Il “gendarme” di Trieste. Ovvero la Polidoreide, avventure e soprattutto disavventure di Paolo Polidori. Scritto da: teodor
Lasciamo perdere la sfortunata vicenda in cui era incorso nella sua esperienza in Regione con l’Areran, ed iniziamo dal gennaio 2014.
L’episodio che ha innescato la vicenda porta la data del 15 aprile di due anni prima. Paolo Polidori intervenendo al congresso della Lega aveva affermato che «il presidente del Consiglio Mario Monti e il governo in carica sono espressioni del potere giudaico – massone».
Alla vicenda si è aggiunto un capitolo – sempre sulla stessa linea – nel novembre 2013 quando l’allora difensore dell’esponente leghista, l’avvocato udinese Giuseppe Turco nell’aula del Tribunale, riferendosi a Kostoris aveva detto: «L’ebreo non ha firmato la querela». «L’ebreo dice nella querela che è orgoglioso di essere ebreo». Aveva insomma pronunciato frasi dispregiative che sembravano prese pari pari da un verbale di un processo celebrato durante il nazismo.
Sono passati meno di due mesi e il capogruppo in consiglio provinciale ieri ufficialmente ci ha ripensato. «Porgo le mie scuse a tutte le comunità ebraiche». Mi sono sbagliato.
Tante scuse alla comunità ebraica e una pena equivalente a 2mila euro.
Si è chiusa dunque con un patteggiamento (con una ammissione di colpa e conseguente condanna) la vicenda di Paolo Polidori, capogruppo della Lega Nord in Provincia che due anni fa durante un incontro pubblico avvenuto all’hotel Savoia aveva detto: «Ribadisco che il potere finanziario mondiale è in mano al sistema giudaico massonico».
Passiamo ora direttamente al 2016, quando l’esponente leghista è eletto in Comune e diventa Capogruppo.
Si distingue da subito accanto al suo vicesindaco e compagno di Lega, Roberti, nella stesura del nuovo regolamento della Polizia Municipale (Multe antibivacco, vietata e sanzionata l’elemosina, vietato distendersi sulle panchine e fumare, sequestro scarpe, coperte e vestiti per i poveri che dormono all’addiaccio), cosi come nel nuovo Regolamento per i suonatori ambulanti (sequestro strumenti musicali per gli “irregolari”).
Da notare che molte delle norme dei due regolamenti valgono solo nel “salotto buono” della città mentre in periferia caccia libera.
Scoppia subito (settembre 2016) il caso della sala per le Unioni Civili, anche qui la Lega in Comune da Polidori guidata, è la protagonista del divieto di utilizzo della sala matrimoni in piazza Unità. Esilaranti alcune “uscite”, per altro sempre difese dal suo Capogruppo, come nel caso dell’ ottobre 2016 (La “gaffe” sull’Islam del consigliere leghista che pubblica un commento blasfemo sul Profeta sul profilo Facebook. Il capogruppo Polidori solidarizza attaccando gli «stramaledetti buonisti») del consigliere allora Leghista Fabio Tuiach.
Ottobre 2016 Il sindaco Dipiazza rimuove lo striscione per Giulio Regeni dalla facciata del Municipio. E commenta così: «Era un dente cariato, me lo sono levato, e ora non ci sono più problemi». Ma la polemica si allarga a livello nazionale, così come per la sala negata per le Unioni Civili. Mozione dei gruppi di maggioranza per rimuovere il cartellone dal Municipio «È lì da troppo tempo. C’è il rischio assuefazione».
E così, approvando l’iniziativa del Sindaco e dell’assessore Rossi, il centrodestra “cancella” lo striscione per Regeni.
https://video.gelocal.it/ilpiccolo/dossier/giulio-regeni/il-sindaco-e-l-assessore-rossi-provano-a-rimuovere-lo-striscione/61797/62118
18 aprile 2017 Il capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale, Paolo Polidori, propone una campagna di comunicazione per spiegare ai cittadini il nuovo regolamento comunale.
