radicalmente o meglio sopprimerle.
Cos์ come sono infatti sono enti perfettamente inutili e che per di pi๙ costano alle casse comunali: gettoni di presenza dai 30 ai 100 euro a seduta per i componenti.
Una ventina di anni orsono avevamo dedicato come Circolo Miani una intera giornata di seminari e dibattiti sulle Sette Circoscrizioni del Comune di Trieste (cinque cittadine e due sul Carso).
Ne era uscito un quadro, dopo aver pure approfondito tutti i regolamenti comunali, devastante. E non a caso i cittadini hanno smesso da lungo tempo di frequentarle perch่ hanno capito benissimo che non servono praticamente a nulla (pi๙ efficace eventualmente segnalare un problema rionale alla stampa).
Gli stessi innaturali accorpamenti fatti a suo tempo dalla Giunta Illy tra quartieri distanti e che nulla avevano in comune erano stati grotteschi: cosa abbia ad esempio in comune il rione di San Giovanni con Chiadino-Rozzol ่ un mistero. Oltre al numero elefantiaco dei residenti cos์ concentrati: la Settima ha pi๙ abitanti di Gorizia e le altre 4 oscillano tra i trentamila ed i cinquantamila residenti.
Questi enti hanno la sola possibilitเ di esprimere pareri consultivi e non vincolanti, dei quali tutte le amministrazioni comunali hanno fatto come si fa con la schiuma sulla birra.
In sintesi Trieste Verde propone: dimezzare i componenti delle stesse, ridisegnare i territori riportandoli ai quartieri con unicitเ di tradizioni e frequentazioni, insomma alle dimensioni storiche di espressione amministrativa dei rioni, individuare in questi ambiti alcuni tra le centinaia di immobili sfitti di proprietเ comunale con aree verdi annesse e trasformarli in centri civici e sociali, che oltre alla sede della Circoscrizione ospitino pure i servizi sociali e sanitari, il centro civico, e luoghi di aggregazione e ritrovo per i residenti, divenendo in simil modo il cuore pulsante del rione.
Delegare alle Circoscrizioni il potere deliberante e gestionale su tutte le materie che coinvolgono il territorio di loro competenza, con il trasferimento dei fondi e del personale necessario, oggi in capo agli assessorati comunali. Incentivare la partecipazione dei residenti alle scelte magari con consultazioni referendarie locali e conservando ed ampliando il loro diritto di parola alle riunioni dei Consigli.
Tutte cose che al Comune non costerebbero un centesimo in pi๙ di quanto attualmente spende: insomma una riforma a costo zero.
Questa in stretta sintesi la proposta di Trieste Verde, a cui va aggiunta la necessitเ di portare le iniziative culturali sul territorio dove la gente vive e non concentrarle nei soliti santuari tradizionali frequentati dallo stesso bel mondo minoritario ed elitario.
L'alternativa a tutto questo? Banale quanto semplice: chiudere questi enti inutili ma costosi. Che lo paghiamo a fare? » Inviato da valmaura il 27 March, 2021 alle 1:55 pm Lo scatolone in Porto Vecchio, si il nuovo Centro Congressi la cui vita si preannuncia in ripida salita, ad oggi incompiuto ma costato giเ oltre 13 milioni di euro, di cui il 42% messo finora dal Comune, cio่ da noi Triestini, oltre al costo delle opere infrastrutturali per farlo funzionare, sempre pagate dal Comune, ha chiesto secondo Dipiazza I 9 mila metri quadrati del Centro congressi sarebbero stati ottimali (per ospitare le vaccinazioni) ma i costi erano proibitiviป. Si parla, secondo indiscrezioni confermate dal sindaco, di 3 mila euro al giorno.
Ora noi da tempo abbiamo scritto e Trieste Verde ha inserito la proposta nel Progetto Porti di Trieste, che in presenza pure del progettato Centro Congressi al Silos, distante poche centinaia di metri, lo scatolone attualmente privo di arredi, andrebbe ceduto/venduto a Costa Crociere, come richiesto dall'armatore, per installarvi la nuova Stazione marittima ed il centro servizi del futuro Terminal per Navi Bianche in Porto Vecchio.
Abbiamo anche rivolto al Comune una domanda precisa: quali siano il tornaconto, i vantaggi per la cittเ di quel cospicuo investimento pubblico a favore di una societเ privata. Ovvero se l'amministrazione comunale si fosse tutelata in caso di fallimento o perdite dell'impresa, e soprattutto se avesse preteso che in cambio dei soldi e dei lavori fatti almeno un terzo delle giornate annuali fosse riservato ad ospitare gratuitamente iniziative culturali, sociali, musicali ed artistiche delle realtเ senza fini di lucro operanti a Trieste o promosse da enti pubblici.
Di solito in tutto il mondo si fa cos์, perch่ se proprio il Comune sentiva l'impellente bisogno di dover donare qualche milioncino, i Frati di Montuzza non avrebbero detto di no.
