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Ferriera: io accuso.
Scritto da: Maurizio Fogar

Io accuso.

Dopo quanto scritto nelle 57 pagine della delibera della Giunta Regionale, firmata dal Presidente Riccardo Illy, che rilascia l’Autorizzazione Integrata Ambientale alla Servola spa proprietaria della Ferriera di Trieste e dopo quanto pubblicato dalla stampa in merito alla analoga procedura in corso presso il Ministero per l’Ambiente per il rilascio dell’AIA alla Centrale di Cogenerazione, ed ancora dopo aver letto, sul sito ufficiale della Regione FVG, la pratica istruttoria per il rilascio AIA alla Sertubi sento il dovere di rivolgere una domanda all’opinione pubblica ed alcune considerazioni.

La domanda è molto semplice: perché solo ora?

Perché dopo aver descritto così minuziosamente le assolute carenze di misure di contenimento delle emissioni e di captamento delle polveri, ed aver finalmente appreso ufficialmente da quasi due anni il pericolosissimo, per la salute dei cittadini e dei lavoratori, inquinamento in uscita costante dalla Ferriera si è atteso tutto questo tempo per ordinare l’esecuzione di queste prescrizioni che la Regione poteva benissimo deliberare in ogni momento, senza bisogno alcuno di legarle al rilascio dell’AIA, come prescrive espressamente la legge e come è stato inutilmente richiesto dal Sostituto Procuratore Federico Frezza nell’ultimo anno.

In questi giorni il Vicepresidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale, il consigliere Lupieri che di professione fa il medico di base, ha ricordato che l’ultima indagine sanitaria realizzata sul territorio risale al 1982  e già allora l’incidenza di patologie tra gli abitanti dei quartieri limitrofi (60.000 persone) ed il resto della città (il rione di Chiadino) era di tre volte superiore.

Io accuso l’Azienda Sanitaria di non aver mai realizzato, a partire dalla richiesta avanzatale formalmente dal Circolo Miani in collaborazione con alcuni medici del Burlo e del Centro Tumori nel lontano 1999, l’indagine epidemiologica  a Trieste e Muggia, nonostante la nostra provincia abbia il più alto tasso di mortalità in Italia per tumori e malattie all’apparato respiratorio e nonostante le ricerche e le indagini realizzate in questi anni dai medici del Pronto Soccorso dell’Ospedale pediatrico infantile Burlo Garofalo, le pubbliche denunce annuali del primario ospedaliero di Pneumologia ed i dati resi noti dalle autorità sanitarie del Comune di Capodistria ove una percentuale di bambini (tra i 0 ed i 12 anni d’età) pari al 30 e passa per cento del totale soffre di malattie e patologie croniche alle vie respiratorie tra coloro che vivono nei paesi del costone rivolto verso il Vallone di Muggia.

Io accuso l’ARPA di non aver svolto diligentemente il lavoro di monitoraggio e controllo delle emissioni inquinanti in uscita dagli stabilimenti industriali di Trieste perché solo dopo la pubblicazione dei dati rilevati dal CIGRA dell’Università di Trieste su mandato del PM Frezza sono state finalmente prese in considerazione le misurazioni di Benzoapirene e diossine, gli inquinanti più cancerogeni prodotti dal ciclo produttivo di un impianto siderurgico mentre per anni la stessa Agenzia ha diffuso sulla stampa dati assolutamente tranquillizzanti sulla qualità dell’aria a Trieste.

Ricordo le parole pronunciate dal PM Federico Frezza nell’aula del Tribunale di Trieste in occasione dell’arringa conclusiva del primo processo, e prima condanna, contro i vertici societari e dirigenti della Ferriera ove stigmatizzava il comportamento ostruzionistico tenuto da ASS e ARPA nei confronti delle richieste di collaborazione avanzate dal suo Ufficio.

Io accuso la Regione di aver omesso di realizzare il piano censuario del territorio regionale, con conseguente emissione di misure preventive alle aziende a rischio inquinamento, nei termini previsti dalla legge, di aver ignorato i dati sull’inquinamento forniti negli ultimi due anni da ARPA e CIGRA, di aver acriticamente sostenuto la posizione del Gruppo Lucchini-Severstal, accettando senza alcuna verifica le dichiarazioni presentate per il rilascio dell’AIA alla Ferriera, come analogamente fatto dalla Sanitas, azienda di fiducia della Servola spa per conto della Duferco per la Sertubi. Di aver assolutamente ignorato il parere ampiamente maggioritario dei cittadini interessati disattendendo tutti gli impegni pubblicamente presi, di non aver saputo in cinque anni realizzare un progetto di riuso dell’area Ferriera e di ricollocazione dei lavoratori. Di aver cercato di secretare, contro ogni dettame costituzionale e di legge, i lavori della Conferenza dei Servizi estromettendo i

giornalisti dalle riunioni senza che per altro l’Ordine regionale della categoria o la Federazione della Stampa sentissero la necessità di protestare a difesa della libertà d’informazione.

L’avvocato Spazzali ha in corso la presentazione di una denuncia verso la Regione per violazione della legge europea sui termini e nel merito del rilascio dell’AIA alla Ferriera e sarà un tribunale a deciderne le ragioni.

Io accuso la Provincia di Trieste di non aver realmente operato per dare efficacemente corpo alle nuove competenze sulla vigilanza dell’inquinamento dell’aria che dal 1 gennaio 2007 le sono state delegate per legge.

Io accuso i Comuni di Trieste e Muggia di non aver esercitato fino in fondo le possibilità che la legge per la tutela della salute da ai Sindaci in qualità di Ufficiali sanitari del territorio comunale per adottare tutte quelle misure idonee a far sospendere l’attività produttiva in presenza di un costante sforamento dei limiti di legge per le sostanze inquinanti.

Io accuso il Sindacato di aver barattato un lavoro sottopagato ed insicuro fornendo alla proprietà della Ferriera una preziosa alleanza contro il diritto alla salute, alla sicurezza ed alla certezza nel futuro dei lavoratori, portando appieno la responsabilità della insanabile rottura della solidarietà tra gli stessi ed i cittadini. 

Maurizio Fogar

Presidente Circolo Miani



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