Il Comune di Trieste lancia le lezioni di elemosina con manifesti e video.
Dicembre 2017 Il Carroccio blinda l’offensiva anti-carità.
Luglio 2018
L’equazione del vicesindaco Paolo Polidori «Più stranieri, più rifiuti».
Agosto 2018
Barcolana e il manifesto della discordia. Il vicesindaco leghista assicura: «Non si vedrà».
TRIESTE - Il manifesto "We are all on the same boat" firmato da Marina Abramovic per la 50ma edizione della regata velica internazionale Barcolana «non sarà presente sul territorio di Trieste». Lo scrive il vicesindaco leghista Pierpaolo Polidori su Facebook chiarendo la posizione del Comune dopo le incomprensioni scaturite proprio dal messaggio in questione che tradotto significa "siamo tutti sulla stessa barca" e che secondo il vicesindaco è una critica occulta alla politica contraria agli sbarchi dei migranti sulle coste italiane portata avanti dall'attuale Governo.
Sempre agosto 2018
Il vicesindaco di Trieste minaccia il ritiro dei fondi ma ritratta dopo la bufera a livello nazionale: «La questione è chiusa».
Vittorio Sgarbi difende il manifesto della Barcolana: «È bellissimo. Da Polidori autogol per la Lega»
Agosto 2018, mese assai prolifico per Polidori.
Costiera, tolleranza zero (e daje) ma solo fino al Bivio.
Primo banco di prova per i 350 posteggi. Automobilisti disorientati. E nel tratto della Marinella fioccano le multe.
Agosto 2018
Polidori apre il fuoco contro il centro sociale di via Orlandini . Affondo del leghista nei confronti della Casa delle Culture «Basta proroghe e favori, serve una procedura definitiva». La “soluzione finale”: ossia sfratto e chiusura.
Agosto 2018. A tutela del “salotto buono”.
Blitz del vicesindaco di Trieste nella notte: "sgombera" i migranti dalle Rive
Trieste - Intervento diretto del vicesindaco della Lega Paolo Polidori nella serata di ieri per sgomberare personalmente il bivacco di migranti sulle Rive cittadine, nelle vicinanze della Capitaneria di Porto e a pochi passi dalla centralissima Piazza dell'Unità d'Italia. Rivolgendosi loro in inglese, Polidori ha invitato il gruppetto ad andare via spiegando che non poteva stare lì né oggi né domani né mai. I migranti non hanno opposto alcuna resistenza e lentamente si sono alzati iniziando a raccogliere e a piegare le lenzuola e i teli che avevano con loro. «Non si è capito da dove vengono e dove vanno, l'importante è che se ne vadano via da qui. Anche questo è presidio del territorio».
Settembre 2018
Dipiazza, con Polidori vicesindaco: «Quel manifesto sulle leggi razziali a Trieste è esagerato e duro ma lascio lo stesso che venga usato», bontà loro.
Settembre 2018
Trieste, nuovo blitz del vicesindaco Polidori (Lega).
La scorsa notte il vicesindaco leghista Paolo Polidori si è reso protagonista di un altro blitz nel centro di Trieste, mandando via alcuni immigrati che dormivano davanti alla chiesa di Sant'Antonio Taumaturgo. Sul posto è intervenuta la polizia. Ed il giorno dopo le proteste del Parroco e della Curia.
Le bancherelle e le friggitorie di luganighe e crauti invece ci possono stare, ma li i soldi girano!
In mezzo le “ronde” notturne di Forza Nuova.
Novembre 2018
Il vicesindaco di Trieste: «A Muggia un accampamento rom in piena regola».
«Questo è il biglietto da visita di Muggia. State tranquilli che la cosa non finisce qui».
Polidori si riprende in diretta Facebook mentre passeggia al Molo Balota. «Una situazione indecorosa».
Fino ad arrivare all’odierno caso di via Carducci.
A quando la prossima? Si spera da privato cittadino.
Vor der Kaserme inizia Lili Marlen.
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