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Circolo Miani » News Correnti » Page 111 Una barzelletta questa politica, peccato non faccia ridere. » Inviato da valmaura il 25 June, 2021 alle 12:45 pm Acciaieria Noghere. Stamane a Telequattro rispondendo ad un telespettatore che annunciava la sua contrarietΰ al Laminatoio a Caldo alle Noghere, l'assessore regionale per la difesa dell'ambiente (minuscole di rigore), il patriota Scoccimarro ha dichiarato testuale: io parlo quando si conosce l'avversario, non ho le regole di ingaggio e neppure so quali siano le proposte finchθ non arrivano sul mio tavolo, poi parlerς con cognizione di causa.
Ma piccolo particolare, la non conoscenza delle proposte, l'ignoranza sull'identitΰ dei proponenti, ed il mancato arrivo delle carte sul suo tavolo, non gli ha impedito di sostenere e condividere l'entusiasmo della Giunta Fedriga, di cui θ parte, per la nuova Acciaieria, e di votare la delibera regionale con allegato Protocollo d'Intesa.
Dall'Agenzia Stampa della Regione sulla decisione adottata dalla Giunta (presente l'assessore Scoccimarro) in data 14 maggio: Nell'accogliere positivamente il progetto, la Regione ha pesato anche la movimentazione di materie prime e semilavorati in entrata e prodotti finiti in uscita, che ricadrΰ sul traffico merci del porto di Trieste. Ed ancora: Con l'intesa approvata oggi si apre la strada a una rilevante opportunitΰ industriale per il Friuli Venezia Giulia, sia in termini di nuovi posti di lavoro, sia di potenziamento dei traffici per il porto di Trieste. Il progetto presentato da Danieli e Metinvest si inserisce perfettamente nelle politiche di sviluppo economico di questa Amministrazione regionale che in questi anni ha lavorato proprio affinchι si creassero le condizioni per rendere attrattivo il retro porto triestino a nuovi insediamenti ecosostenibili. L'Esecutivo ha ritenuto che il progetto proposto rappresenti un investimento di importanza primaria per l'intero territorio regionale.
Quando si dice coerenza e credibilitΰ.
Una sola domanda: quale progetto? Visto che oggi Scoccimarro e ieri la CGIL provinciale ed il PD muggesano, smentiti perς dal vicesindaco e candidato sindaco piddino Bussani, dichiarano che non esiste alcun progetto?
Dilettanti allo sbaraglio sulla pelle delle persone, in questo caso i residenti di Muggia, San Dorligo e Trieste.
E se qualcuno avesse ancora dei dubbi per partecipare all'Assemblea di domenica 27 giugno, alle ore 11, ai Giardini Europa in via Roma a Muggia, θ servito. E capite ora perchθ non desideriamo la presenza di politici di qualunque colore, noi intendiamo parlare dei fatti non delle barzellette.
Permettetemi di chiamarmi fuori. » Inviato da valmaura il 25 June, 2021 alle 11:59 am Oggi quando uno legge le prime due pagine di cronaca locale del Piccolo interamente dedicate alle elezioni, con sfilza di sigle oltre ogni umana fantasia, dichiarazioni da due righette, polemiche tra comari, comprende oltre ogni ragionevole dubbio perchθ la maggioranza dei Triestini ha smesso da tempo, a partire dal 2001, di votare e di recarsi ai seggi.
Ci figuro menzionato un due volte, a mia insaputa come si usa dire, e ad ogni lettura del mio nome mi ha preso una fitta allo stomaco e mi θ salito in bocca un senso di nausea.
Il comparire accomunato ad una pletora di persone in una interpretazione di facciata di una politica che θ distante anni luce dalla mia concezione che ho cercato di praticare per quasi 50 anni con enorme fatica, mi ha causato non poco rammarico.
Se Trieste oggi, ma potrebbe valere per l'intero Paese, pandemia a parte, si trova in certe condizioni altro non θ che il prodotto di questa politica che ha smarrito e perso da tempo il significato originario della sua parola: servizio della comunitΰ per il bene di tutti e con un occhio di riguardo ai piω deboli socialmente.
Pertanto i pochi che voglio sperare abbiano letto quel pastone, capendone ancora meno, mi assolvano dalla colpa di comparirvi, che abbiamo cose piω serie e concrete da affrontare per la nostra terra.
