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Circolo Miani » News Correnti » Page 125 Cari amici e lettori, con il cuore ed il cervello. » Inviato da valmaura il 10 May, 2021 alle 10:24 am Nel mentre ci accingiamo a dare corpo al soggetto Lista civica Trieste Verde, che conta al momento 329 persone coinvolte, e che θ l'unico strumento che ci rimane in democrazia per riuscire, attraverso la gestione dell'ente Comune che ne porta la responsabilitΰ, a dare risposte concrete e soluzioni praticabili a tutte le emergenze ed a tutti i problemi reali e presenti di cui la nostra comunitΰ patisce e subisce gli effetti.
Abbiamo raggiunto su Facebook le 6655 persone che hanno messo il loro mi piace e che seguono le nostre pagine a partire dalla principale, Circolo Miani, che ha conta da sola il numero di 5.358.
Sono buoni numeri, specie se confrontati con quelli di concorrenti politico-elettorali tradizionali ed asseritamente nuovi.
Ma poichι, come ben sanno i nostri lettori, noi non viviamo per e di elezioni, ed offriamo notizie che i Triestini, e non solo, non trovano sugli altri organi della cosiddetta informazione locale e regionale.
Poichθ non ci limitiamo ad approfondire, a fare inchieste, a denunciare, quando serve anche alla Procura, ma organizziamo assemblee, manifestazioni e campagne informative sul territorio, questi numeri vanno incrementati. E questo tocca alla vostra buona volontΰ.
E poichι nessuno ci finanzia, se non con qualche colletta o attraverso la destinazione del 5X1000, e mantenere due sedi, pagarne i costi correnti θ un onere pesantissimo ma necessario se vogliamo offrire gratuitamente alla nostra comunitΰ un minimo di strumenti e servizi, sostenere l'unico sforzo che faremo in questa campagna elettorale, cosμ decisiva per le sorti di Trieste, ha purtroppo un prezzo.
Abbiamo detto fin dall'inizio che troviamo vergognoso ed indecoroso buttare soldi in propaganda elettorale quando a Trieste tantissime persone e famiglie soffrono una crisi economica che ci riporta alle condizioni dell'immediato secondo dopoguerra.
E se gli altri proseguono insensibili al nostro appello a sprecare quattrini noi abbiamo deciso di fare un'unica spesa, che piω di propaganda sia di utilitΰ, ovvero offrire e distribuire gratuitamente sul territorio un vademecum utile ai cittadini per conoscere, attrezzarsi e difendersi dalle tante emergenze e problematiche che affliggono la loro, la nostra vita quotidiana.
Perchθ oggi a Trieste θ il presente per moltissimi a non essere piω sostenibile, e se ce uno stile, un metodo che contraddistingue Trieste Verde da tutti, ma proprio tutti gli altri protagonisti di questa politica malata θ che noi proponiamo sempre e solo soluzioni concrete, e praticabili in tempi certi.
Non abbiamo da inventarci nulla nι bisogno di ascoltare le periferie, perchθ sul territorio, come da Muggia a Gretta le persone ricordano, noi operiamo da quaranta anni esatti al 31 agosto di quest'anno.
Ma abbiamo perς bisogno della vostra mano, del vostro cervello, del vostro cuore per cambiare finalmente questa situazione nel senso indicato nei dieci punti del nostro Manifesto per Trieste.
Pertanto vi rinnoviamo l'invito a partecipare, a candidare per il Consiglio comunale e per le Sette Circoscrizioni, che le idee e le buone intenzioni si muovono sulle gambe delle persone, sennς rimangono appunto solo buone intenzioni, di cui, notoriamente, θ lastricata la strada per l'Inferno.
Aiutateci ed anzi aiutatevi, perchθ altrimenti la cosa ha ben poco valore, in questa impresa che non θ stata scelta per ambizione ma per necessaria legittima difesa, nostra e di Trieste.
E se non investiamo in questo, difficile capire allora cosa meriti la vostra attenzione e cura.
Insomma, abusando di un noto motto: se non ora quando?
Che lamentarsi poi serve assai poco.
Per contattarci indirizzo e-mail circolomiani@gmail.com , o inviandoci un messaggio sulle pagine Facebook.
Per telefonarci: 334 216 9438
Maurizio Fogar.
Trieste Verde. A cosa diciamo no! » Inviato da valmaura il 10 May, 2021 alle 10:21 am Dopo aver presentato i dieci punti del Manifesto per Trieste con le proposte operative, riassumiamo in poche righe a cosa, come Trieste Verde, diciamo no!
Come dicemmo no come Circolo Miani alla progettata Centrale a Carbone nel Vallone di Muggia, battaglia vinta grazie all'impegno di Primo Rovis.
E dicemmo no ai proposti due Rigassificatori, i cui progetti furono conosciuti e svelati grazie all'impegno del Circolo Miani.
