A parte il fatto che per noi, di Circolo Miani e Trieste Verde, la difesa dell'ambiente è strettamente connessa a quella del nostro territorio ed in particolare di chi ci abita, alla qualità della vita ed alla tutela della salute, ai diritti sociali e civili, al benessere ed alla lotta alla povertà, ad un lavoro dignitoso e sicuro come al diritto alla casa, e potremmo continuare ma pensiamo sia sufficientemente chiaro.
In questi anni che ci siamo occupati, quasi sempre in perfetta e sollecitata solitudine, di questi temi mai abbiamo visto questi “ambientalisti” al nostro fianco scendere in strada alle manifestazioni da noi promosse, dalla questione Ferriera, Italcementi, Sertubi, Amianto, Inceneritori, Depuratore fognario, mattanza degli alberi, degrado dei giardini ed aree verdi e degrado dei quartieri.
Lo ripetiamo: mai visti in questi anni, salvo per qualche comparsata sulla stampa di sigle monocellulari o per forum di “alto profilo” sull'universo mondo.
Oggi invece scopriamo con sorpresa che Trieste pullula di ambientalisti, di amanti del verde e dell'ecologia, pronti a candidarsi per il Consiglio comunale: il miracolo delle elezioni.
Oltre ovviamente a tutti i partiti già presenti o che aspirano ad esserlo, che in ogni slogan inseriscono la parola “green” e si truccano col mascara color smeraldo, ma anche qui di proposte ed iniziative concrete neanche l'ombra, che per loro che “volano” alto è quasi un'offesa.
Tutte braccia rubate al Mocio Vileda.
Teodor.