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Ferriera: perché è giusto chiuderla Scritto da: Maurizio Fogar Alcuni luoghi comuni sulla Ferriera: L’inquinamento e l’imbrattamento riguardano solo Servola o poco più. Non è assolutamente vero i dati dicono, ma anche le campionature sul territorio, che il raggio di diffusione delle polveri sottili inalabili e dei venefici gas di cokeria ed altoforno è di 5 CINQUE chilometri, insomma da Capodistria a Sistiana. La grafite (i lustrini) sono stati prelevati a Muggia, Altura, Salita di Gretta, San Vito, Chiadino: tanto per citare alcuni rioni lontani da Servola. La gente che abita a Servola si lamenta ma la Ferriera è lì da cento anni e le case sono venute dopo e magari le hanno comprate per poco scegliendo di andare per questo a vivere là. Il borgo di Servola è stato fondato nel 1500 dai tessitori lombardi in fuga dalla peste (quella dei Promessi Sposi del Manzoni) dunque un pochino tanto prima della Ferriera (almeno 400 anni); chi ha comprato casa a Servola poi l’ha pagata a prezzo di mercato, e gran parte delle più recenti costruzioni sono state fatte negli anni ’80 dallo IACP, oggi ATER, e dal Comune come il “serpentone” di via Valmaura, il mostro in cemento armato dove sono state mandati a vivere 1356 triestini in 450 appartamenti in affitto. E’ risaputo infatti che ogni persona sana di mente preferisce scegliere di andare ad abitare in via Valmaura piuttosto che a Opicina o Conconello. La Ferriera produce da tanti anni e solo adesso la gente si lamenta e pretende meno polveri. Vero, peccato che fino a venti anni fa tutti noi usavamo l’amianto e solo ora ci accorgiamo di morire di mesotelioma (basta aver respirato un solo filamento per morire a distanza di tumore ai polmoni), vero anche che fino al 1995 la Ferriera era proprietà dello Stato e poi di Pittini che spendevano molti soldi in manutenzioni e rinnovamento degli impianti e sistemi di filtraggio. Da quando la proprietà è passata al Gruppo Lucchini praticamente nulla è stato fatto e gli impianti sono stati sfruttati al massimo: per cui negli ultimi anni la Ferriera inquina sempre di più, e sarà sempre peggio ogni giorno che passa. I dati veri, finalmente rilevati da aziende scelte dalla Procura della Repubblica, negli ultimi sei mesi confermano che le emissioni di uno degli inquinanti in assoluto più cancerosi, il BenzoApirene, sono state in media superiori ai 21 nanogrammi, con picchi di 90, contro il limite di legge di 1 ng. Le polveri sottili, le inalabili PM10, e soprattutto le micropolveri, le temibili PM2,5, hanno superato praticamente sempre e di gran lunga i già generosi limiti imposti per legge. A queste vanno aggiunte: le polveri grossolane, quelle che rovinano case e macchine, gli scarichi a mare e gli interramenti abusivi. Oggi finalmente i test realizzati su incarico della Procura hanno dimostrato una certa e significativa mutazione delle cellule umane esposte in laboratorio alle emissioni inquinanti della Ferriera ed addirittura una mutazione genetica del DNA umano. Si ma la Ferriera dà lavoro a oltre mille persone e se chiude le famiglie si trovano in strada. Nulla di più falso. Anzitutto i numeri veri: quando la Lucchini comprò la Ferriera (1995) i dipendenti erano oltre 1200, oggi si sono ridotti a 456, di cui meno di 200 con carta d’identità italiana, più altri 200 con l’indotto (Sertubi). Nessuno ha mai pensato alle famiglie degli oltre 600 posti di lavoro evaporati nel frattempo? Esistono intanto tutte le possibilità di ricollocare questi lavoratori nelle bonifiche e nello smaltimento degli impianti, che dureranno anni, impiegandoli poi nelle attività che occuperanno quella vasta area, a partire dalla progettata piattaforma logistica. Perché si parla tanto del 2009 e perché volete chiuderla allora? Perché è stata proprio la proprietà del gruppo Lucchini a chiedere nel 2003 alla Regione, firmando un protocollo, di chiudere lo stabilimento in quell’anno perché finivano le agevolazioni di legge sull’energia elettrica prodotta dalla loro centrale di cogenerazione che fanno sì che i contribuenti italiani e triestini paghino i Kilowatt prodotti in Ferriera ad un prezzo tre volte superiore a quello di mercato. Chiudere subito la Ferriera per aprire Trieste al futuro! Contro le chiacchiere dei politici, per tutelare salute e lavoro
Circolo Miani
Martedì 23 ottobre alle ore 17,30
troviamoci in piazza Oberdan 6 sotto
la Regione |
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