E dicemmo no al progetto di devastazione del Carso, un rischio purtroppo sempre esistente, dall'idea di prolungare il TAV fino alla Slovenia.
Dicemmo no pure al raddoppio della Centrale nucleare di Krsko, e fin dall'inchiesta giornalistica del Circolo Miani dei primi anni Novanta ne chiedemmo la chiusura.
Dicemmo no all'inquinamento industriale prodotto da Ferriera, Inceneritore, vecchio e nuovo, Sertubi, Italcementi. Come ci battemmo contro la persistenza e presenza di amianto soprattutto nell'area portuale.
Cosμ ora, e da tempo come Circolo Miani, diciamo no ai miasmi in uscita da anni dalla Siot che investono a venti alterni la fascia costiera cittadina o San Dorligo-Aquilinia, ed all'insopportabile olezzo di guano che incredibilmente pure il nuovo depuratore fognario diffonde nei quartieri limitrofi.
Non parliamo poi di Tunnel Largo Mioni-via D'Alviano, Ovovie, Parchi del Mare e Playa Beach che rappresentano per noi l'antitesi della buona amministrazione, come il Far West di Antenna Selvaggia ad opera delle aziende di telefonia mobile.
Diciamo ora no alle opere infrastrutturali che mettono a repentaglio il Parco naturale della Val Rosandra, cosμ come al rigurgito di Tav sul Carso fino a Trieste.
E giusto per ridere amaro (scrivevamo giusto un annetto orsono):
Lovovovia della Polli e Dipiazza, Sissi e la Tripcovich.
Passando per il Ponte Curto, la Piscina Terapeutica ed il Vate.
Trenta milioni qua, 500.000 euro lΰ, 600.000 euro su, 800.000 euro giω, e quasi 500.000 come per le luminarie lΰ. Senza metterci i quasi 5 milioni per un non necessario rifacimento di piazza Libertΰ.
Per non parlare della ciofeca del parco del Mare, e del milioncino di euro buttati per i bidoni delle scovazze a scomparsa in piazza della Borsa.
Ora θ vero che alcuni di questi euro non li caccia direttamente il Comune, ma lo Stato ed eventualmente la Comunitΰ Europea, ma sempre al punto di partenza arriviamo: sono in ogni caso soldi pubblici pagati con le tasse dei cittadini, anche e soprattutto triestini.
La domanda che sale in gola θ una sola: erano e sono spese necessarie rispetto ai bisogni ed alle emergenze di Trieste? E questo prima della disgrazia Covid-19, per non parlare dunque di ora.
E indipendentemente dal colore politico di chi le propone, tanto alla fine si trovano tutti daccordo come esemplarmente dimostra la vicenda del verde pubblico e del 5G.
Mentre i mercati ortofrutticoli ed ittici, la galleria di Montebello, la soluzione semplice, economica e sbrigativa di rifare la copertura della attuale Piscina terapeutica, la landa desolata della ex Caserma di Roiano, interventi forti di riqualificazione nei quartieri periferici sono al palo da anni.
Il Tram di Opicina fa, metaforicamente, corsa a parte.
Se uno ci spiega ad esempio che senso abbia spendere mezzo milione di euro per spostare di meno di 100 metri la statua di Sissi, promettiamo di offrirgli un caffθ. Ma θ un rischio che non correremo. I nostri monti. Quanto sbaglia la Regione. » Inviato da valmaura il 9 May, 2021 alle 1:02 pm Notizia di questi giorni, dove il discusso assessore regionale Bini si fa bello sulla stampa, che la Regione ha stanziato non pochi milioni per il rilancio turistico delle nostre montagne.
Ora i cospicui fondi sono destinati a costruire nuove pisce da sci di discesa, nuovi impianti di risalita e potenziare e raddoppiare diversi di quelli esistenti.
Ora il concetto che ispira questa manovra θ quello di una montagna mordi e fuggi, di un Lunapark come ne esistono tanti sulle spiagge anche regionali.
Questi lavori, non occorre essere forestali per capirlo, passano attraverso sbancamento di pendii e soprattutto abbattimento dei non molti alberi di cui la nostra Carnia, come le Dolomiti friulane, θ povera, e di un finale incremento all'abituale dissesto idrogeologico di cui la sempre nostra Carnia invece θ ricca come dimostrano le frequenti interruzioni anche della Statale che da Villa Santina porta a Sappada.
Ma θ la filosofia che ispira questo rilancio turistico della montagna regionale che lascia basiti.
Chi sceglie la montagna come meta turistica sempre piω lo fa per recuperare dei valori e degli stili di vita oramai scomparsi in pianura e nelle cittΰ. Dappertutto, grazie a Dio, sta emergendo in Italia, in ritardo, in Europa e nel resto del mondo, un nuovo modo di vivere i nostri monti, ispirato alla natura, ai sapori tradizionali, al piacere della lentezza.