Ad esempio ritengo che non molti abbiano dedicato grande attenzione all'insertone su Porto ed affini, dove trova preoccupante conferma, e per bocca di Zeno D'Agostino, la questione dei dragaggi nel Golfo di Trieste ed in particolare su ambo i lati del Vallone di Muggia.
Si parla dei tanti soldi pubblici investiti a favore di Gruppi privati, bello fare affari cosμ: Ungheresi, Ucraini-Friulani, Amburghesi-Friulani: ben oltre i 100 milioni di euro all'inizio riguarderanno proprio i lavori a mare, ma non una parola viene spesa sul rischio ambientale per il nostro Golfo che rappresenterebbe il dragare migliaia di metri cubi di fanghi tossici stratificati in profonditΰ.
Ecco questa θ una delle prioritΰ che chi ha cuore il benessere ed il futuro della nostra intera comunitΰ provinciale dovrebbe affrontare nel concreto, ma non cercatela nelle due pagine in politichese: non la troverete nemmeno con la lente di ingrandimento.
Ecco perchθ Trieste Verde oggi, e per 40 anni il Circolo Miani, si sono sempre dichiarati distinti e distanti da questa politica e diversi moralmente da questo magma indistinto di sigle e siglette.
Ne parleremo questo Sabato 26 giugno alle ore 11 al consueto incontro pubblico di Trieste Verde nella sede (g.c.) del Circolo Miani. a Trieste in via Valmaura 77, anche in vista dell'Assemblea informativa su Acciaieria Noghere e dragaggi di Domenica 27 giugno, sempre alle ore 11, ai Giardini Europa, in via Roma a Muggia.
Maurizio Fogar.
I nostri affari. Acciaieria Noghere. » Inviato da valmaura il 24 June, 2021 alle 2:01 pm Dopo aver lungamente esaminato i rischi connessi a salute e qualitΰ della vita per quel pochissimo che si sa sul progetto fantasma del Laminatoio a Caldo e sui dragaggi annunciati, tre, nello spicchio (non θ un refuso) d'acqua del Vallone di Muggia, e sulle eventuali ricadute negative di questi su chi lavora nella pesca e nella miticoltura, passiamo ora a valutare l'impatto economico che questo stabilimento arrecherebbe ai residenti alle Noghere e Aquilinia. E giΰ con il semplice inizio dei lavori, l'auspicato colpo di piccone entro sei mesi giulivamente sperato dall'amministratore delegato del Gruppo Danieli-Metinvest.
Non occorre essere dei menagramo per prevederlo devastante, finanziariamente parlando, per chi ha investito i risparmi di una vita, da lasciare un domani ai figli, per accendere mutui e pagarsi i lavori per la propria casa-appartamento in zona.
Basta semplicemente ricostruire l'andamento del mercato immobiliare nei quartieri di Monte San Pantaleone, del tutto simile urbanisticamente ad Aquilinia, Valmaura, Servola e Chiarbola, a stare stretti che anche Campi Elisi ha patito non poco l'apertura nel 2000 del tubificio, nato morto, della Sertubi.
E' sufficiente chiedere ai titolari di agenzie immobiliari e a chi opera nel settore per sentirsi rispondere che il valore degli immobili in quelle zone, da cui molti cercavano di andarsene per salvarsi vita e salute, a causa della Ferriera con annessi e connessi, per venti e passa anni, dunque prima e dopo le cicliche crisi del mercato, era crollato fino ad un terzo del valore originale di case ed appartamenti. Insomma chi aveva comperato per 100 non riusciva a recuperare nemmeno 35, tanto che parte delle agenzie rifiutava di assumere nel suo portafoglio le offerte.
Questo per l'imbarazzo di dover dire ai potenziali clienti la svalutazione della loro proprietΰ, e l'estrema difficoltΰ a trovare acquirenti.
Questa purtroppo non θ una infausta ipotesi ma la realtΰ che chiunque puς andare a verificare, come detto.
Ora non ci vuole molto a capire che analoga situazione molto probabilmente si verificherΰ nel borgo di Aquilinia-Noghere. E dunque non θ affatto infondata nι tacciabile di egoismo la preoccupazione per il danno anche finanziario che l'apertura di uno stabilimento, comunque vada, cosμ impattante ed invasivo inevitabilmente arrecherΰ, con indirette conseguenze per tutta Muggia.
Parlarne da subito θ dunque utile e perfino necessario, se si vuole tutelare veramente la comunitΰ.