Ed ora si scopre, e per bocca del Podestเ per giunta, di costi proibitivi per una iniziativa che di utilitเ pubblica e sanitaria pi๙ di cos์ non pu๒ essere: tremila euro di affitto al giorno.
Ma siamo matti o solo a Trieste questo pu๒ accadere?
Che ne dice la Corte dei Conti del FVG?
Trieste Verde. Promemoria sugli alberi. » Inviato da valmaura il 26 March, 2021 alle 11:38 am Lo insegnavano a scuola ma sembra che i nostri politici non l'abbiano imparato.
Fotosintesi clorofilliana.
La fotosintesi clorofilliana ่ un processo biochimico molto importante, vitale per la sopravvivenza e la salute della pianta stessa. ศ proprio attraverso la fotosintesi, infatti, che le piante si procurano il nutrimento necessario per poter crescere.
Base e motore dellintero processo ่ la clorofilla, un pigmento di colore verde che si trova sullo strato superficiale della foglia. La clorofilla cattura l'energia del sole trasformandola in energia chimica. A sua volta, questa energia prodotta attraverso il processo di fotosintesi serve per trasformare l'anidride carbonica assorbita dall'aria in zuccheri e carboidrati, ovvero il nutrimento fondamentale per lalimentazione delle piante stesse.
Durante il fenomeno di fotosintesi clorofilliana viene prodotto e libero dellossigeno, come scarto di tutto il processo, che - a sua volta - ่ un elemento essenziale per la vita sulla Terra di piante, animali e, naturalmente, anche per luomo.
Sprechi finanziari e scempio ambientale.
Lo spiegano anche su Wikipedia. I tre quarti degli alberi, giudicati malati o a rischio caduta, possono essere curati con successo e messi in sicurezza con una spesa di due terzi inferiore a quella del loro abbattimento ed eventuale sostituzione.
Senza contare che le nuove piantumazioni, bisognose di regolare attenzione e manutenzione, ci metteranno dai due ai tre decenni buoni per offrire al territorio i benefici di un albero adulto.
Potature.
Esse servono a fortificare l'alberatura, o la siepe, non a ridurre le piante a dei moncherini con danni gravi, spesso irreparabili, all'estensione radicale, con conseguenze talvolta fatali per la pianta stessa.
Esse devono essere fatte nei periodi stagionali dell'anno dove non sia iniziata la gemmatura.
Emergenza climatica.
Non servono convegni o dotti dibattiti, nel nostro piccolo serve invece impegnarsi per aumentare la presenza di aree verdi e soprattutto di alberi. Esattamente tutto il contrario di quanto avviene ora, e da anni, a Trieste.
Questo ่ quello che ispira l'azione di Trieste Verde, lasciamo agli altri dibattere di crisi planetarie.
Sono preoccupato ma non sorpreso. Maurizio Fogar » Inviato da valmaura il 25 March, 2021 alle 11:39 am Innanzitutto questo Sabato 27 marzo alle ore 11, presso la sede (g.c.) del Circolo Miani, a Trieste in via Valmaura 77, presenteremo le proposte fattive e concrete di Trieste Verde per riformare, tempo un anno, la macchina del Comune (dalla riforma radicale delle Circoscrizioni, oggi enti inutili e costosi, alla riassunzione diretta di tutte quelle mansioni negli anni esternalizzate a ditte e cooperative facendo cos์ cessare il precariato e la dequalificazione di centinaia e centinaia di persone, soprattutto giovani, sottopagate, dal nuovo accorpamento delle deleghe assessorili, dal radicale cambiamento dei settori Verde pubblico, Servizi sociali e Cultura).
Ma ora mi sia consentito spendere due parole sul pressapochismo, sulla superficialitเ, sull'ignoranza in senso letterale del termine, sulle passiate elettorali per i rioni con slogan abusati da 30 anni, sulla assoluta mancanza di proposte concrete e fattibili, in tempi e modi certi, sulle incapacitเ ed inesperienze malnascoste dietro paroloni vuoti e dotti quanto futili forum.
Se questo ่ l'andazzo, e lo ่, di questa campagna elettorale, dove alla sicumera del nulla dipiazziano, si contrappongono due opposizioni, quella sterile pentastellata e quella parolaia ed elitaria di una sinistra vecchia e nuova allora il quadro ่ tristemente delineato.
Mentre i problemi, le emergenze reali dei concittadini e della comunitเ rimangono letteralmente ignorati, allora ancora maggior giustezza accompagna la scelta di Trieste Verde di candidarsi a gestire il Comune, a risolvere questa situazione, a garantire un'amministrazione della nostra comunitเ rispettosa dei bisogni e degli interessi dei Triestini.
Ma la forza di riuscirvi dipende, oltre che dal nostro impegno che non mancherเ come non ่ mancato in tutti questi anni il Circolo Miani, dal vostro aiuto, dalla vostra partecipazione, dal vostro protagonismo a far si che un'onda verde sollevi e pulisca Trieste.
Trieste Verde.
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