L'immediato scioglimento della direzione provinciale ARPA di Trieste, le dimissioni del Direttore generale Arpa della Regione Friuli Venezia Giulia.

Questo è il minimo che si debba pretendere dal sempre molto impegnato Assessore regionale Gianfranco Moretton e dal suo collega, l’impegnatissimo, Enrico Bertossi.

Questo è quanto chiedemmo due anni fa proprio ai due assessori regionali in altrettanti incontri come Circolo Miani

Non è possibile che da quando è stata creata, ovvero dal 1999, prima le funzioni erano svolte con eguali esaltanti risultati dal DIP, diretto dalla Cornelio (a proposito come va con la promessa indagine epidemiologica sui quartieri garantitaci nel novembre 1999, sono passati sei annetti  di silenzi o sbagliamo?), dell’Azienda Sanitaria triestina, diretta da Rotelli, tutte le principali denunce che hanno portato a sequestri e processi contro i più devastanti episodi d’inquinamento in corso sul territorio provinciale siano partite su iniziativa di privati cittadini o di Circoli, Comitati di Quartiere ed Associazioni e mai dall’ARPA.

Disattenzione, peggio o cosa. Certo un ente così appare oggi, agli occhi dei cittadini, assolutamente inutile e non credibile.

E non solo dei cittadini se nell’udienza di sentenza del primo processo alla proprietà della Ferriera, il Sostituto Procuratore Federico Frezza nella sua arringa dichiarò, è agli atti processuali, che nessun aiuto e collaborazione erano pervenute alle indagini della Procura, seppure più volte sollecitate, dall’ARPA e dall’ASS triestina e che anzi i suoi uffici avevano dovuto più volte ricorrere a provvedimenti di sequestro e perquisizione nei confronti di queste aziende pubbliche per ottenere la documentazione richiesta.

A conferma potremmo allegare una numerosissima rassegna stampa e documentale, ma per brevità citiamo qui tre soli casi recenti.

Pochi giorni prima della “scoperta” delle gravi emissioni inquinanti del camino dell’impianto di agglomerazione della Ferriera di Servola che spargeva nell’etere diossine a livello industriale, sul grande quotidiano locale appariva un articolo trasmesso dall’ARPA e pubblicato con il titolo “L’aria di Trieste è pulita”.

Discariche tossiche a cielo aperto dei terrapieni di Barcola e Muggia, bastava anche solo guardare le carte nei rispettivi uffici comunali: l’ARPA era distratta?

Polveri sottili, nove decimi degli sforamenti sistematicamente proviene dalle centraline poste in via Svevo, Carpineto, Pitacco e Muggia: traffico o Ferriera? Vogliamo rivedere assieme le dichiarazioni pubbliche dell’ARPA in merito?

Dopo questi fatti in qualunque civile amministrazione pubblica, e qui anche il Congo Belga fa testo, questi signori starebbero da tempo cercandosi altra occupazione ed un buon legale, nell’ultima riforma degli uffici regionali targata Riccardo Illy, sono invece addirittura stati premiati con avanzamenti e promozioni, vedere il caso dell’ing.Zollia, nuovo Segretario Generale della Regione.

Si lo stesso Zollia di cui il giudice Vascotto dovette ordinare l’accompagnamento coatto, cioè prelevato dai Carabinieri, per ottenere che si presentasse in aula del Tribunale a testimoniare nel processo Ferriera (allora il signore era direttore regionale dell’assessorato all’Ambiente, reddito lordo dichiarato sul BUR di oltre 250 milioni di vecchie lire pubbliche, per due volte non si era presentato e poi giurò di non ricordare di aver firmato le autorizzazioni per le emissioni dei camini dello stabilimento, salvo, sotto l’incalzare del giudice e rischiando pesante, dover riconoscere come sue le firme, dodici, apposte in calce alle predette autorizzazioni).