Ci si vede domenica 27 giugno alle ore 11, ai Giardini Europa, a Muggia in via Roma, i cittadini non i politici!
Trieste Verde. Comune di Trieste. Continua la telenovela. » Inviato da valmaura il 24 June, 2021 alle 1:59 pm Cantieri fantasma e lavori fermi. Lo abbiamo scritto e riscritto, e da anni, che qualcosa non va negli uffici preposti ai Lavori pubblici del Comune di Trieste.
Se un contenzioso, un ritardo θ spiegabile non lo sono invece i sistematici ritardi, sospensioni, diffide, e slittamenti infiniti dei tempi in praticamente tutti i cantieri, gli appalti e le gare piω importanti dei lavori pubblici da anni a questa parte.
La vicenda del Tram di Opicina θ la piω nota, ma anche Caserma di Roiano, Canale Ponterosso e Galleria di Montebello, per citarne solo gli ultimi, non scherzano.
Ed a patirne le conseguenze sono i cittadini di Trieste in prima battuta, dalle cui tasche provengono direttamente o indirettamente i quattrini per pagare questi interminabili lavori, ed anche i turisti che scelgono Trieste come loro meta.
Una cosa che stupisce inoltre θ lo strano silenzio della politica tutta, maggioranza ma soprattutto opposizioni, sempre che ne esistano in cittΰ. Cosμ ciarlieri su tutto lo scibile umano, tanto le parole non costano e fare politica θ meglio che lavorare, ma su questi problemi che interessano cosμ da vicino la vita della nostra comunitΰ i politici di ogni colore o fantasiosa sigla oppongono un incomprensibile mutismo.
Forse anche perchθ non conoscono l'ABC di un corretto amministrare e perchθ questo sistema ha una continuitΰ sostanziale che ogni amministrazione eredita dalla precedente e cosμ avanti.
Ecco perchθ a noi non piace perdere tempo su discussioni di coalizioni, alleanze, ammucchiate che certamente non interessano nι coinvolgono i Triestini, e che non spostano di una virgola la sostanza e soprattutto la soluzione concreta dei problemi.
I due titoli di oggi sulla stampa locale ne sono l'ennesima plastica conferma: Galleria Foraggi, il cantiere non c'θ. ed il secondo lo vedete nella foto.
Trieste Verde.
Sfogliando tra i PAC. Piani di Azione Comunale di Muggia. » Inviato da valmaura il 23 June, 2021 alle 3:32 pm Il Comune di Muggia si θ impegnato, per rispettare le norme della legge del 31 marzo 1998, sulle Aree Produttive Industriali, Artigianali, Commerciali, Portuali e Turistiche (APEA) caratterizzate dalla concentrazione di aziende e dalla gestione unitaria tipo EZIT, in tema di ENERGIA di attuare la strategia europea (gli obiettivi concordati da Consiglio e Parlamento Europeo in nome del Green Deal: riduzione dei gas serra del 55% nel 2030 con eliminazione di emissioni di Co2 nell'ambiente, rispetto al livello del 1990 e neutralitΰ climatica entro il 2050). Ed a ridurre le emissioni di gas ad effetto serra (Co2) del 20% entro il 2020.
Poi quando si tratta di una Acciaieria progettata alle Noghere, a cavalcone con l'ex Ezit, l'Apea puς andare a farsi benedire: infatti tale progettato Laminatoio a Caldo si baserΰ sostanzialmente su forni di riscaldamento a Gas Metano con conseguente corposa emissione di Co2.
Misteri della politica dove la mano sinistra non sa cosa firma quella destra.
Un po' come il PD muggesano che inseguendo la CGIL dichiara non esistere alcun progetto sulla nuova Acciaieria, e l'attuale Vicesindaco piddino e candidato Sindaco che scrive che il Consiglio comunale ha recentemente dedicato una seduta di due ore per l'audizione del Presidente del Porto venuto ad illustrare (a che titolo?) il progetto che perς non dovrebbe esistere.
Ci sorge un dubbio: ma quanto θ vasto il locale Circolo Pd se i suoi maggiori esponenti non si parlano e scrivono cose diametralmente opposte?
E non θ polemica θ solo la fotografia di una ben triste realtΰ!
Trieste Verde.
PS: ci si vede domenica 27 giugno alle ore 11, ai Giardini Europa, a Muggia in via Roma, i cittadini non i politici! |
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