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Oltre 400.000 morti ma non basta.
Scritto da: Teodor

Oltre 400.000 morti ma non basta.

Periodicamente la stampa passa le notizie dei report dei vari organismi internazionali sulle stragi planetarie causate dall’inquinamento, soprattutto industriale e produttivo.

Periodicamente ci comunicano le decisioni assunte dai vari organismi internazionali dalle sigle più strane e suggestive (a partire dal “Protocollo di Kioto) che impegnano solennemente tutti i paesi firmatari a ridurre drasticamente (buona questa) le emissioni.

Parallelamente si alternano i convegni sui mutamenti climatici del pianeta, sul suo surriscaldamento, sulla “tropicalizzazione” del clima e dei mari in Italia ed Europa, tutti fenomeni legati secondo gli esperti al punto sopra, ovvero all’inquinamento.

C’è pure chi ci campa ed ha costruito la sua vita sul mestiere di conferenziere internazionale, come l’ex Vice di Clinton, ma la sostanza non cambia.

Ora è la volta del Parlamento europeo ad accorgersi che l’inquinamento uccide a legioni ed a legiferare in maniera più restrittiva (ma quanto “più”?) sui limiti di legge tollerati per i vari inquinanti.

Ma servirà a poco se non a nulla.

Il problema vero, come ha suggerito Maurizio Fogar al convegno promosso dall’Agenzia europea nel 2014 in Puglia in cui era stato invitato come relatore, non sono limiti più “restrittivi” ma la rete dei controlli e l’affidabilità di centraline e controllori. Ovvero fino a quando le reti di monitoraggio ed il personale che le gestisce sarà di gestione e nomina nazionale, regionale e locale: dunque affidato alla discrezione della politica e degli interessi a questa collegati, nulla cambierà anche abbassando i limiti di legge.

Pertanto, raccomandava Fogar alla UE, per incidere veramente sul grave problema bisognava sottrarre la rete del monitoraggio e dei controlli agli stati nazionali ed affidarla invece ad una costituenda Agenzia Europea per l’Ambiente e la Salute alle dipendenze dirette della Commissione Europea e non del Parlamento, troppo coinvolto nel sistema dei partiti e degli interessi nazionali.

Personale e sistema di controllo gestiti direttamente dall’Europa, con sanzioni durissime a chi sgarra, personalizzando tali atti e non come oggi avviene multando l’intero Paese, con il “brillante” risultato di salvare l’inquinatore o il funzionario infedele e corrotto scaricando sulle tasche di tutti i cittadini onesti l’onere di pagare le multe europee.

Che poi oggi si accorgano pure dei costi delle cure e dell’incidenza sui bilanci dei sistemi sanitari nazionali (solo per l’Italia si parla di 47 miliardi di euro) che l’inquinamento causa allora c’è solo da augurar loro la sveglia: “buongiorno bellezza”.

 

Roberto Giovanetti dall’ARPA Liguria a Direttore dell’Ambiente in Regione?

Rainews 21 ottobre 2014

Le richieste dei manifestanti: i cantanti genovesi Cristiano De Andrè e Francesco Baccini, insieme ad una delegazione di cittadini e commercianti sono stati ricevuti da alcuni rappresentanti della giunta comunale e dal sindaco Doria. Le richieste del comitato di #OraBasta, sono otto. I manifestanti chiedono "entro la fine di questa settimana le dimissioni della giunta Comunale e di quella Regionale, le dimissioni dei dirigenti dell'Arpal Liguria e, in particolare, del Direttore Generale Roberto Giovanetti e del Direttore del Dipartimento di Genova Stefano Maggiolo".

Si chiede inoltre l'immediato sblocco dei "fondi stanziati per il dissesto idrologico e la messa in sicurezza del territorio da parte del Governo", oltre allo stanziamento di "fondi per il risarcimento dei commercianti genovesi e di tutti i cittadini nuovamente e duramente colpiti dall'alluvione". Entro Natale, poi, “l'attivazione di una procedura che consenta la concessione di mutui a tassi agevolati, comunque non superiori allo 0,5% di interesse, e garantiti dallo Stato a tutti i commercianti che hanno subito". Chiesti anche l'immediato inizio dei lavori per gli scolmatori del Fereggiano e del Bisagno, la revisione, già a partire dal bilancio 2014, di tutte le spese inefficienti del Comune, a partire dai premi di produzione dati ai dirigenti comunali e “la realizzazione di un bilancio chiaro, analitico, trasparente e consultabile da tutti”. - http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/OraBasta-rabbia-nelle-strade-di-Genova-uova-e-monetine-contro-la-sede-del-Comune-d4f1c603-2461-4b7a-aa14-503c90bf4de5.html



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