Di tutto questo non c'θ evidente traccia nella mente dei nostri politici regionali, di maggioranza ed opposizione va detto.
E continuano ad avere verso la Carnia e le Dolomiti Friulane un approccio piratesco e di sfruttamento, come appunto confermano le ultime misure decise.
Una ragione in piω, e che ragione, per sostenere e votare Trieste Verde.
Ferriera. Arpa, Regione e Scoccimarro: semplicemente ridicoli! » Inviato da valmaura il 9 May, 2021 alle 1:01 pm La nota e le dichiarazioni di quello che dovrebbe essere l'assessore regionale per la difesa dell'ambiente apparse oggi sulla stampa, mentre il duo comunale Polli-Dipiazza θ fedele al motto mi no me pronunzio, mi fazo din-don, sono la plastica dimostrazione del livello di controllo esercitato, e promesso, sul cantiere in Ferriera.
A parte il fatto che qualcuno dovrebbe fargli presente, magari un amico di buon cuore, che la ICOP, ovvero la societΰ che dovrebbe aver acquistato da Arvedi l'ex Area a caldo, e che dovrebbe eseguire i lavori di riconversione, sui quali noi, Trieste Verde, Circolo Miani e Servola Respira, abbiamo espresso (anche al Ministero ed alla magistratura) fortissime preoccupazioni per il rischio salute dei Triestini, in questa fase, ovvero nel cantiere di demolizione, nulla ci azzecca e che dunque citarla dimostra solo una volta di piω l'ignoranza in materia.
A parte il fatto che la quasi totalitΰ del fondo su cui intervengono i lavori di abbattimento θ asfaltato o cementato, un tanto per la cronaca e per smentire Scoccimarro, la cui conoscenza del problema lascia sbigottiti.
A parte il fatto che annunciare prescrizioni ora a babbo morto, ovvero a lavori quasi ultimati θ fantozziano.
A parte tutto questo, i fatti accaduti dimostrano che nessuna vigilanza PREVENTIVA, analogamente per prescrizioni che vanno date PRIMA e la cui esecuzione va CONTROLLATA e MONITORATA in continuo, θ stata attuata.
Per esempio, seguendo quanto da noi (Circolo Miani e Servola Respira) fatto nei due anni di confronto con la proprietΰ Arvedi che tra l'altro ha prodotto l'eliminazione degli spolveramenti oltre all'abbattimento dell'inquinamento acustico e la drastica riduzione delle emissioni inquinanti (vedi acquisto ed installo nuovissimo filtro e camino Agglomerato per quasi due milioni di euro) ad insaputa di Arpa e Regione, sarebbe stato sufficiente che i cumuli di carbon fossile ancora invenduto fossero stati concentrati a parco unico e regolarmente irrorati con l'apposito liquido filmante-fissante, ma neppure questo Arpa e Regione sono state capaci di fare.
La realtΰ θ molto semplice: la ditta incaricata delle demolizioni lavora in fretta e senza tanti riguardi, come dimostrano i fragori e le ripetute nubi di polveri, inquinanti non solo imbrattanti, in uscita dal cantiere, e l'episodio di ieri l'altro ne θ solo uno, ma purtroppo per noi non sarΰ l'ultimo, dei tanti episodi verificatisi. Nessuna pulizia θ stata attuata e nessuna misura preventiva (vedi abbattimento dei nastri caricatori degli Altoforni) messa in atto, e l'area in questione θ un tappeto di polveri inquinate.
Pertanto di assessori e di Arpa come quelli che emergono dalle dichiarazioni odierne di Scoccimarro, Trieste non ne ha proprio bisogno anche perchθ non servono a nulla. Punto, ed a casa.
Trieste Verde.
Valmaura: vasto schieramento di polizie varie. » Inviato da valmaura il 8 May, 2021 alle 1:39 pm Ieri in mattinata pieno di macchine con i lampeggianti blu in via Valmaura, altezza Serpentone, con una dozzina e piω di agenti di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, e Vigili Urbani.
Mancavano all'appello solo i Forestali e le Guardie Penitenziarie.
Per un attimo, un solo attimo, abbiamo pensato fossero lμ per il furto dell'Auditorium sociale, ma la disillusione θ stata repentina e cocente: l'intervento in massa era motivato per l'asporto di ben tre carcasse d'auto, un motociclo ed una bicicletta elettrica taroccata dai garage del complessone Ater. Caspita!
Forse qualcuno dovrebbe spiegare loro e soprattutto a chi li comanda, che a Valmaura e nei quartieri la vera sicurezza necessaria θ quella SOCIALE, poi certo anche il controllo dell'ordine pubblico θ indispensabile.
Ma la domanda che sorge spontanea θ che ieri piuttosto che tanti vigilantes servivano meccanici, e sfasciacarrozze, o no?
Trieste Verde. |
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